#1 Inviato 15 Novembre, 2020 Buongiorno vorrei alcune info sull'argomento scarico fumi caldaia a condensazione. Nel condominio dove abito ogni appartamento ha la sua canna fumaria per scaricare i fumi. Già da tempo stavo valutando la sostituzione della caldaia vecchia con una nuova a condensazione. Mesi fa ho contattato un tecnico per fare un sopraluogo e sapendo che le nuove caldaie a condensazione devono scaricare in specifiche canne fumarie ,ho preferito far fare un sopralluogo per vedere la fattibilità. Dopo il sopraluogo il tecnico mi ha confermato che l'attuale canna fumaria non era idonea, ma il problema poteva essere risolto inserendo nell'attuale scarico un tubo aggiuntivo di 5/6 metri in modo da renderla idonea e a norma di legge. Qualche settimana fa l'inquilino del piano di sotto ha cambiato la caldaia vecchia con una a condensazione e invece di far scaricare i fumi nell'apposita canna fumaria a messo il tubo fuori dal suo balcone verandato confinante con il mio, con conseguenza scarico fumi e condensa sul mio balcone. Ho letto la normativa "UNI-7129/3 E SUCCESSIVE MODIFICHE" e mi sembra di capire che (cercherò di non andare nel dettaglio specifico in modo da non uscire fuori tema e rimanere nello specifico del mio problema) ci sono delle deroghe per far scaricare i fumi a parete ma non e il caso specifico in quanto ogni appartamento ha la sua canna fumaria facilmente ispezionabile che scende in verticale fino ad arrivare ad ogni singolo appartamento. L'unica cosa che cambia e che chi sta al primo piano avrà un costo maggiore dei tubi avendo una canna fumaria più lunga. L'inquilino del piano di sotto oltre a non aver utilizzato la canna fumaria esistente, solo perche non ha voluto rompere un pezzo di muro all'interno del suo appartamento, non rispetta neanche le misure della norma vigente UNI 7129/3 che nel caso specifico si parla di scarico in sotto balcone con balaustra aperta che deve essere ad una distanza di 2000 mm quota che non è stata rispettata minimamente. La mia domanda e la seguente: cosa dovrebbe fare l'amministratore qualora il proprietario dell'appartamento non fornisca adeguata documentazione dove si attesti l'impossibilità di scaricare in canna fumaria ,e quindi a parete senza dare specifica motivazione? Che obbligo ha l'amministratore di condominio dopo questa mia segnalazione? In attesa di una risposta vi saluto cordialmente Alex
#2 Inviato 15 Novembre, 2020 baco70 dice: Che obbligo ha l'amministratore di condominio dopo questa mia segnalazione? Non ha nessun obbligo, se non il riporto della cosa per pura cortesia alla persona indicata. Spetta a lei intraprendere azione conoscitiva verso colui che ritiene abbia infranto le norme.
#3 Inviato 15 Novembre, 2020 Nanojoule dice: Non ha nessun obbligo, se non il riporto della cosa per pura cortesia alla persona indicata. Spetta a lei intraprendere azione conoscitiva verso colui che ritiene abbia infranto le norme. Pensavo che rientrasse nel compito dell'amministratore, avendo fatto una modifica nella parte comune dell'edificio, intraprendere qualche azione. Vale anche se altri condomini si lamentano per lo stesso problema?
#4 Inviato 15 Novembre, 2020 baco70 dice: Vale anche se altri condomini si lamentano per lo stesso problema? Ritengo abbia equipollente valenza. Modificato 15 Novembre, 2020 da Nanojoule
#5 Inviato 15 Novembre, 2020 Leggendo la normativa che ho citato, mi sembrava che per scaricare a parete bisogna essere impossibilitati, e senza un valido motivo documentato da tecnico abilitato, e contestabile. Sicuramente l'amministratore qualora abbia dei documenti che attestino l'impossibilità non può fare altro, e quindi sarò io a dover dimostrare che tale documento sia un falso. Rimango ancora un po perplesso sul fatto che l'amministratore non possa fare niente. A mio modesto parere questa cosa potrebbe rientrare in una modifica sulla parte comune dell'edificio , e quindi di competenza dell'amministratore.
#6 Inviato 15 Novembre, 2020 baco70 dice: Leggendo la normativa che ho citato, mi sembrava che per scaricare a parete bisogna essere impossibilitati, e senza un valido motivo documentato da tecnico abilitato, La normativa citata, cioè la uni-cig 71 29 parte 3, non parla assolutamente di deroghe o quant'altro sia necessario a evitare lo scarico a tetto. la norma in esame definisce le distanze minime di sicurezza per lo scarico in parete, ma non è indica la fattibilità oltre il veto imposto dal DPR 412 del 93 modificato nel 2014. Le possibili deroghe indicate sono sul d.lgs 102 del 2014. lei dovrebbe rivolgersi al locale Ufficio Tecnico comunale e far presente la cosa, ovviamente non con un dialogo, ma con comunicazione ufficiale rivolta per conoscenza al primo cittadino. L'amministratore poco può fare nella situazione in essere.
#7 Inviato 10 Maggio, 2021 Norme UNI 10683. ma a chi spetta di intervenire? l'ASL?. la Polizia Municipale?
#8 Inviato 10 Maggio, 2021 Fausto 1940 dice: Norme UNI 10683. Generatori di calore a combustibile biomassa. Cioè? Non capisco, se vuole essere più chiaro.
#9 Inviato 10 Maggio, 2021 Il quesito da me posto riguardava i generatori a biomassa e più precisamente (come ho chiaramente rappresentato anche con foto) il posizionamento regolare dei tubi di scarico che nel mio caso appare evidentemente difforme da quanto recitato nella normativa. La ringrazio per quanto attiene l'amministratore. Per quanto possa essere utile, ho avanzato la mia richiesta all'ARPA di Sassari che ha tentato maldestramente di "dribblare" la competenza ricevendo in cambio un memento sui contenuti del 674 CP e le possibilità di incorrere nel reato di rifiuto di atti di ufficio. Hanno cambiato idea immediatamente! In ogni caso, ho interessato l'Ufficio tecnico del Comune e la Polizia Municipale. Modificato 10 Maggio, 2021 da Fausto 1940