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Thorwald

Ritenuta d'acconto del precedente amministratore

Buongiorno, sono stato appena nominato amministratore del mio condominio; il precedente è stato revocato dal Tribunale per gravi irregolararità. All' inizio di maggio, tra le consegne, mi "rilascia" due fatture, entrambe con data maggio 2014, emesse per i compensi da lui percepiti come amministratore e relative ai suoi 3 anni di gestione, e indicando (tra i debiti verso terzi) anche la sua ritenuta d' acconto di 600 euro, che adesso gli dovrei versare. Il suo compenso era mensile e non è chiaramente ipotizzabile che in tre anni non si sia corrisposto il suo compenso (a fronte del quale doveva emettere fattura, operare la ritenuta e versarsela), nè l' importo dei tre anni gli è stato corrisposto al momento delle consegne. Trattasi della stecca finale (insieme alle altre che gli verranno contestate) e la tentazione di non versare la R.A. è molto forte. Pur con le conseguenze fiscali a cui si può andare incontro, esiste un modo per non pagarla o addossargli alla fine la responsabilità per adempimenti che gravavano comunque su di lui. grazie

Non vedo quale sia il problema. Dapprima verificherei se i suoi compensi sono stati approvati dall'assemblea nelle precedento esercizi. Visto che e' stato revocato dal Giudice qualcosa avra' pur fatto...

... Il suo compenso era mensile e non è chiaramente ipotizzabile che in tre anni non si sia corrisposto il suo compenso (a fronte del quale doveva emettere fattura, operare la ritenuta e versarsela), nè l' importo dei tre anni gli è stato corrisposto al momento delle consegne...

Mi sembra di aver capito che l'ex amministartore, forse per mancanza di liquidità, non abbia mai percepito il compenso per tre annied ora ha fatturato il tutto.

Se gli avete riconosciuto il compenso e glielo avete liquidato dovete versare anche le ritenute d'acconto.

Ricordo che la ritenuta d'acconto va effettuata entro il giorno 16 del mese successivo all'effettivo pagamento.

L'amministratore ha incassato i denari fatturati?

Buongiorno, sono stato appena nominato amministratore del mio condominio; il precedente è stato revocato dal Tribunale per gravi irregolararità. All' inizio di maggio, tra le consegne, mi "rilascia" due fatture, entrambe con data maggio 2014, emesse per i compensi da lui percepiti come amministratore e relative ai suoi 3 anni di gestione, e indicando (tra i debiti verso terzi) anche la sua ritenuta d' acconto di 600 euro, che adesso gli dovrei versare. Il suo compenso era mensile e non è chiaramente ipotizzabile che in tre anni non si sia corrisposto il suo compenso (a fronte del quale doveva emettere fattura, operare la ritenuta e versarsela), nè l' importo dei tre anni gli è stato corrisposto al momento delle consegne. Trattasi della stecca finale (insieme alle altre che gli verranno contestate) e la tentazione di non versare la R.A. è molto forte. Pur con le conseguenze fiscali a cui si può andare incontro, esiste un modo per non pagarla o addossargli alla fine la responsabilità per adempimenti che gravavano comunque su di lui. grazie

Se fossi in te comincerei a preoccuparmi del TUO, di compenso, è facile, anzi sicuro, come ti ha chiaramente spiegato Leonardo che il precedente amministratore non sia riuscito a percepire quanto a lui dovuto perché non vi erano i fondi necessari e mi sento di ipotizzare che i gravi motivi per cui è stato revocato potrebbero includere anche non aver cercato di recuperare le quote dei due o più condomini morosi presenti nel condominio. La stessa cosa è successa a me quando l'anno scorso ho acquisito un condominio il cui amministratore, revocato regolarmente con assemblea straordinaria, non solo non ha percepito gli ultimi due anni di compenso ma aveva anche anticipato dei fondi per pagare alcune bollette della luce, prima del passaggio di consegne si è ripreso le anticipazioni ed ancora adesso.......aspetta che io paghi i suoi compensi che ho verificato non essere stati percepiti. Tra parentesi, anch'io dopo un anno.....non ho ancora percepito un centesimo anche se ho intrapresole azioni necessarie al recupero forzoso (un condomino moroso dal 2010 è sparito nel nulla, nel senso che già da parecchi mesi non si è più visto e le raccomandate ritornano indietro e non risponde mai al cellulare fornito, un altro è deceduto ed i suoi 2 appartamenti sono passati in successione ad una associazione che è fallita e campa cavallo che il tutto riesca ad essere venduto). Forse tu, essendo avvocato, avrai meno problemi ma penso comunque non sarà facile lo stesso

La situazione contabile (dopo 3 anni di gestione) è abbastanza complessa, e non è proprio la mia materia; tanto è vero che all' ordine del giorno della prossima assemblea ho inserito la questione relativa alla revisione certificata della sua gestione. Gli unici dati certi è che le morosità erano davvero minime (e peraltro quasi pienamente sanate in seguito) e l' unico consuntivo che ha sottoposto all' assemblea è stato quello sino al 2012, prima approvato con riserva con richieste di correzioni e mai più approvato, e alla voce "compenso amministratore", oltre l' importo, non era specificato "non pagato" (a differenza di altre fatture di altri fornitori che riportavano tale dicitura). Altro dato certo è che, nel 2013, su un bilancio preventivo di 12.000,00, ci sono stati prelevamenti in contanti col bancomat di 4300,00 euro (quindi ben 1/3), senza contare gli assegni (che sicuramenti andranno richiesti, visto che i carnet utilizzati non sono stati restituiti), dove "verosimilmente" ci saranno assegni "a me medesimo". Certo la questione è da approfondire, ma con questo quadro, è difficile pensare che abbia lavorato gratis per tre anni.

E' tuo preciso compito verificare che tutto faccia "scopa" con i documenti giustificativi che ti saranno forniti ed il riscontro con il conto corrente condominiale, nulla sfugge, e se vi sono "prelevamenti" senza alcun tipo di giustificazione (senza "pezze d'appoggio") questi saranno decurtati dal presunto e mancato saldo delle competenze al tuo predecessore. Da amministratore mi riesce difficile che uno che si presenti come collega abbia così maldestramente richiesto qualcosa che, visionando fatture, ricevute ed incassi nonché i rendiconti bancari, non fosse sicuro di ottenere, ritengo che egli non sia stato in grado (e probabilmente non ha mai fatto) di fornirti la situazione di cassa e la situazione patrimoniale del condominio, documenti che potrebbero chiarirti meglio la situazione al momento della tua nomina

Il punto è che il precedente amministratore non rivendica il mancato pagamento dei suoi compensi triennali, tanto è vero che al momento delle consegne nessuna somma non mi ha richiesto alcunchè. Pertanto non sono giustificabili le due fatture emesse in quel momento, che mi costringono ora a pagare la ritenuta (che era suo compito versare), e infatti nel quadro delle passività è indicata solo la sua R.A.. In effetti, il modello F24 non è stato il suo forte; dal cassetto fiscale del condominio risulta un solo F24 nel 2012 e 4 nel 2013, decisamente pochini visto che il condominio è composto da 15 condomini (con ascensore, riscaldamento). Intanto, per parlare invece dell' altro conto che abbiamo aperto esclusivamente per i lavori straordinari, prima delle consegne avevo già visionato gli estratti conto (prelevamenti allo sportello per somme non esigue e assegni messi a favore di terzi sconosciuti tra i fornitore). Lì la verifica è stata piuttosto semplice (solo 8 estratti conto), e mancavano 9000,00 circa e non a caso al momento delle consegne mi dà un assegno circolare di 6300,00 (a titolo di avanzo di cassa, che in realtà ci sarebbero dovuti già essere), e in più mi rilascia un consuntivo (senza firma) tutto sballato tra entrate e uscite (sono anche sbagliate le somme delle cifre indicate nel prospetto che ha predisposto), con il risultato che manca ancora qualcosa.

Probabilmente non sarà maldestro, ma è un qualcosa che gli assomiglia.

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