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piemag73

Riscaldamento centralizzato e questioni annesse

Salve a tutti.

Dopo aver acquistato un appartamento in un immobile con il riscaldamento centralizzato, a breve vi sarà una riunione di condominio in cui al primo punto vi è "guasto alla caldaia, determinazioni" e al secondo punto "richiesta di distacco di un condomino dal riscaldamento centralizzato".

La cosa che mi sorprende e mi lascia basito è il fatto che ad oggi è stato accordato il distacco per millesimi pari a poco più di 450 e la cosa che mi sconvolge è che questi millesimi non contribuiscano a nulla relativamente al riscaldamento centralizzato (né consumi, né manutenzione, né spese straordinarie) mentre, allo stesso tempo, prendano parte alle decisioni relative al punto.

Cosa mi consigliate di fare? Io ritengo che stante i millesimi ancora "centralizzati" il passo ovvio sarebbe l'eliminazione del vecchio sistema di riscaldamento.

 

In attesa di un riscontro, ringrazio anticipatamente e auguro buon prosieguo di giornata

Innanzi tutto l'art. 1118 cc prevede che per il distacco è necessario dimostrare che non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini, e dire che è impossibile che questo avvenga quando ci sono 450 mlm distaccati, e poi i distaccati devono provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell'impianto, fatto salvo una delibera all'unanimità (1000/1000) che li esonerino in tutto o in parte

 

cc art. 1118 cc

Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Ti consiglierei di controllare se esiste questa delibera adottata all'unanimità per l'esonero dei distaccati e se all'epoca del loro distacco hanno presentato la perizia tecnica, e di richiedere al nuovo condomino che intende staccarsi la perizia tecnica nella quale si dichiari che non ci saranno notevoli squilibri o aggravi di spesa dovuti dal suo distacco;

https://www.condominioweb.com/distacco-impianto-di-riscaldamento-le-considerazioni-sul-risparmio-energetico.2257

 

Per la dismissione dell'impianto di riscaldamento è necessaria l'unanimità;

http://www.casaeclima.com/ar_21428_ITALIA-Sentenze-riscaldamento-centralizzato-condominio-riscaldamento-autonomo-Riscaldamento-centralizzato-per-la-dismissione-necessaria-lunanimit.html?utm_source=Newsletter+casaeclima.com&utm_campaign=91dcbc3cd7-DAILY_nuovo_template2_5_2015&utm_medium=email&utm_term=0_0099aaf8c8-91dcbc3cd7-313601225&mc_cid=91dcbc3cd7&mc_eid=ca329c59a8

Non si evince, in alcuni casi, il riferimento all'unanimità ...sicuramente, però, non è stata presentata alcuna perizia tecnica

Non si evince, in alcuni casi, il riferimento all'unanimità ...sicuramente, però, non è stata presentata alcuna perizia tecnica
Se desideri far regolarizzare la faccenda, ti servirà un legale ed iniziare dalla mediazione.

Salve, concordo con quanto ha scritto Tullio, aggiungo soltanto che nella situazione descritta essendo quasi certo l'aggravio di spesa, i distaccati dovranno partecipare anche alle spese ordinarie (consumo)

per la parte riguardante appunto l'aggravio che andrà valutato confrontando ad es la spesa media per unità immobiliare quando tutti erano attaccati e quella attuale rettificata per il costo del gas(occorre comunque nominare un tecnico per la valutazione). La soluzione migliore sembra a questo punto essere proprio la dismissione dell'impianto centralizzato per il quale occorre l'unanimità dei consensi dei non distaccati.

I distaccati, in teoria, dovranno partecipare anche alle spese ordinarie, anche se sono stati autorizzati all'unanimità?

 

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Questo, se ho inteso bene, perché non è stata predisposta alcuna relazione tecnica in proposito?

Giusto?

Se c'è un aggravio di spesa per i non distaccati, da comprovare tramite relazione di un tecnico, i distaccati dovranno pagare loro tale aggravio se non sono stati esentati dal pagamento con delibera all'unanimità.

La relazione tecnica doveva richiederla il vostro amministratore a tutela dei non distaccanti. Comunque anche in presenza di relazione tecnica iniziale se i non distaccati hanno un aggravio dimostrato da altra relazione tecnica, tale aggravio lo pagano i distaccati. Per evitare sicuramente azioni legali iniziando dalla mediazione, converebbe riuscire ad approvare la dismissione dal centralizzato.

Scusatemi, ma ho un ultimo dubbio: quando fate riferimento all'unanimità per le delibere per l'esonero in tutto o in parte dalle spese ordinarie o straordinarie di manutenzione, intendete l'unanimità dei presenti oppure tutti i millesimi (1000/1000)?

Scusatemi, ma ho un ultimo dubbio: quando fate riferimento all'unanimità per le delibere per l'esonero in tutto o in parte dalle spese ordinarie o straordinarie di manutenzione, intendete l'unanimità dei presenti oppure tutti i millesimi (1000/1000)?
Si esattamente, per unanimità si intende tutti i condomini, e non come molti credono, l'unanimità dei presenti, quello non è un voto unanime, p.es. vedi questa massima di una sentenza a tema;

 

E' affetta da nullità la delibera dell'assemblea condominiale con la quale, senza il consenso di tutti i condòmini si modifichino i criteri legali (art. 1123 cod. civ.) o di regolamento contrattuale di riparto delle spese necessarie per la prestazione di servizi nell'interesse comune Ciò, perché eventuali deroghe venendo a incidere sui diritti individuali del singolo condomino attraverso un mutamento del valore della parte di edificio di sua esclusiva proprietà, possono conseguire soltanto da una convenzione cui egli aderisca. (Corte di Cassazione, n. 17101/2006)

Dice "tutti i condomini" e non "tutti i condomini presenti"

Salve a tutti.

Dopo aver acquistato un appartamento in un immobile con il riscaldamento centralizzato, a breve vi sarà una riunione di condominio in cui al primo punto vi è "guasto alla caldaia, determinazioni" e al secondo punto "richiesta di distacco di un condomino dal riscaldamento centralizzato".

La cosa che mi sorprende e mi lascia basito è il fatto che ad oggi è stato accordato il distacco per millesimi pari a poco più di 450 e la cosa che mi sconvolge è che questi millesimi non contribuiscano a nulla relativamente al riscaldamento centralizzato (né consumi, né manutenzione, né spese straordinarie) mentre, allo stesso tempo, prendano parte alle decisioni relative al punto.

Cosa mi consigliate di fare? Io ritengo che stante i millesimi ancora "centralizzati" il passo ovvio sarebbe l'eliminazione del vecchio sistema di riscaldamento.

 

In attesa di un riscontro, ringrazio anticipatamente e auguro buon prosieguo di giornata

Salve, io se fossi in te mi porrei una domanda. Come mai tutti questi distacchi? Tutti sprovveduti? Credo tu abbia individuato la soluzione più eco-logica ed anche più conveniente. Per quanto riguarda i millesimi necessari per deliberare la dismissione , puoi trovare molte discussioni, alcune chiuse. Non è necessaria l'umanità anzi maggioranze ridotte. Occorre leggere la sentenza per comprenderne le motivazioni

.. Saluti

Si in effetti la questione è dibattuta e non del tutto chiara. Ho provato ha studiarmi le varie sentenze in connessione alle leggi che trattano la questione ma per mancanza di tempo non ho terminato il lavoro e non sono ancora riuscito a farmi una opinione precisa sulla maggioranza da adottare. Comunque essendo quasi la metà i distaccati, sicuramente conviene completare la dismissione dall'impianto centralizzato.

Salve Sig. Tullio,

 

mi rivolgo a Lei per avere informazioni in merito alla prassi di distacco dal sistema di riscaldamento centralizzato. Io ho acquistato da Ater in un condominio di 24 appartamenti, 1 solo si è già distaccato e solo 5 persone sono proprietarie, le altre, per lo più anziani, non hanno intenzione di mettere 1 euro per migliorare il sistema... Io sono stata sempre regolare con il pagamento delle spese condominiali, ma quest'anno, nonostante inutili tentativi di limitare gli sprechi ammontano a circa 1900,00 euro (imputabili per lo più al riscaldamento)con un preventivo per il prossimo anno di 176,00 euro al mese, gas cucina escluso, Ad inizio anno ho chiamato un idraulico per chiudere alcuni termosifoni, ma non funzionavano più nemmeno nelle altre stanze, per cui li abbiamo chiusi solo con la manopolina, però in questo modo rimaneva una dispersione registrata dai contacalorie fissati su ogni termosifone (1 lettura l’anno ci costa più di 1.000,00 euro ripartiti su 24 condomini) e ne abbiamo lasciati 3-4 da accendere solo la sera, essendo noi 2 fuori casa per gran parte della giornata. Questi costi di gestione incidono notevolmente sull’economia delle famiglie che vivono qui, molte hanno difficoltà a pagare il dovuto. E’ un po’ un paradosso, se si considera che un sistema centralizzato, dovrebbe comportare una riduzione dei costi… nel mio caso, anche se mi distacco, mi verranno ugualmente conteggiate delle spese straordinarie per una cosa che non userò più, magari anche la lettura…speriamo che alla fine convenga! Le chiedo se mi può consigliare in merito all'alternativa all'attuale riscaldamento: stufa a pellet, caldaia a pellet, altro...abito al primo piano e i piani sono tre ...inoltre non vorrei incorrere in sanzioni, penso che una canna fumaria dovrebbe arrivare esternamente fino al tetto...

 

Un saluto cordiale.

Dorella

Salve , in attesa lei riceva un autorevole consiglio dal Sig. Tullio, mi permetto di fare alcune considerazioni e offrirle il mio parere sulla sua situazione. Fino ad ora tutti gli errori compiuti li ha fatti inconsapevolmente. Il primo, ha comprato una casa con riscaldamento centralizzato,il secondo non ha pensato di distaccarsi prima della contabilizzazione. Quello che per lei è un paradosso, in realtà è solo la ovvia conseguenza dell'uso di un sistema di produzione inefficiente. Purtroppo per anni l'hanno raccontata così come la conosce lei la storia della convenienza del centralizzato.

Tornando alla sua situazione, il distacco che intende operare , non credo che sia economicamente conveniente

1) Ha già affrontato la spesa per la contabilizzazione

2) oltre le spese straordinarie dovrà corrispondere anche la quota dei consumi involontari per non provocare aggravi di spesa .

3) la realizzazione di un nuovo impianto termico comporterà progetto e rispetto di rendimenti minimi di generazione e contributo energetico da fonti rinnovabili che ne eleverà il costo .

A questo punto la cosa che le consiglio è di migliorare il più possibile l'isolamento termico del suo appartamento e sostituire le valvole con un sistema per programmare le accensioni oltre che regolare la temperatura nei singoli locali . Un ripartitore su un termo chiuso non deve segnare nulla .

scusate l'intromissione.

ma nel momento che verrà rifatto l'impianto termico. Il distaccato dovrà concorrere alle spese di rifacimento del nuovo impianto?

scusate l'intromissione.

Ma nel momento che verrà rifatto l'impianto termico. Il distaccato dovrà concorrere alle spese di rifacimento del nuovo impianto?

Si, fatto salvo non sia esentato all'unanimità (1000/1000).
Si, fatto salvo non sia esentato all'unanimità (1000/1000).

Grazie!!

Hai per caso normativa che sancisce ciò?

cc art 1118

- Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

cc art 1118

- Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Ciao Tullio , se l'assemblea decide per lavori che non servono alla conservazione dell'impianto , ma magari la sostituzione del generatore viene fatta per miglioramento dell'efficienza o altro , è giusto che il distaccato venga chiamato a contribuire alle spese? E' come chiedere un aumento dei contributi Inps per aumentare la pensione di qualcuno ad altri che la pensione non la prenderanno mai

Ciao Tullio , se l'assemblea decide per lavori che non servono alla conservazione dell'impianto , ma magari la sostituzione del generatore viene fatta per miglioramento dell'efficienza o altro , è giusto che il distaccato venga chiamato a contribuire alle spese? E' come chiedere un aumento dei contributi Inps per aumentare la pensione di qualcuno ad altri che la pensione non la prenderanno mai
L'art. 1118 cc prevede che "il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma", altro non so.
Ciao Tullio , se l'assemblea decide per lavori che non servono alla conservazione dell'impianto , ma magari la sostituzione del generatore viene fatta per miglioramento dell'efficienza o altro , è giusto che il distaccato venga chiamato a contribuire alle spese? E' come chiedere un aumento dei contributi Inps per aumentare la pensione di qualcuno ad altri che la pensione non la prenderanno mai

Tutti i condòmini sono co-proprietari dell'impianto di riscaldamento centralizzato, anche se distaccati. Pertanto, qualsiasi opera di manutenzione straordinaria (inclusa la sostituzione del generatore) è a carico di tutti i proprietari.

Tutti i condòmini sono co-proprietari dell'impianto di riscaldamento centralizzato, anche se distaccati. Pertanto, qualsiasi opera di manutenzione straordinaria (inclusa la sostituzione del generatore) è a carico di tutti i proprietari.

 

credo anche qui occorre andarci cauti con le certezze. sono d'accordo su tutto ma ho qualche dubbio quando la sostituzione non derivi dell'impossibilita di far funzionare quella esistente o non derivi da imposizioni normative..Saluti

Salve, abbiamo un impianto centralizzato fatiscente che ogni anno causa circa 8/16 interventi invasivi negli appartamenti.La maggioranza condominiale vuole sospendere il servizio...ma tre/4 su 48 si oppongono, ho presentato nella scorsa riunione una perizia sull'impianto che oltre a presentarsi con tubazioni arrugginite E non coibentate, esistono degli sfiati con valvole da sostituire ...Ebbene l'a maggioranza vuole sospendere il servizio mentre 3/4 non ne vogliono sapere.Alla perizia sullo stato di fatto dell'Impianto mi è stato richiesto di inserire un computo metrico , ho chiesto a chi ha fatto la perizia e mi ha risposto che è necessario un progetto e a seguito del progetto si potranno richiedere dei preventivi...devo convocare l'assemblea e mettere all'ordine del giorno adeguamento impianto (che qualche ditta ha stimato in 300k euro) o sospensione del servizio( per motivi di sicurezza dato che molte abitazioni hanno impianti elettrici con il filo rigido e non vogliono eseguire adeguamenti), inoltre non abbiamo ancora il cpi.....Avevo pensato ad un'ulteriore perizia giurata ove si evince la non convenienza del risparmio energetico ma non so...come mi devo comportare? Grazie per un vs suggerimento in merito. Saluti

 

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Salve, abbiamo un impianto centralizzato fatiscente che ogni anno causa circa 8/16 interventi invasivi negli appartamenti.La maggioranza condominiale vuole sospendere il servizio...ma tre/4 su 48 si oppongono, ho presentato nella scorsa riunione una perizia sull'impianto che oltre a presentarsi con tubazioni arrugginite E non coibentate, esistono degli sfiati con valvole da sostituire ...Ebbene l'a maggioranza vuole sospendere il servizio mentre 3/4 non ne vogliono sapere.Alla perizia sullo stato di fatto dell'Impianto mi è stato richiesto di inserire un computo metrico , ho chiesto a chi ha fatto la perizia e mi ha risposto che è necessario un progetto e a seguito del progetto si potranno richiedere dei preventivi...devo convocare l'assemblea e mettere all'ordine del giorno adeguamento impianto (che qualche ditta ha stimato in 300k euro) o sospensione del servizio( per motivi di sicurezza dato che molte abitazioni hanno impianti elettrici con il filo rigido e non vogliono eseguire adeguamenti), inoltre non abbiamo ancora il cpi.....Avevo pensato ad un'ulteriore perizia giurata ove si evince la non convenienza del risparmio energetico ma non so...come mi devo comportare? Ieri una tubazione con impianto ovviamente spento ma carico si è bucata con notevoli disagi per inquilino per la riparazione attraverso rottura cavedio ettcccc....

Grazie per un vs suggerimento in merito.

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