#1 Inviato 22 Aprile, 2017 Buongiorno siamo due condomini (12 + 20 appartamenti) a Bari, con il vano caldaia in comune e 2 amministratori. A marzo 2016 si è rotta la caldaia a gasolio e stiamo valutando il ripristino con una a gas o il distacco. Abbiamo bisogno di assemblee di supercondominio o basta uno degli amministratori che le pressenzia per entrambi? Abbiamo deliberato per il centralizzato con 2 persone che hanno già fatto l'autonomo e altri che vorrebbero fare l'autonomo (all'incirca 6 o 8 unità) avendo già passato un inverno al freddo e probabilmente anche il secondo. Possono altre persone fare l'autonomo e non partecipare alla spesa? Gli amministratori possono fare decreto ingiuntivo per raccogliere la quote? I box devono contribuire alla spesa del centralizzato? Grazie
#2 Inviato 22 Aprile, 2017 ciao la caldaia è comune ad entrambi i blocchi o è solo il locale dove sono ubicate le due caldaie distinte ? Se due persone hanno già fatto l'autonomo, è stato autorizzato ? Il Comune permette che sia possibile passare all'autonomo ? Le ulteriori risposte dipendono dagli ulteriori chiarimenti che fornirai.
#3 Inviato 22 Aprile, 2017 Buongiornosiamo due condomini (12 + 20 appartamenti) a Bari, con il vano caldaia in comune e 2 amministratori. A marzo 2016 si è rotta la caldaia a gasolio e stiamo valutando il ripristino con una a gas o il distacco. Abbiamo bisogno di assemblee di supercondominio o basta uno degli amministratori che le pressenzia per entrambi? Abbiamo deliberato per il centralizzato con 2 persone che hanno già fatto l'autonomo e altri che vorrebbero fare l'autonomo (all'incirca 6 o 8 unità) avendo già passato un inverno al freddo e probabilmente anche il secondo. Possono altre persone fare l'autonomo e non partecipare alla spesa? Gli amministratori possono fare decreto ingiuntivo per raccogliere la quote? I box devono contribuire alla spesa del centralizzato? Grazie Ciao, ti consiglio di leggere qui e ti sarà tutto più chiaro: https://www.condominioweb.com/distacco-riscaldamento-centralizzato-pagamento-delle-spese.13237 In sintesi (vedi le conclusioni): La dismissione dell'impianto centralizzato è possibile solo se una relazione tecnica dimostra che è necessaria per cause tecniche o di forza maggiore; altrimenti è necessaria l'unanimità dei consensi dei condomini (1000/1000). Il distacco del singolo condomino, invece, è possibile solo se una relazione tecnica accertasse che dal distacco non derivino squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini.
#4 Inviato 23 Aprile, 2017 La caldaia è in comune alle due palazzine. Sembra che il Comune abbia autorizzato l'autonomo ai due condomini
#5 Inviato 23 Aprile, 2017 La relazione tecnica dice che è più conveniente il costo dell'impianto centralizzato (circa 4.400 ad unità) rispetto all'autonomo (circa 5.000 ad unità)
#6 Inviato 23 Aprile, 2017 La relazione tecnica dice che è più conveniente il costo dell'impianto centralizzato (circa 4.400 ad unità) rispetto all'autonomo (circa 5.000 ad unità) Allora vale quanto scritto sopra. L'impianto centralizzato NON si può dismettere e i condomini non possono staccarsi. Chi vorrà potrà tenere chiuse le valvole e scaldarsi in altro modo, ma dovrà comunque pagare la quota fissa (consumi involontari) perché il suo distacco creerebbe un aggravio di spesa agli altri condomini.
#7 Inviato 24 Aprile, 2017 La caldaia è in comune alle due palazzine.Sembra che il Comune abbia autorizzato l'autonomo ai due condomini ciao hai risposto solo in parte alle domande del post 2, e l'autorizzazione del comune è secondaria. - - - Aggiornato - - - La relazione tecnica dice che è più conveniente il costo dell'impianto centralizzato (circa 4.400 ad unità) rispetto all'autonomo (circa 5.000 ad unità) ciao il costo dell'autonomo rispetto al centralizzato non è l'elemento determinate per una decisione, dove si deve anche valutare i pro ed i contro della gestione autonoma e il risparmio possibile nell'arco degli anni.
#8 Inviato 26 Aprile, 2017 ciaohai risposto solo in parte alle domande del post 2, e l'autorizzazione del comune è secondaria. - - - Aggiornato - - - ciao il costo dell'autonomo rispetto al centralizzato non è l'elemento determinate per una decisione, dove si deve anche valutare i pro ed i contro della gestione autonoma e il risparmio possibile nell'arco degli anni. secondo la relazione dell'ing. è più conveniente l'autonomo sotto vari aspetti, ma ci sono varie problematiche sollevate dai condomini (così come ho descritto) e non riusciamo a venirne a capo. - - - Aggiornato - - - Allora vale quanto scritto sopra. L'impianto centralizzato NON si può dismettere e i condomini non possono staccarsi. Chi vorrà potrà tenere chiuse le valvole e scaldarsi in altro modo, ma dovrà comunque pagare la quota fissa (consumi involontari) perché il suo distacco creerebbe un aggravio di spesa agli altri condomini. grazie, ma vorrei una risposta anche alle altre problematiche sollevate, se è possibile
#9 Inviato 27 Aprile, 2017 chi si distacca, rimane proprietario dell'impianto di riscaldamento centralizzato, pertanto quando deliberere i lavori, dovranno pagare la loro parte bisogna leggere cosa dice il regolamento regionale es in quello dell'emilia romagna, modificato di recente, hanno messo che è possibile il distacco alle stesse condizioni previste nel codice, ma dice anche che se nella stessa palazzina si fanno 4 impianti c'è l'obbligo di farlo centralizzato a castrocaro hanno deliberato per l'autonomo, il comune disse che dava il permesso, una persona dispettosa ha fatto interpello alla regione e ... ora ci sono diversi autonomi senza permesso, quindi abusivi
#10 Inviato 27 Aprile, 2017 grazie, ma vorrei una risposta anche alle altre problematiche sollevate, se è possibile I box, non essendo riscaldati, non contribuiscono ad alcuna spesa dell'impianto centralizzato. Altre persone potrebbero fare l'autono se non creano aggravi, ma siccome con la nuova legge li creano (perché gli altri pagherebbero una maggiore quota di consumi involontari) NON POSSONO DISTACCARSI oppure POSSONO DISTACCARSI MA PAGARE I CONSUMI INVOLONTARI. Infine, ricordo che anche chi si distacca o è distaccato rimane COMPROPRIETARIO della caldaia e, quindi, deve sostenere le spese di manutenzione straordinaria e messa a norma.
#11 Inviato 29 Aprile, 2017 Ciao, ti consiglio di leggere qui e ti sarà tutto più chiaro:https://www.condominioweb.com/distacco-riscaldamento-centralizzato-pagamento-delle-spese.13237 In sintesi (vedi le conclusioni): La dismissione dell'impianto centralizzato è possibile solo se una relazione tecnica dimostra che è necessaria per cause tecniche o di forza maggiore; altrimenti è necessaria l'unanimità dei consensi dei condomini (1000/1000). Il distacco del singolo condomino, invece, è possibile solo se una relazione tecnica accertasse che dal distacco non derivino squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. Siamo alle solite. Mi dispiace ma su questo argomento proprio non state capiti. Continuate ad affermare cose inesatte e ad utilizzare commenti di pseudo esperti per avvalorare tesi non vere. Mi dovete fare la cortesia di leggere la sentenza che continuate a citare. --link_rimosso-- Tra le motivazioni della corte c'è erronea applicazione della legge 10. Ciò è significativo del fatto che se la legge è applicata correttamente , non è necessaria l'unanimità Le cause tecniche o di forza maggiore che eviterebbero l'unanimità sono una perizia che attesti una migliore efficienza del nuovo impianto. Andate pure a guardare cosa dice l' Art. 4, comma 9, del DPR 2.4.2009, n. 59. come anche la legge regionale dell'E.R. Che in caso di costruzione o ristrutturazioni di impianti in edifici con più di 4 unità è preferibile............ In diritto la locuzione è preferibile non significa praticamente niente. L'impianto centralizzato non è mai una buona idea, tantomeno a Bari
#12 Inviato 30 Aprile, 2017 Siamo alle solite.Mi dispiace ma su questo argomento proprio non state capiti. Continuate ad affermare cose inesatte e ad utilizzare commenti di pseudo esperti per avvalorare tesi non vere. Mi dovete fare la cortesia di leggere la sentenza che continuate a citare. --link_rimosso-- Tra le motivazioni della corte c'è erronea applicazione della legge 10. Ciò è significativo del fatto che se la legge è applicata correttamente , non è necessaria l'unanimità Le cause tecniche o di forza maggiore che eviterebbero l'unanimità sono una perizia che attesti una migliore efficienza del nuovo impianto. Andate pure a guardare cosa dice l' Art. 4, comma 9, del DPR 2.4.2009, n. 59. come anche la legge regionale dell'E.R. Che in caso di costruzione o ristrutturazioni di impianti in edifici con più di 4 unità è preferibile............ In diritto la locuzione è preferibile non significa praticamente niente. L'impianto centralizzato non è mai una buona idea, tantomeno a Bari Io ho capito benissimo. Quella e' una - 1 - sentenza, non la legge. La legge dice che e' necessaria l'unanimita', come per tutti i beni in COMPROPRIETA'. Detto cio', e' chiaro che uno puo' opporsi e adire le vie legali, ma l'amministratore deve seguire la legge e procedere solo in presenza dell'unanimita' (non puo' fare come gli pare)!
#13 Inviato 30 Aprile, 2017 Ma cosa dici. Ma di quale legge parli . Il codice civile a cui ti riferisci è subordinato rispetto ad una legge speciale a cui io m iriferisco . Un amministratore dovrebbe saperlo e comportarsi di conseguenza
#14 Inviato 30 Aprile, 2017 Ma cosa dici. Ma di quale legge parli .Il codice civile a cui ti riferisci è subordinato rispetto ad una legge speciale a cui io m iriferisco . Un amministratore dovrebbe saperlo e comportarsi di conseguenza Qualsiasi decisione riguardante un bene comune, puo' essere presa SOLO all'unanimita'. Non a caso, anche chi si distacca rimane comproprietario dell'impianto centralizzato e ha diritto di votazione (in base ai suoi millesimi di proprieta') su qualsiasi decisione che lo riguarda.
#15 Inviato 30 Aprile, 2017 Qualsiasi decisione riguardante un bene comune, puo' essere presa SOLO all'unanimita'. None. Non è sempre così. Come un regolamento contrattuale può essere variato solo dall'unanimità e da qualche legge speciale ( vedi dlgs 102); così anche gli art del cc dal 1117 al 1139 che riguardano i beni comuni possono essere derogati da leggi speciali. Così funziona. Se intendi rispondermi ti chiedo gentilmente di farlo con la precisione ed approfondimento che sempre ti distinguono e rigorosamente in minuscolo. Grazie
#16 Inviato 30 Aprile, 2017 None. Non è sempre così.Come un regolamento contrattuale può essere variato solo dall'unanimità e da qualche legge speciale ( vedi dlgs 102); così anche gli art del cc dal 1117 al 1139 che riguardano i beni comuni possono essere derogati da leggi speciali. Così funziona. Se intendi rispondermi ti chiedo gentilmente di farlo con la precisione ed approfondimento che sempre ti distinguono e rigorosamente in minuscolo. Grazie Ok, se mi dai gli estremi della legge in cui si dice espressamente che non e' necessaria l'unanimita' per dismettere l'impianto di riscaldamento centralizzato, mi convincero'. Buona serata M.M. P.S. Su internet ci sono centinaia di articoli di esperti in cui si afferma che e' necessaria l'unanimita'... possibile che siano tutti ignoranti?
#17 Inviato 1 Maggio, 2017 Nella vita ci sono cose che non troverai scritte. Mi sai dire dove trovo scritto che un regolamento contrattuale non è vincolante? Credo tu abbia gli elementi per arrivare alla comprensione ,basta solo un po di impegno, non so più come aiutarti . Per quanto riguarda il p.s. , nella mia firma la risposta e poi ti sei chiesto del perchè in tutte le discussioni che abbiamo fatto su questo argomento nessuno degli esperti del forum si pronuncia?
#18 Inviato 1 Maggio, 2017 Nella vita ci sono cose che non troverai scritte.Mi sai dire dove trovo scritto che un regolamento contrattuale non è vincolante? Credo tu abbia gli elementi per arrivare alla comprensione ,basta solo un po di impegno, non so più come aiutarti . Per quanto riguarda il p.s. , nella mia firma la risposta e poi ti sei chiesto del perchè in tutte le discussioni che abbiamo fatto su questo argomento nessuno degli esperti del forum si pronuncia? Male... perche' certe cose devono essere scritte. Comunque, gli altri si sono gia' pronunciati in passato, dato che se ne e' gia' parlato mille volte che ci vuole l'unanimita'.