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cav.et

Riparto spese acqua - la differenza che si rileva come va addebitata ai condomini?

Nel nostro Condominio il riparto delle spese acqua avviene in base alla lettura dei contatori individuali. Purtroppo si rileva sempre una differenza fra la somma dei consumi e quelli addebitati dal gestore, sia perché le letture avvengono in tempi diversi, sia perché ci sono utenze condominiali senza contatore sia perché ci sono a volte perdite.

La differenza che si rileva come va addebitata ai condomini?

In proporzione ai consumi

In parti uguali

In base ai millesimi generali?

Se non sbaglio non c'è normativa in merito, perciò ogni condominio in assemblea potrebbe decidere come ripartire l'eccesso del consumo, secondo il mio parere sarebbe logico pagare in proporzione al consumato reale (quello del sottocontatore)

Se la differenza dei consumi è dovuta ad una perdita, la sua ripartizione avviene in millesimi.

Se è dovuta alla non contemporaneità delle letture individuali e quelle del gestore, se il contratto di fornitura prevede tariffe per fasce di consumo, se gli anticipi sono calcolati per fasce di consumo individuale, uno dei criteri consiste nel ripartire la differenza in proporzione ai consumi in mc, oppure in proporzione agli anticipi per consumi, a mio avviso preferibile al precedente o meglio ancora ripartendo il consumo totale effettivo in fattura del gestore per fasce e con riferimento al medesimo periodo.

Credo che la differenza tra

1) reale consumato

e

2) reale rilevato

sia funzione dello stesso consumo o prelievo.

 

Ossia più si consuma più le differenze tra 1) e 2) sono consistenti.

Quindi concordo che le differenze andrebbero ripartite in considerazione dei consumi di ciascun condòmino

Credo che la differenza tra

1) reale consumato

e

2) reale rilevato

sia funzione dello stesso consumo o prelievo.

 

Ossia più si consuma più le differenze tra 1) e 2) sono consistenti.

Quindi concordo che le differenze andrebbero ripartite in considerazione dei consumi di ciascun condòmino

Non proprio.

 

La prima differenza sta nel fatto che il letturista dei contatori individuali rileva i consumi in un giorno diverso da quello in cui li rileva il letturista dell'ente per cui i prelievi consumati non corrispondono ai prelievi fatturati.

Fin qui poco male, perchè si compensa con le letture successive.

 

La seconda differenza sta nel fatto che ci sono utenze condominiali senza sottocontatore (rubinetto per il giardino, per le pulizie...) e questi consumi andrebbero addebitati per millesimi di proprietà

 

La terza differenza, detto da cav.et, sta nel fatto che a volte ci sono delle perdite.

Qui si apre un discorso a parte.

Se sono perdite effettivamente riscontrate a monte dei contatori individuali, queste perdite vanno ripartite per millesimi di proprietà ma è bene tenere sempre la situazione sotto controllo per evitare che un giorno o l'altro l'edificio cominci a "navigare" su un mare di acqua.

Ci sono, poi, dei consumi condominiali dovuti a bolle d'aria che passano dal contatore generale del condominio e che vengono conteggiate come acqua; queste bolle, poi, si disperdono nel serbatoio a monte dell'autocalve e non sono più registrate dai contatori individuali.

Logica vorrebbe che questi tipi di consumi fossero ripartiti in proporzione ai consumi personali (più acqua tiri e più aria tiri) ma la Cassazione ha più volte affermato che, salvo convenzione, il criterio legale di riparto per tutti i consumi non quantificabili attraverso apparecchiature tecniche (contatori divisionali) è per millesimi di proprietà, in applicazione del 1° comma art. 1123 c.c.

 

Al link in calce c'è un articolo sul riparto dei consumi acqua che è davvero uno dei più complicati riparti nell'applicazione del metodo.

 

E volendo buttare benzina sul fuoco...

Se ci sono alcuni condòmini che consumano poco e quindi i prima fascia, ed altri che consumano molto in terza e quarta fascia.... la media della fattura generale sarà al massimo in seconda fascia per cui a fronte di un incasso maggiore dei singoli consumi c'è una spesa minore della fattura generale.

Anche qui, logica vorrebbe che il "risparmio" fosse ripartito in proporzione ai consumi personali...

... ma la logica può essere applicata al condominio? 😂

La pignoleria nelle giusti dosi non è mai un difetto, e' un valore aggiunto.

Per capirci il Furio e' si divertente ma eccessivo al punto tale che alla lunga stanca....infatti se ricordi nel film la moglie stressata lo abbandona 🙂

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