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Marecoblato

Riparto Riscaldamento centralizzato

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Buongiorno

 

il mio condominio è degli anni settanta ed ha un di impianto di riscaldamento centralizzato a colonne montanti, con caldaia e bruciatore sostituiti nel 2002,  che alimentano, piano per piano, i corpi scaldanti di ambienti appartenenti ad unità immobiliari distinte posti lungo una stessa verticale .

 

50 condomini di cui 13 distaccati. Impianto a circolazione forzata con pompa di circolazione posta in centrale e tubazioni in acciaio ed è sprovvisto di "termoregolazione" in centrale termica e di qualsiasi altro sistema di termoregolazione.

 

Non sono stati installati contabilizzatori o contatori in quanto in base ad una perizia energetica fatta effettuare dal condominio nel 2016 è risultato che "NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI CHE RENDONO EFFETTIVO L'OBBLIGO DI INSTALLAZIONE DELLE APPARECCHIATURE DI CUI ALLE LETTERE b) E c),COMMA 5, ART. 9, DEL D.LGS. 102/2014, COME MODIFICATO E INTEGRATO DAL D.LGS. 141/2016)

 

L'attuale riparto presenta costi suddivisi in base ad una tabella millesimale "riscaldamento" originaria (differente dalla tabella millesimale di proprietà)  con costi per consumo suddivisi tra i soli 37 allacciati e costi fissi (manutenzione etc) suddivisi tra tutti. Cioè tutti, distaccati compresi, pagano i costi fissi in proporzione ai millesimi mentre i 37 condomini rimasti allacciati pagano i costi del consumo.

 

Ho cercato di districarmi tra norme e leggi e mi si è creata un po di confusione e chiedo aiuto ai più esperti. In particolare per quanto riguarda l'attribuzione dei costi relativi al consumo volontario e involontario.

 

In base alle norme o leggi in vigore è corretto per un riscaldamento centralizzato privo di contabilizzatori suddividere in questo modo i costi ? Il consumo involontario non va imputato anche ai distaccati? bisogna aggiornare la tabella riparto riscaldamento? Nel caso come andrebbe fatta la nuova tabella per rispettare le norme/leggi?

 

Grazie per l'aiuto

Marecoblato dice:

Buongiorno

 

il mio condominio è degli anni settanta ed ha un di impianto di riscaldamento centralizzato a colonne montanti, con caldaia e bruciatore sostituiti nel 2002,  che alimentano, piano per piano, i corpi scaldanti di ambienti appartenenti ad unità immobiliari distinte posti lungo una stessa verticale .

 

50 condomini di cui 13 distaccati. Impianto a circolazione forzata con pompa di circolazione posta in centrale e tubazioni in acciaio ed è sprovvisto di "termoregolazione" in centrale termica e di qualsiasi altro sistema di termoregolazione.

 

Non sono stati installati contabilizzatori o contatori in quanto in base ad una perizia energetica fatta effettuare dal condominio nel 2016 è risultato che "NON SUSSISTONO LE CONDIZIONI CHE RENDONO EFFETTIVO L'OBBLIGO DI INSTALLAZIONE DELLE APPARECCHIATURE DI CUI ALLE LETTERE b) E c),COMMA 5, ART. 9, DEL D.LGS. 102/2014, COME MODIFICATO E INTEGRATO DAL D.LGS. 141/2016)

 

L'attuale riparto presenta costi suddivisi in base ad una tabella millesimale "riscaldamento" originaria (differente dalla tabella millesimale di proprietà)  con costi per consumo suddivisi tra i soli 37 allacciati e costi fissi (manutenzione etc) suddivisi tra tutti. Cioè tutti, distaccati compresi, pagano i costi fissi in proporzione ai millesimi mentre i 37 condomini rimasti allacciati pagano i costi del consumo.

 

Ho cercato di districarmi tra norme e leggi e mi si è creata un po di confusione e chiedo aiuto ai più esperti. In particolare per quanto riguarda l'attribuzione dei costi relativi al consumo volontario e involontario.

 

In base alle norme o leggi in vigore è corretto per un riscaldamento centralizzato privo di contabilizzatori suddividere in questo modo i costi ? Il consumo involontario non va imputato anche ai distaccati? bisogna aggiornare la tabella riparto riscaldamento? Nel caso come andrebbe fatta la nuova tabella per rispettare le norme/leggi?

 

Grazie per l'aiuto

A parte che sono sempre molto perplesso in merito alle perizie che esimono dalla ripartizione in base ai consumi per ragioni economiche. Ma tanto vale.

 

Non capisco una cosa del tuo discorso: ma se non avete installato ripartitori o contatori per rilevare i consumi, come fate a ripartire "una quota relativa al consumo volontario"?

La perizia esonera dall'applicazione della UNI 10200, con conseguente esonero di adeguamento alla contabilizzazione, quindi anche esonero dalla considerazione dei consumi volontari ed involontari.
Semplicemente i riparti per le spese di riscaldamento proseguiranno (già è così) applicando le tabelle preesistenti:
 

Marecoblato dice:

L'attuale riparto presenta costi suddivisi in base ad una tabella millesimale "riscaldamento" originaria (differente dalla tabella millesimale di proprietà)  con costi per consumo suddivisi tra i soli 37 allacciati e costi fissi (manutenzione etc) suddivisi tra tutti.

A mio parere, riparti corretti che non necessitano di correttivi aggiuntivi.
Almeno fino a quando qualcuno dei condòmini non decida di imbarcarsi nell'avventua di porre in discussione la perizia che esonera alla contabilizzazione.

come fate a ripartire "una quota relativa al consumo volontario?

 

Da profano credevo che le norme/leggi attribuissero l energia dispersa attribuibile a tutti i condomini compresi i distaccati. Se non è cosi resta valido il riparto in vigore credo.

 

ps .Con la perizia energetica effettuata (D.LGS. 102/2014 D.LGS. 141/2016) sono stati calcolati i valori di potenza dei corpi scaldanti per cui potenza utile - potenza corpi scaldanti = potenza dispersa

Marecoblato dice:

ps .Con la perizia energetica effettuata (D.LGS. 102/2014 D.LGS. 141/2016) sono stati calcolati i valori di potenza dei corpi scaldanti per cui potenza utile - potenza corpi scaldanti = potenza dispersa

Il tecnico compilatore della perizia energetica forse ha preso l'abilitazione al mercato ortofrutticolo locale.

Quanto scritto è una baggianata al cubo....... 🤣

Nanojoule dice:

Il tecnico compilatore della perizia energetica forse ha preso l'abilitazione al mercato ortofrutticolo locale.

Quanto scritto è una baggianata al cubo....... 🤣

Pur concordando, resta il fatto che quella perizia c'è, non è opposta, quindi vale.

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Marecoblato dice:

come fate a ripartire "una quota relativa al consumo volontario?

 

Da profano credevo che le norme/leggi attribuissero l energia dispersa attribuibile a tutti i condomini compresi i distaccati. Se non è cosi resta valido il riparto in vigore credo.

 

ps .Con la perizia energetica effettuata (D.LGS. 102/2014 D.LGS. 141/2016) sono stati calcolati i valori di potenza dei corpi scaldanti per cui potenza utile - potenza corpi scaldanti = potenza dispersa

Con la perizia che esonera il condominio dall'obbligo della ripartizione in base ai consumi, il Dlgs 102/14 e s.m.i., il condominio viene esonerato da tutto quanto previsto nel merito nel Dlgs..

 

Posso solo presumere perchè sia stato fatto questo artifizio. Visto che L'art. 1118 del cc prevede  che, nel caso di distacco, non ci devono essere aggravi di spesa per gli altri condomini, si voglia determinare questo 'aggravio di spesa' con questi calcoli singolari. 

 

L'inventiva e fantasia non ha limiti 😉

Modificato da Rafa1

Sempre parlando da profano personalmente avevo supposto che i condomini distaccati fossero solidali per quanto riguarda l'impianto in toto come sistema (quindi non solo per le spese di manutenzione della caldaia).

 

Mi spiego meglio l'impianto ha un rendimento globale pari a tot diciamo 75 % il restante 25 % supponevo potessero essere considerate dispersioni del sistema e quindi consumo involontario da suddividere tra tutti condomini. Altra supposizione che mi veniva riguardava il fatto che i distaccati beneficiano del calore dell tubazioni che passano per i loro appartamenti cosi come pure dei trasferimenti termici dagli appartamenti dei non distaccati. Per cui supponevo che le norme/leggi prevedessero una quota da addebitare anche ai distaccati.

 

Dalle vostre risposte, grazie a tutti cmq, mi sembra di capire che le mie supposizioni non sono confortate da norme ne da leggi. 

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