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maxago

Riparto consuntivo riscaldamento centralizzato dopo installazione termovalvole

Buongiorno,

mi servirebbe un vostro parere sul caso in oggetto che vado a descrivere. Regione lombardia. Milano.

Impianto di riscaldamento a colonne verticali, casa di 6 piani costruita negli anni 80 con scarsa coimbentazione. Caldaia condominiale a condensazione a gas sostituita nel 2002. Gli appartamenti non sono molto diversi tra loro come dimensioni (70 -90 mq) ma disposti ed esposti in modo differente.

Appartamenti del 1 e dell'ultimo piano che hanno sempre lamentato basse temperature nei mesi più freddi della stagione invernale 15/16° alla mattina nei locali con maggiori dispersioni.

Nel 2004/2005 a seguito delle continue lamentele dei condomini del primo e ultimo piano l'assemblea autorizza il condomini interessati a aumentare la capacità degli elementi riscaldanti secondo criteri analizzati e proposti dal gestore dell'impianto di riscaldamento.

Alcuni condomini aumentano la capacità dei caloriferi rispettando i criteri suggeriti e finalmente si ottengono temperature confortevoli senza peraltro provocare un aumento consistente delle spese generali di riscaldamento.

All' inizio del 2012 l'amministratore di condominio presenta in assemblea il progetto e il preventivo per inserire il sistema di contabilizzazione previsto dalla nuova legislazione promettendo consistenti risparmi sulle spese. L'assemblea approva e nella stagione estiva vengono fatti i lavori di adeguamento dell'impianto con installazione delle termovalvole sui singoli elementi riscaldanti con contabilizzazione centralizzata wireless.

Passa la stagione 2012/2013, i condomini utilizzano le termovalvole (chi più chi meno) alla fine del 2013 arrivano il consuntivo e i dolori.

I condomini del primo e dell' ultimo piano ricevono aumenti di spesa che vanno dal 60% al 78% rispetto alla stagione precedente, quelli del quinto subiscono un leggero aumento e tutti gli altri risparmiano.

L'amministratore ha affidato la progettazione chiavi in mano al gestore e una società di consulenza che ha calcolato il tutto secondo criteri sconosciuti. I consumi involontari sono stati fissati al 25% dai tecnici e non dall' assemblea e l'amministratore dice che questa è la norma. I millesimi del riscaldamento sono stati rivisti e penalizzano fortemente i condomini di 1 e ultimo piano, nel caso più estremo si passa da 68 a 127 millesimi determinando un aumento di 1000 euro rispetto alla stagione precedente principalmente dovuta ai consumi involontari e non a quelli volontari.

Spendiamo 909 euro all' anno per contabilizzazione e SIM (trasmissione dati al gestore) e mi sembra un po troppo.

Ho letto con attenzione la delibera della regione lombardia IX / 2601 del 30/11/2011.

La delibera all'articolo 10.2 dice

Nella progettazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia termica, il progettista deve tenere conto delle diverse esposizioni delle unità abitative, degli ambienti confinanti in maniera specifica per i primi ed ultimi piani dell’edificio, dell’equilibratura dell’impianto. Tali caratteristiche dovranno essere evidenziate in una specifica relazione da consegnare al committente al fine di definire una equa suddivisione delle spese.

Non ho potuto visionare questa specifica relazione (temo che non ci sia) ma l'impressione ricevuta è che il progettista non ha tenuto conto delle esposizioni che penalizzano gli appartamenti svantaggiati e i condomini che avevano installato i radiatori maggiorati sono risultati svantaggiati.

dice anche:

Per la corretta suddivisione delle spese inerenti alla climatizzazione invernale e all’uso di acqua calda sanitaria, se prodotta in modo centralizzato, l’importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo percentuali concordate. La quota da suddividere in base ai millesimi di proprietà non potrà superare comunque il limite massimo del 50%. E’ fatta salva la possibilità, per le prime due stagioni termiche successive all’installazione dei suddetti sistemi, che la suddivisione possa avvenire ancora in base solo ai millesimi di proprietà

Quindi la delibera fa riferimento ai millesimo di proprietà e non ai millesimi di riscaldamento.

Ho scritto all'amministratore e lui ha risposto che questa delibera è superata ed è giusto così.

Tra qualche giorno si va in assemblea per l'approvazione del riparto consuntivo la linea dei condomini del primo e ultimo piano (in minoranza) è quella di richiedere un rinvio della decisione, al limite fissato un acconto su spese con riserva di verifica dei criteri di riparto.

Consigli e opinioni in merito?

Grazie in anticipo

Ciao , sono anche io nella stessa situazione , quinto ed ultimo piano e consumi altissimi , senza avere il confort degli anni precedenti , anche il tuo messaggio non è che sia stato molto preso in considerazione .....

Sarà perchè come al solito non c'è una norma chiara e tutti gli amministratori fanno un po come gli viene ?

Buongiorno,

mi servirebbe un vostro parere sul caso in oggetto che vado a descrivere. Regione lombardia. Milano.

Impianto di riscaldamento a colonne verticali, casa di 6 piani costruita negli anni 80 con scarsa coimbentazione. Caldaia condominiale a condensazione a gas sostituita nel 2002. Gli appartamenti non sono molto diversi tra loro come dimensioni (70 -90 mq) ma disposti ed esposti in modo differente.

Appartamenti del 1 e dell'ultimo piano che hanno sempre lamentato basse temperature nei mesi più freddi della stagione invernale 15/16° alla mattina nei locali con maggiori dispersioni.

Nel 2004/2005 a seguito delle continue lamentele dei condomini del primo e ultimo piano l'assemblea autorizza il condomini interessati a aumentare la capacità degli elementi riscaldanti secondo criteri analizzati e proposti dal gestore dell'impianto di riscaldamento.

Alcuni condomini aumentano la capacità dei caloriferi rispettando i criteri suggeriti e finalmente si ottengono temperature confortevoli senza peraltro provocare un aumento consistente delle spese generali di riscaldamento.

All' inizio del 2012 l'amministratore di condominio presenta in assemblea il progetto e il preventivo per inserire il sistema di contabilizzazione previsto dalla nuova legislazione promettendo consistenti risparmi sulle spese. L'assemblea approva e nella stagione estiva vengono fatti i lavori di adeguamento dell'impianto con installazione delle termovalvole sui singoli elementi riscaldanti con contabilizzazione centralizzata wireless.

Passa la stagione 2012/2013, i condomini utilizzano le termovalvole (chi più chi meno) alla fine del 2013 arrivano il consuntivo e i dolori.

I condomini del primo e dell' ultimo piano ricevono aumenti di spesa che vanno dal 60% al 78% rispetto alla stagione precedente, quelli del quinto subiscono un leggero aumento e tutti gli altri risparmiano.

L'amministratore ha affidato la progettazione chiavi in mano al gestore e una società di consulenza che ha calcolato il tutto secondo criteri sconosciuti. I consumi involontari sono stati fissati al 25% dai tecnici e non dall' assemblea e l'amministratore dice che questa è la norma. I millesimi del riscaldamento sono stati rivisti e penalizzano fortemente i condomini di 1 e ultimo piano, nel caso più estremo si passa da 68 a 127 millesimi determinando un aumento di 1000 euro rispetto alla stagione precedente principalmente dovuta ai consumi involontari e non a quelli volontari.

Spendiamo 909 euro all' anno per contabilizzazione e SIM (trasmissione dati al gestore) e mi sembra un po troppo.

Ho letto con attenzione la delibera della regione lombardia IX / 2601 del 30/11/2011.

La delibera all'articolo 10.2 dice

Nella progettazione del sistema di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia termica, il progettista deve tenere conto delle diverse esposizioni delle unità abitative, degli ambienti confinanti in maniera specifica per i primi ed ultimi piani dell’edificio, dell’equilibratura dell’impianto. Tali caratteristiche dovranno essere evidenziate in una specifica relazione da consegnare al committente al fine di definire una equa suddivisione delle spese.

Non ho potuto visionare questa specifica relazione (temo che non ci sia) ma l'impressione ricevuta è che il progettista non ha tenuto conto delle esposizioni che penalizzano gli appartamenti svantaggiati e i condomini che avevano installato i radiatori maggiorati sono risultati svantaggiati.

dice anche:

Per la corretta suddivisione delle spese inerenti alla climatizzazione invernale e all’uso di acqua calda sanitaria, se prodotta in modo centralizzato, l’importo complessivo deve essere suddiviso in relazione agli effettivi prelievi volontari di energia termica utile e ai costi generali per la manutenzione dell’impianto, secondo percentuali concordate. La quota da suddividere in base ai millesimi di proprietà non potrà superare comunque il limite massimo del 50%. E’ fatta salva la possibilità, per le prime due stagioni termiche successive all’installazione dei suddetti sistemi, che la suddivisione possa avvenire ancora in base solo ai millesimi di proprietà

Quindi la delibera fa riferimento ai millesimo di proprietà e non ai millesimi di riscaldamento.

Ho scritto all'amministratore e lui ha risposto che questa delibera è superata ed è giusto così.

Tra qualche giorno si va in assemblea per l'approvazione del riparto consuntivo la linea dei condomini del primo e ultimo piano (in minoranza) è quella di richiedere un rinvio della decisione, al limite fissato un acconto su spese con riserva di verifica dei criteri di riparto.

Consigli e opinioni in merito?

Grazie in anticipo

Lo stesso caso da Lei esposto e' successo nel ns. condominio per app.ti - sotto tetto e 1° piani -aumento considerevole dei costi.

La norma che gestisce la termoregolazione è la UNI10200 2013 che prende in considerazione solo le dispersioni di rete

le posizioni sfavorevoli dei vai appartamenti non vengono calcolate.

Come ho scritto in precedenti discussioni in merito la normativa E' ZOPPA-- Tecnologia NUOVA e Condomini con strutture vecchie!!

Speriamo che ci sai un aggiornamento che tenga conto dei problemi esposti.

Buongiorno.

Mi piacerebbe sapere se l'aumento dei consumi che viene indicato sia più consistente per i primi o per gli ultimi piani.

Ed in generale, ammesso che si possa generalizzare , c'è da attendersi ( in base alle norme UNI vigenti) un maggior aumento dei consumi degli alloggi posti ai primi piani o di quelli agli ultimi piani?

Grazie.

Sk.

Alcuni condomini aumentano la capacità dei caloriferi rispettando i criteri suggeriti e finalmente si ottengono temperature confortevoli senza peraltro provocare un aumento consistente delle spese generali di riscaldamento.....

Pertanto la potenza installata (W) in quegli appartamenti è aumentata.

 

I condomini del primo e dell' ultimo piano ricevono aumenti di spesa che vanno dal 60% al 78% rispetto alla stagione precedente, quelli del quinto subiscono un leggero aumento e tutti gli altri risparmiano.

Ciò dipende dalla maggiore potenza installata (W) e dalle maggiori dispersioni degli appartamenti del primo e dell'ultimo piano.

 

... I consumi involontari sono stati fissati al 25% dai tecnici e non dall' assemblea e l'amministratore dice che questa è la norma.

millesimi del riscaldamento sono stati rivisti e penalizzano fortemente i condomini di 1 e ultimo piano, nel caso più estremo si passa da 68 a 127 millesimi determinando un aumento di 1000 euro rispetto alla stagione precedente principalmente dovuta ai consumi involontari e non a quelli volontari.

Per la ripartizione delle spese del riscaldamento la legge impone di usare i millesimi di fabbisogno di energia termica utile. Il calcolo di quota volontaria e involontaria va fatto secondo il dettato della norma tecnica UNI 10200, altrimenti qualsiasi altro meccanismo potrebbe essere contestato anche da un solo condòmino.

 

In luglio 2014 il governo italiano ha approvato il decreto legislativo 102/14 che recepisce la direttiva 27/2012/UE. Secondo la nuova legislazione, il metodo di ripartizione obbligatorio diventa ora la norma tecnica UNI CTI 10200. Ancora per un inverno la legge consente di effettuare la ripartizione basandosi sui millesimi. Ma solo per il primo inverno.

 

Spendiamo 909 euro all' anno per contabilizzazione e SIM (trasmissione dati al gestore) e mi sembra un po troppo.

Per dire se questa cifra è congrua occorre sapere il numero totale di radiatori nel condominio (che mi sembra di non aver letto). Stimandolo in circa 100, in effetti i 900 euro annui sembrano essere al di sopra della media.

 

Le risposte sopra all'interno del messaggio.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Le risposte sopra all'interno del messaggio.

Per completezza e chiarezza: il nuovo Dlgs 102/14 rende assolutamente illegali i fattori correttivi, in passato spesso applicati per appartamenti con esposizioni svantaggiate.

cosa si intende per fattori correttivi?

grazie

Le correzioni per gli appartamenti disagiati (primi e ultimi piani)...

 

Adesso ognuno paga quanto consuma... se all'ultimo piano ci vuole il doppio del calore per riscaldare l'appartamento, si pagherà il doppio!!!

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Buongiorno.

Mi piacerebbe sapere se l'aumento dei consumi che viene indicato sia più consistente per i primi o per gli ultimi piani.

Ed in generale, ammesso che si possa generalizzare , c'è da attendersi ( in base alle norme UNI vigenti) un maggior aumento dei consumi degli alloggi posti ai primi piani o di quelli agli ultimi piani?

Grazie.

Sk.

Non si può generalizzare, dipende da come è fatta la casa.

 

Se il primo piano sotto è vuoto (per es. ci sono dei posti auto), sarà più freddo... se invece sotto ha un appartamento, sarà più caldo!!!

Buongiorno.

Mi piacerebbe sapere se l'aumento dei consumi che viene indicato sia più consistente per i primi o per gli ultimi piani.

Ed in generale, ammesso che si possa generalizzare , c'è da attendersi ( in base alle norme UNI vigenti) un maggior aumento dei consumi degli alloggi posti ai primi piani o di quelli agli ultimi piani?

Grazie.

Sk.

Il maggior consumo , come a volte mi è stato fatto notare , non ci sarà ,anzi probabilmente se prima la termoregolazione veniva fatta aprendo le finestre , dopo con le valvole termostatiche i consumi si ridurranno. Quello che certamente aumenterà sarà il costo , poichè prima si divideva in base alla cubatura dell'appartamento dopo i costi rifletteranno i reali consumi. Diciamo che prima si pagava di meno rispetto al consumo reale

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