Vai al contenuto
Nicola L.

Ripartizione spese riscaldamento "consumo involontario "

Partecipa al forum, invia un quesito

Ti sottopongo una domanda. Se nel tuo condominio, per assurdo, teneste i vostri caloriferi chiusi tutto l'anno (perdona l'assurdità ma vorrei capire), come si ripartirebbe la spesa di riscaldamento?

E si scoprì che il condominio di colui che PREDICA L'APPLICAZIONE INCONDIZIONATA DELLA UNI 10200 non e' in regola ed è a rischio sanzioni!!!

😂

I millesimi non li tocca nessuno .... ma quel 100% varia ogni anno perchè dipende dall'incidenza dei consumi volontari e da eventuali modifiche per il miglioramento energetico dell'edificio .... sei d'accordo?
Si, purchè la quota fissa (parametro) sia fissa.
Ciao Bibetto , grazie per essere intervenuto . Se non ci sono consumi volontari ,il consumo rilevato dovrebbe corrispondere con quello calcolato dal tecnico come si diceva . Pensa se invece si utilizzasse la percentuale come indicato da tullio , le perdite risulterebbero del 30% e le altre ????? Se qualcuno poi aprisse per sbaglio un termo e il ripartitore segnasse 1. A quel punto quello scatto gli costerebbe 350 euro

Ma infatti era quello che cercavo di capire. E' intuitivo che la percentuale tra volontario e involontario cambi per forza tutti gli anni ... magari di poco, ma cambia. Dipende dai consumi complessivi e soprattutto dagli interventi di miglioramento energetico che si possono fare all'edificio.

E si scoprì che il condominio di colui che PREDICA L'APPLICAZIONE INCONDIZIONATA DELLA UNI 10200 non e' in regola ed è a rischio sanzioni!!!

😂Ma sei sicuro di star bene?

... Certo che una norma così cervellotica potevano risparmiarsela. La cosa che fa più arrabbiare è che a un condòmino che vuole risparmiare sul riscaldamento non basta tenerlo basso e spegnere le valvole nei locali inutilizzati, perchè dovrà comunque aspettare il conteggio del tecnico per capire che non ha risparmiato quanto si aspettava.

... Certo che una norma così cervellotica potevano risparmiarsela. La cosa che fa più arrabbiare è che a un condòmino che vuole risparmiare sul riscaldamento non basta tenerlo basso e spegnere le valvole nei locali inutilizzati, perchè dovrà comunque aspettare il conteggio del tecnico per capire che non ha risparmiato quanto si aspettava.
Guarda che l'ho detto diverse volte che il calcolo si fa alla fine e non prima.

Sì ... sì ... non ce l'avevo con te Tullio, era una considerazione mia. Sapessi quanti condòmini arrivano incacchiati per le cifre che leggono nella ripartizione delle spese di riscaldamento .... vai te a spiegargli tutto ... pare che sei tu che li vuoi fottere

Buonasera,

Premetto che sono ignorante in materia, ho sempre abitato in una casa indipendente, ora sono in procinto di acquistare un appartamento da Ristrutturare, anni '78..

Prima.di firmare la compravendita ho chiesto la relazione di spese condominiali.

Palazzina di 12 famiglie riscaldamento centralizzato con valvole, quota fissa al 40% 590€ cad il restante 60% di consumo...

Ora a me sembra un salasso... dato che devo ristrutturare ho chiesto all'amministratore se posso staccarmi dall' impianto comune e.mi è stato risposto di No, in quando si alzerebbe per tutti la.quota fissa...è tutto legale? Mi sembra di capire che la.questione è molto articolata ..come sempre.siamo in Italia.. Grazie.a chi risponderà

Partiamo dall’art. 1118 cc comma 4 che, sebbene sia entrata in vigore la UNI10200, è ancora valido pur se meno praticabile che in precedenza:

 

Il condomino può rinunciare all’utilizzo dell’impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell’impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

 

Qundi serve che un tecnico abilitato rediga una perizia che evidenzi la mancanza di aggravio di spese per gli altri condòmini (quello per cui l’amministratore ti ha risposto di no) e l’assenza di squilibrio dell’impianto. Se la perizia sarà positiva, potrai staccarti senza alcuna autorizzazione assembleare. Sarà il condominio che, se vorrà, potrà opporsi per vie legali.

E si scoprì che il condominio di colui che PREDICA L'APPLICAZIONE INCONDIZIONATA DELLA UNI 10200 non e' in regola ed è a rischio sanzioni!!!

😂

Allora mi spiego meglio.

 

Secondo la UNI 10200 il consumo involontario ideale è fisso, per es. 80.

Ti sei spiegato meglio, il coefficiente è fisso, è la quota (soldoni) da pagare che varia.

 

p.s. scrivere in maiuscolo vale a dire gridare;

-->

 

Per quanto riguarda la salute, era solamente una mia preoccupazione nulla di più e mi scuso se ho offeso qualcuno.

La percentuale p.es. del 30% rimane fissa, quello che varia è la spesa che potrebbe variare se si consuma di più o di meno;

 

La ripartizione fra prelievo volontario ed involontario può essere

– Misurata anno per anno dalle apparecchiature di contabilizzazione

– Determinata in base a parametri calcolati una volta per tutte con un calcolodi prestazione energetica

--> pag. 7 --link_rimosso--

In pratica se un anno consumo 100 pagherò 30 di involontario (il 30% di 100), se l'anno dopo consumo 150 pagherò 45 di involontario (sempre il 30% però di 150)

Rispondo a questo post perchè le tue convinzioni sono quelle di tanti e spero di fornire qualche chiarimento a chi a forti dubbi ma soprattutto metterne qualcuno a chi non ne ha.

Come ho provato a spiegare nel post 51 la famosa percentuale di involontario serve esclusivamente per il > a calcolare con metodo semplificato il valore delle perdite di distribuzione che costituirà gran parte dei consumi involontari.

Quindi sarebbe meglio dimenticare questa percentuale e chiedere al proprio amministratore, che chiederà al tecnico, qual'è la quota di energia che il nostro palazzo disperde (Qinvcli.).

Questa quota che resterà fissa negli anni ( a meno di lavori di efficientamento ) è come la quota fissa della bolletta del telefono ( o chiami o non chiami sempre quella è)

A questo punto il lavoro del tecnico è finito. L'amministratore non deve fare alcuna proporzione ma semplicemente una sottrazione. Ogni anno prende il consumo di combustibile (conta energia in uscita caldaia) gli sottrae la perdita e divide il restante per gli scatti dei ripartitori.

E soprattutto lascia i mm di tutti invariati

Fermi tutti!

 

Come previsto, qualcuno si gira la frittata, pur di pretendere che ha ragione.

 

I millesimi sono stati introdotti per "far confusione" e rimangono chiaramente fissi (la nuova tabella millesimale non si cambia).

 

E pure la spesa annuale (quota di soldi pagati) è chiaro che varia (dato che il consumo totale sarà diverso ogni anno).

 

E su questo non ci piove.

La questione riguardava la QUOTA PERCENTUALE di consumi involontari.

 

Qualcuno nei post precedenti sosteneva che tale quota percentuale è fissa, ogni anno (per esempio, è sempre il 30%).

 

INVECE, LA PERCENTUALE DI CONSUMI INVOLONTARI SECONDO LA UNI 10200 VARIA OGNI ANNO (una volta può essere il 26% e un'altra volta il 20%).

Quindi, chi sosteneva il contrario, HA SBAGLIATO!

----------------------------------------------------------

Quindi, chi sosteneva il contrario, HA SBAGLIATO!

----------------------------------------------------------

L'unica cosa che ho sbagliato è dire percentuale invece che millesimale.

 

E te lo dimostro subito, dal post #36 invertendo % con mlm;

In pratica se un anno consumo 100 pagherò 30 di involontario (i 300 mlm di 1000), se l'anno dopo consumo 150 pagherò 45 di involontario (sempre i 300 mlm però di 1500)

p.s. per cortesia non gridare

In pratica se un anno consumo 100 pagherò 30 di involontario (il 30% di 100), se l'anno dopo consumo 150 pagherò 45 di involontario (sempre il 30% però di 150)

E' questo concetto che è sbagliato.

Comunque così dimostri di essere umano.......

E' questo concetto che è sbagliato.
infatti, l'ho detto, dovevo dire mlm invece ho detto %
E' questo concetto che è sbagliato.

Comunque così dimostri di essere umano.......

Non c'è speranza... non capisce.

 

Non è questione di termini... percentuale o "millesimale" (termine che, tra l'altro, non ha senso in questo contesto).

 

Dire che i 300 mlm di 1000 (o il 30%) rimangono costanti E' ERRATO, perché invece variano!!!!

😂

Dire che i 300 mlm di 1000 (o 30% di 100) rimangono costanti E' ERRATO, perché invece variano!!!!.
Forse non ci comprendiamo, se io p.es. ho 300 mlm di fabbisogno (tabella mlm di riscaldamento) e si consuma 1000, pagherò 300, se invece si consuma 1500, pagherò 450 (sempre 300 mlm), quello che cambia è la cifra da pagare, i mlm rimangono costanti.

 

Altro esempio;

se io p.es. ho 30 mlm di fabbisogno (tabella mlm di riscaldamento) e si consuma 1000, pagherò 30, se invece si consuma 1500, pagherò 45 (sempre 300 mlm), quello che cambia è la cifra da pagare, i mlm

 

1000 : 1000 x 30 = 30

1500 : 1000 x 30 = 45

 

sul % ho già detto che dovevo dire mlm e non %

Forse non ci comprendiamo, se io p.es. ho 300 mlm di fabbisogno (tabella mlm di riscaldamento) e si consuma 1000, pagherò 300, se invece si consuma 1500, pagherò 450 (sempre 300 mlm), quello che cambia è la cifra da pagare, i mlm rimangono costanti.

 

Altro esempio;

se io p.es. ho 30 mlm di fabbisogno (tabella mlm di riscaldamento) e si consuma 1000, pagherò 30, se invece si consuma 1500, pagherò 45 (sempre 300 mlm), quello che cambia è la cifra da pagare, i mlm

 

1000 : 1000 x 30 = 30

1500 : 1000 x 30 = 45

 

sul % ho già detto che dovevo dire mlm e non %

Ormai la sfida per me e riuscire a trasmettere il concetto.

E' chiaro che stiamo considerando l'applicazione della norma UNI 10200 e non la deroga ad essa.

E' altrettanto chiaro che ci occupiamo dei consumi involontari.

L'esempio da te fornito è sbagliato poichè il consumo involontario non può essere un anno 1000 e 1500 un altro ,il grassetto solo per evidenziare il punto centrale e come detto non serve fare alcuna proporzione

L'esempio da te fornito è sbagliato poichè il consumo involontario non può essere un anno 1000 e 1500 un altro ,il grassetto solo per evidenziare il punto centrale e come detto non serve fare alcuna proporzione
Perchè non potrebbe essere 1000 e 1500 l'anno successivo? Se l'inverno è freddo e si consuma di più ed aumenterà sia il volontario che l'involontario, ma p.es. i mlm da pagare per la mia u.i. sono 30 la mia quota dell'involontario da pagare sarà maggiorata, se invece si consumerà di meno p.es. 500 di conseguenza diminuirà e pagherò 15

 

p.s. i numeri postati sono puramente indicativi, e potrebbero essere diversi, p.es. 1000 e 900 oppure 1000 e 1100 sempre di involontario

Ormai la sfida per me e riuscire a trasmettere il concetto.

E' chiaro che stiamo considerando l'applicazione della norma UNI 10200 e non la deroga ad essa.

E' altrettanto chiaro che ci occupiamo dei consumi involontari.

L'esempio da te fornito è sbagliato poichè il consumo involontario non può essere un anno 1000 e 1500 un altro ,il grassetto solo per evidenziare il punto centrale e come detto non serve fare alcuna proporzione

E' inutile...

 

Adesso l'ha buttata sui millesimi 'personali' della tabella di riscaldamento che NON c'entrano nulla con la QUOTA PERCENTUALE DI CONSUMI INVOLONTARI del condominio, che varia ogni anno!!!

E' inutile...

 

Adesso l'ha buttata sui millesimi 'personali' della tabella di riscaldamento che NON c'entrano nulla con la QUOTA PERCENTUALE DI CONSUMI INVOLONTARI del condominio, che varia ogni anno!!!

Senti Mosquiton, forse non l'hai letto tanto che sei occupato a gridare, ma ho detto più volte, che non dovevo usare il % ma dovevo usare i mlm.

E dai miei esempi (per millesimi) la quota da pagare cambia di anno in anno secondo il consumo dell'involontario.

Ogni zona climatica è caratterizzata da un elemento : I gradi giorno. Questo numero costituisce la differenza tra20 che è la temperatura di riferimento interna agli alloggi e quella esterna .

Questo valore varia ogni anno ma entro certi limiti quindi la zona climatica non cambia e ad esempio gli orari di accensione non cambiano.

Questa premessa solo per dire che chi ha predisposto la norma ha considerato che mediamente negli anni la dispersione resta uguale , Quindi un anno paghi 1000 mentre il valore corretto sarebbe 800 , in un altro paghi 1000 mentre dovresti pagare 1200.

Partecipa al forum, invia un quesito

×