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Ripartizione spese acqua condominio

Buon giorno ,nel mio condominio non era stata addebitata la spesa dell'acqua dal 2009, riferita a tutto l'edificio condominiale. Ieri mi è arrivata la ripartizione e le spese riferite al mio appartamento. Il sottoscritto premetto ha acquistato l'appartamento nel dicembre 2010 e come da norma nel rogito è stato stabilito che le spese antecedenti all'acquisto sono di pertinenza del vecchio proprietario ancora presente nel condominio. Come dicevo nel rendiconto delle spese riferite al mio appartamento mi vengono addebitati consumi non dal 2011 ma dal 2009. Letta la questione ho telefonato all'amministratore chiedendo la modifica delle tabelle e ho mandato copia raccomandata inviata al vecchio amministratore nel 2010 con la lettura al mio arrivo. Dopo le mie rimostranze nelle quali ho fatto presente che le spese antecedenti dovevano essere addebitate al vecchio proprietario,l'amministratore mi ha ricordato che c'è una delibera condominiale del 2011 nella quale si stabilisce che il consumo dell'acqua non essendoci una lettura di tutti i condomini doveva essere ripartita tra tutti i condomini in parti uguali . La cosa è stupefacente ,ma come mi posso comportare?

Buon giorno ,nel mio condominio non era stata addebitata la spesa dell'acqua dal 2009, riferita a tutto l'edificio condominiale. Ieri mi è arrivata la ripartizione e le spese riferite al mio appartamento. Il sottoscritto premetto ha acquistato l'appartamento nel dicembre 2010 e come da norma nel rogito è stato stabilito che le spese antecedenti all'acquisto sono di pertinenza del vecchio proprietario ancora presente nel condominio. Come dicevo nel rendiconto delle spese riferite al mio appartamento mi vengono addebitati consumi non dal 2011 ma dal 2009. Letta la questione ho telefonato all'amministratore chiedendo la modifica delle tabelle e ho mandato copia raccomandata inviata al vecchio amministratore nel 2010 con la lettura al mio arrivo. Dopo le mie rimostranze nelle quali ho fatto presente che le spese antecedenti dovevano essere addebitate al vecchio proprietario,l'amministratore mi ha ricordato che c'è una delibera condominiale del 2011 nella quale si stabilisce che il consumo dell'acqua non essendoci una lettura di tutti i condomini doveva essere ripartita tra tutti i condomini in parti uguali . La cosa è stupefacente ,ma come mi posso comportare?

Per quanto riguarda i consumi, non essendo stato possibile prendere le letture, il criterio legale di riparto è per millesimi di proprietà.

Se ad alcuni è stata effettuata la lettura e ad altri no, puoi chiedere di ripartire la spesa in proporzione ai consumi per quelli che hanno dato la lettura e di ripartire la differenza per millesimi di proprietà tra chi non ha dato la lettura.

 

Per quanto riguarda i consumi 2009-2010, avendo tu acquistato nel 2010 a te spetta pagare dalla data del rogito ma sei responsabile in solido con il tuo venditore per l'anno del rogito e l'anno precedente per cui l'amministratore può chiedere tutto a te e tu hai diritto di rivalsa sul tuo venditore per i consumi fino alla data del rogito.

 

Se il rendiconto ed il riparto spese viene approvato dall'assemblea dovrai opporti votando contro ed impugnando entro 30 giorni cominciando dalla mediazione legale obbligatoria alla quale dovrai presentarti con il tuo avvocato di fiducia.

 

Art. 63 disp. att. c.c.

...Chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all’anno in corso e a quello precedente...

Possiamo fornire un ulteriore aiuto a Bettino , le spese relative al consumo dell'acqua non sono pese per le parti "comuni" nel condominio, bensì spese "private" di ognuno dei proprietari (Anche se rilevate e gestite dall'amministratore).

Puoi quindi cercare di non farti applicare l'art. 63 att. e obbligare il vecchio proprietario a corrispondere direttamente la spesa per l'acqua da lui personalmente consumata.

Buon giorno volevo chiedere un'altra cosa ,se io non mi presentassi all'assemblea e mi rivalessi contro il vecchio proprietario sarebbe la stessa cosa?

Buon giorno volevo chiedere un'altra cosa ,se io non mi presentassi all'assemblea e mi rivalessi contro il vecchio proprietario sarebbe la stessa cosa?

Indipendentemente dalla tua presenza o meno all'assemblea tu puoi sempre rivalerti sul vecchio proprietario per i consumi antecedenti al rogito.

 

Se tu non ti presenti all'assemblea ma anche senza la tua presenza sarà approvato il riparto, l'amministratore ti invierà copia del deliberato così come invierà copia a tutti gli altri assenti.

Dal giorno del ricevimento del verbale avrai 30 giorni per impugnare la delibera nei modi da me spiegati nel post n. 2.

Se non impugnerai la delibera nei tempi previsti non potrai più opporti.

 

Art. 1137 c.c.

Le deliberazioni prese dall'assemblea a norma degli articoli precedenti sono obbligatorie per tutti i condomini.

Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio ogni condomino assente, dissenziente o astenuto può adire l'autorità giudiziaria chiedendone l'annullamento nel termine perentorio di trenta giorni, che decorre dalla data della deliberazione per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunicazione della deliberazione per gli assenti.

Meglio "informare" i nostri interlocutori circa le nuove procedure per "l'impugnazione" di una deliberazione condominiale.

 

L'impugnazione ora non si fa più con "ricorso" (bastava depositare il ricorso entro i fatidici 30 gg), ma si fa con "citazione" delle (non della) controparti. Impresa quasi impossibile quando il condominio è grande.

 

Ora è subentrata anche la "mediazione obbligatoria" propedeutica all'impugnazione vera e propria.

 

Appare quindi corretto consigliare al nostro interlocutore di partecipare all'assemblea e far valere in quella sede il suo diritto rispetto al consumo di acqua "privata", piuttosto che indurlo a impugnare una eventuale successiva deliberazione che tra costi di mediazione e di successiva impugnazione, potrebbe costargli qualche migliaio di Euro.

 

A tutti i partecipanti al forum, relativamente alla questione impugnazione, consiglio di leggere quasto prezioso ed esaustivo articolo:

 

http://www.mapi.it/studio-del-mapi-alla-luce-delle-nuove-norme-sempre-piu-difficile-impugnare-una-delibera-condominiale

Salve, chiedo a qualcuno un " aiutino" per un calcolo. Ipotesi, euro 5000,00 acqua per un anno di gestione, condomini 24 persone 75 se venisse ripartita a mm qual' e' la procedura? Mentre se venisse calcolata a persona e 5000,00 :75. E esatto? Grazie .

Salve, chiedo a qualcuno un " aiutino" per un calcolo. Ipotesi, euro 5000,00 acqua per un anno di gestione, condomini 24 persone 75 se venisse ripartita a mm qual' e' la procedura? Mentre se venisse calcolata a persona e 5000,00 :75. E esatto? Grazie .

Se la spesa fosse ripartita a millesimi di proprietà devi conoscere i tuoi millesimi.

se hai 40 millesimi devi fare il seguente calcolo:

5.000,00*40/1000 = 200,00

(cinquemila per 40 diviso mille = duecento)

Grazie secondo te è più conveniente a persona o a millesimi?

Posso dirti cosa è più giusto.

E' più giusto in proporzione ai consumi misurati con un contatore.

 

Nel caso in cui non siano presenti i contatori, il criterio legale di riparto è per millesimi di proprietà.

Per ripartire a persona occorre l'unanimità di 1.000 millesimi.

 

La convenienza tra millesimi e pro/capite nessuno la può calcolare.

Ci può essere una coppia che pranza sempre fuori e fa due docce alla settimana.

Ci può essere un single che paranza sempre in casa e sta a lavare piatti e fa footing 4 volte al giorno e fa docce 4 volte al giorno.

Ho fatto un calcolo scusa per il post precedente per quanto mi riguarda essendo in due persone ci vado a rimettere. Invece altri condomini nelle stesse mie condizioni ma con maggiori persone facendo lo stesso calcolo ci vanno notevolmente a guadagnare. Secondo me è correggimi se sbaglio sarebbe fortemente consigliabile pagare con i reali consumi e le eventuali perdite a mm.Ci Sono u.a. Di 3 e anche 4 persone e secondo questo sistema pagano di meno.saluti.

 

- - - Aggiornato - - -

 

Allora nella prossima assemblea farò in modo di mettere in atto che siano montati i contatori individuali come previsto. Poniamo il caso che qualcuno non si adoperi o rifiuti per l'installazione?saluti.

Ho fatto un calcolo scusa per il post precedente per quanto mi riguarda essendo in due persone ci vado a rimettere. Invece altri condomini nelle stesse mie condizioni ma con maggiori persone facendo lo stesso calcolo ci vanno notevolmente a guadagnare...

Ma tu controlli l'acqua che consumano le altre famiglie rispetto alla tua?

Puoi dire con certezza quante docce, quanti bucati, quante volte lavano il pavimento, quante volte tirano lo sciacquone le altre famiglie rispetto a te?

 

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Allora nella prossima assemblea farò in modo di mettere in atto che siano montati i contatori individuali come previsto. Poniamo il caso che qualcuno non si adoperi o rifiuti per l'installazione?saluti.

Se la maggioranza deccide di installare i contatori la minoranza deve adeguarsi o paga la differenza tra contatore generale e sottocontatori.

 

Se la maggioranza non vuole mettere i sottocontatori sei tu che devi andare dal Giudice.

Nel caso in cui non siano presenti i contatori, il criterio legale di riparto è per millesimi di proprietà.
Scusami Leonardo se non erro è una Sentenza che dice questo, ma visto che l'uso e consumo è personale, non lo considererei tanto un criterio legale, piuttosto direi un criterio giurisprudenziale.

Mentre un criterio logico sarebbe quello di dividere a persona, fatto salvo non ci siano i sottocontatori.

Si vero ma io sono d' accordo per l' installazione il mio era solo un dubbio che in virtù di norme Legislative nessuno può fare opposizioni ed ecco allora che nel contesto entra la figura dell' amm.re che deve far capire a quei condomini ottusi gli errori che andranno incontro. Mi domando se c'è una Legge perché andare dal giudice, basta rispettarla. saluti.

Scusami Leonardo se non erro è una Sentenza che dice questo, ma visto che l'uso e consumo è personale, non lo considererei tanto un criterio legale, piuttosto direi un criterio giurisprudenziale.

Mentre un criterio logico sarebbe quello di dividere a persona, fatto salvo non ci siano i sottocontatori.

Il mio parere:

la sentenza è solo una conferma che il criterio dei millesimi sia legale.

Il criterio è legale perchè, in mancanza di contatori individuali (che potrebbe anche non essere possibile installare), non potendo essere applicato il criterio legale del 2° comma art. 1123, si applica il 1° comma dell'art. 1123.

Scusa Leonardo, leggo il tuo post ... Io penso che la maggioranza di cui tu parli non sia assolutamente necessaria in quanto c'è un D.P.C.M. del 04/03/1996che obbliga l'instazzazione dei contatori acqua di ripartizione in ogni appartamento..Scusa e penso correggimi se erro che anche chi è contrario maggioranza o minoranza che sia debbano stare zitti, l'amministratore deve fare da garante se trattasi di un vero professionista, collegandomi a un' altra discussione. Saluti.

Scusa Leonardo, leggo il tuo post ... Io penso che la maggioranza di cui tu parli non sia assolutamente necessaria in quanto c'è un D.P.C.M. del 04/03/1996che obbliga l'instazzazione dei contatori acqua di ripartizione in ogni appartamento..Scusa e penso correggimi se erro che anche chi è contrario maggioranza o minoranza che sia debbano stare zitti, l'amministratore deve fare da garante se trattasi di un vero professionista, collegandomi a un' altra discussione. Saluti.

L'amministratore esegue le delibere.

Se l'assemblea delibera di non voler installare i contatori nelle proprietà private l'amministratore non può agire con la forza.

Se hai interesse a far rispettare una Legge devi rivolgerti al Tribunale e ci penserà il Giudice.

In questo modo si spendono un bel po' di soldini. Hai ragione tu. E' inutile concentrare l' attenzione sul conducente (l' amministratore), mentre invece ciò che non va bene è il motore della macchina (l' organizzazione del condomìnio).

 

E' necessario aggiustare il motore (L' organizzazione del condomìnio) per far andare bene la macchina (la gestione del condomìnio).Saluti.

anch'io amministro diversi condomini dove hanno un contatore generale e la ripartizione effettuata in parti uguali, anche se qualcuno si è opposto, ma è molto difficile effettuare la lettura. si dovrebbe incaricare qualcuno con ulteriori aggravi di spesa.

...hanno un contatore generale e la ripartizione effettuata in parti uguali,....
Ecco perchè è dovuta intervenire una legge dello stato.

 

La ripartizione in parti uguali è assolutamente iniqua, in quanto invita chiunque a lasciare l'acqua "aperta", tanto pagano .... tutti.

Anche la ripartizione per millesimi appare iniqua, per lo stesso motivo.

 

L'installazione di un contatore in ogni unità immobiliare, oltre che essere "obbligatorio" costa meno di un centinaio di Euro, compreso il montaggio.

In questo modo si spendono un bel po' di soldini. Hai ragione tu. E' inutile concentrare l' attenzione sul conducente (l' amministratore), mentre invece ciò che non va bene è il motore della macchina (l' organizzazione del condomìnio).

 

E' necessario aggiustare il motore (L' organizzazione del condomìnio) per far andare bene la macchina (la gestione del condomìnio).Saluti.

Se l'assemblea respinge la delibera (che è un obbligo), non pensare che i costi siano eccessivi, dipende innanzi tutti dall'entità (costi) del lavoro, che in caso di sottocontatori a spese esclusive dei singoli condomini, non è eccessiva per il condominio,direi quasi nulla, e se non si riesce in assemblea, c'è ora il mediatore e poi il G.d.P.

 

Ogni condomino può, dunque, far imporre, a tutti gli altri condomini,l'istallazione dei medesimi, se non amichevolmente, in assemblea, anche a mezzo di ordinanza del Giudice di Pace competente nella materia.

Fonte https://www.condominioweb.com/contatore-acqua-nel-condominio.204#ixzz3hkR88mHD

www.condominioweb.com

E' giusto ripartire la spesa idrica in base all'effettivo consumo per ciascuna unità immobiliare, ma quello che appare difficile è la modalità del calcolo riferito al consumo. si dovrà incaricare un esperto con ulteriori aggravi di spesa.

E' giusto ripartire la spesa idrica in base all'effettivo consumo per ciascuna unità immobiliare, ma quello che appare difficile è la modalità del calcolo riferito al consumo. si dovrà incaricare un esperto con ulteriori aggravi di spesa.

I programmi di gestione condominiali prevedono anche i riparti a contatore e comunque, una volta prese le letture, sarà sufficiente impostare un foglio di calcolo tenendo conto per ciascun consumo delle tariffe che applica l'Ente fornitore.

Se proprio si vuole dari incarico ad un'agenzia, queste prendono circa 2 o 3 euro a lettura e nel costo è compresa la contabilizzazione e l'emissione della bolletta.

Nei casi più costosi, con una lettura ogni trimestre, la contabilizzazione costerà tra gli 8 e i 12 euro annui a condòmino ma ognuno pagherà il giusto consumo.

quindi il servizio dovrò chiederlo all'Ente acquedotto?

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