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leopardus2

Ripartizione riscaldamento secondo UNI 10200:2013 - 50% di involontario?

Buonasera,

 

sempre alla ricerca di chiarimenti con questa nuova metodologia di calcolo delle spese di riscaldamento, sottopongo un nuovo quesito.

Nel condominio dove hanno deciso (senza informazione alcuna) di applicare a consuntivo la norma in oggetto mi trovo la voce "spese combustibile e forza motrice" ripartita al 50% tra quota fissa e quota consumo.

 

Da quello che ho capito leggendo il forum, la parte "fissa" rappresenta il cosiddetto consumo involontario.

 

Quello che mi chiedo è se sia normale che un impianto abbia il 50% dei consumi involontari.

Di certo è un impianto molto vecchio, ma il 50% di involontario mi pare allucinante.

Immagino che la ripartizione derivi dai calcoli del termotecnico.

 

Voi che ne pensate?

 

Considerato che il consumo involontario viene poi addebitato in base ai millesimi ricalcolati, l'importo da pagare che ne risulta è assai elevato, anche a fronte di consumi volontari nulli (abitazione vuota).

 

Qualsiasi opinione al riguardo è molto gradita.

Grazie

Riccardo

La norma uni 10200:2013 non prevede quote fisse di volontario e involontario ma quote variabili di anno in anno così che un anno l'involontario può essere 25% e l'anno successivo il 32,5% o il 22%, tutto è funzione del consumo totale del combustibile e energia elettrica. L'assemblea non deve ne può decidere nulla se non opere di coibentazione per ridurre i consumi.

Ne sono consapevole, mi chiedo solo se un 50% di involontario sia una percentuale credibile o se, al contrario, è indice di una errata valutazione del termotecnico o, peggio ancora, di un pessimo impianto (considerate che questo condominio ha oltre 100 appartamenti....)

 

In pratica metà del combustibile se ne va in involontario?

 

Grazie

R.

Ma il 50% è uscito dal calcolo dei consumi o solo dalla delibera assembleare?

Non c'è stata alcuna delibera.

L'amministratore ha fatto tutto senza dire nulla e ci ha presentato dei consuntivi 2014/2015 con le spese di riscaldamento ricalcolate secondo la ISO 10200:2013.

In questo consuntivo, il 50% è consumo involontario....

 

Tra l'altro leggo che l'obbligo scatta dal 2017, o sbaglio?

Nel senso che potremmo rimanere con il vecchio sistema almeno per un altro anno senza incorrere in sanzioni. E' così?

 

Grazie

R

No, il 2017 è per la posa delle termovalvole ecc. Il dgls va applicato al max dopo un anno dalla sua emanazione del 7/7/2014 quindi da questo inverno. Forse essendo il primo anno l'amministratore parte col 50% per poi correggere la % a consuntivo quando avrà i consumi totali e potrà fare i conteggi secondo norma uni.

Scusa, ma lui ha già emesso il consuntivo e quindi ha tutti i consumi.

 

Per meglio chiarire: siamo già sotto contabilizzazione dall'anno prima (caloriferi con misuratori che conteggiano unità) quindi semplicemente invece di usare la tabella millesimale esistente per il riscaldamento e la ripartiizione decisa in assemblea (40/60) come ci aspettavamo, ha presentato senza dire nulla un consuntivo calcolato secondo la UNI 10200:2013 dicendo "è la legge" durante l'assemblea che doveva approvare tale consuntivo.

 

L'assemblea NON ha approvato il consuntivo, chiedendo una assemblea straordinaria dove l'intera faccenda doveva essere come minimo spiegata a tutti i condomini con la presenza del termotecnico.

 

Se ho ben capito è il termotecnico che stabilisce in base al metodo stabilito dalla norma UNI la percentuale di consumo indiretto dell'impianto. O sbaglio?

Non penso proprio che l'amministratore possa decidere lui (in autonomia) un valore (50%) che alla fine viene usato per esigere soldi dai condomini...

 

Grazie

R

Non c'è stata alcuna delibera.

L'amministratore ha fatto tutto senza dire nulla e ci ha presentato dei consuntivi 2014/2015 con le spese di riscaldamento ricalcolate secondo la ISO 10200:2013.

In questo consuntivo, il 50% è consumo involontario....

 

Tra l'altro leggo che l'obbligo scatta dal 2017, o sbaglio?

Nel senso che potremmo rimanere con il vecchio sistema almeno per un altro anno senza incorrere in sanzioni. E' così?

 

Grazie

R

Se non erro il 2017 e' il termine massimo entro cui bisogna adeguarsi .

Se vuoi opporre qualcosa di "sicuro" all'amministratore, leggi e stampa questo prezioso articolo, contenente norme regionali, nazionali ed europee cui non si può derogare:

 

http://www.quotidianocondominio.ilsole24ore.com/art/risparmio-energetico-e-tecnologie/2015-07-26/lombardia-contabilizzatori-senza-correttivi-232202.php?uuid=ACSZbyX

Ciao,

 

lo avevo letto, però non capisco come questo possa avere a che fare con l'applicazione della UNI 10200:2013 (nella fattispecie, riguardo la contabilizzazione). Di fatto i correttivi ci sono perchè la UNI stabilisce che i consumi indiretti vadano ripartiti secondo il fabbisogno energetico di ciascun appartamento, come misurato dal termotecnico. Non capisco bene, sembra che le due cose vadano in contraddizione: se non ci devono essere correttivi di alcun tipo, allora i consumi indiretti andrebbero ripartiti secondo i millesimi di proprietà, non secondo quelli del fabbisogno energetico di ciascun appartamento...

Non appare in contraddizione ....

 

I consumi indiretti possono benissimo essere attribuiti in base al consumo reale di ogni singola unità immobiliare, in quanto, più si consuma, più si "logora" e possono avvenire consumi non direttamente rilevabili. Si presume comunque in quota minime e non certo a percentuali in doppia cifra.

 

Lo spirito della legge alla quale dobbiamo adeguarci è proprio questa.

Non appare in contraddizione ....

 

I consumi indiretti possono benissimo essere attribuiti in base al consumo reale di ogni singola unità immobiliare, in quanto, più si consuma, più si "logora" e possono avvenire consumi non direttamente rilevabili. Si presume comunque in quota minime e non certo a percentuali in doppia cifra.

 

Lo spirito della legge alla quale dobbiamo adeguarci è proprio questa.

Ha, la nostra percentuale non è solo a doppia cifra ma è la metà del totale...

 

- - - Aggiornato - - -

 

Qualcuno potrebbe confermare se, per le gestioni 2014/2015 e 2015/2016 si può mantenere il vecchio sistema di contabilizzazione senza incorrere in sanzioni?

Il termotecnico stabilisce il fabbisogno energetico di ogni singolo appartamento e per somma dell'intero edificio e ti fornisce il fabbisogno in kilowattora (kwh) questi sono i consumi involontari.

A fine stagione il contabilizzatore in centrale fornira i kwh totali erogati dalla caldaia. (consumi totali)

Si ottiene quindi la % dell'involontario e per differenza quella del consumo volontario (involontario calcolato dal termotecnico x 100 : consumo totale misurato in caldaia = % in kwh di involontario). Queste % sono applicate ai soldi spesi per il combustibile ed energia elettrica: l'involontario è ripartito per i new millesimi di fabbisogno energetico e i volontari secondo il consumo di ogni singolo calorifero e per somma di ogni appartamento. Le altre spese, terzo responsabile, manutenzioni, ecc sono sempre ripartite per new millesimi di fabbisogno.

 

Se fai due calcoli vedi che la % di involontario varia tutti gli anni perchè varia il consumo totale misurato in kwh in caldaia.

quindi stai dicendo che il consumo involontario è dato dalla somma dei fabbisogni energetici di tutti gli appartamenti? in tal caso se ho un consumo involontario che a consuntivo è pari a circa il 50% del consumo totale cosa può significare? scusa la tontaggine ma non è per niente la mia materia...

 

grazie ancora

quindi stai dicendo che il consumo involontario è dato dalla somma dei fabbisogni energetici di tutti gli appartamenti? in tal caso se ho un consumo involontario che a consuntivo è pari a circa il 50% del consumo totale cosa può significare? scusa la tontaggine ma non è per niente la mia materia...

 

grazie ancora

Ti faccio un esempio

Il termotecnico certifica il fabbisogno energetico e ti scrive 25 kwh. Questo è un valore che non cambia nel tempo tranne il caso vengano fatti interventi di coibentazione dell'edificio.

 

In caldai a fine stagione leggi i kwh erogati totali supponiamo 100

 

I consumi involontari saranno quindi 25 x 100 :100 = 25%

 

Il prox anno il consumo totale sarà supponiamo 80 e la % diventerà:

25 x 100 : 80 = 31,25%

 

Queste % le applichi agli euro spesi.

Chiarissimo, grazie.

Mi rimane però la perplessità circa il significato di un involontario del 50%.

In base al tuo esempio nel mio caso, a fronte di un fabbisogno di 50, la spesa è stata 100.

Sembra uno spreco enorme anche per il condominio più disastrato. Oppure tutti hanno tenuto i caloriferi spenti?

 

In teoria se tutti tengono i caloriferi chiusi l'involontario è pari al 100% quindi.

Chiarissimo, grazie.

Mi rimane però la perplessità circa il significato di un involontario del 50%.

In base al tuo esempio nel mio caso, a fronte di un fabbisogno di 50, la spesa è stata 100.

Sembra uno spreco enorme anche per il condominio più disastrato. Oppure tutti hanno tenuto i caloriferi spenti?

 

In teoria se tutti tengono i caloriferi chiusi l'involontario è pari al 100% quindi.

Esatto! In realtà per il termotecnico risulta difficile stabilire il consumo involontario per gli edifici dove non esiste uno schema impiantistico tanto che la norma uni prevede due sistemi di calcolo: analitico o semplificato con utilizzo di apposite tabelle. Nel caso che tutti tengano i caloriferi chiusi potrebbe addirittura esserci una % negativa di involontario se il termotecnico ha clamorosamente sbagliato i calcoli.

Esatto! In realtà per il termotecnico risulta difficile stabilire il consumo involontario per gli edifici dove non esiste uno schema impiantistico tanto che la norma uni prevede due sistemi di calcolo: analitico o semplificato con utilizzo di apposite tabelle. Nel caso che tutti tengano i caloriferi chiusi potrebbe addirittura esserci una % negativa di involontario se il termotecnico ha clamorosamente sbagliato i calcoli.

Scusa, ma sopra hai detto che il consumo involontario si calcola sommando il fabbisogno dei singoli appartamenti. Come può il termotecnico sbagliare il calcolo se si tratta di una somma algebrica?

Ora, io non ho ancora ottenuto la relazione dall'amministratore (il quale sta secondo me cercando di ostacolare la conoscenza di quanto fatto) ma se il calcolo è fatto analiticamente (immagino sia quello che si ottìiene con la somma dei fabbisogni) non penso possano esserci errori, assumendo che i rilievi fatti presso i singoli condomini siano fatti con criterio. Mi sfugge in quale caso si sfrutta il metodo tabellare, potresti fare un esempio?

 

R.

Se ho lo schema dell'impianto faccio il calcolo analitico: ( invento i numeri) metri 10 tubo diametro x coibentato con lana vetro kwh dispersi = 5 , metri 15 tubo diametro y, non coibentato kwh 20 ecc.

 

Metodo semplificato senza conoscere lo schema reale e la coibentazione : metri 100 tubo y per coefficiente tabella uni 0,25 = 25 kwh dispersi, metri 15 per coefficiente 0,20 = 20 kwh dispersi e ipotizza varie lungezze di tubo con vari diametri valutando l'edificio.

 

Il semplificato è un metodo approssimativo usato solo nei condomini che non hanno lo schema, che da un ordine di grandezza presunto per questo il termotecnico potrebbe sbagliare ma di solito sopperisce con l'esperienza.

Sei stato molto chiaro, ti ringrazio. Di sicuro nel nostro condominio, che risale agli anni 60, è stato usato il metodo semplificato. Io mi chiedo, supponendo che il termotecnico abbia sbagliato, come si potrebbe scoprirlo? Perchè è evidente che essendo il consumo involontario addebitato in base ai millesimi di fabbisogno, è facile che vengano fatte pagare somme anche di una certa entità a persone che il riscaldamento lo usano poco o nulla. Possibile che il condomino debba fidarsi e non abbia alcun modo di verificare l'operato?

 

Tra l'altro da quello che ho capito, anche se un condomino dovesse distaccarsi dal centralizzato, con la UNI 10200:2013 si vedrebbe sempre addebitare i consumi involontari. Ho capito bene?

Devi scoprire se l'amministratore ha fatto fare o meno la perizia al termotecnico o invece non abbia "sparato" percentuali. Il termotecnico vuole circa 150 euro per ogni appartamento visitato e un migliaio di euro per valutare la rete di distribuzione e rilascia un progetto con scritto tutti i dati. Fattene dare una copia ( a tue spese).

Remejo, un chiarimento nell'esempio che hai ben portato.

I 25 kwh che citi ad esempio, sono il fabbisogno energetico di un singolo appartamento? Cioè ogni appartamento avrà un suo "fabbisogno energetico" calcolato dal termotecnico? Grazie.

Devi scoprire se l'amministratore ha fatto fare o meno la perizia al termotecnico o invece non abbia "sparato" percentuali. Il termotecnico vuole circa 150 euro per ogni appartamento visitato e un migliaio di euro per valutare la rete di distribuzione e rilascia un progetto con scritto tutti i dati. Fattene dare una copia ( a tue spese).

Beh che ha dato l'incarico ad un termotecnico è certo. Probabilmente ad un suo amico (visto che non ci ha fatto vedere preventivi o altro). Ho già chiesto la copia della relazione ma a distanza di un mese non ho avuto risposta. Ora ho mandato richiesta via raccomandata.

Remejo, un chiarimento nell'esempio che hai ben portato.

I 25 kwh che citi ad esempio, sono il fabbisogno energetico di un singolo appartamento? Cioè ogni appartamento avrà un suo "fabbisogno energetico" calcolato dal termotecnico? Grazie.

Si ogni appartamento avrà il suo fabbisogno energetico e quindi le new tabelle millesimali e per somma avrai il fabbisogno del condominio.

Praticamente con l'attribuzione con un progetto di un termotecnico di un "fabbisogno energetico" per ogni singolo appartamento, scopaiono i vecchi "millesimi di riscaldamento".

Tutte le spese di riscaldamento ( gasolio, energia elettrica per la caldaia, manutenzione ordinaria) vengono ripartite per CONSUMI.

I "consumi volontari" secondo quanto risulta dai contatori individuali e i "consumi involontari" secondo la nuova tabella dei "fabbisogni energetici" di ciascun appartamento, stilata dal termotecnico .

Per la manutenzione straordinaria si userano i millesimi di proprietà.

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