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Ripartizione consumi acqua - mi sapreste consigliare un buon programma per la ripartizione dell'acqua dell'acquedotto pugliese?

Salve a tutti! Sono un'amministratrice alle prime armi, mi sapreste consigliare un buon programma per la ripartizione dell'acqua dell'acquedotto pugliese? Vi ringrazio molto.

Con un foglio excell hai lo stesso risultato.

Basta ragionarci un po' e lo adatti alle tue esigenze.

Infatti bisogna capire qual'è l'esigenza.

Oltre a un foglio di calcolo per ripartire i consumi personali che potrebbe essere del tipo a questo link:

--link_rimosso--

 

bisogna poi ricalcolare le somme raccolte dai consumi personali con le eccedenze condominiali e con le differenze di cifre tra una fattura e l'altra dell'acquedotto che manda alcune fatture con consumi reali ed alcune fatture con consumi stimati.

Nel post n. 4 della discussione al link in calce è spiegato il concetto nel dettaglio:

--link_rimosso--

Pure le eccedenze si possono calcolare e ripartire con Excell....

Quando stefford chiarirà, potremo capire quali siano le sue esigenze.

Pure le eccedenze si possono calcolare e ripartire con Excell....

Quando stefford chiarirà, potremo capire quali siano le sue esigenze.

Infatti, nello specchietto in calce, l'eccedenza (differenza tra ricavi da consumi personali e fatture emesse da AQP) è ripartita in proporzione ai consumi personali (metri cubi) proprio con una tabella excel --img_rimossa-- --img_rimossa--

Ho fatto un programma dedicato al riparto dell'acqua a fasce di consumo ed è stato uno dei più complicati che ho scritto, a livello gestionale (ho fatto anche di peggio... ma non per la contabilità). Le cose si complicano quando nello stesso condominio ci sono utenze che usano tariffe diverse, quando le letture non vengono fatte tutte lo stesso giorno (o addirittura alcune mancano) o quando non coincidono col periodo fatturato. L'opinione diffusa tra i miei clienti è che servano 3 lauree, per calcolare il riparto di una bolletta! 😉

Il programma che lei ha elaborato, presumo consenta di ripartire i consumi dei singoli condomini per fasce di consumo previste dal contratto con l’ente erogatore.

In genere questo calcolo lo effettua la ditta incaricata delle letture dei contatori idrici.

Non basta prendere i consumi dei singoli utenti e dividerli in fasce, poiché l’ente erogatore (AQP, ACEA …) suddivide per fasce il consumo complessivo del condominio, che è il titolare del contratto di fornitura : infatti vi possono essere consumi individuali calcolati con tariffe in fasce elevate e consumo totale del condominio con tariffe in fasce inferiori (Il contratto con l’AQP prevede tariffe per consumi in fascia base, agevolata, prima seconda e terza fascia).

Inoltre, bisogna considerare il problema delle dispersioni ovvero la non corrispondenza delle letture del contatore generale e la sommatoria delle letture dei singoli contatori e la non coincidenza temporale delle letture dei contatori frazionari e la lettura dell’ente erogatore.

Il metodo rappresentato con tabelle nel messaggio #5, calcola i consumi individuali per fasce, e ripartisce la dispersione (differenza fra l’importo totale delle fatture dell’ente erogatore in proporzione ai consumi individuali).

La dispersione (eccedenza nell’esempio) non va interpretata come perdita idrica; in tal caso il consumo sarebbe ripartito in millesimi fra i condomini utenti.

Un altro metodo che richiede un apposito programma (o foglio di calcolo) consiste nel ripartire fra i condomini il consumo totale fatturato dall’ente per fasce di consumo.

Per esempio, se il consumo fatturato in fascia base vale 1000 mc, in fascia agevolata 400, il risultato della ripartizione darebbe come somma dei consumi individuali i valori 1000 e 400, rispettivamente in fascia base ed agevolata

Il programma "Goccia" considera ovviamente le varie tariffe dei singoli utenti e permette di ripartire l'eccedenza (o dispersione) in modo personalizzabile: in base ai consumi, in base al risultato del calcolo o in base ad una tabella qualsiasi.

Ho fatto un programma dedicato al riparto dell'acqua a fasce di consumo ed è stato uno dei più complicati che ho scritto, a livello gestionale (ho fatto anche di peggio... ma non per la contabilità). Le cose si complicano quando nello stesso condominio ci sono utenze che usano tariffe diverse, quando le letture non vengono fatte tutte lo stesso giorno (o addirittura alcune mancano) o quando non coincidono col periodo fatturato. L'opinione diffusa tra i miei clienti è che servano 3 lauree, per calcolare il riparto di una bolletta! 😉

Dalla semplice lettura dei dettagli della fattura si intuisce il sistema di calcolo da adottare.

 

stegemma deve imparare a leggere le fatture e sviluppare un foglio di calcolo indentico al calcolo che fa il gestore.

"L'opinione diffusa tra i miei clienti è che servano 3 lauree, per calcolare il riparto di una bolletta!", su questa cosa ero convinto che molti non ci sanno mettere le mani ...

Tre lauree per leggere una fattura mi sembrano troppe:D, le legge anche mio padre con la quinta elementare a 91 anni e si incazza se si sfonda la Fascia 2 (prezzo unitario raddoppiato rispetto la F1)

Sulle 3 lauree c'era la faccina (=scherzavo), io ho solo un diploma di geometra. Purtroppo leggere una singola fattura è relativamente semplice, una volta capito il concetto delle fasce. Risolvere tutte le possibili casistiche è un po' più complicato, perché l'Italia è lunga e stretta e da Nord a Sud ci sono tante situazioni diverse e, soprattutto, tanti modi diversi di operare. In alcune situazioni, ad esempio, hai ragione e non ha senso calcolare le fatture di acconto; in altre diventa invece fondamentale, perché si va praticamente porta a porta per riscuotere i soldi per pagare la singola fattura.

 

Non voglio essere frainteso: ognuno può calcolare e verificare le fatture dell'acqua con cui ha a che fare anche con un foglio di calcolo; il mio è il punto di vista del programmatore, che deve risolvere lo stesso problema potenzialmente per centinaia di clienti e con decine di situazioni diverse e diversi modi di operare.

 

PS: complimenti a tuo padre, che mi sembra una persona decisamente in gamba!

Dalla semplice lettura dei dettagli della fattura si intuisce il sistema di calcolo da adottare.

 

stegemma deve imparare a leggere le fatture e sviluppare un foglio di calcolo indentico al calcolo che fa il gestore.

"L'opinione diffusa tra i miei clienti è che servano 3 lauree, per calcolare il riparto di una bolletta!", su questa cosa ero convinto che molti non ci sanno mettere le mani ...

Tre lauree per leggere una fattura mi sembrano troppe:D, le legge anche mio padre con la quinta elementare a 91 anni e si incazza se si sfonda la Fascia 2 (prezzo unitario raddoppiato rispetto la F1)

Non esageriamo. Stefano Gemma è un programmatore e sa bene come ripartire i consumi dell'acqua.

Le 3 lauree, invece, non sono sufficienti per mettere d'accordo i condòmini su come ripartire i consumi personali e le eccedenze al di là del costo medio che applica l'ente calcolando le fasce cumulando i moduli.

 

PROBLEMI CONDOMINIALI:

- Accertato che contatore generale e contatori personali sono perfettamente funzionanti, come va ripartita l'eccedenza che può essere dovuta a bolle d'aria nelle tubazioni dell'ente?

 

- Se grazie a me che ho un consumo minimo in prima fascia, pur essendoci condòmini che consumano in terza fascia l'acquedotto fattura con un massimo di seconda fascia fascia, come devo pagare l'eccedenza condominiale?

 

- Poichè gli enti fatturano trimestralmente emettendo alternativamente fatture con letture reali e letture presunte ma le tariffe ed i conguagli sono sul consumo annuo, come conguaglio il consumo annuo se un condòmino consuma moltissimo nel 1° e nel 4° trimestre e consuma zero nel 2° e 3° trimestre perchè se ne va nella seconda casa al mare?

 

I pastrocchi più grossi li ho visti proprio nelle bollette emesse dalle agenzie di lettura e contabilizzazione acqua alle quali si affidano moltissimi amministratori professionisti per non perdere tempo.

 

Io non ho la verità assoluta ma essendo amministratore interno ed avendo tanto tempo a disposizione opero in questo modo:

 

1) Prendo le letture trimestralmente ed applico le tariffe a consumo ad ognuno, secondo le tariffe AQP per modulo.

Questi incassi trimestrali li considero acconti per poter pagare le fatture trimestrali, attingendo alla cassa condominiale se la fattura totale da pagare è superiore agli incassi (consumi personali dei 4 trimestri nel primo riquadro in foto).

 

2) A fine anno prendo le letture annuali e calcolo quanto è il dovuto annuale per ciascuno.

Al dovuto annuale sottraggo gli acconti versati nei 4 trimestri (totale contabilizzato in figura) ed ottengo quanto ogni condòmino deve dare/avere.

 

3) La differenza tra le 4 fatture trimestrali AQP ed il dovuto annuale di ciascun condòmino rappresenta l'eccedenza condominiale che nel mio condominio accreditiamo/addebitiamo in proporzione ai metri cubi consumati da ciascuno.

 

Prevederlo in un programma è facilissimo perchè se l'ho fatto io con un foglio excel, figuriamoci cosa è in grado di fare un programmatore....

ma credi che un amministratore professionista o un'agenzia di letture acqua si prenda tutto questo fastidio di calcolare e ricalcolare (e soprattutto spiegare ai condòmini)?

 

"Al contadino non far mai sapere quanto è buono il formaggio con le pere"

Ho visto amministratori mandare avvisi di pagamento acqua indicando solo la cifra senza neanche dettagliare da dove quella cifra scaturisce.

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Non esageriamo. Stefano Gemma è un programmatore e sa bene come ripartire i consumi dell'acqua.

Le 3 lauree, invece, non sono sufficienti per mettere d'accordo i condòmini su come ripartire i consumi personali e le eccedenze al di là del costo medio che applica l'ente calcolando le fasce cumulando i moduli.

 

PROBLEMI CONDOMINIALI:

- Accertato che contatore generale e contatori personali sono perfettamente funzionanti, come va ripartita l'eccedenza che può essere dovuta a bolle d'aria nelle tubazioni dell'ente?

 

- Se grazie a me che ho un consumo minimo in prima fascia, pur essendoci condòmini che consumano in terza fascia l'acquedotto fattura con un massimo di seconda fascia fascia, come devo pagare l'eccedenza condominiale?

 

- Poichè gli enti fatturano trimestralmente emettendo alternativamente fatture con letture reali e letture presunte ma le tariffe ed i conguagli sono sul consumo annuo, come conguaglio il consumo annuo se un condòmino consuma moltissimo nel 1° e nel 4° trimestre e consuma zero nel 2° e 3° trimestre perchè se ne va nella seconda casa al mare?

 

I pastrocchi più grossi li ho visti proprio nelle bollette emesse dalle agenzie di lettura e contabilizzazione acqua alle quali si affidano moltissimi amministratori professionisti per non perdere tempo.

 

Io non ho la verità assoluta ma essendo amministratore interno ed avendo tanto tempo a disposizione opero in questo modo:

 

1) Prendo le letture trimestralmente ed applico le tariffe a consumo ad ognuno, secondo le tariffe AQP per modulo.

Questi incassi trimestrali li considero acconti per poter pagare le fatture trimestrali, attingendo alla cassa condominiale se la fattura totale da pagare è superiore agli incassi (consumi personali dei 4 trimestri nel primo riquadro in foto).

 

2) A fine anno prendo le letture annuali e calcolo quanto è il dovuto annuale per ciascuno.

Al dovuto annuale sottraggo gli acconti versati nei 4 trimestri (totale contabilizzato in figura) ed ottengo quanto ogni condòmino deve dare/avere.

 

3) La differenza tra le 4 fatture trimestrali AQP ed il dovuto annuale di ciascun condòmino rappresenta l'eccedenza condominiale che nel mio condominio accreditiamo/addebitiamo in proporzione ai metri cubi consumati da ciascuno.

 

Prevederlo in un programma è facilissimo perchè se l'ho fatto io con un foglio excel, figuriamoci cosa è in grado di fare un programmatore....

ma credi che un amministratore professionista o un'agenzia di letture acqua si prenda tutto questo fastidio di calcolare e ricalcolare (e soprattutto spiegare ai condòmini)?

 

"Al contadino non far mai sapere quanto è buono il formaggio con le pere"

Ho visto amministratori mandare avvisi di pagamento acqua indicando solo la cifra senza neanche dettagliare da dove quella cifra scaturisce.

Chi indica solo l'importo lo fa semplicemente per nascondere il suo operato, spesso non sono capaci neanche di descrivere gli elementi essenziali del calcolo.

Già ho scritto da qualche altra parte che il rapporto di fiducia, mandante/mandatario non ha più ragione di esistere nel momento in cui non sei capace di svolgere i compiti affidati, ho letto sul forum di acqua pagata come lo CHAMPAGNE.

Da noi, prima che mi interessassi di acqua l'ex amministratore aveva incassato quasi 5.000 € in più (non da me, ma da altri condomini costretti a pagare con solleciti legali, io conservo una ventina di bollettini mai pagati perchè non dovuto, avevo promesso di farglieli mangiare, ma sono troppo buono ...) nel giro di 4 anni, lo intimai di consegnarmi tutte le fatture, rifeci la contabilità, alla fine trovato il mal tolto la colpa fu della segretaria che aveva sbagliato.

Prima di fare i corsi di amministratore, dovrebbero fare un pre corso propedeutico di matematica oppure pagano e si fanno sviluppare un foglio di lavoro.

Un programmatore sa che ci sono diverse Gestori che applicano, fasce e tariffe diverse quindi se fornisce un programma ne deve realizzare uno complesso che preveda tutte le situazioni, sarà poi l'utente ad implementare quello di cui necessità, oppure sviluppare dei semplici programmi dedicati x Gestori.

Un programma adattato per tutti, non può andare bene; es. concreto? il "riproporzionamento" che altro non è che un riparto %, le dispersioni di cervello ecc.

 

Nel foglio di lavoro che ho realizzato (6 utenze) devo solo rapportare le letture individuali alla data della lettura di conguaglio gestore, ho spiegato sopra come fare (tabella letture).

Queste letture le collego a una cella "Lettura ATTUALE" dei condomini, inserisco i "giorni di fatturazione", "verifica/aggiornamento importi unitari" e magia delle magie, con l'invio viene fuori il calcolo totale dettagliato per voce: Periodo dal al, Mc Consumati, Mc spettanti in Fascia, Mc recuperati/avanzati in Fascia, Quota Fissa, Mc in F1, Mc in F2 e Mc in F3 (con recupero in fascia, scivolamento alla fascia più bassa), Fogna, depurazione, oneri di perequazione, iva, fatture incluse nel calcolo (Totale), importo utente, totale condomini, more e solleciti non ripartiti (.azzi dell'amministratore e di chi non rispetta le scadenze).

 

Copia incolla per il calcolo successivo, solo a conguaglio per mia scelta, volendo si possono inserire le singole fatture di acconto, ma non vale la pena poichè il gestore, specie se si tratta di SpA le gonfiano in occasione della semestrale di cassa.

 

Una cosa molto utile è comunicare la lettura al fornitore leggendo nel contempo i sottocontatori, errore di ripartizione 0,00000000000000%

Tutti i tipi di calcolo diversi dal calcolo effettuato dal gestore, portano all'errore che significa esborsi non dovuti.

Nella mia contabilità individuale, la differenza per il non corretto utilizzo delle fasce significa un esborso di 120 €/anno non dovuti e non fatturati dall'ente gestore

Calcolo reale € 280, calcolo effettuato dall'amministratore con programma € 400

Applicazione della F3 non presente nelle fatture Gestore, consumo inferiore a 1.200MC/anno.

Avrei impugnato il riparto nel caso fosse stato approvato, per fortuna parte dei condòmini ha capito la responsabilità a cui ponevano il condominio, l'amministratore non avrebbe rischiato un tubo e per questo non abbiamo approvato il riparto.

Oltretutto, una delle fatture del periodo riporta 270 € di mora, non attribuibili ai chi ha pagato regolarmente le quote.

Un programma che addebita 400 € in più, rispetto alla bolletta, è sicuramente sbagliato (o usa criteri troppo diversi da quelli dell'ente). Il calcolo può differire ma l'eccedenza (o "dispersione", come molti la chiamano, credo impropriamente) deve essere suddivisa, in modo da avere un totale addebitato pari al totale fattura. Un software o un foglio di calcolo si possono dire "professionali" se non ci sono questi scostamenti tra fatturato ed addebitato, salvo piccoli arrotondamenti di qualche centesimo.

 

Quello che molti chiamano "dispersione" in realtà contiene sia la dispersione vera e propria (quando c'è) che le inevitabili differenze tra somma contatori individuali e contatore generale; è quest'ultima differenza che rende il calcolo fatto sui singoli inevitabilmente diverso da quello fatto dall'ente e che genera la maggior parte dei problemi.

Quello che molti chiamano "dispersione" in realtà contiene sia la dispersione vera e propria (quando c'è) che le inevitabili differenze tra somma contatori individuali e contatore generale; è quest'ultima differenza che rende il calcolo fatto sui singoli inevitabilmente diverso da quello fatto dall'ente e che genera la maggior parte dei problemi.

Nel mio condominio, le cui colonne montanti sono esterne ed i contatori privati sono sui balconi (tutto l'impianto idrico comune è a vista e senza perdite), abbiamo verificato con un decalitro sia i contatori privati che quello generale.

Il problema sono le bolle d'aria presenti nella tubazione acquedotto che segnano il passaggio dal contatore generale come fosse acqua e poi si disperdono nel serbatoio a monte dell'autoclave.

In tal modo, il consumo rilevato dal contatore generale (dal quale passa anche l'aria) è superiore alla somma dei consumi rilevati dai contatori personali (dai quali non passa aria).

Proprio a causa di ciò, nel mio condominio, abbiamo deciso di ripartire questa eccedenza in proporzione ai consumi personali perchè chi preleva più acqua causa il passaggio di più aria dal contatore generale.

https://www.cercaperdite.com/rilevare-presenza-aria-nella-fornitura-idrica/

Nel mio condominio, le cui colonne montanti sono esterne ed i contatori privati sono sui balconi (tutto l'impianto idrico comune è a vista e senza perdite), abbiamo verificato con un decalitro sia i contatori privati che quello generale.

Il problema sono le bolle d'aria presenti nella tubazione acquedotto che segnano il passaggio dal contatore generale come fosse acqua e poi si disperdono nel serbatoio a monte dell'autoclave.

In tal modo, il consumo rilevato dal contatore generale (dal quale passa anche l'aria) è superiore alla somma dei consumi rilevati dai contatori personali (dai quali non passa aria).

Proprio a causa di ciò, nel mio condominio, abbiamo deciso di ripartire questa eccedenza in proporzione ai consumi personali perchè chi preleva più acqua causa il passaggio di più aria dal contatore generale.

https://www.cercaperdite.com/rilevare-presenza-aria-nella-fornitura-idrica/

Tutto dipende da quanto incide sul consumo effettivo, penso che una perdita accettabile non debba superare il 3-5%.

Hai mai pensato di fare ricorso all'acquedotto pugliese? Le reti soggette a turnazioni, continue interruzioni idriche ecc. devono essere muniti di sfiato.

La procedura di immissione di acqua in una rete vuota richiedono accorgimenti particolari per evitare il "Colpo di Ariete" dovuto alla presenza di aria.

Anche nel condominio che amministro, pur non risultando perdite nell’impianto idrico, il consumo in mc misurato dal contatore generale risulta superiore alla somma dei consumi individuali.

Abbiamo denominato questa differenza dispersione per evidenziare che non siamo in presenza di eccedenza idrica causata da rotture dell’impianto, ed abbiamo convenuto di ripartirla in proporzione ai consumi individuali; in presenza di eccedenze idriche causate da perdite dell’impianto comune, il criterio di ripartizione da adottare è quello millesimale.

Anche in presenza di una eccedenza del consumo generale, l’importo totale annuo fatturato dall’ente erogatore (AQP) risulta inferiore alle somme richieste ai condomini, calcolate per fasce di consumo sulla base delle letture effettuate dalla dita incaricata o comunicate dai singoli condomini .

Pertanto bisogna in sede di consuntivo ripartire questa eccedenza di danaro fra i condomini.

Nel condominio che amministro per ciascun condomino e in ragione di anno, sono ricalcolati i consumi individuali per fasce di consumo,d applicando le relative tariffe, e sottratte le somme che derivano dalla ripartizione della suddetta differenza in proporzione ai consumi individuali.

E possibile avere questo programma per la ripartizione dell'acqua.

il mio indirizzo di e-mail è luigi.palumbo11950@libero.it

la ringrazio in anticipo

palumbo luigi

E' possibile ricevere questo programma da lei elaborato per aqp per la ripartizione.

la mia e-mail è la seguente luigi.palumbo11950@libero.it

la ringrazio in anticipo

Palumbo Luigi

E' possibile ricevere questo programma da lei elaborato per aqp per la ripartizione.

la mia e-mail è la seguente luigi.palumbo11950@libero.it

la ringrazio in anticipo

Palumbo Luigi

Il programma "Goccia" di cui si parla in questa discussione, puoi scaricarlo tu stesso e provarlo gratuitamente in versione "demo" al link in calce.

Se poi ti trovi bene potrai acquistarlo ad un prezzo più che ragionevole:

 

http://www.swgoccia.it/

Salve a tutti.

 

Sono un nuovo utilizzatore di pigc o meglio sto valutando il software per un utilizzo in studio.

Mi sono un po bloccato sulla ripartizione della bolletta dell'acqua.

 

Sulle fasce tutto ok ma non riesco a capire bene in quale voce della maschera inserire il valore della quota fissa e il valore del costo dell'eventuale letturista o della forza motrice dell'autoclave.Queste ultime due voci inoltre dovrebbero essere gestite senza iva quindi ripartite a condomino in parti uguali.

Grazie

i dati vannoi inseriti nelle due maschere sulla destra del menu. Il costo del letturista lai devi gestire separatamante così anche la forza motrice. Saluti

ciao a tutti! vorrei un piccolo aiuto, se possibile. E' possibile avere o poter acquistare un software per la ripartizione dell'acqua condominiale? Grazie

Ospite
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