#1 Inviato 31 Maggio, 2017 Buongiorno a tutti. Anzitutto vi esprimo i miei vivi complimenti per la chiarezza e la completezza di questo forum che, non essendo io esperta in materia, mi sta dando numerosi consigli utili in materia condominiale e di locazioni. Vorrei porre alla vostra cortese attenzione il seguente quesito che mi interessa personalmente. In gennaio 2016 è mancata mia madre che, nel 2006, aveva stipulato un contratto di 6 anni (rinnovabili) con una ditta individuale per la locazione commerciale di un suo piccolo magazzino. Con la successione io, da unica erede, sono subentrata per il catasto e per AdE al posto di mia madre, rinnovando l'annualità del contratto di locazione pagando a mio nome il modello RLI. Tutte le procedure di successione sono state adempiute correttamente. L'anno prossimo però il contratto va rinnovato (cessano i primi 12 anni) per altri 6 anni, cosa faccio? Vale quello sottoscritto nel 2006 anche se la proprietaria dell'immobile è mancata? Oppure occorre redigerne uno nuovo a mio nome? Ed in questo ultimo caso, posso rinegoziare i termini del contratto, in accordo con il conduttore? Grazie in anticipo a chi mi risponderà, buon lavoro a tutti.
#2 Inviato 1 Giugno, 2017 Il mio parere: Il contratto cessa alla sua scadenza (6+6) nel 2018, minimo inderogabile per legge. L'art.29 L.392/1978 concede facoltà al locatore di negare il rinnovo solo alla prima scadenza sessennale purché in presenza delle condizioni nella stessa norma elencate, situazione questa ormai superata. Se non avviene disdetta da una delle parti entro la scadenza del DODICESIMO ANNO nel rispetto dei termini di preavviso (vedi art.28, 1° comma, L.392/1978) il contratto si rinnova alle stesse condizioni del rapporto in scadenza. Se la parte locatrice intende rinegoziare i termini del contratto deve comunicare disdetta dodici mesi (citato art.28 L.392/1978) prima la scadenza stessa, a mezzo lettera raccomandata a.r. e deve contenere espressamente la comunicazione che non intende rinnovare il contratto con invito a riconsegnare l'immobile alla scadenza. Per completezza: in base all'articolo 34, 1° comma, della Legge 392 del 1978, nel caso in cui il conduttore eserciti nei locali affittati un’attività COMMERCIALE A CONTATTO CON IL PUBBLICO,(attenzione a questa circostanza), alla cessazione del rapporto di locazione per volontà del locatore, ha diritto al pagamento da parte di quest'ultimo di una indennità a ristoro del danno da perdita dell’avviamento commerciale pari a 18 mensilità dell’ultimo canone corrisposto. Il versamento dell'indennità per la perdita d'avviamento commerciale è condizione per l'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile.
#3 Inviato 2 Giugno, 2017 La ringrazio per la chiarissima risposta. Mi resta solo un dubbio: non sono obbligata quindi a rifare il contratto a mio nome, e posso quindi rinnovarlo per altri 6 anni direttamente presentando documentazione ad AdE così come si presenta oggi? Grazie
#4 Inviato 2 Giugno, 2017 Con la tue accettazione dell'eredità e diciarazione di successione chi le ha curate (CAF o notaio) ha provveduto a segnalare ad AdE anche il tuo subentro nella posizione di locatrice di questo contratto. Presso AdE per questo contratto dovrai solo adempiere alle comunicazione della proroga. Quindi copia saldata a nome tuo dell'F24 Elide per imposte di registro e mod RLI debitamente compilato e sempre a nome tuo.
#5 Inviato 2 Giugno, 2017 Con la tue accettazione dell'eredità e diciarazione di successione chi le ha curate (CAF o notaio) ha provveduto a segnalare ad AdE anche il tuo subentro nella posizione di locatrice di questo contratto.Presso AdE per questo contratto dovrai solo adempiere alle comunicazione della proroga. Quindi copia saldata a nome tuo dell'F24 Elide per imposte di registro e mod RLI debitamente compilato e sempre a nome tuo. Perfetto. Cristallino. Di nuovo mille grazie.
#6 Inviato 29 Gennaio, 2021 Ma se , supponiamo, il contratto di locazione fosse scaduto? l' AdE non ti permetterebbe il subentro in quanto la data di cessione sarebbe successiva a quella di subentro.. quindi andrebbe fatto un contratto nuovo alle medesime condizioni? E se l'affittuario rifiuta, il giudice può interpretarlo come una rinuncia al proprio diritto di rimanere per altri 6 anni e quindi condannare allo sfratto?