#1 Inviato 1 Dicembre, 2015 Buongiorno. Vi spiego subito la situazione. Ci sono due condomini composti ciascuno da 8 appartamenti (4 situati al piano terra e gli altri 4 al primo piano), i due condomini sono l'uno di fronte all'altro. Ogni appartamento ha un ingresso indipendente. Gli 8 appartamenti che costituiscono ogni condominio sono attaccati. C'è un giardino, chiamiamolo, "super-condominiale" situato in una zona comune ai due condomini posta ai margini dei due stabili (è una zona utilizzabile da tutti e posta dietro agli "ultimi" appartamenti. E' proprio in questo giardino che sono stati montati alcuni pali e i fili per stendere i panni. Praticamente sono stati montati dallo stesso impresario che ha costruito i due condomini. Ogni condomino del primo condominio ha il suo filo per i panni, solo 1 condomino del secondo condominio ha il suo filo per i panni. Agli altri non interessava. Da una recente assemblea dei condomini del secondo condominio, il condomino che sta al piano di sopra degli ultimi appartamenti (quelli che danno proprio sul giardino in comune) ha chiesto all'amministratore di rimuovere i suddetti fili, per motivi di decoro. I fili sono situati a circa 7 / 8 metri di distanza dai due stabili e non sono proprio davanti alle finestre ma leggermente defilati. Al condomino che abita nello stessa posizione del condomino che ha richiesto la rimozione ma al piano inferiore (piano terra), questi fili non danno fastidio e nemmeno agli altri altri due condomini del primo condominio posti nelle due posizioni speculari. Non ci sono regolamenti scritti condominiali o supercondominiali che regolano questa situazione. Questi fili ci sono sempre stati "fin dall'inizio" tramite "accordo" verbale tra i 16 condomini originali da 32 anni. A tale proposito, in passato, proprio per una questione di "buonsenso", sono stati spostati o rimossi quei fili che erano troppo vicino alle finestre dei due stabili giungendo ormai da tempo alla disposizione attuale. Puo' il condomino in questione pretendere la rimozione dei suddetti fili? Cosa eventualmente possiamo fare per evitare questa rimozione? Grazie per l'interessamento. Massimiliano.
#2 Inviato 2 Dicembre, 2015 Si porta la questione in assemblea e si decide. Se l'assemblea dovesse decidere di mantenerli non gli resta che rivolgersi al giudice lamentando una eventuale lesione del decoro...
#3 Inviato 2 Dicembre, 2015 Ok, grazie per la sua risposta. Sicuramente l'assemblea votera' contro la loro rimozione. Magari dico una cavolata, ma e' possibile ad esempio "rafforzare" il diritto di tenere questi fili per "usucapione" dato che sono più di 20 anni che sono stati installati e utilizzati? L'eventuale diritto di usucapione se verrà acquisito dovrà essere, non so, registrato, verbalizzato, legalizzato da un giudice che ne deve accertare l'esistenza oppure dato che nessuno in tutti questi anni ha protestato è tutto a posto cosi' ?
#4 Inviato 2 Dicembre, 2015 A mio avviso, il punto non è tanto battere sull'usucapione perchè nessuno contesta la "proprietà" dei fili.. la contestazione riguarda l'eventuale lesione del decoro.. e su questo argomento solo un giudice può stabilirlo..
#5 Inviato 3 Dicembre, 2015 Quindi, ricapitolando e aggiungendo precisazioni... Il condomino ha sempre avuto il possesso dei 2/3 di un appartamento degli 8 di un condominio e quindi era a conoscenza della presenza dei fili in questione essendo quasi sempre presente alle riunioni e votando per la parte di competenza. Solo di recente, avendo ereditato anche la parte mancante dell'appartamento, ha pensato bene di ritornare alla carica e di presentarsi alla riunione richiedendo la rimozione dei fili. In passato, la questione era stata "risolta" eliminando e spostando i fili che potevano dare fastidio, quindi in passato era gia' stato preso in esame tale problema e deliberata la relativa soluzione (lo spostamento e/o rimozione parziale). A questa riunione, l'amministratore ha sbagliato. Ha preso in esame e verbalizzato la richiesta del condomino (che tra l'altro ha chiesto il coinvolgimento dell'altro condominio che detiene la maggioranza dei fili) ma in pratica non ci ha fatto votare in proposito. Lo scenario che si potrebbe delineare in una nuova assemblea potrebbe essere: - viene messo a votazione la rimozione o no dei fili - la maggioranza dei condomini votera' per la non rimozione - il condomino, forte della "lesione del decoro", fara' azione legale contro il condominio (o meglio contro l'amministratore che ci rappresenta) A questo punto, gli scenari successivi potrebbero essere due: 1) il condominio vince; i fili rimangono dove sono e il condomino che ne ha richiesto la rimozione paga le spese processuali (dopotutto in assemblea la maggioranza dei condomini aveva votato contro la rimozione, no?!)... 2) il condominio perde; i fili vengono rimossi, le spese processuali si dividono tra tutti e 8 i condomini. Ho detto bene? In questo caso, un condomino va contro la decisione della maggioranza contestandola con cognizione di causa e andando per vie legali. Generalizzando al massimo il concetto, puo' un condomino contestare le decisioni in assemblea portandoci in giudizio anche al solo scopo di rallentarle o solo per dare fastidio? Vorrei capire se, di fatto, siamo di fronte a una persona che potrebbe darci fastidio e quanto potere abbia questa persona davanti ad una decisione presa a maggioranza. Scusate se sono stato lungo, poco preciso e confusionario. Di fatto vorrei capire: 1) se e' stata corretta o meno la tenuta dell'ammministratore 2) la divisione delle eventuali spese processuali 3) quanto "potere" puo' avere il condomino di fronte ad una decisione dell'assemblea che non lo "soddisfa". Grazie.