#1 Inviato 21 Gennaio, 2013 Buongiorno, ringrazio fin da ora chi mi potrà dare una risposta valida. Nell'Agosto 2011 ho venduto un appartamento e prima di venderlo ho chiesto all'allora amministratore di produrmi la situazione dare/avere delle spese, in modo da arrivare al rogito con una situazione chiara. Mi è stato risposto di fornire le letture dei consumi e quindi assieme alla portinaia, che normalmente si occupa di queste cose, abbiamo rilevato le letture e fornite all'amministratore. Proprio il giorno del rogito, dietro mio sollecito, l'amministratore mi mandava via fax dal notaio la situazione delle spese, ed essendo leggermente a credito, ritenevo di non procedere a nessuna richiesta alla parte acquirente per le spese condominiali, pensando così di chiudere "in bellezza" la faccenda. Passati 6 mesi, i nuovi acquirenti mi chiedono di ripianare le spese essendoci stati degli errori di ripartizione, o meglio che per un errore dovuto alla precedente gestione non erano state imputate delle precedenti bollette. L'amministratore era infatti subentrato ad un altro da poco tempo. Io avevo fatto sostituire i contaore e/o contalitri di acqua calda da poco, perché a suo tempo avevo avuto altri problemi con il precedente gestore, e volevo poter avere una situazione chiara con i nuovi acquirenti. Scrivo quindi all'amministratore di condominio per chiarimenti e dopo mesi di solleciti, mi viene risposto che c'era stato un errore, e che la situazione di spese condominiali ricevuta dal notaio il giorno del rogito era una stima basata sui consumi degli anni precedenti (nota bene che parlo di un condominio in montagna, seconda casa, dove i consumi sono molto altalenanti, in base alla presenza o meno degli inquilini) Io ricordo benissimo, ed ho copia delle email, che avevamo chiesto come poter arrivare al rogito con una situazione chiara, e ci era stato detto di produrre le letture dei contatori, e così avevamo fatto. Ora, a distanza di un anno e mezzo, è subentrato un altro amministratore ancora, e mi viene chiesto di ripianare le spese. Io riterrei che siano da imputare all'amministratore che allora ha commesso un madornale errore..... cosa ne pensate? Ci sono stati altri casi simili, o ci sono altri che hanno più esperienza di me che mi possano illuminare? Il mio terrore è che se pago queste spese (parliamo di circa 600 €, che non sono proprio pochi) chi mi assicura che poi non venga fuori che c'erano degli altri errori e mi chiedano ancora soldi ? Grazie per l'attenzione Enrico
#2 Inviato 21 Gennaio, 2013 Penso tu abbia le idee confuse. La dichiarazione che l'amministratore può rilasciare su richiesta all'atto di compravendita è SEMPRE salvo CONGUAGLIO in quanto è praticamente impossibile dare una situazione certa e definitiva (in corso di gestione) se il consuntivo ed il suo stato di riparto non sono stati regolarmente deliberati. Quindi,il tuo acquirente ha giustamente ragione di chiederti ora il dovuto saldo resosi definitivo a termione dell'anno di gestione con l'approvazione assembleare. Ps:l'amministratore non ha e non può avere alcuna responsabilità nel merito.Quella dichiarazione ha valore puramente indicativo indipendentemente dal fatto che nell'atto si possa scrivere che il dante causa non abbia debiti condominiali,clausola nulla per effetto di una gestione non chiusa che origina indeterminatezza dell'oggetto della stessa dichiarazione. Staff
#3 Inviato 21 Gennaio, 2013 Concordo con Patrizia, la situazione reale è impossibile che venga fornita durante la gestione in corso, occorre aspettare il consuntivo e fare i calcoli in base a quello. Nel tuo caso, se il consuntivo è stato regoalrmente approvato non può essere modificato e quindi non potranno "saltar fuori" ulteriori spese. Eventualmente, verifica se quel saldo è relativo solo al periodo in cui eri tu il proprietario oppure se è relativo a tutto l'anno di gestione, nel qual caso una parte dei consumi sarebbe a carico del nuovo acquirente (es. 8 mesi a te e 4 al nuovo). Staff
#4 Inviato 21 Gennaio, 2013 Scritto da Enrico Bognolo il 21 Gen 2013 - 09:13:15: Buongiorno, ringrazio fin da ora chi mi potrà dare una risposta valida. Nell'Agosto 2011 ho venduto un appartamento e prima di venderlo ho chiesto all'allora amministratore di produrmi la situazione dare/avere delle spese, in modo da arrivare al rogito con una situazione chiara. Mi è stato risposto di fornire le letture dei consumi e quindi assieme alla portinaia, che normalmente si occupa di queste cose, abbiamo rilevato le letture e fornite all'amministratore. Proprio il giorno del rogito, dietro mio sollecito, l'amministratore mi manda [...] Salve a tutti, Spero di non essere frainteso per questo mio intervento. Ho avuto un problema simile, io ho venduto un appartamento nello stesso condominio dove abito. Ho informato l'amministratore con Fax della lettera (A.R.) che avrebbe fatto seguito con la dichia razione del Notaio dopo l'atto di cessione con tutte le generali tà dell'acquirente, a fine esercizio sul consuntivo risultavo a credito che l'amministratore riportò sull'alloggio venduto e con nome dell'acquirente, ho subito informato l'amministratore per telefono e inviando, su sua richiesta, un'E-mail. L'acquirente spudoratamente si rifiuta di stornare questo credito e l'amminis tratore non fa nulla per portare a debito l'importo che ho pagato come acconto di spesa di preventivo deliberato per l'esercizio in corso. E inziata una guerra con l'amministratore... @ Enrico Bognolo; Quello che ti posso consigliare è questo: Tu parli di agosto 2011. Avete fatto l'assemblea e deliberato il consuntivo dell'esercizio passato (è passato l'anno e il tempo necessario per poter rendere conto dell'amministrazione annuale). Se non avete ancora fatto l'assemblea per l'esercizio successivo alla vendita non pagare finché non fate l'assemblea. E chiaro ti controllerai per bene tutto il consuntivo e le spese per i mesi spettanti e poi pagherai il dovuto a gonguaglio. Una volta verificato il consuntivo, pagato il dovuto nessuno ti potrà chiedere ulteriori pagamenti. Auguri e cordialità