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sonia.

Residenza nell'alloggio del mio compagno proprietario

Buongiorno a tutti.

Non sono sicura che sia il posto giusto per chiedere ma cercando informazioni online questo sito mi si è ripresentato più volte.

Oggi ho chiesto la residenza all'ufficio anagrafe del paese del mio compagno, dove vivo da ormai sei mesi.

La richiesta è dovuta ad una serie motivi che vanno dalla necessità del medico al diritto di voto.

La residenza, o meglio l'avanzamento stesso della richiesta mi è stata negata.

La motivazione è che essendo lui il proprietario dell'alloggio e non essendo io sua moglie, lui dovrebbe farmi un regolare contratto d'affitto o di comodato d'uso gratuito, con tutte le grane che questo comporta. Siamo giovani e non siamo sicuri che possa funzionare, un contratto d'uso gratuito darebbe a me dei diritti sulla casa che in questo momento non pensiamo che io debba avere.

Insomma, non si può mai sapere come vanno queste cose.

La mia residenza è a 700 km da qui, inoltre i miei genitori continuano a pagare le tasse per la mia presenza e non è giusto!

Su internet non ho trovato nessun tipo di informazione.

Possibile che sia la prima a cui capita questo problema se è davvero necessario il contratto di comodato d'uso?

Grazie a tutti.

Consigliare all' ufficio di anagrafe di codesto paese di studiare la normativa sulla residenza visto che non la conoscono .

 

1 non serve che tu sia sua moglie .

2 basta una dichiarazione del tuo compagno ( visto che e' il proprietario di casa )per il consenso alla tua residenza .

dice che la legge è cambiata nel 2014 e proprio non gli manda avanti la pratica senza i dati del contratto dell'agenzia delle entrate. A me sembra assurdo, considerando che in questo paese non esiste nemmeno un registro sulle coppie di fatto...

Lo stato civile non c'entra nulla con la residenza .

 

Non ti serve nessun contratto nel tuo caso basta una dichiarazione del tuo compagno che dichiari che sei una sua convivente .ovvero non sei una occupante abusiva .

In effetti con il D.L. 28 marzo 2014 n° 47 (convertito con L. 06 agosto 2014 n° 14), sono stati introdotti nuovi parametri per l'ottenimento della residenza ma non così tassativi come ti dicono in Comune.

Non c'è necessità di fare alcun contratto di affitto o di comodato, ma è sufficiente la sola "dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del proprietario per legittima occupazione di immobile", e quindi si risolve tutto in un foglio firmato e basta.

Se ne vuoi un esempio guarda in:

 

--link_rimosso--

 

Quindi ripresentati in Comune con tale dichiarazione e la devono accettare.

 

Ciao

Grazie ad entrambi!

Grazie al numero preciso della legge ho trovato su internet questo:https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://servizidemografici.interno.it/sites/default/files/Circolare%2520n.%252014%2520%2520del%2520%25202014.pdf&ved=0ahUKEwjttvPIkMfJAhXHuw8KHRdWAggQFggbMAA&usg=AFQjCNGPt7gOmnnFQADLMCP4wxvkzeAX7w&sig2=T4TSTtsbCeERMPXqFIOoGQ che nomina la legge in oggetto. Penso che stampando questo documento e presentandomi in comune con il mio compagno per la firma autenticata dovranno accettarlo. Se non lo faranno farò ricorso.

 

I piccoli paesi si lamentano di non avere giovani e fanno questi capricci per le coppie di fatto (ovviamente non esiste un registro per questo paese).

Impiegato incompetente.

Anch'io convivo e quando ho preso la residenza a casa del mio compagno (proprietario) lui è venuto semplicemente con me per firmare il foglio di autorizzazione alla residenza nello stesso immobil

Su mia insistente richiesta di un foglio scritto in cui dichiarasse di non aver accettato la mia documentazione mi ha dato il "contentino" di farmela protocollare. Continuano ad insistere sul fatto che non abbia diritto.

Ora devono rispondermi in 30 giorni... attendo!

Lo stato civile non c'entra nulla con la residenza .

 

Non ti serve nessun contratto nel tuo caso basta una dichiarazione del tuo compagno che dichiari che sei una sua convivente .ovvero non sei una occupante abusiva .

Concordo totalmente.

Per la residenza, il compagno, può dichiarare che la ragazza convive con lui.

Purtroppo tra gli impiegati dei vari URP italiani c'è, spesso, molta ignoranza.

Ciao

Su mia insistente richiesta di un foglio scritto in cui dichiarasse di non aver accettato la mia documentazione mi ha dato il "contentino" di farmela protocollare. Continuano ad insistere sul fatto che non abbia diritto.

Ora devono rispondermi in 30 giorni... attendo!

Se non vogliono attuare quanto previsto dalla norma, fai ricorso gerarchico al Segretario Generale del Comune, allegando l'estratto di legge.

Ciao

Non abitiamo a Torino ma in un paesino del primo vercellese.

L'impiegata sostiene quindi di aver ricevuto una direttiva del prefetto di Vercelli secondo cui NON accettare atti notori in questi casi.

Ovviamente però non ha saputo trovare la direttiva...

...e poi non dimentichiamoci mai che il Comune non "concede" la residenza ma, al massimo, la accerta e certifica. Mi sembra molto chiara la spiegazione data da wikipedia, nella sezione relativa al diritto alla residenza:

 

--link_rimosso--)

 

Credo che tu sia in una botte di ferro, legalmente parlando. Il discorso sull'essere o meno una coppia è irrilevante: potresti risiedere con la nonna novantenne e sarebbe la stessa identica cosa.

Ehm... Arrivo con qlc anno di ritardo... Ma con i documenti come la mettiamo? Vanno rifatti tutti con la nuova residenza? E se uno avesse iteresse a mantenere quella vecchia potrebbe bastare l'atto x dichiarare che, se lo cercassero, sarebbe reperibile c/o il/la compagno/a?

Grz!

Modificato da Vittorino-FI
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