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nikol

Rendiconto + SITUAZIONE PATRIMONIALE

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Buongiorno,

il mio amministratore presenta, a chiusura esercizio, un documento denominato "RENDICONTO" con l'indicazione delle entrate e delle uscite + la "SITUAZIONE PATRIMONIALE" con l'indicazione delle ATTIVITA' e PASSIVITA'.

Orbene da un controllo contabile effettuato sotto la voce RENDICONTO - USCITE specifica i "debiti precedenti" e le "spese comuni comuni erogate" (spese generali+servizi+manutenzioni+addebiti personali).

La cosa che mi ha sorpreso è che ALCUNI degli stessi debiti portati in USCITA nel RENDICONTO ("spese comuni erogate": spese generali+servizi+manutenzioni), poi li riporta nella SITUAZIONE PATRIMONIALE - PASSIVITA', debiti verso fornitori e li paga al 2 di gennaio dell'anno successivo.
Gli ho fatto presente che NON può operare in questa maniera perchè se indica in un conto economico dei costi affrontati e spesati nell'anno poi non può indicare - CONTEMPORANEAMENTE - nello stato passivo del condominio alcune delle stesse voci di debito.

Qualcuno può venire in mio aiuto e chiarirmi se la procedura adottata è regolare?

Grazie e saluti

nikol dice:

Buongiorno,

il mio amministratore presenta, a chiusura esercizio, un documento denominato "RENDICONTO" con l'indicazione delle entrate e delle uscite + la "SITUAZIONE PATRIMONIALE" con l'indicazione delle ATTIVITA' e PASSIVITA'.

Orbene da un controllo contabile effettuato sotto la voce RENDICONTO - USCITE specifica i "debiti precedenti" e le "spese comuni comuni erogate" (spese generali+servizi+manutenzioni+addebiti personali).

La cosa che mi ha sorpreso è che ALCUNI degli stessi debiti portati in USCITA nel RENDICONTO ("spese comuni erogate": spese generali+servizi+manutenzioni), poi li riporta nella SITUAZIONE PATRIMONIALE - PASSIVITA', debiti verso fornitori e li paga al 2 di gennaio dell'anno successivo.
Gli ho fatto presente che NON può operare in questa maniera perchè se indica in un conto economico dei costi affrontati e spesati nell'anno poi non può indicare - CONTEMPORANEAMENTE - nello stato passivo del condominio alcune delle stesse voci di debito.

Qualcuno può venire in mio aiuto e chiarirmi se la procedura adottata è regolare?

Grazie e saluti

Quello che fa il tuo amministratore è un rendiconto per competenza e quindi nelle USCITE del CONTO DI GESTIONE ANNUALE vanno indicate tutte le spese di competanza dell'anno, indipendentemente dal fatto che siano state pagate o meno.

Nelle PASSIVITA'  STATO PATRIMONIALE, invece, vanno indicati tutti i debiti del condominio, sia verso condòmini che verso terzi e quindi una fattura non pagata la trovi sia nelle USCITE del conto economico che nelle PASSIVITA' dello Stato Patrimoniale.

La procedura adottata è regolare.

nikol dice:

Buongiorno,

il mio amministratore presenta, a chiusura esercizio, un documento denominato "RENDICONTO" con l'indicazione delle entrate e delle uscite + la "SITUAZIONE PATRIMONIALE" con l'indicazione delle ATTIVITA' e PASSIVITA'.

Orbene da un controllo contabile effettuato sotto la voce RENDICONTO - USCITE specifica i "debiti precedenti" e le "spese comuni comuni erogate" (spese generali+servizi+manutenzioni+addebiti personali).

La cosa che mi ha sorpreso è che ALCUNI degli stessi debiti portati in USCITA nel RENDICONTO ("spese comuni erogate": spese generali+servizi+manutenzioni), poi li riporta nella SITUAZIONE PATRIMONIALE - PASSIVITA', debiti verso fornitori e li paga al 2 di gennaio dell'anno successivo.
Gli ho fatto presente che NON può operare in questa maniera perchè se indica in un conto economico dei costi affrontati e spesati nell'anno poi non può indicare - CONTEMPORANEAMENTE - nello stato passivo del condominio alcune delle stesse voci di debito.

Qualcuno può venire in mio aiuto e chiarirmi se la procedura adottata è regolare?

Grazie e saluti

l'essenziale è che non appaia come uscite dal c/c nel registro di contabilità dell'anno corrente: lo sarà l'anno del pagamento reale.

in sostanza (per semplificare al massimo) il saldo del c/c sarà superiore all'avanzo di cassa risultante dal rendiconto e/u del conto economico proprio di quella cifra.

Modificato da paul_cayard
nikol dice:

Buongiorno,

il mio amministratore presenta, a chiusura esercizio, un documento denominato "RENDICONTO" con l'indicazione delle entrate e delle uscite + la "SITUAZIONE PATRIMONIALE" con l'indicazione delle ATTIVITA' e PASSIVITA'.

Orbene da un controllo contabile effettuato sotto la voce RENDICONTO - USCITE specifica i "debiti precedenti" e le "spese comuni comuni erogate" (spese generali+servizi+manutenzioni+addebiti personali).

La cosa che mi ha sorpreso è che ALCUNI degli stessi debiti portati in USCITA nel RENDICONTO ("spese comuni erogate": spese generali+servizi+manutenzioni), poi li riporta nella SITUAZIONE PATRIMONIALE - PASSIVITA', debiti verso fornitori e li paga al 2 di gennaio dell'anno successivo.
Gli ho fatto presente che NON può operare in questa maniera perchè se indica in un conto economico dei costi affrontati e spesati nell'anno poi non può indicare - CONTEMPORANEAMENTE - nello stato passivo del condominio alcune delle stesse voci di debito.

Qualcuno può venire in mio aiuto e chiarirmi se la procedura adottata è regolare?

Grazie e saluti

Laddove il rendiconto sia redatto, invece, tenendo conto sia del criterio di cassa e che di competenza (cioè indicando indistintamente, unitamente alle spese ed alle entrate effettive, anche quelle preventivate senza distinguerle fra loro) i condomini possono facilmente essere tratti in inganno se non sono chiaramente e separatamente indicate le poste o non trovino riscontro documentale.

 

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Tieni presente la funzione del documento Situazione contabile. 

Nelle due sezioni del conto economico ( Entrate e Uscite) vanno riportati, nelle Entrate, tutti gli incassi a qualsiasi titolo percepiti e cioè esistenza di cassa a inizio gestione, versamenti rate gestione corrente, versamenti saldi gestioni precedenti ecc... 

nelle Uscite tutte le spese effettuate. 

La differenza tra entrate e uscite determina l'esistenza di cassa a fine gestione che non può essere mai negativa. 

Nelle due sezioni della Situazione patrimoniale ( Attività e Passività) va riportata, nelle Attività, l'esistenza di cassa a fine gestione, i crediti v/s condomini e terzi sia riferiti alla gestione attuale che precedenti ecc... 

Nelle Passività vanno riportati tutti i debiti v/s condomini e terzi. 

I due totali, Attività e Passività, devono essere dello stesso importo per ottenere il pareggio di bilancio. Nel caso scaturisse una differenza questa va documentata nelle Passività come Fondo di riserva. 

La gestione per competenza si presta a incomprensioni da parte dei condomini pertanto è auspicabile una gestione per principio di cassa dove sono riportati per data solo i movimenti avvenuti nella gestione attuale. 

Okkio! Il doppio inserimento delle stesse spese sia nelle uscite che nelle passività... puzza... 

Se inserite nelle Uscite vuol dire che sono state pagate e a che titolo vengono inserite di nuovo nelle Passività? 

 

 

Modificato da Vito46
nikol dice:

Buongiorno,

il mio amministratore presenta, a chiusura esercizio, un documento denominato "RENDICONTO" con l'indicazione delle entrate e delle uscite + la "SITUAZIONE PATRIMONIALE" con l'indicazione delle ATTIVITA' e PASSIVITA'.

Orbene da un controllo contabile effettuato sotto la voce RENDICONTO - USCITE specifica i "debiti precedenti" e le "spese comuni comuni erogate" (spese generali+servizi+manutenzioni+addebiti personali).

La cosa che mi ha sorpreso è che ALCUNI degli stessi debiti portati in USCITA nel RENDICONTO ("spese comuni erogate": spese generali+servizi+manutenzioni), poi li riporta nella SITUAZIONE PATRIMONIALE - PASSIVITA', debiti verso fornitori e li paga al 2 di gennaio dell'anno successivo.
Gli ho fatto presente che NON può operare in questa maniera perchè se indica in un conto economico dei costi affrontati e spesati nell'anno poi non può indicare - CONTEMPORANEAMENTE - nello stato passivo del condominio alcune delle stesse voci di debito.

Qualcuno può venire in mio aiuto e chiarirmi se la procedura adottata è regolare?

Grazie e saluti

Tuttavia, ancora oggi, per vari motivi, si registrano errori nella compilazione della situazione patrimoniale, e si assiste in molti casi ad una vera e propria allergia dell'amministratore a rappresentare, in modo chiaro, veritiero e sintetico, la consistenza patrimoniale del condominio.

È inutile dire che la predisposizione dello stato patrimoniale e del rendiconto in genere, richiede una conoscenza approfondita della norma ed un'esperienza contabile in materia, che spesso non fanno parte del bagaglio professionale dell'amministratore.

 

ht

 

In buona sostanza la situazione patrimoniale condominiale descrive le attività, cioè i crediti del condominio, tipo quelli vantati nei confronti dei condòmini, con saldo a debito e le passività, ossia i debiti del condominio nei confronti dei fornitori, compresi quelli delle precedenti gestioni contabili, con indicazione di eventuali fondi speciali di riserva, tipo quelli per i lavori di ristrutturazione.

Per migliorare l'aspetto qualitativo della situazione patrimoniale è buona norma indicare anche entrate, riferite a quote dell'anno in corso o a saldi di precedenti gestioni, ed uscite, riferite a spese dello stesso anno in corso o al pagamento di fatture precedenti, sebbene non sia un obbligo.

La differenza tra entrate e uscite, di cui al conto economico, che raffronta costi e ricavi, consente di calcolare il risultato di esercizio, cioè utili e perdite di gestione, mentre la differenza tra attività e passività, che confronta debiti e crediti di tutti gli anni di esercizio, definisce il patrimonio effettivo del condominio.

In proposito bisogna considerare che, tecnicamente, il bilancio condominiale, alla fine dell'anno di gestione, non dovrebbe mai avere un attivo e un passivo, in quanto il totale delle attività dovrebbe andare sempre a pareggio con il totale delle passività.

Ciò significa che i guadagni di cui all'avanzo di gestione (residuo attivo) andrebbero ripartiti e restituiti agli stessi condòmini, o quantomeno impiegati secondo le indicazioni dell'assemblea condominiale, così come previsto dall'art. 1135 punto 3 c.c., mentre le perdite andrebbero ripartite e approvate dalla stessa assemblea, per essere inserite nel bilancio dell'anno successivo.

In ogni caso è bene che i condòmini, per non avere brutte sorprese dall'amministratore, controllino sempre, nell'ambito della situazione patrimoniale condominiale, la cassa disponibile (contanti e banca) alla data del 31 dicembre dell'anno di esercizio, che rappresenta il punto di partenza finanziario del nuovo anno gestionale.

 

 

Il primitivo di Manduria e il Falerno del Massico creano problemi a chi non sa domarli. 😂😂😂

Modificato da Vito46

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