Vai al contenuto
Michele63

Rappresentanti in assemblea

Una palazzina è composta da 8 appartamenti.

Un appartamento è di proprietà della sig.ra A, i restanti 7 sono di proprietà del fratello sig. B.

Quando B muore lascia in eredità indivisa i 7 appartamenti a 8 cugini.

Di comune accordo viene data la gestione del condominio ad un amministratore.

Ma ora nascono due opinioni diverse:

1- Gli 8 cugini rappresentano una sola proprietà e quindi, a livello di gestione amministrativa, per il conteggio delle maggioranze di assemblea, abbiamo la sig. A proprietaria di 150/1000 e una testa e gli eredi B proprietari di 850/1000 e una testa. Quindi 1000/1000 e 2 teste votanti.

2- facendo riferimento all’art 21 della disciplina dei condomini L.220/2012, “Qualora una unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell’assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma del art1106 del c.c.” , i 7 appartamenti sono a tutti gli effetti 7 unità immobiliari, per cui gli 8 eredi B,proprietari sempre di 850/1000, dovrebbero risultare avere 7 teste rappresentanti in assemblea. Pertanto in una riunione condominiale si avranno i 7 rappresentanti degli eredi B e la sig.ra A cioè 8 teste votanti per i complessivi 1000/1000.

L’amministratore designato ed alcuni dei cugini sono per una delle due versioni, altri per l’altra.

Il problema è che non si riesce ad uscire da questa impasse.

Grazie

Rappresenteranno 7 teste quando ognuno di essi diventerà proprietario del singolo appartamento. Attualmente la proprietà è indivisa e rappresentano 1 testa e la somma dei millesimi.

@ Michele63

Le teste presenti in assemblea potranno essere due, una il condomino "A" e l'altra in rappresentanza della proprietà di "B" ora in comproprietà dei 8 cugini

Una palazzina è composta da 8 appartamenti.

Un appartamento è di proprietà della sig.ra A, i restanti 7 sono di proprietà del fratello sig. B.

Quando B muore lascia in eredità indivisa i 7 appartamenti a 8 cugini.

Di comune accordo viene data la gestione del condominio ad un amministratore.

Ma ora nascono due opinioni diverse:

1- Gli 8 cugini rappresentano una sola proprietà e quindi, a livello di gestione amministrativa, per il conteggio delle maggioranze di assemblea, abbiamo la sig. A proprietaria di 150/1000 e una testa e gli eredi B proprietari di 850/1000 e una testa. Quindi 1000/1000 e 2 teste votanti.

2- facendo riferimento all’art 21 della disciplina dei condomini L.220/2012, “Qualora una unità immobiliare appartenga in proprietà indivisa a più persone, queste hanno diritto a un solo rappresentante nell’assemblea, che è designato dai comproprietari interessati a norma del art1106 del c.c.” , i 7 appartamenti sono a tutti gli effetti 7 unità immobiliari, per cui gli 8 eredi B,proprietari sempre di 850/1000, dovrebbero risultare avere 7 teste rappresentanti in assemblea. Pertanto in una riunione condominiale si avranno i 7 rappresentanti degli eredi B e la sig.ra A cioè 8 teste votanti per i complessivi 1000/1000.

L’amministratore designato ed alcuni dei cugini sono per una delle due versioni, altri per l’altra.

Il problema è che non si riesce ad uscire da questa impasse.

Grazie

il proprietario di più appartamenti è una testa che rappresenta la somma dei millesimi delle unità immobiliari di sua proprietà.

che questo proprietario sia una persona singola, o marito e moglie in comproprietà, o otto cugini in comproprietà non cambia nulla: una testa e 850/1000.

il problema sarà che comunque per qualsiasi delibera dovranno necessariamente essere d'accordo la signora e chi rappresenterà gli 8 cugini, altrimenti non si avranno maggioranze regolari.

×