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Nick94

Radici pianta nella proprietà del vicino

Buon giorno. Nella prossima assemblea verrà discusso il problema delle radici di un enorme acero (potato più volte) che dalla proprietà condominiale "invadono" quella di un vicino che ha denunciato il fatto con lettera del legale. Nel frattempo, un nostro condomino ha segnalato la nostra intenzione di abbattere la pianta alla Forestale che è intervenuta presso l'amministratore. E, ora, non sappiamo quale possa essere la soluzione salvo quella di pagare ogni anno i danni al vicino......

Grazie

Dando per certo che l'albero si trovi a distanza regolare (3 metri se di alto fusto), le radici possono essere tagliate direttamente dal vicino, però potete proporre di farle tagliare voi stessi da un agronomo di vostra fiducia;

 

cc 896 Recisione di rami protesi e di radici

Quegli sul cui fondo si protendono i rami degli alberi del vicino può in qualunque tempo costringerlo a tagliarli, e può egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, salvi però in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.

...

Dal punto di vista legale, ha ragione il vicino a lamentarsi per i danni subìti. Il c.c. contempla due articoli al riguardo;il primo è l'art. 892 che disciplina le distanze dal confine ed il secondo è l'art. 896 che obbliga il proprietario ad intervenire nei casi come il vostro. Il terzo aspetto riguarda la tipologia di albero (credo sia un albero di alto fusto) che ricade nella normativa che protegge tale specie. Ha fatto bene il condòmino ad interpellare la forestale al fine di agire nel rispetto della normativa. Sarebbe interessante conoscere cosa abbia detto la Forestale all'amministratore.

Dal punto di vista legale, ha ragione il vicino a lamentarsi per i danni subìti. Il c.c. contempla due articoli al riguardo;il primo è l'art. 892 che disciplina le distanze dal confine ed il secondo è l'art. 896 che obbliga il proprietario ad intervenire nei casi come il vostro. Il terzo aspetto riguarda la tipologia di albero (credo sia un albero di alto fusto) che ricade nella normativa che protegge tale specie. Ha fatto bene il condòmino ad interpellare la forestale al fine di agire nel rispetto della normativa. Sarebbe interessante conoscere cosa abbia detto la Forestale all'amministratore.

L'amministratore non si è fatto vivo, la notizia l'abbiamo avuta dal giardiniere al quale l'amministratore ha comunicato "l'accaduto" e che la Forestale ha diffidato dall'abbattimento. La pianta è a distanza regolare ed ad alto fusto, già potata energicamente più volte (ma sembra prendere sempre più forza): due anni fa sono state tagliate le radici a due metri dal confine (con il rischio di farla morire) e sono già rispuntate dall'altra parte. Da parte nostra la massima disponibilità ma il vicino è uno di quelli che non vogliono sentire ragioni (nè tantomeno pensare di tagliare lui le radici).

Buona giornata.

Aggiungo: avevo già posto il quesito nel mese di aprile senza però avere avuto "conforto" dagli altri condomini che avevo informato dei vostri riscontri. Ora si pone anche il problema della comunicazione alla Forestale con il vicino che non è malleabile.....

Ritengo che la forestale più di tanto non poteva dirvi.. come supponevo, essendo albero di alto fusto, è protetto e non può essere eliminato.

Allo stato, l'unica possibilità è trovare un accordo con il vicino per il taglio periodico delle radici che, ovviamente, dovrà essere effettuato con la supervisione di un perito agrario proprio per evitare danni maggiori all'albero.

 

P.s.

l'896 contempla che il vicino "possa" tagliare egli stesso le radici ma l'incombenza principale è a carico del proprietari dell'albero e cioè del condominio.

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