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mariacristina.orsini

Quota fissa involontaria riscaldamento centralizzato

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nell'anno 2015 abbiamo effettuato il distacco dal riscaldamento centralizzato in un condominio che ospita circa 40 appartamenti, a seguito di un'assemblea che sanciva l'abolizione del riscaldamento centralizzato per obsolescenza dell'impianto. Purtroppo la delibera assembleare è stata impugnata ed è stata successivamente sostituita la caldaia centralizzata. Specifichiamo che il nostro appartamento è posto all'ultimo piano al di sotto di un lastrico solare, tuttavia la metà dei muri perimetrale confina con un sottotetto, pertanto non è a diretto contatto con l'esterno.

A seguito dell'introduzione del nuovo sistema di contabilizzazione del calore i nostri costi "fissi" (quota fissa involontaria) sono divenuti a nostro avviso esorbitanti, quasi il triplo rispetto a quelli di altri condomini distaccati e non di molto inferiori a quelli sostenuti nel periodo in cui usufruivamo anche del riscaldamento centralizzato (stiamo parlando di una media di 450€ anno di quota fissa a fronte di circa 600€ anno di costi che sostenevamo nel periodo in cui usufruivamo del riscaldamento centralizzato). Non voglio mettere in discussione il fatto di dover pagare una quota fissa ma è possibile che questa sia così elevata? Immagino che questa quota "fissa" possa essere ridotta soltanto realizzando un controsoffitto (a nostro spese) al di sotto del lastrico solare. Possibile non ci siano altre soluzioni?

 

mariacristina.orsini dice:

Non voglio mettere in discussione il fatto di dover pagare una quota fissa ma è possibile che questa sia così elevata? Immagino che questa quota "fissa" possa essere ridotta soltanto realizzando un controsoffitto (a nostro spese) al di sotto del lastrico solare. Possibile non ci siano altre soluzioni?

No, realizzando un controsoffitto o capotto, o sostituendo le finestre con delle termiche diminuirai le spese per il riscaldamento ma non quelle involontarie che sono quelle che si pagano per il consumo del calore dalla caldaia ai vari appartamenti e si devono anche in mancanza di termosifoni negli appartamenti.

 

art 1118 cc

...

Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

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mariacristina.orsini dice:

nell'anno 2015 abbiamo effettuato il distacco dal riscaldamento centralizzato in un condominio che ospita circa 40 appartamenti, a seguito di un'assemblea che sanciva l'abolizione del riscaldamento centralizzato per obsolescenza dell'impianto. Purtroppo la delibera assembleare è stata impugnata ed è stata successivamente sostituita la caldaia centralizzata. Specifichiamo che il nostro appartamento è posto all'ultimo piano al di sotto di un lastrico solare, tuttavia la metà dei muri perimetrale confina con un sottotetto, pertanto non è a diretto contatto con l'esterno.

A seguito dell'introduzione del nuovo sistema di contabilizzazione del calore i nostri costi "fissi" (quota fissa involontaria) sono divenuti a nostro avviso esorbitanti, quasi il triplo rispetto a quelli di altri condomini distaccati e non di molto inferiori a quelli sostenuti nel periodo in cui usufruivamo anche del riscaldamento centralizzato (stiamo parlando di una media di 450€ anno di quota fissa a fronte di circa 600€ anno di costi che sostenevamo nel periodo in cui usufruivamo del riscaldamento centralizzato). Non voglio mettere in discussione il fatto di dover pagare una quota fissa ma è possibile che questa sia così elevata? Immagino che questa quota "fissa" possa essere ridotta soltanto realizzando un controsoffitto (a nostro spese) al di sotto del lastrico solare. Possibile non ci siano altre soluzioni?

 

Potete invocare il dlgs 73/2020 che permette di variare la percentuale di quota involontaria sino al 50% e con addebito non proporzionale alle dispersioni energetiche, ma bensi ad altri valori che possono essere riparametrati su altre condizioni tipiche, quali ad esempio la potenza dei radiatori o la superficie degli appartamenti.

Fate fare un'analisi da un tecnico che vi darà i migliori consigli.

Modificato da Nanojoule
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Nanojoule dice:

Potete invocare il dlgs 73/2020 che permette di variare la percentuale di quota involontaria sino al 50% e con addebito non proporzionale alle dispersioni energetiche, ma bensi ad altri valori che possono essere riparametrati su altre condizioni tipiche, quali ad esempio la potenza dei radiatori o la superficie degli appartamenti.

Fate fare un'analisi da un tecnico che vi darà i migliori consigli.

👍 contavo su un tuo intervento

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Tullio01 dice:

👍 contavo su un tuo intervento

Anch'io contavo su Conte, ma poi mi sono reso conto che non potevo contarci, nemmeno a tener conto della buona volontà.... poi ho capito, meglio con te che Conte!!! 🤔

 

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Nanojoule dice:

Anch'io contavo su Conte, ma poi mi sono reso conto che non potevo contarci, nemmeno a tener conto della buona volontà.... poi ho capito, meglio con te che Conte!!! 🤔

 

😂🤣

ho ipotizzato la realizzazione di  interventi di coibentazione (cappotto termico, controsoffiti, infissi termici etc...) perchè questi sono stati effettuati dalla nostra vicina che ha un appartamento confinante al nostro di superficie di poco inferiore (80 mq contro i nostri 100 mq). Trattasi sempre di un ultimo piano con lastrico solare. Devo dire che, nel suo caso, questi interventi sono stati considerati significativi ai fini della riduzione della quota fissa, dalla ditta che ha predisposto le nuove tabelle di ripartizione dei costi del riscaldamento, tanto che hanno prodotto un importante riduzione di costo (circa -200€ anno). In particolare nel suo caso ha giocato a favore il controsoffitto sotto al lastrico solare (gli infissi li abbiamo fatti sostituire anche noi). Certo, la realizzazione di un controsoffitto ha un costo sia economico che "logistico" non indifferente, perciò volevamo capire se potevano essere intraprese altre strade. Avevamo anche provato a contattare un tecnico (anche questo non è facile da trovare), ma ci aveva detto che avrebbe dovuto ricontrollare tutti i calcoli effettuando nuovamente un sopralluogo in tutti gli appartamenti! Impensabile! Sia per il costo dell'operazione sia per la sua fattibilità...Ringrazio tutti per l'attenzione ed in particolare mi sembra molto interessante il suggerimento del "dlgs 73/2020" che certamente approfondirò, oltre a cercare sul forum altre discussioni sul tema.

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