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marina de min

Quali poteri ha il Presidente dell'assemblea

Ho fatto da presidente in Assemblea del 13 c.m., l'Amministratore ha fatto da segretario e redatto verbale che mi ha fatto siglare promettendo di inviarmelo via mail dopo averlo rivisto per farmelo firmare. Ad oggi non ha ancora inviato il verbale. Premesso che ha avuto una condotta poco professionale in questi ultimi anni ed accetta notule di lavori (senza IVA) e che non denuncia all'assicurazione i danni condominiali per il recupero, come mi devo comportare? Se mi invia verbale via posta senza la mia firma posso invalidare l'assemblea? Come presidente della stessa che poteri ho per contrastare questo irregolare comportamento?

Tu come presidente ed anche tutti i condomini avete il diritto di visione del verbale originale, quello scritto a mano durante l'assemblea, se eventualmente era stato scritto al PC era bene fare copia dello scritto su chiavetta USB e che ti sia consegnata seduta stante e/o anche ai presenti

Ma tornando allo scritto a mano, ad evitare manipolazioni successive è sempre bene scrivere il verbale in duplice copia utilizzando la vecchia e cara carta carbone, leggerlo ai presenti prima delle firme e della chiusura dell'assemblea, una copia all'amministratore ed una al Presidente.

ciao

 

sei tu che avresti dovuto dettare il verbale al segretario, e non il segretario che se lo scrive. Hai siglato comunque o un verbale o gli appunti. Li hai letti ? Fatti dare il foglio anastatico dove c'è la tua firma e verifica che il verbale che ti viene spedito corrisponda all'effettivo contenuto.

Per le ricevute con pagamenti in nero, tu non rischi niente, ma è assolutamente impazzito il tuo amministratore, visto che dell'evasione fiscale, sarà responsabile personalmente.

...ha fatto da segretario e redatto verbale che mi ha fatto siglare ...

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Guarda che in assemblea è all'inverso.

Il presidente (degno di questo nome),è un mederatare si sceglie un segretario di propria fiducia e gli detta tutto quello che va scritto.

Essendo presidente,tutto quello che hai scritto a noi,perchè non l'hai detto in assemblea,e avevi la possibilità di indirizzare i presenti in una certa direzione e far capire che l'amministratore se non è un truffatore poco ci manca.

Come mai questo ripensamento a scoppio ritardato?

Anzi visto che lo consideri una ciabatta,era il momento buono proporre all'assemblea di congedarlo con fatti oggettivi.

Poi se ha usato il P.C.,non sai che si può cancellare e riscrivo quello che mi pare senza lasciare traccia.Andate in una cartolibreria comprate un registro e scrivete a mano.

Adesso che fare? Prima ci devi dire come hai votato il bilancio.

Il presidente dell’assemblea di condominio: poteri e limiti

Nuova sentenza della Cassazione, la n. 24132 del 13 novembre 2009, in materia di condominio.

L’importanza della pronuncia sta nel fatto che si occupa di delineare i poteri del presidente dell’assemblea, figura spesso sottovalutata ma che, al contrario, può incidere e non poco sul corretto svolgimento della riunione condominiale.

Prima di addentrarci nel merito è utile un breve excursus sulle figure coinvolte nella convocazione e nello svolgimento dell’assemblea.

L’amministratore ha il dovere/potere di convocare l’assemblea di condominio.

Dovere in quanto alla fine di ogni anno deve rendere il conto della propria gestione (artt. 1129-1130 c.c.).

Potere poiché, ai sensi dell’art. 66 disp. att. c.c., l’amministratore ha la facoltà di convocare l’assemblea ogni qualvolta ne ravveda la necessità.

In occasione dello svolgimento dell’assemblea, però, i suoi poteri si affievoliscono, e salvo particolari disposizioni contenute nel regolamento di condominio, non è errato affermare che spariscano.

Egli, infatti, è tenuto a dar conto della gestione del condominio ma la gestione e direzione dell’assemblea è rimessa ai condomini, che, all’inizio della riunione, ed al fine di garantirne l’ordinato svolgimento, nominano un presidente. La mancata nomina del presidente costituisce un’irregolarità formale che non inficia la validità della deliberazione (sul punto si veda Cass. 15 luglio 1980, n.4615).

La situazione è diversa allorché sia il regolamento condominiale a prevedere la nomina del presidente e le relative funzioni. In questo caso una deliberazione dalla quale non si evince la sua nomina potrebbe essere impugnata in quanto contraria al regolamento di condominio.

E’ molto frequente, però, che il regolamento non specifichi le attribuzioni del presidente. In questi casi quali saranno le norme di riferimento?

In assenza di specifiche disposizioni legislative sarà necessario rifarsi ai principi generali. In pratica, nel presidente si individua quella figura che svolge un ruolo di direzione e moderazione del consesso assembleare, disciplinando la discussione e garantendo a tutti la possibilità d’intervenire compiutamente al fine di giungere ad una corretta formazione della volontà assembleare

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