Vai al contenuto
Verroc

Proprieta' privata indivisa

Nel Condominio dove abito ho acquistato anni fa la metà di un garage catastalmente indiviso, ma nella realtà separato con due saracinesche indipendenti.

Ho provato a convincere l'altro proprietario, che non abita più nel condominio, ad effettuare il frazionamento ma inutilmente. Chiedo:

• se volessi fare il frazionamento a mie spese, devo poi procedere alla divisione notarile?

• cosa rischio eventualmente a lasciare così le cose? ovvero: posso ritenermi proprietario del mio garage senza che l'altro possa un domani rivendicare diritti su di esso, dal momento che sul mio ho apportato delle migliorie che ne hanno aumentato il valore?

Grazie

Nel rogito che ne determina la tua proprietà qual è la forma adoperata per l'attribuzione, di tipo proporzionale 500/1000; 1/2 ecc. oppure come?

Ossia se sul rogito è distinguibile chiaramente la porzione a te assegnata non dovresti avere problemi

Nel rogito che ne determina la tua proprietà qual è la forma adoperata per l'attribuzione, di tipo proporzionale 500/1000; 1/2 ecc. oppure come?

Ossia se sul rogito è distinguibile chiaramente la porzione a te assegnata non dovresti avere problemi

Secondo me pur essendo proprietario di 1/2 o 500/1000 resta comunque comproprietario dell'intera proprietà con responsabilità in solido per tutta la proprietà nei casi in cui è prevista la solidarietà.

A mio avviso conviene chiedere lo scioglimento della comunione e la divisione dei beni.

Va fatto con atto notarile e variazione catstale se consensuale o facendo ricorso in Tribunale per ottenere lo scioglimento forzoso della comunione.

Chi decide a chi andrà la parte destra o la parte sinistra?

L'aver usato sempre la stessa parte di proprietà non fa acquisire il diritto automatico.

In caso di disaccordo il Giudice potrebbe anche disporre il sorteggio.

Dove la situazione è poco chiara è nel fatto che il/la postante indica:

ossia nella realtà è separato con due saracinesche indipendenti, quindi credo che vi è una separazione che ne divide in due l'ambiente, per questa ragione chiedevo di come fosse indicato nel rogito!

Per meglio inquadrare la situazione

 

Poi 'Leo' per quanto dici sono perfettamente d'accordo.

Dove la situazione è poco chiara è nel fatto che il/la postante indica:

ossia nella realtà è separato con due saracinesche indipendenti, quindi credo che vi è una separazione che ne divide in due l'ambiente, per questa ragione chiedevo di come fosse indicato nel rogito!

Per meglio inquadrare la situazione

 

Poi 'Leo' per quanto dici sono perfettamente d'accordo.

Concordo.

Bisogna capire cosa significa "catastalmente indiviso".

E' stata acquistata una proprietà ben identificata nel rogito da una mappa e tale proprietà non risulta ancora trascritta al Catasto oppure è stata acquistata la metà indivisa di una unica proprietà che ha due saracinesche e magari anche un muro divisorio (forse anche abusivo)?

Nel ringraziarVi, Vi fornisco i chiarimenti richiesti al fine di fornirmi migliori suggerimenti:

1) fra i due garage vi è un muro divisorio che ritengo non dichiarato;

2) l'altro proprietario non abita da circa 7 anni nel condominio perchè ha venduto l'appartamento e il suo garage è rimasto privo di corrente che prendeva dallo stesso contatore dell'appartamento, mentre il mio è regolarmente alimentato dal contatore del mio appartamento;

3) detto garage non viene quasi più utilizzato e non viene coinvolto nelle spese di gestione del condominio;

4) l'atto recita così: diritto di piena proprietà pari a un mezzo sul vano a piano terra destinato a garage facente parte del fabbricato .......... con ingresso dalla via ........... numeri .... e ...... della superficie di circa mq. .... (vengono indicati i numeri dei due ingressi e viene citata la superficie totale); seguono tutti gli estremi della registrazione al catasto, con categoria, classe, consistenza totale e rendita.

A proposito dell'ipotetico disaccordo: il fatto che il mio garage sia ormai pertinenza dell'abitazione principale, mentre l'altro è una proprietà ormai appartenente ad un non residente, potrebbe ugualmente indurre il giudice ad un sorteggio?

Grazie ancora e cordiali saluti.

Nel ringraziarVi, Vi fornisco i chiarimenti richiesti al fine di fornirmi migliori suggerimenti:

1) fra i due garage vi è un muro divisorio che ritengo non dichiarato;

2) l'altro proprietario non abita da circa 7 anni nel condominio perchè ha venduto l'appartamento e il suo garage è rimasto privo di corrente che prendeva dallo stesso contatore dell'appartamento, mentre il mio è regolarmente alimentato dal contatore del mio appartamento;

3) detto garage non viene quasi più utilizzato e non viene coinvolto nelle spese di gestione del condominio;

4) l'atto recita così: diritto di piena proprietà pari a un mezzo sul vano a piano terra destinato a garage facente parte del fabbricato .......... con ingresso dalla via ........... numeri .... e ...... della superficie di circa mq. .... (vengono indicati i numeri dei due ingressi e viene citata la superficie totale); seguono tutti gli estremi della registrazione al catasto, con categoria, classe, consistenza totale e rendita.

A proposito dell'ipotetico disaccordo: il fatto che il mio garage sia ormai pertinenza dell'abitazione principale, mentre l'altro è una proprietà ormai appartenente ad un non residente, potrebbe ugualmente indurre il giudice ad un sorteggio?

Grazie ancora e cordiali saluti.

Purtroppo quello che deciderà il Giudice in caso di disaccordo lo sa solo lui.

Come avevo precedentemente prospettato siete due comproprietari di tutto; siete comproprietari anche delle due saracinesche.

 

Se hai deciso di accollarti tutte le spese di frazionamento (che non sono poche) ma nonostante ciò il comproprietario non ne vuole sapere, con la minaccia di scioglimento giudiziale della comunione potrebbe non rifiutare l'offerta.

Se lo scioglimento della comunione sarà decretato dal Tribunale le spese notarili probabilmente saranno anche a suo carico.

 

Se decidi di procedere per via giudiziale dovrai cominciare con la mediazione legale obbligatoria davanti ad un Organo riconosciuto dal Ministero di Giustizia, con l'ausilio di un avvocato per entrambe le parti ma con costi meno sostenuti.

Scusate, riflettendo sul fatto che sono già trascorsi dieci anni da quando ho acquistato questo garage e avendolo da allora posseduto e utilizzato in maniera continuativa, non dovrei rientrare nel caso dell'usucapione abbreviata o decennale, considerato che si tratta di un possesso "in buona fede" e con "titolo idoneo trascritto" (art.1159 del codice civile) oltre che con il tacito consenso dell'altro, consenso e accordo già esistente fra i due vecchi proprietari, ovvero quello che ha venduto a me e l'altro tutt'ora presente?

×