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earplugsboy

Proprietà del sottotetto ed esegesi del regolamento condominiale

secondo me non è una questione di cassazione o di sentenze.

Ogni edificio può avere uno o più vani tecnici la cui proprietà non è di nessuno dei condòmini.

I vani tecnici sono parte in comune di tutti anche se possono sembrare "esclusivi" di un solo condòmino.

Ti faccio il mio caso, intorno al mio seminterrato passa una intercapedine di 20 metri di lunghezza e in alcuni punti ha anche una ampiezza di 2 metri.

Pur non essendo nel mio rogito e pur confinando totalmente con me non significa che me ne posso impossessare e farne quello che voglio.

Anche perchè intanto non mi appartiene e inoltre qualsiasi modifica che mi venga in mente di farci, qualora vi siano successivamente dei danni sono chiamato in causa dall'amministratore e dagli altri condòmini.

I vani tecnici pur se sembrano ad uso "esclusivo" in realtà sono di tutti i condòmini.

Per avvalorarti della mia idea nella intercapedine di cui ti parlo dietro semplice richiesta ci può entrare per fare ispezioni o controlli sia il mio amministratore sia qualsiasi condòmino e anche eventuali ditte dietro richiesta dell'amministratore.

Eppure l'accesso all'intercapedine è nel mio giardino ... quindi l'accesso come ti renderai conto sarebbe mio, eppure l'intercapedine NON è di mia proprietà ed ha anche subito dei lavori per il passaggio di alcuni pluviali a carico per millesimi di tutti i condòmini.

indi per cui, il vano tecnico non diventerà mai proprietà esclusiva per troppe ovvie ragioni.

piuttosto avendo l'ingresso "esclusivo" diventa quasi una servitù ...

Ti seguo, ma nel tuo caso questo obbligo a concedere l'accesso (in pratica una servitu) deve in qualche modo essere sancito o nel tuo rogito o nel regolamento condominiale. Nel caso mio il regolamento condominiale non fa menzione della botola ne della servitù.

Certo, lo ribadisco, il fatto che esista la botola lascia pensare che ci fosse un uso comune per quanto oggi non sia evidente

Tullio, non sono stato sufficientemente chiaro. Non sto più parlando del sottotetto con la botola. IUl parere che ora chiedo è sul sottotetto che non ha nessuna botola ed è inaccessibile
Scusami se non avevo capito il secondo problema, ero concentrato sul sottotetto con la botola.

Ti posso rispondere con la 1° sentenza che avevo postato;

 

In un edificio di più piani appartenenti a proprietari diversi, l’'appartenenza del sottotetto (non indicato nell'’art. 1117 cod. civ. tra le parti comuni dell’edificio) si determina in base al titolo e in mancanza in base alla funzione cui esso è destinato in concreto. Pertanto, ove trattisi di vano destinato esclusivamente a servire da protezione dell’'appartamento dell'’ultimo piano esso ne costituisce pertinenza e deve perciò considerarsi di proprietà esclusiva del proprietario dell’'ultimo piano, mentre va annoverato tra le parti comuni se è utilizzabile, anche solo parzialmente, per gli usi comuni, dovendosi in tal caso applicare la presunzione di comunione prevista dalla norma citata, la quale opera ogni volta che nel silenzio del titolo il bene sia suscettibile, per le sue caratteristiche, di utilizzazione da parte di tutti i proprietari esclusivi. (Cass. civile sez II, 20-07-1999 n. 7764)

e con il 2° punto dell'art 1117 cc Post riforma del 18.06.2013

 

Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari delle singole unità immobiliari dell'edificio, anche se aventi diritto a godimento periodico e se non risulta il contrario dal titolo:

2) le aree destinate a parcheggio nonché i locali per i servizi in comune, come la portineria, incluso l'alloggio del portiere, la lavanderia, gli stenditoi e i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all'uso comune

Per cui in questo caso è di tua proprietà.

Ti seguo, ma nel tuo caso questo obbligo a concedere l'accesso (in pratica una servitu) deve in qualche modo essere sancito o nel tuo rogito o nel regolamento condominiale. Nel caso mio il regolamento condominiale non fa menzione della botola ne della servitù.

Certo, lo ribadisco, il fatto che esista la botola lascia pensare che ci fosse un uso comune per quanto oggi non sia evidente

ti sbagli

nel mio rogito e nel regolamento di condominio non è presente nulla.

Quindi non vi è nessun obbligo da parte mia come non vi è nessun obbligo di servitù.

però è evidente se l'unico accesso con porta è nella mia proprietà è altresì evidente che a gentile richiesta di accedere io faccio accedere chi ne abbia diritto. Anche perchè posso anche oppormi, ma mi faccio solo danno da solo perchè perderei.

ti sbagli

nel mio rogito e nel regolamento di condominio non è presente nulla.

Quindi non vi è nessun obbligo da parte mia come non vi è nessun obbligo di servitù.

però è evidente se l'unico accesso con porta è nella mia proprietà è altresì evidente che a gentile richiesta di accedere io faccio accedere chi ne abbia diritto. Anche perchè posso anche oppormi, ma mi faccio solo danno da solo perchè perderei.

Ho letto quanto avervi scritto al post 24#

 

Eppure l'accesso all'intercapedine è nel mio giardino ... quindi l'accesso come ti renderai conto sarebbe mio ...

A quanto pare quella è una servitù per destinazione del padre di famiglia (art 1062 cc);

 

La destinazione del padre di famiglia ha luogo quando consta, mediante qualunque genere di prova, che due fondi, attualmente divisi, sono stati posseduti dallo stesso proprietario, e che questi ha posto o lasciato le cose nello stato dal quale risulta la servitù.

Se i due fondi cessarono di appartenere allo stesso proprietario senza alcuna disposizione relativa alla servitù, questa si intende stabilita attivamente e passivamente a favore e sopra ciascuno dei fondi separati

In questo caso, come è capitato a te, non è necessario nessuno scritto sui rogiti.

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