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Lanimalista

Problemi con i miei due gatti

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Dino40 dice:

Tanto che c'eri potevi spiegare che intendi dire con le parole "schifando gli animali" perchè per me non è chiaro il concetto. Grazie se vuoi chiarire.

Intendo il provare schifo nei confronti degli animali.

Pur comprendendo benissimo il fastidio di trovarsi “regalini” inaspettati nel proprio giardino, se si amano gli animali c’è di solito anche una certa tolleranza.

Io mi trovo i bisognini di gatti dei vicini e cacchette degli uccelli nel mio giardino, ma pulisco e non mi infastidisco, perché amando gli animali la trovo una cosa di poco conto, a fronte di problemi ben più seri nella vita delle persone.

Il discorso non è così semplice come vorresti fare tu perché se ho un bambino piccolo non      è assolutamente possibile che io debba fare ogni volta il controllo.  Non ho il tempo e la voglia di farlo ci deve pensare il proprietario. Io ho proposto  di mettere 30 cm di rete ricurva in modo da impedire ai gatti di passarla.

Dino40 dice:

Il discorso non è così semplice come vorresti fare tu perché se ho un bambino piccolo non      è assolutamente possibile che io debba fare ogni volta il controllo.  Non ho il tempo e la voglia di farlo ci deve pensare il proprietario. Io ho proposto  di mettere 30 cm di rete ricurva in modo da impedire ai gatti di passarla.

Che ci siano modi per far stare i gatti in giardino e non farli uscire è verissimo e sono d’accordo, ma è anche vero che i gatti non sono come i cani, non fanno i bisognini in giro dove capita, si scelgono un angolo e deve essere possibile scavare, gesto imprescindibile per un gatto quando deve fare i propri bisogni.

Quindi dire che i bambini non possono giocare in giardino perché è disseminato di pipì o cacca di gatti è una esagerazione volta ad avvalorare la propria tesi.

 

 

Che sia una esagerazione per avvalorare la tesi a me interessa poco. A me interessa che i gatti se li tenga chi li ha presi. Io ho bambini e non mi interessa nulla. Non li voglio nel mio giardino. Posso godere del mio diritto? Penso di sì e perciò si mettono in atto tutte le avvertenze necessarie:tipo la rete.

Modificato da Dino40
Danielabi dice:

Rileggi con attenzione: c'è un solo intervento che "sposta" la parola "schifare"

Si, il tuo.

Fairy82 dice:

Mi stupisce sempre come le persone non sappiano dell'esistenza dei gatti quando comprano una casa col giardino.

Se sei a piano terra e hai il giardino, sai benissimo che altri animali possono entrare.

Le tue tesi sono semplicemente stupefacenti!!! Per te il diritto di non volere invasioni non esiste! Hai comprato casa con giardino? peggio per te perchè devi subire l'invasione dei miei gatti che sono liberi!! Bella tesi, ma ti ricordo che la tua libertà finisce dove inizia la mia: è bene ricordarlo.

Dino40 dice:

Le tue tesi sono semplicemente stupefacenti!!! Per te il diritto di non volere invasioni non esiste! Hai comprato casa con giardino? peggio per te perchè devi subire l'invasione dei miei gatti che sono liberi!! Bella tesi, ma ti ricordo che la tua libertà finisce dove inizia la mia: è bene ricordarlo.

E' questione di realismo.

Gente che compra case in condomini con pareti di carta velina e poi pretende silenzio assoluto.

Gente che compra villette in quartieri di villette e poi pretende che non ci siano cani.

Gente che compra case col giardino e poi pretende che sia inespugnabile come i castelli col fossato coi coccodrilli.

Se tutti fossimo più realisti si vivrebbe decisamente meglio.

Modificato da Fairy82
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Fairy82 dice:

Ma come fate a vivere sempre schifando tutti gli animali?

Che brutte vite

Questa è la tua frase, al post #18 la mia replica, basta leggerla.

 

In ogni caso, come troppo spesso accade, stiamo tutti perdendo tempo a giudicare "gli altri", se pensate di continuare così, tanto vale chiudere anche questa discussione, che non porta alcuna risposta all'opener.

 

 

Danielabi dice:

Questa è la tua frase, al post #18 la mia replica, basta leggerla.

 

In ogni caso, come troppo spesso accade, stiamo tutti perdendo tempo a giudicare "gli altri", se pensate di continuare così, tanto vale chiudere anche questa discussione, che non porta alcuna risposta all'opener.

 

 

questa discussione ha almeno risuscitato il mio interesse nell'utilizzo del gerundio.

 

Fairy82 dice:

E' questione di realismo.

E' questione di rispettare il prossimo. Io ho proposto la rete perchè non hai risposto su tale rimedio?

  • Mi piace 2

Personalmente concordo col #31 di Fairy, e diverse altre volte ho sostenuto questa stessa posizione in discussioni analoghe. A prescindere dalle sensibilità personali, è necessario rendersi (e mettere in) conto che esistono delle circostanze che sono imprescindibili dalla vita reale di tutti i giorni e pretendere, od anche solo presumere, l'annullamento di quelle che sono le esigenze e le occorrenze altrui (umane ed animali) non può portare ad altro che ad uno stato perenne di insoddisfazione ed aggressività.

 

Sto affermando forse che bisogna essere disposti a lasciar correre ogni eccesso? Assolutamente no, ma che è necessario saper modulare tale termine, e non considerare un affronto irricevibile alla propria esistenza qualunque fatto che disturbi anche minimamente il nostro tran tran, soprattutto quando si tratta di evenienze che non dipendono da una volontà manifesta di "danneggiare", come il micio a spasso che entra inconsapevolmente nel giardino altrui.

Lanimalista dice:

Salve a tutti, abito in un condominio, dove diversi condomini hanno il pianoterra con il giardino (compreso io)

alcuni condomini (2) si lamentano della presenza dei nostri gatti nei loro giardino e minacciano di avvertire le autorità competenti (chi sono le autorità competenti?)

cosa dice la legge italiana al riguardo?

mi sembra assurdo aver comprato una casa con il giardino e non poter tenere i gatti in giardino perché i gatti vanno altrove

 

la legge cosa dice? Cosa rischio e cosa rischiano i miei gatti?

fai così, dì ai tuoi vicini di chiamare l'autorità competente.. facciano pure.

La legge non è un qualcosa di dettagliato con  cosa si puo' o non si puo' fare per ogni singolo aspetto della nostra vita.

Nessuna norma vieta di tenere i gatti, nessuna norma vieta di tenerli in giardino, nessuna norma obbliga a tenerli al guinzaglio.

Ma fa attenzione a che il vicino non te li avveleni, a volte ci sono pure persone così purtroppo

Lanimalista dice:

In sostanza loro possono andare nel giardino altrui, poi sé dovessero rompere un vaso, devo pagarlo io? Ho capito bene?

sai dove posso trovare questo disegno di legge?

Non e’ un disegno di legge 

 

ma un articolo del codice civile 

 

Art. 2052.
Danno cagionato da animali.

Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito.

Buongiorno. Vedo che si sostiene l'impossibile, ma bisognerebbe ricordare che la mia libertà finisce dove inizia quella del mio vicino. Ciò vale per i rumori e i cani e i gatti. Ci sono mezzi adeguati per non infastidire il vicino che vuole godersi il proprio giardino in santa pace e molti sostengono che deve "abbozzare". Non mi sembra corretto tale ragionamento,  ma forse è la mia età che non me lo permette. Però si il caso che ho sempre rispettato il mio vicino e non ho mai  dico mai avuto da discorrere. 

Francamente non capisco come mai la "libertà finisce dove inizia quella del mio vicino" sia un concetto applicabile solo a presunte mancanze degli altri.

Anche chi ha i gatti è libero di farli circolare e tra l'altro la legge non glielo vieta.

Se possiedi un giardino e vuoi che nulla e nessuno entri, è carico tuo adeguare le recinzioni a questo obiettivo.

Nessuna legge e nessun articolo del codice civile indica che sia il padrone dei gatti a doversi assicurare che non escano dalla proprietà, anzi, dice ben il contrario.

Ribadisco la questione realismo, perché la libertà è un concetto universale, non applicabile solo a quello che fa comodo a noi.

Modificato da Fairy82
Fairy82 dice:

Ribadisco la questione realismo, perché la libertà è un concetto universale, non applicabile solo a quello che fa comodo a noi.

senonché per lo stesso realismo alcuni sono costretti a scegliere tra poche possibilità che il mercato o le proprie condizioni economiche permettono o ancora più banalmente quando si verificano fenomeni esterni che mutano le condizioni iniziali.

 

il tema specifico: se non ci si arriva col buon senso (proteggere ciò che è caro, dalle piante agli insetti agli animaletti) non ci si può aspettare che siano gli altri ad adeguarsi, se non con metodi più efficaci, spicci o legali.

 

alla peggio potrebbe capitare quanto accadde al mio gatto: una volta preso a bastonate, un'altra inchiodato ad un albero, una terza non si sa. ma era libero di girare per il giardino, uscire per andare al parco vicino casa, andare a farsi i giretti nelle proprietà altrui.

 

spurgo dice:

alla peggio potrebbe capitare quanto accadde al mio gatto: una volta preso a bastonate, un'altra inchiodato ad un albero, una terza non si sa. ma era libero di girare per il giardino, uscire per andare al parco vicino casa, andare a farsi i giretti nelle proprietà altrui.

 

Beh, io oltre a due cani ho anche due gatti e li tengo in casa, non sono mai usciti, quindi da parte mia la questione “proteggi quello che ami” è chiaro.

Tanto che anche i cani vivono in casa, se vanno in giardino non sono mai soli e quando esco li lascio in casa.

Ma la domanda del post non era questa, quindi mi sono limitata a quello.

Altrimenti è ovvio che la soluzione migliore è sempre tenerli in casa.

Fairy82 dice:

Ma la domanda del post non era questa

esattamente. era già stato risposto nei primi post; forse si è andati oltre con consigli pratici e prese di posizione non richiesti.

amen.

 

Intanto, dopo aver postato quella sentenza della Cassazione sulla condanna penale per imbrattamento causa ricordini dei mici, rilancio con questa

 

Lasciava i gatti liberi nelle aree comuni (quindi neanche nel giardino del vicino), lasciando che sporcassero. La sporcizia era stata verificata dagli agenti della Municipale, su chiamata (devo vedere dove vive, questa, che le arrivano gli agenti della Municipale per questi problemi! Mi ci potrei trasferire!) inoltre questo le procurava ansia e stress, come certificato da psicologa.

La proprietaria dei gatti se ne infischiava, nonostante i ripetuti richiami, e non teneva a bada i gatti.

Condannata per stalking.

 

(Il che apre interessanti strade anche sull'abbaio dei cani...)

 

Ribadisco quanto detto sopra: i gatti sono liberi, i cani abbaiano -le rose sono rosse e le violette sono blu- ma nessuno obbliga a possedere uno di questi animali. Se ne possedete uno, ve ne prendete coccole e fusa, ma anche i relativi oneri di custodia.

_GC_ dice:

Ribadisco quanto detto sopra: i gatti sono liberi, i cani abbaiano -le rose sono rosse e le violette sono blu- ma nessuno obbliga a possedere uno di questi animali. Se ne possedete uno, ve ne prendete coccole e fusa, ma anche i relativi oneri di custodia.

Benissimo per i cani, ma per i gatti non ci sono “oneri di custodia”.

Ho capito che non vi piace questa risposta, ma è l’unica possibile.

Fairy82 dice:

Benissimo per i cani, ma per i gatti non ci sono “oneri di custodia”.

Ho capito che non vi piace questa risposta, ma è l’unica possibile.

Una curiosità: quanti gatti ha? Se fossi il suo vicino lo potrebbe vedere se non ci sarebbero oneri di custodia!!!

Fairy82 dice:

Benissimo per i cani, ma per i gatti non ci sono “oneri di custodia”.

Ho capito che non vi piace questa risposta, ma è l’unica possibile.

solo per completezza: quale legge in particolare?

 

perché se non vado errando la 281/91 riguarda i randagi (felidi o canidi), cioè quelli che vivono in libertà;

la 189/2004 il maltrattamento, ma qui non vogliamo arrivarci.

 

entrambe mi sembra che qui non ci azzecchino proprio, pertanto dovrà essercene pure una terza oltre al codice civile, il codice della strada, financo il penale...

_GC_ dice:

Ribadisco quanto detto sopra: i gatti sono liberi, i cani abbaiano -le rose sono rosse e le violette sono blu- ma nessuno obbliga a possedere uno di questi animali. Se ne possedete uno, ve ne prendete coccole e fusa, ma anche i relativi oneri di custodia. 

Come già sottolineato più volte i gatti sono considerati, etologicamente e legalmente, animali "liberi" ed incomprimibili nel loro diritto di muoversi sul territorio. Detto questo, altrettanto chiaramente il proprietario risponderà di eventuali danni causati, secondo quanto disposto dal Codice Civile. Non riesco sinceramente a capire dove risieda tale apparente insanabile contraddizione tra questi due assunti, soprattutto che l'opener ha parlato solo di transito e non di altre problematiche legate allo stesso.

 

  • Mi piace 1
Dino40 dice:

Una curiosità: quanti gatti ha? Se fossi il suo vicino lo potrebbe vedere se non ci sarebbero oneri di custodia!!!

Faccia la cortesia, visto il tempo che abbiamo tutti a disposizione, di leggere per completezza tutti i messaggi.

 

1) non sono io l’opener

2) ho già scritto di avere due gatti e di non averli mai fatti uscire di casa

 

beh... Penale Sent. Sez. 5 Num. 40438 Anno 2019 - [Green Hill]

 

Va [tuttavia] precisato che la disciplina pubblicistica che appresta tutela agli animali non rende comunque questi ultimi titolari di diritti. L'animale, per quanto sia un essere senziente, non può essere soggetto di diritti per la semplice ragione che è privo della c.d. "capacità giuridica" (che si definisce, appunto, come la capacità di essere soggetti di diritti e di obblighi); capacità che l'ordinamento riserva alle persone fisiche e a quelle giuridiche. L'animale, perciò, è solo il beneficiario della tutela apprestata dal diritto e non il titolare di un diritto alla tutela giuridica. In questo senso, la comune espressione "diritti degli animali" va intesa in senso a-tecnico, a-giuridico, con essa intendendosi riferire, non già alla (inconfigurabile) titolarità di diritti soggettivi da parte degli animali, ma al complesso della tutela giuridica che il diritto pubblico appresta in difesa di quegli esseri viventi». Da qui la conclusione secondo la quale, alla stregua del disposto dell'art. 810 cod.civ. che definisce i beni come «le cose che possono formare oggetto di diritti», gli animali, anche quelli d'affezione o da compagnia, devono essere considerati come: «"cose mobili", beni giuridici che possono costituire "oggetto" di diritti reali (cfr. artt. 812, 816, 820, 923, 924, 925, 926, 994, 1160, 1161, 2052 cod. civ.) ovvero di rapporti negoziali (cfr. artt. 1496, 1641, 1642, 1643, 1644, 1645 cod. civ[...]

 

Il mio gatto è una cosa mobile, privo di capacità giuridica. Ma questo lo sa anche lui.

 

 

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