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Primo condominio ... e adesso?

Buonasera a tutti e tutte,

 

rispolvero questa discussione perchè i dubbi sono tanti...come la voglia di fare le cose per bene.

Sono stato nominato nuovo amministratore interno del condominio in cui abito: tutto ciò da una parte mi gratifica, dall'altra mi mette di fronte a responsabilità di un certo livello cui per la prima volta vado incontro.

 

Vorrei verificare con voi la correttezza dei miei prossimi passaggi:

 

1 - presa contatto immediata con amministrazione precedente per passaggio di consegne

 

2 - apertura presso Agenzia delle Entrate di partita IVA (regime minimi per la mia situazione personale) e comunicazione nuova nomina amministratore

 

3 - cambio intestazione utenze condominiali e C/C condominiale

 

Suggerimenti? Dal punto di vista fiscale (materia per me ostica) ci sono adempimenti ulteriori o scadenze? Premetto che il mio condominio ha al momento unicamente contratti con impresa di pulizie e compagnia di assicurazione.

 

Grazie mille a tutti coloro che vorranno aiutarmi!

Ad es.. Se c'è lavoratori nel condominio (es. impresa di pulizia), verifica che sia tutto a posto in materia di normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Puoi vedere in:

 

--link_rimosso--

 

Ciao

Grazie perla dritta!

 

Fiscalmente ci sono scadenze urgenti da tenere sotto controllo?

Sinceramente, da tecnico, di aspetti economici - fiscali del condominio non mi intendo molto....

Patrizia o Dolores potrebbero darti sicuramente dei buoni consigli.

Altro consiglio che mi viene da darti è di segnarti tutte le letture (energia elettrica, acqua, ev. riscaldamento comune, ecc..) rilevate al passaggio di consegne.

 

Ciao

Pagamenti della ritenuta di acconto entro il 16 del mese successivo al pagamento della fattura tramite F24, certificazione unica entro il 28/02, 770 entro il 31 luglio, Quadro unico AC entro termini dichiarazioni redditi, verifica pagamenti luce, gas, servizi vari, agenzia entrate x codice fiscale, banca, verifica qualifiche fornitori con richiesta di iscrizioni camera di commercio, caldaia terzo responsabile, cpi, ascensori verifica biennali, documento valutazione dei rischi, misure biennali impianti di terra, manutenzioni urgenti, quadratura flusdi di cassa con stato patrimoniale, appalto pulizie e giardinaggio, manutenzioni cicliche (fogne)

Assicurati che l'amministratore uscente abbia provveduto alla comunicazione della Certificazione Unica (CU2015) in scadenza ... il 9 marzo!!!

Assicurati che l'amministratore uscente abbia provveduto alla comunicazione della Certificazione Unica (CU2015) in scadenza ... il 9 marzo!!!

Il precedente amministratore è purtroppo deceduto da alcune settimane e io sono in carica da meno di una settimana...e in attesa del passaggio di consegne.

 

Ho letto che per i condomini la Certificazione Unica sostituisce la “certificazione dei compensi soggetti a ritenuta d’acconto”. E' corretto?

 

Inoltre, so che il precedente amministratore si appoggiava ad uno studio di commercialisti per l'elaborazione del 770. Può essere che tale studio si occupi anche di tale certificazione oppure è un obbligo in capo esclusivamente all'amministratore?

In teoria è onere dell'amministratore, nulla ti impedisce di rivolerti ad un intermediario se l'incarico esterno è stato deliberato dai condomini ed il costo dello stesso inserito nel bilancio preventivo.

Ricorda di presentare all'Agenzia delle entrate il modello aa5/6 comunicargli che sei il nuovo amministratore.

Volevo poi informarti che non sei obbligato all'apertura della P.Iva con 1 solo condominio.

Volevo poi informarti che non sei obbligato all'apertura della P.Iva con 1 solo condominio.

Sul serio? Però non saprei come dichiarare il compenso percepito...non può trattarsi di prestazione occasionale (per la durata continuativa della prestazione) nè tanto meno è conveniente risultare "assunto" dal condominio. Mi sempre che l'unica sia la partita IVA.

 

Sbaglio?

Fai una nota spesa che è uguale alla fattura solo che scrivi nota invece che fattura, la numeri con numero progressivo, ci metti il bollo da 2 euro se superiore a77 euro (mi pare ci siano anche i decimali non ricordo), applichi la ritenuta acconto del 20% sull'imponibile, e ovviamente la paghi con F24, niente iva, e nella prossima dichiarazione dei redditi la metti nei tuoi redditi e ci paghi irpef.

Fai una nota spesa che è uguale alla fattura solo che scrivi nota invece che fattura, la numeri con numero progressivo, ci metti il bollo da 2 euro se superiore a77 euro (mi pare ci siano anche i decimali non ricordo), applichi la ritenuta acconto del 20% sull'imponibile, e ovviamente la paghi con F24, niente iva, e nella prossima dichiarazione dei redditi la metti nei tuoi redditi e ci paghi irpef.

Sembra quasi una ricevuta per lavoro occasionale.

Sicuro che non si debba dimostrare al Fisco in cosa consiste la "NOTA SPESE" documentando ciascuna spesa al fine di giustificare che non si tratti di "elusione fiscale" (compenso mascherato)?

Hai dei riferimenti Normativi?

 

Visto che si tratta di amministratore condòmino, l'unico modo corretto di amministrare con compenso ma senza partita iva, ritengo sia l'inquadramento co.co.pro.

Tratto dalla guida del'Agenzia delle Entrate che tu stesso puoi leggere qui al paragrafo 9:

--link_rimosso--

Ai fini della corretta individuazione degli adempimenti fiscali da porre in essere da parte dell’amministratore di condomini in materia di imposte sui redditi e Iva è possibile distinguere i seguenti casi:

non esercente arti o professioni, che svolge in via continuativa(non occasionale)lattività di amministratore senza vincolo di subordinazione, senza impiego di mezzi organizzati e con retribuzione periodica prestabilita (ad esempio, il condòmino che sioccupa della gestione del proprio stabile):

l’attività genera reddito assimilato a quello di lavoro dipendente e, ai relativi compensi, si applicano le regole di tassazione proprie del reddito di lavoro dipendente; inoltre, non c’è alcun obbligo ai fini Iva in quanto l’attività è esclusa dal campo Iva;

L'unico tipo di inquadramento che io conosco, al quale si applicano le regole di reddito da lavoro dipendente (CUD, busta paga, ritenute fiscali, ritenute INPS...) senza essere veri e propri dipendenti è il contratto CO.CO.PRO.

Salve,

esatto o si apre partita iva o si utilizza la via dei co.co.pro, che non conviene poichè vi sono adempimenti più complessi (cedolini, versamento trmaite f24, denuncia retributiva emens, modello cud ect...)

 

Quello suggerito da "remejo", non è altro che una fattura di prestazione occasionale che ha termini precisi (limite 30 giorni e compenso non superiore ai 5mila annui).

Di fatto quindi la prestazione occasionale non può essere associata al lavoro di Amministratore, non tanto per il limite compenso ma per quello dei giorni, infatti superati i 30 giorni diventa lavoro dipendente.

 

Cordiali saluti.

Salve,

esatto o si apre partita iva o si utilizza la via dei co.co.pro, che non conviene poichè vi sono adempimenti più complessi (cedolini, versamento trmaite f24, denuncia retributiva emens, modello cud ect...)

 

Optando per il regime dei "minimi" mi confermate:

 

1) la tassazione forfettaria al 5%

 

2) circa 27.72% di contributo INPS (gestione separata) applicato sul reddito annuo calcolato sulla differenza tra costi e ricavi

 

Corretto?

Optando per il regime dei "minimi" mi confermate:

 

1) la tassazione forfettaria al 5%

 

2) circa 27.72% di contributo INPS (gestione separata) applicato sul reddito annuo calcolato sulla differenza tra costi e ricavi

 

Corretto?

Con la nuova Legge di stabilità il nuovo regime dei minimi non ha più la scadenza temporale (5 anni o fino al raggiungimento del 35esimo anno di età) ma è stato ridotto il massimo di fascia reddituale ed aumentata l'imposta sostitutiva dell'IRPEF (tassazione forfettaria).

 

Si può rimanere nel regime fiscale dei minimi fino ad un fatturato di 15mila euro

La tassazione sul fatturato, al netto dei contributi INPS del 27.72% (se non si è iscritti anche ad altr cassa) è passata dal 5% al 15%.

Per i primi 3 anni di attività l'imposta è ridotta di 1/3 per cui per i primi 3 anni pagherai il 10% di tassazione per poi passare al 15%.

 

Restano invariate le altre agevolazioni:

- no cumulo con altri redditi

- no studi di settore

- no esposizione iva

- no ritenute d'acconto

....

Salve a tutti . Avrei bisogno di un parere .

La scorsa settimana ho convocato l'assemblea ordinaria per l' approvazione dei consuntivi anni 2013 e 2014.

Contestualmente ho posto all'odg. Anche le mie irrevocabili dimissioni con invito ai condomini di procedere alla nuova assunzione di nuovo amministratore invitandoli a portare preventivi in assemblea .

La convocazione e' stata inviata a tutti i condomini nei termini di legge.

Tutto ok. Erano presenti 16 condomini su un totale di 18, per millesimi 512,31.

Bene: I bilanci sono stati tutti approvati all'unanimia' e quindi superando abbondantemente il quorum di 333,33.

In ordine alla nomina del nuovo amministratore, dopo aver rassegnato a verbale le mie irrevocabili dimissioni si e' proceduti alla nomina di nuovo amministratore . Vi erano dieci candidati. Ovviamente a seguito di notori scontri tra condomini , e' stato eletto un nuovo amministratore per millesimi 441,82 contro i dissenzienti per millesimi 70,49.

Pertanto : Se vi erano un numero di teste favorevoli alla nomina, il quorum purtroppo non lo era essendo necessari mill. 500,00 per la nuova nomina. Ok??.

Il problema che sottopongo a voi cortesemente e' il seguente:

Semmai qualcuno dei dissenzienti e/o assenti dovesse impugnare la delibera sul punto , ora ed a parte tutti gli adempimenti previsti per la media conciliazione, a chi andrebbe notificato l'atto??.

Ovviamente io sto procedendo al passaggio delle consegne con il mio successore , fornendogli tutto quanto e' in mio possesso.

Grazie del parere .

In teoria è onere dell'amministratore

Si e no. Nel senso che se il compenso pattuito alla nomina comprende questo tipo di attività la deve svolgere l'Amministratore o chi per lui senza costi aggiunti. Resta il fatto che se non viene presentata la CU la multa la prende il condominio perché la presentazione della CU è obbligo in capo al condominio, non all'amministratore.

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