Vai al contenuto
condo77

Prezzo equo per energia elettrica da fotovoltaico condominiale

Partecipa al forum, invia un quesito

Stiamo per installare ca. 20 kW di pannelli fotovoltaici sul tetto condominiale, occupando tutta la falda esposta al sole (sud-est).

L'impianto sarà condominiale, agevolato al 110% come lavoro trainato grazie al fatto che facciamo anche il cappotto (trainante).

E' previsto anche un accumulo di ca. 30 kWh.

 

Il nostro problema: il condominio ha consumi bassissimi, sostanzialmente solo la luce del giro scale.

Per avere un minimo di autoconsumo, abbiamo pensato di collegare l'impianto condominiale al contatore di un condòmino, invece che al contatore del condominio.

Abbiamo già verificato la fattibilità tecnica: GSE, Arera ecc. lo consentono purché vi sia un solo produttore e un solo consumatore (quindi purtroppo possiamo collegare uno e un solo condomino, non di più).

 

Questo condomino avrà da un lato l'onere di adeguare il suo contatore / impianto elettrico (essenzialmente dovrà mettere un contatore trifase e aumentare la potenza dai 3 kW "canonici" a 9 kW), dall'altro potrà consumare l'energia prodotta dall'impianto condominiale.

 

L'energia non autoconsumata verrà ceduta al GSE, prezzo medio nel 2020 ca. 40 €/MWh.

L'energia autoconsumata procurerà un risparmio al condòmino di ca. 250 €/MWh (prezzo medio energia elettrica in bolletta).

La domanda è: quanto dovrebbe riconoscere il condòmino al condominio, cosa sarebbe equo?

 

40 €/MWh sarebbe troppo poco, troppo sbilanciato a favore del condòmino.

250 €/MWh sarebbe troppo, troppo sbilanciato a favore del condominio.

Pensavo un prezzo medio, (40+250)/2 = 145 €/kWh...

 

Che ne pensate?

Attendo le vostre riflessioni grazie! 🙂

 

Modificato da condo77

🙄  a mio parere dovresti semplicemente corrispondere al condomìnio l'importo dell'energia non autoconsumata:  totale diviso il numero dei condòmini, te compreso

  • Grazie 1
Danielabi dice:

🙄  a mio parere dovresti semplicemente corrispondere al condomìnio l'importo dell'energia non autoconsumata:  totale diviso il numero dei condòmini, te compreso

Aspetta, mettiamo dei numeri ulteriori: supponiamo l'impianto produca 20 MWh all'anno e il condomino consumi 5 MWh.

 

Se facciamo l'impianto con contatore condominiale:

20 MWh * 40 €/MWh = 800 € / anno di incasso

 

Se lo facciamo su contatore del condomino;

(20 MWh - 5 MWh) * 40 €/MWh = 600 € / anno di incasso

5 MWh * 250 €/MWh = 1250 € / anno di risparmio per il condòmino

 

La domanda è, di questi 1250 € che gli ha permesso di risparmiare il condominio, quanti gliene deve riconoscere?

Sicuramente 200 €, altrimenti il condominio sarebbe in perdita rispetto alla situazione "contatore condominiale".

Ma direi qualcosa in più, dato che altrimenti avrebbe un grande vantaggio lui e un vantaggio molto piccolo tutti gli altri condomini.

Come detto, io pensavo a 725 € (=5 MWh * 145 €/MWh) da pagare al condominio (tramite un surplus di spese condominiali), così diverrebbe:

(20 MWh - 5 MWh) * 40 €/MWh + 725 € = 1350 € / anno di incasso

5 MWh * 250 €/MWh - 725 € = 500 € / anno di risparmio per il condòmino

Parto dal presupposto che è l'impianto a non rappresentare una situazione equa, perchè dovrebbe essere utilizzato per le sue reali potenzialità; pertanto, a mio parere, trovare un bilanciamento sarà pressochè impossibile.

 

In fin dei conti il costo dell'impianto è stato sopportato da tutti e teoricamente tutto cio' che l'impianto fa risparmiare dovrebbe andare a chi ha sostenuto i costi; quindi la somma del tuo risparmio + l'incasso per l'energia non utilizzata andrebbe suddivisa fra tutti, a mio parere, in modo da bilanciare costi e ricavi.

In sostanza [(€ 1250 + € 600) / n condòmini].

Qualsiasi soluzione di fatto è un "accontentiamoci così".

Capisco che coprire l'intera falda renda necessario intestare l'impianto al condomìnio, ma non varrebbe la pena suddividere l'impianto fra i condòmini (piu' trainati) e lasciare che le parti comuni siano servite dal solito gestore? Immagino di no, figuriamoci se non hai già fatto milioni di calcoli...😃

  • Grazie 1
Danielabi dice:

Capisco che coprire l'intera falda renda necessario intestare l'impianto al condomìnio, ma non varrebbe la pena suddividere l'impianto fra i condòmini (piu' trainati) e lasciare che le parti comuni siano servite dal solito gestore? Immagino di no, figuriamoci se non hai già fatto milioni di calcoli...😃

Più che i calcoli conta il fatto che solo pochi degli n condomini accetterebbero un impianto personale: troppo complicato.

Inoltre si moltiplicherebbero per n anche le connessioni elettriche e gli inverter, con relativi problemi di collegamento e posizionamento.

Anche il costo di n impianti piccoli come puoi immaginare è molto più elevato di quello di un unico impianto al servizio di tutti.

condo77 dice:

Anche il costo di n impianti piccoli come puoi immaginare è molto più elevato di quello di un unico impianto al servizio di tutti.

Si, ovviamente.

Be', puo' essere che vada bene come hai indicato tu, o come ho indicato io, o come puo' indicare chiunque altro, visto che di fatto si devono considerare situazioni non omogenee.

Danielabi dice:

In sostanza [(€ 1250 + € 600) / n condòmini].

In questo caso però ciascuno direbbe: allora adegua tu il contatore, sostieni costi e disagi, eventuali responsabilità/chiamate al servizio tecnico del fornitore elettrico ecc.

Insomma bisogna lasciare un minimo di vantaggio al condomino sul cui contatore "passa" l'energia elettrica condominiale, altrimenti tutti troveranno più comodo lasciare l'onere dell'intestazione al vicino.

 

Altra questione che non ho nominato: chi si intesta il fotovoltaico condominiale ha preclusa la possibilità di realizzare un fotovoltaico proprio.

Ora il "candidato" migliore (quello che consuma di più) sarebbe anche l'unico ad aver eventualmente interesse ad un impianto personale (che però a sua volta ridurrebbe lo spazio a disposizione per quello condominiale).

 

La divisione a metà di cui sopra non ti pare equa?

Danielabi dice:

Si, ovviamente.

Be', puo' essere che vada bene come hai indicato tu, o come ho indicato io, o come puo' indicare chiunque altro, visto che di fatto si devono considerare situazioni non omogenee.

Ah ma così sei un po' troppo salomonica, noi alla fine una decisione la dobbiamo prendere.

Vorrei discuterne vantaggi e svantaggi qui prima che in assemblea, perché se dico "fate vobis" o ne presento una percepita come iniqua, si rischia che ognuno presenti la sua idea e alla fine tocchi scegliere il compromesso meno premiante (cioè impianto tutto condominiale compreso il contatore, il condomino "consumatore" non risparmia nulla, gli altri condomini non percepiscono nulla in più, tutti ci perdono ma è indubbiamente equa).

Modificato da condo77
condo77 dice:

altrimenti tutti troveranno più comodo lasciare l'onere dell'intestazione al vicino.

A dire il vero avevo pensato anche all'intestazione all'unico condòmino che lo utilizzerà, pero', appunto c'è la questione dello spazio occupato. Ipotesi già vagliata e scartata?

 

condo77 dice:

La divisione a metà di cui sopra non ti pare equa?

Mah...ti ho detto, potrebbe anche essere; come proprietaria proquota dell'impianto mi chiederei se sto ammortizzando il costo allo stesso modo che se l'impianto fosse effettivamente utilizzato dal condomìnio, ma penso che sia pressochè impossibile da stabilire; quindi se gli altri condòmini ritengono che la tua divisione salomonica sia sufficiente, ben venga. In effetti potrebbe esserlo, visto che alla fine incasserebbero qualcosa in piu' rispetto al solo uso condominiale.

  • Grazie 1

Grazie Daniela, vediamo se si esprime qualche altro forumer...

Magari @Massi , con il quale abbiamo idee solitamente opposte su tutto, quindi mi pare ben adatto a rappresentare le istanze di eventuali condomini che ritenessero la mia soluzione da buttare alle ortiche! 😉

 

condo77 dice:

Grazie Daniela, vediamo se si esprime qualche altro forumer...

Magari @Massi , con il quale abbiamo idee solitamente opposte su tutto, quindi mi pare ben adatto a rappresentare le istanze di eventuali condomini che ritenessero la mia soluzione da buttare alle ortiche! 😉

 

👍

condo77 dice:

 

La domanda è, di questi 1250 € che gli ha permesso di risparmiare il condominio, quanti gliene deve riconoscere?

1250 meno il suo consumo annuo medio

  • Grazie 1
Massi dice:

1250 meno il suo consumo annuo medio

Scusami non ho capito Massi.

Poniamo il consumo medio del condòmino sia di 1500 €.

Il risparmio grazie all'impianto condominiale di cui usufruisce in modo esclusivo di 1250 € (quindi pagherà solo 250 € in bolletta).

Quanto deve dare al condominio?

 

Che bella discussione, vorrei aggiungere un libero pensiero:

 

E se il condominio decisesse di  consumare direttamente tutta l'energia prodotta? e magari qualcosa in piu' con un contratto che preveda lo scambio sul posto perche' i consumi potrebbero essere in tempi diversi rispetto alla produzione?

 

Servono delle idee? magari trovando posto nelle cantine per alloggiare delle lavatrici asciugatrici a gettone in modo che i condomini portano la biancheria sporca e la ritirano lavata ed asciutta senza occupare spazio in casa e senza far rumore (ogni condomino puo' avere un certo numero di gettoni ogni anno).

 

Oppure .... nulla vieta al condominio di scaldare l'acqua tramite boiler elettrico (o boiler a pompa di calore che forse rienta nel 110%) collegato al contatore condominiale ... non puo' cedere la corrente elettrica ai condomini .... ma l'acqua calda si ... e "forse" i boiler del condominio o privati possono essere tanti .... alloggiati ovunque possono lavorare al meglio anche negli appartamenti l'importante ... con un collegamento sicuro al contatore del condominio ... non deve essere possibile prelevare corrente se non per la fornitura di acqua calda.

 

Nulla vieta di utilizzare questa corrente anche per scaldare gli appartamenti tramite un riscaldamento centralizzato che funziona o preriscaldando l'acqua che che va' ai termosifoni o ne ritorna (credo si chiamino PUFFER)  o alimentando un sistema di riscaldamento a pompa di calore alimentato .... dalla corrente condominiale un sistema che ammette un conteggio ... del'energia necessaria al riscaldamento dell'appartamento.

 

Il condominio fornisce la lavanderia, l'acqua calda, il riscaldamento......... cosa che puo' certamente fare anche utilizzando la "sua" energia ... che non cede ai condomini ma usa per fornire servizi.

 

E bisogna capire se e' possibile .... "lecitamente" fornire la ricarica auto elettriche .... credo che alcuni supermercati ed alcuni ristoranti lo facciano "gratuitamente" ai clienti altri fanno pagare il parcheggio .... anche questo potrebbe essere possibile e permetterebbe di risolvere il problema .... senza sprecare nulla.

 

PS ma lo sapete che si possono installare pannelli particolari anche nella zona nord e che ne esistono da utilizzare in verticale .... un sistema che fornisce piu' energia di quelli a 45° nei mesi meno fortunati? ma fare un impianto superiore ai 20kw .. crea problemi. 

 

Modificato da mazzol
condo77 dice:

Scusami non ho capito Massi.

Poniamo il consumo medio del condòmino sia di 1500 €.

Il risparmio grazie all'impianto condominiale di cui usufruisce in modo esclusivo di 1250 € (quindi pagherà solo 250 € in bolletta).

Quanto deve dare al condominio?

Scusami tu, perché io avevo capito che il risparmio assicurato al condomino fosse maggiore della sua spesa.

Stando le cose come sopra, credo che abbia più senso riferirsi ad una cifra percepita come equa

Partecipa al forum, invia un quesito

×