Vai al contenuto
ilbrontolone

Posti Auto privati ad uso pubblico, ma ci pago l'IMU

Partecipa al forum, invia un quesito

Buongiorno 

nel 2022 abbiamo acquistato un appartamento in un'area in fase di riqualificazione edilizia dove c'erano 2 palazzine(A+B), una è stata completata nel maggio 2022 l'altra sarà finita entro fine 2023.Tra i 2 palazzi c'e' un'area privata dove sorgeranno 20 posti auto PRIVATI 10 per la palazzina A e 10 per la palazzina B. Nel capitolato c'era scritto che quest'area parcheggio sarebbe stata delimitata da una sbarra.

Noi abbiamo comprato un appartamento e un box nella palazzina A e un posto auto privato (pagandolo 5000 eur) nell'area parcheggio e di comune accordo con il costruttore abbiamo definito che il parcheggio ci sarebbe stato consegnato entro fine 2023 perchè l'area parcheggio serve al costruttore come area movimentazione mezzi e stoccaggio materiale edile.

Ora il punto qual'è.

Il costruttore non vuole mettere la sbarra dicendo che il comune gli ha bocciato il progetto e per i vigili del fuoco.

Abbiamo chiesto delucidazioni all'ufficio tecnico del comune e ci dice che tutti i parcheggi della città anche se sono privati sono ad uso pubblico, condizione che a noi ovviamente non sta bene.

Noi nel rogito abbiamo la particella del parcheggio e ci stiamo pagando anche l'IMU. (nel rogito non c'è scritto che è ad uso pubblico)

Secondo il comune il costruttore non doveva vendere i posti auti.

Cosa possiamo fare?

Possiamo far colorare i parcheggi con il colore giallo?

e' lecita una vendita del genere?

Ho il diritto di farmi risarcire i 5000 euro visto che sul mio parcheggio privato ci potrà parcheggiare chiunque e devo starmene anche zitto e per assurdo la manutenzione la pagheremo noi condomini e in piu' ci pagherò anche l'IMU.

 

Grazie in anticipo per i vs consigli.

 

È assodato da anni chi costruisce deve garantire dei posti auto ad uso pubblico, il costruttore non vi doveva vendere un posto privato per cui dovete fare le rimostra ze al costruttore.

Antonio

ilbrontolone dice:

Abbiamo chiesto delucidazioni all'ufficio tecnico del comune e ci dice che tutti i parcheggi della città anche se sono privati sono ad uso pubblico

Un paio di "cioffole" (pantofole di stracci di lana) che è vero. Che lo mettano per scritto dato che la carta igienica serve sempre; ricorso immediato avanti T.A.R. e, se gli va bene, daremo quella lettera al Comune per asciugarsi le lacrime.

Consiglia a quell'incauto impiegato comunale una lettura migliore dell'art. 42 della Costituzione, se del caso dopo aver comperato un paio di occhiali nuovi.

ilbrontolone dice:

Noi nel rogito abbiamo la particella del parcheggio e ci stiamo pagando anche l'IMU. (nel rogito non c'è scritto che è ad uso pubblico)

Paghi l'IMU sul posto auto perché l'esenzione è solo per uno, non per tutti i posti auto della tua residenza; non lo paghi sul garage, lo paghi giustamente sul posto auto scoperto (che ha rendita inferiore).

 

Molinodoppio dice:

È assodato da anni chi costruisce deve garantire dei posti auto ad uso pubblico

In forza di quale Legge?

Stiamo parlando di nuovi insediamenti commerciali e/o direzionali e/o turistici in abbinamento con area residenziale, o cos'altro?

Stiamo parlando di posti auto pubblici per prescrizione urbanistica, o cos'altro?

Non generalizziamo (perché non sarebbe comunque corretto); se io ho acquistato una determinata particella catastale che è assoggettata ai tributi comunali, quella p.lla (posto auto scoperto) è privata ed ad uso privato, e non ci "piove sopra".

Delle due l'una: o è errato il titolo edilizio, oppure è errato il rogito. Basta acquisire una copia del titolo edilizio, e prendiamo pure anche "la pubblica istruttoria" e vediamo come sarebbe "sto uso pubblico" millantato.

 

ilbrontolone dice:

Ho il diritto di farmi risarcire i 5000 euro visto che sul mio parcheggio privato ci potrà parcheggiare chiunque e devo starmene anche zitto e per assurdo la manutenzione la pagheremo noi condomini e in piu' ci pagherò anche l'IMU.

Acquisisci prima una copia del titolo edilizio "completo" (e pure l'istruttoria), poi vediamo che guerra scatenare; grazie ad un utente "particolare" del Forum ho maturato un'esperienza tale sul punto che simili amenità (uso pubblico per dichiarazioni verbali) proprio non riesco a digerirle.

  • Mi piace 2
  • Grazie 1
ilbrontolone dice:

Ho il diritto di farmi risarcire i 5000 euro visto che sul mio parcheggio

- se il bene vendutole non avesse le qualità previste a rogito (c.d. Aliud pro alio) agire contro il venditore per ottenere il pieno adempimento (e se non più possibile causa stato dei luoghi) ex art 1497 per ottenere il risarcimento del danno patito Cass. civ., Sez. II, 31/03/06, n. 76305: "ricorre l’aliud pro alio non solo quando il bene sia totalmente difforme da quello dovuto e tale diversità sia di importanza fondamentale e determinante nella economia del contratto, ma anche quando la cosa appartenga ad un genere del tutto diverso dal bene oggetto della compravendita o si presenti priva delle caratteristiche funzionali necessarie a soddisfare i bisogni dell’acquirente Cassazione 05/02/2016 n. 2313: “…la consegna di aliud pro alio, che dà luogo ad un’ordinaria azione di risoluzione contrattuale…ricorre quando la diversità tra la cosa venduta e quella consegnata incide sulla natura e, quindi, sull’individualità, consistenza e destinazione della stessa, in modo da potersi ritenere che essa appartenga ad un genere del tutto diverso da quello posto a base della decisione del compratore di effettuare l’acquisto, o quando la cosa consegnata presenti difetti che le impediscono di assolvere alla sua funzione naturale o a quella concreta assunta come essenziale dalle parti (c.d. inidoneità ad assolvere la funzione economico-sociale), facendola degradare in una sottospecie del tutto diversa da quella dedotta in contratto».

- se il bene cedutole risulti gravato di (legittimo) onere pubblico, agire contro il venditore ex art 1483 (evizione totale) e pretendere il risarcimento del danno e o ex art 1484 (evizione parziale) poichè un Terzo (Comune) rivendica sul bene diritti confliggenti con quelli promessi a rogito.

 

ilbrontolone dice:

Abbiamo chiesto delucidazioni all'ufficio tecnico del comune e ci dice che tutti i parcheggi della città anche se sono privati sono ad uso pubblico, condizione che a noi ovviamente non sta bene.

Quindi il Comune potrà dimostrare la sussistenza di un idoneo titolo a favore della collettività con onere sul vostro bene? Chiedere il relativo atto istitutivo: che il Comune esibisca il titolo. Esistesse, sarà buono per randellare il venditore; mancasse... un paio di cosette pure il Comune le deve spiegare 

FROM PADOVA ... FROM VENETO ...

Consiglio di Stato, Sez. V, n. 5444, del 4 novembre 2014
Urbanistica. Spazi di parcheggio in aree private pertinenziali

Mentre gli spazi di parcheggio di cui all’art. 41 quinquies della legge n. 1150 del 1942 costituiscono aree pubbliche da conteggiarsi ai fini della dotazione d standard, quelli di cui al successivo art. 41 sexies sono qualificati come aree private pertinenziali alle nuove costruzioni e come tali escluse (ex art. 3, comma 2, lett. d), del D.M. 2 aprile 1968, n. 1444) dal computo del calcolo della misura degli standards. (Segnalazione e massima a cura di F. Albanese).


FATTO

1. Con scrittura privata a firma autenticata in data 29 luglio 1988 i signori Renato Vanuzzo e Marisa Canton costituivano sul fondo di loro proprietà (in catasto terreni fg. 117, mapp. 36 - parte), in favore del Comune di Padova, un vincolo d’uso pubblico per destinazione a parcheggio, secondo quanto previsto dall’art. 11 delle N.T.A. del vigente piano regolatore generale: detto atto veniva regolarmente trascritto alla Conservatori dei Registri Immobiliari di Padova in data 4 agosto 1988.

Sul presupposto di tale vincolo il Comune di Padova rilasciava il 13 ottobre 1988 ai signori Vanuzzo e Canton la concessione edilizia n. 437/88 per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione, ampliamento e cambio di destinazione d’uso da residenziale a commerciale del loro immobile sito in Padova, alla via S.S. Fabiano e Sebastiano, n. 12 (in catasto, mapp. 29, 34, 36, 214, fg. 117) ...

cacallo dice:

Un paio di "cioffole" (pantofole di stracci di lana) che è vero

Complimenti maestro!!!  Allora io che sono ( ?) solo un brontolone ( di periferia?  🤣) di perché il forumista "il brontolone" ufficiale esiste realmente. Non lo sapevo.

  • Haha 1
Ospite___ dice:

in favore del Comune di Padova, un vincolo d’uso pubblico per destinazione a parcheggio, secondo quanto previsto dall’art. 11 delle N.T.A. del vigente piano regolatore generale: detto atto veniva regolarmente trascritto alla Conservatori dei Registri Immobiliari di Padova in data 4 agosto 1988.

La conosco benissimo quella vicenda, come vedi c'era la trascrizione dell'uso pubblico, trascrizione che nel caso in esame manca.

Tutta qua la differenza.

ULISSSE dice:

"il brontolone" ufficiale esiste realmente. Non lo sapevo.

"Brontolo" assai quando si pretende di calpestare la Costituzione e le Leggi (nel caso in esame l'art. 2643 c.c.) per "verba volant" di un impiegato ("Pinco Pallo") del Comune; sono fatto così e non ci posso fare nulla.

 

Nella discussione manca appunto: la trascrizione dell'uso pubblico o per convenzione edilizia (caso di REX ROSSI), oppure per "dicatio ad patriam" (se fosse stato il costruttore ad imporlo sugli stalli) e, di conseguenza, mi adombro assai.

Ospite___ dice:

INTERVALLI ...

Tutto quello che vuoi, amico mio, ma su queste vicende è assai difficile, per non dire impossibile, che io vada a sbattere il cranio a destra ed a manca; diciamo che su queste vicende ho consumato una vita e non mi mette nel sacco nessun impiegato di qualsiasi Comune.

  • Mi piace 1

Partecipa al forum, invia un quesito

×