#1 Inviato 21 Ottobre, 2020 Buongiorno sono proprietario da poco , premesso che nello stato di fatto del cortile quando ho comprato il cortile era in uso parcheggio auto, nel mio rogito nella planimetria allegata trovo cortile comune, siamo 5 proprietari che affacciano su un cortile , oggi ci troviamo a dover discutere perché due dei 5 proprietari dicono che il cortile e tutto loro proprietà di 500 millesimi a uno e 500 millesimi all altro, ma noi altri tre abbiamo cortile comune come facciamo a regolamentare parcheggi? Premesso che spazio c è né a sufficienza senza intralcio a box o ad appartamenti?? E se dobbiamo uscire dal cortile di ghiaia con le auto ,loro due quelli che hanno nel rogito la proprietà del cortile possono parcheggiare?
#2 Inviato 21 Ottobre, 2020 Andrea mon dice: perché due dei 5 proprietari dicono che il cortile e tutto loro proprietà di 500 millesimi a uno e 500 millesimi all altro, un conto "dicono" e un altro "mostrano" invece di dire devono mostrare il rogito e controllare se loro e di loro proprità, da questo punto poi si potrà discutere chi a diritto di parcheggiare. Antonio
#3 Inviato 21 Ottobre, 2020 Dicono di averli nel rogito ,io giustamente ho chiesto le carte Qual ora fosse così?
#4 Inviato 21 Ottobre, 2020 Andrea mon dice: Dicono di averli nel rogito ,io giustamente ho chiesto le carte Qual ora fosse così? Hai fatto bene a chiedere, ma loro non sono obbligati a esibire nulla agli altri condomini, il fatto è che se ci fosse un amministratore questi condomini dovrebbero rendere noto a lui per la redazione dell'anagrafe condominiale quanto previsto dall'art 1130 cc; ... contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, ... ...- Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L'amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l'amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili; Quanto meno da questi dati catastali (anche se non probatori) sarebbe possibile risalire alla proprietà con una ricerca ai Pubblici Registri Immobiliari (conservatoria AdE probatoria), oppure questi dicono solo per dire. Comunque se non c'è l'amministratore potresti far effettuare una ricerca ad un avvocato di tua fiducia se questi dicono il vero. Modificato 21 Ottobre, 2020 da Tullio01