#1 Inviato 16 Dicembre, 2021 Buongiorno. il mio tema è più o meno sempre lo stesso. nel caso di un portiere che ha un contratto che ne preveda l'alloggio, ma di fatto vive fuori, che tipo di inadempimento gli si può contestare? mi spiego. 1)Fuori orario non lo puoi giustamente chiamare anche se vivesse in alloggio di servizio. 2) la retribuzione del portierato con alloggio è di circa 100 euro mensili in meno. 3)in teoria dovrebbero esserci anche meno consumi(gas,luce). per cui lui è parzialmente inadempiente, ma di fatto, il danno su cosa andrebbe parametrato? io credo che l'unica possibilità di contestazione è la stanchezza, cioè il rendimento giornaliero è diverso in quanto sconta la fatica di fare il pendolare se abita lontano oppure il mancato utilizzo della casa condominiale, ma che andrebbe tutto verificato perché per affittarla ci vorrebbe la maggioranza qualificata. quancuno ha esperienze simili per un confronto? grazie. p.s.: temo che il tema(passatemi il gioco di parole)sia ostico.
#2 Inviato 16 Dicembre, 2021 se ne era parlato qui --link_rimosso-- Non conosco il CCNL del portierato, ma se il contratto prevede l'alloggio un motivo ci sarà no? altrimenti avreste scelto il portiere senza alloggio E' un po' come se io assumessi un custode e questo non pernottasse nella casa che gli offro in contratto. 1
#3 Inviato 16 Dicembre, 2021 Grazie Tiziana. non sono molto avvezzo a ricercare discussioni passate, ma ti ringrazio sinceramente per la dritta. Buon pomeriggio.
#4 Inviato 17 Dicembre, 2021 @SisterOfNight sia chiaro che non voglio abusare della Tua cortesia, è solo una riflessione che condivido con te e con chiunque abbia la pazienza di leggermi. Restano tutti i dubbi su un tipologia di contratto che ha un contenuto fortemente discrezionale. Non ha cioè confini certi. la ragione io credo stia in una contraddizione interna. il lavoro di portierato è rgolato come lavoro domestico, quindi può essere risolto con semplice preavviso. non è cioè tecnicamente sottoposto a licenziamento(per giusta causa o giustificato motivo oggettivo),o almeno il licenziamento può essere come dire, mascherato da un severo e convinto preavviso. quindi ogni inadempimento in realtà è reso meno tecnico, meno rigido proprio per un tipo di rapporto che presupporrebbe un maggior dialogo e una maggiore conoscenza tra datore e prestatore. una cosa è certa: il rapporto di lavoro subordinato(domestico o no) è una fonte continua di incomprensioni. 1