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lauraignazio

Percentuale fissa con valvole termostatiche

buongiorno, abito con il mio compagno in uno stabile di 4 alloggi. Hanno appena messo le valvole termostatiche, e per risparmiare quest'anno abbiamo deciso di usare una stufa a legna senza usare i termosifoni. il padrone di casa ci ha detto che in ogni caso dobbiamo pagare il 50 % di spese fisse e che x motivi di equilibrio tra le 4 famiglie non possiamo tenere il riscaldamento a zero, ma dobbiamo elevarlo al 10 % di consumo.

Noi non siamo molto d'accordo perchè usando la stufa risparmiavamo notevolmente le spese e ci ha detto che non possiamo nemmeno staccarci definitivamente.

E' vero ? ma la quota fissa del 50% non è troppo elevata? e per che cosa è dovuta?

buongiorno, abito con il mio compagno in uno stabile di 4 alloggi. Hanno appena messo le valvole termostatiche, e per risparmiare quest'anno abbiamo deciso di usare una stufa a legna senza usare i termosifoni. il padrone di casa ci ha detto che in ogni caso dobbiamo pagare il 50 % di spese fisse e che x motivi di equilibrio tra le 4 famiglie non possiamo tenere il riscaldamento a zero, ma dobbiamo elevarlo al 10 % di consumo.Noi non siamo molto d'accordo perchè usando la stufa risparmiavamo notevolmente le spese e ci ha detto che non possiamo nemmeno staccarci definitivamente.E' vero ? ma la quota fissa del 50% non è troppo elevata? e per che cosa è dovuta?
Buongiorno,Il sistema da lei indicato credo sia completo di ripartitori per visualizzare gli indici di consumo.La ripartizione prevede una quota fissa da suddividere in quote proporzionali all'emissione termica nominale o al fabbisogno termico nominale.Detta quota rappresenta in pratica la dispersione dkesercizio dell'impianto termico.Il valore del 50% é molto elevato, ammesso, ma che di fatto penalizza i ccondomini virtuosi, cioè Coloro che vogliono risparmiare.Non capisco.il valore del 10% da lei indicato ...come se vi fosse imposto un utilizzo virtuale a consumo del 10%.Se così fosse non credo vi sia addebitabile.Non credo per voi sia conveniente pagare la quota fissa e il pellets .....pagate sicuramente di più che utilizzare solo il centralizzato.

buongiorno, mi spiego meglio.

il mio stabile ha 1 solo padrone di casa e ci ha mandato questa lettera:

REGOLAMENTO:

Trattandosi di unico proprietario dei 4 alloggi, tocca alla proprietà stabilire il regolamento, vista la disuformità di usufruire in orari molto

diversi del riscaldamento (un alloggio è libero e un altro si serve in aiuto di una stufa a legna)(è il nostro).

La ditta ... (cugini del proprietario) che ha installato le valvole termostatiche suggerisce per esperienza di suddividere le spese come segue:

non meno del 40% in base ai millesimi

parte restante in base alla lettura delle valvole

 

sentito inoltre amministratori di condomini la % in base ai millesimi può oscillare da 50 e 60

considerando quanto sopra la % in base ai millesimi provvisoriamente viene stabilita in 50%

considerazioni:

da un esame delle tabelle allegate dei consumi si invitano i sigg.ri inquilini a regolare meglio le singole valvole per contenere i consumi.

In un alloggio (il nostro) i consumi termosifoni sono quasi nulli. QUESTO NON VA BENE IN UN IMPIANTO MULTIPLO CENTRALIZZATO.

PREGO PROVVEDERE IN MEGLIO.

Nella tabella allegata non sono ancora conteggiate le spese per:

pulizia caldaia/prova fumi 125,00 euro

lettura contatori 96,00 euro

 

FATTURA GAS EURO 1.135,74

QUOTA FISSA 50% 567,87

DIVISO 4 141,97 PER ALLOGGIO

ALLOGGIO A 436,07 (sono in tre)

ALLOGGIO B 72,40 (è solo)

ALLOGGIO C 55,60 (é vuoto)

ALLOGGIO D 3,63 (è IL nostro)

 

Nel caso in cui il nostro padrone di casa avesse ragione e noi dovessimo attenerci alle sue "regole" lo faremo, se ci fossero delle divergenze

e la legge fosse diversa, ne parleremo.. con lui..

grazie della vostra attenzione.

Buona giornata

...La parte restante delle spese di riscaldamento viene

suddivisa in proporzione al calore consumato da

ciascun condomino, sulla base dei consumi letti dalle apposite

apparecchiature di contabilizzazione.

20% - 50% assegnato in

base alle tabelle di

ripartizione vigenti nel

condominio.

80% - 50%

viene assegnato

ad ogni singolo Utente in base al consumo registrato dai misuratori...

 

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- - - Aggiornato - - -

 

...L’ammontare della quota fissa viene

suddivisa fra i condomini sulla base della tabella di

ripartizione millesimale/m.cubi degli appartamenti.

La parte restante delle spese di riscaldamento viene

suddivisa in proporzione al calore consumato da

ciascun condomino, sulla base dei consumi letti dalle apposite

apparecchiature di contabilizzazione.

20% - 50% assegnato in

base alle tabelle di

ripartizione vigenti nel

condominio.

80% - 50%

viene assegnato

ad ogni singolo Utente in base al consumo registrato dai misuratori.

A questo punto l’amministrazione del condominio provvederà a

comunicare nel consuntivo di gestione del condominio le quote di spesa

attribuite ad ogni singolo Utente. C er 20Note e indirizzi utili

Per altre informazioni potete rivolgervi al vostro Gestore di riferimento

oppure al Centro Servizi più vicino.

Centro Servizi di zona

www.contabilizzazionedicalore.it

buongiorno, mi spiego meglio.

il mio stabile ha 1 solo padrone di casa e ci ha mandato questa lettera:

REGOLAMENTO:

Trattandosi di unico proprietario dei 4 alloggi, tocca alla proprietà stabilire il regolamento, vista la disuformità di usufruire in orari molto

diversi del riscaldamento (un alloggio è libero e un altro si serve in aiuto di una stufa a legna)(è il nostro).

La ditta ... (cugini del proprietario) che ha installato le valvole termostatiche suggerisce per esperienza di suddividere le spese come segue:

non meno del 40% in base ai millesimi

parte restante in base alla lettura delle valvole

 

sentito inoltre amministratori di condomini la % in base ai millesimi può oscillare da 50 e 60

considerando quanto sopra la % in base ai millesimi provvisoriamente viene stabilita in 50%

considerazioni:

da un esame delle tabelle allegate dei consumi si invitano i sigg.ri inquilini a regolare meglio le singole valvole per contenere i consumi.

In un alloggio (il nostro) i consumi termosifoni sono quasi nulli. QUESTO NON VA BENE IN UN IMPIANTO MULTIPLO CENTRALIZZATO.

PREGO PROVVEDERE IN MEGLIO.

Nella tabella allegata non sono ancora conteggiate le spese per:

pulizia caldaia/prova fumi 125,00 euro

lettura contatori 96,00 euro

 

FATTURA GAS EURO 1.135,74

QUOTA FISSA 50% 567,87

DIVISO 4 141,97 PER ALLOGGIO

ALLOGGIO A 436,07 (sono in tre)

ALLOGGIO B 72,40 (è solo)

ALLOGGIO C 55,60 (é vuoto)

ALLOGGIO D 3,63 (è IL nostro)

 

Nel caso in cui il nostro padrone di casa avesse ragione e noi dovessimo attenerci alle sue "regole" lo faremo, se ci fossero delle divergenze

e la legge fosse diversa, ne parleremo.. con lui..

grazie della vostra attenzione.

Buona giornata

Buonasera,

la ripartizione è regolata da precise norme tecniche UNI10200 che danno valide indicazioni.

la spesa fissa post 02/2013 è ripartibile in funzione del fabbisogno termico dell'alloggio, ante in proporzione all'emissione termica nominale installata nell'alloggio.

Il valore della spesa fissa superiore al 30 % penalizza notevolmente il corretto uso delle termostatiche e dei ripartitori.

La spesa fissa copre le dispersioni energetiche per la gestione dell'impianto, detto valore è chiaramente identificabile dalla diagnosi energetica del sistema edificio-impianto, solitamente si attesta sul 25-30%.

In funzione di quanto sopra indicato impugnare la decisione del "padrone di casa" e imporre di adeguarsi alla UNI10200 credo sia molto semplice.

La norma suddetta non impone che l'alloggio debba avere un minimo consumo, semmai il vecchio DPR 412/93 impone in condizioni di esercizio continuo una minima temperatura di 16° C (...ma non credo che il "padrone di casa" abbia fatto l'impianto per farlo funzionare 24 h/giorno).

La richiesta quindi di un minimo copmsumo mi pare del tutto fuor luogo e non motivata.

 

Al suo posto chiederei al "padrone di casa" di adeguare l'impianto alle vigenti norme tecniche, nonchè alla ripartizione come normata, forte dell'appoggio delle regole di buona tecnica (...chieda al suo "padrone di casa" copia del progetto del sistema di termoripartizione, sistema che di fatto gestisce i soldi che lei paga...se non c'è contesti tranquillamente il tutto, come indicato dalla vecchia legge 10/91).

 

Ci faccia sapere, se ritiene .....

Cari signori vorrei porvi un piccolo problemino collegato a queste benedette valvole termostatiche con annessi contabilizzatori : poiche' tutti dicono che si risparmia come mai chi come me che abito all'ultimo piano di uno stabile di 6 piani in Torino negli ultimi 2 esercizi gestiti con i contabilizzatori ho un aggravio di spesa del 25/30 % con una riduzione di temperatura di 3/4 gradi a seconda dell'ambiente mentre gli alloggi piu' interni risparmiano quello che io spendo in piu' ? bell'affare questo nuovo modo di contabilizzare il riscaldamento! Specifico che la ripartizione e' 35% fisso e 65% variabile e che l'impianto e' nuovo in quanto rifatto 2 anni fa.

Scusate ma in tema di ripartizione della quota fissa il criterio di ripartizione millesimale/m.cubi corrisponde ai millesimi di proprietà?

In altre parole la tabella di ripartizione millesimale/m.cubi equivale alla tabella dei millesimi di proprietà?

In cosa si sostanzia il criterio di ripartizione millesimale/m.cubi, che tabella è?

E' corretto ripartire per millesimi di proprietà oppure posso richiedere (in assenza di delibera assembleare e relative amggioranze) la creazione di una tabella millesimi/m. cubi?

Grazie

Miriam

buongiorno, mi spiego meglio.

il mio stabile ha 1 solo padrone di casa...

A mio parere è questo il problema... se io fossi padrone (purtroppo non lo sono) di un palazzo, farei come mi pare ed ho il diritto di fare il regolamento che voglio. Detto questo, credo che il riferimento normativo citato da Nanojoule sia un ottimo riferimento, ma è un riferimento normativo, non legislativo... in un normale condominio, la quota fissa viene decisa dall'assemblea, nel vostro caso è il padrone, a torto oppure a ragione, a deciderla... il valore del 50% è ovviamente a discapito dei più virtuosi, ma è lecito. Quello che invece non è lecito è imporre di mantenere aperte le valvole termostatiche oppure addebitare un quota in caso di zero consumi... le dispersioni di cui parla sono ampiamente equilibrate, in termini di consumo, dalla quota fissa: serve anche questo la quota fissa!!! Fateglielo capire al padrone!

 

Per quanto riguarda un possibile distacco dal centralizzato, questo non è possibile per due motivi:

 

1. Non siete proprietari dell'appartamento e come conduttori dovreste avere il benestare del proprietario;

2. In un condominio di soli 4 utenze è impossibile che non si verifichino notevoli squilibri, come indicato dalla nuova norma del c.c. art.1118 sul distacco unilaterale, in ogni caso sarebbe da dimostrare con una relazione tecnica che costa circa 1000 euro.

Già, concordo con GHIRO-72.

lauraignazio non sta in un condominio e quindi niente assemblea...l'unica cosa che può fare, credo, sia avviare una contrattazione con il padrone di casa. Se negli altri alloggi dello stabile ci sono altri inquilini si potrebbe coinvolgere anche loro in questa problematica e, con una sola voce, sostenere le ragioni davanti al padrone di casa.

Oggigiorno i proprietari di casa si tengono ben stretti gli inquilini (soprattutto quelli che pagano...) e un malcontento come questo dovrebbe preoccupare...

Cari signori vorrei porvi un piccolo problemino collegato a queste benedette valvole termostatiche con annessi contabilizzatori : poiche' tutti dicono che si risparmia come mai chi come me che abito all'ultimo piano di uno stabile di 6 piani in Torino negli ultimi 2 esercizi gestiti con i contabilizzatori ho un aggravio di spesa del 25/30 % con una riduzione di temperatura di 3/4 gradi a seconda dell'ambiente mentre gli alloggi piu' interni risparmiano quello che io spendo in piu' ? bell'affare questo nuovo modo di contabilizzare il riscaldamento! Specifico che la ripartizione e' 35% fisso e 65% variabile e che l'impianto e' nuovo in quanto rifatto 2 anni fa.

Si risparmia, si risparmia, o, meglio, si consuma di meno ...

sono sicuro che l'intero condominio avrà consumato molto meno metano dopo l'introduzione delle termostatiche.

Il problema è che gli appartamenti hanno diverso fabbisogno energetico, questo tema è stato stra-trattato sul forum.

A essere cattivi si potrebbe rispondere che per anni, dividendo a millesimi, il tuo riscaldamento te lo hanno pagato in gran parte gli altri condomini.

 

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Scusate ma in tema di ripartizione della quota fissa il criterio di ripartizione millesimale/m.cubi corrisponde ai millesimi di proprietà?

In altre parole la tabella di ripartizione millesimale/m.cubi equivale alla tabella dei millesimi di proprietà?

In cosa si sostanzia il criterio di ripartizione millesimale/m.cubi, che tabella è?

E' corretto ripartire per millesimi di proprietà oppure posso richiedere (in assenza di delibera assembleare e relative amggioranze) la creazione di una tabella millesimi/m. cubi?

Grazie

Miriam

Di solito c'è una tabella m/male apposita per le spese di riscaldamento che, credo (non ho mai avuto conferma) è proporzionale alla potenza termica totale dei radiatori installati in ogni appartamento.

Si risparmia, si risparmia, o, meglio, si consuma di meno...

Purtroppo, l'introduzione della contabilizzazione sfavorisce i piani terra e gli ultimi piani per ovvie ragioni di dispersioni... l'ideale sarebbe un centralizzato con contabilizzazione per l'intero edifico ad esclusione dei piani estremi, che andrebbero meglio con l'autonomo (in linea generale)... ovviamente senza essere aggravati delle spese della centrale termica di cui non usufruiscono.

 

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Di solito c'è una tabella m/male apposita per le spese di riscaldamento che, credo (non ho mai avuto conferma) è proporzionale alla potenza termica totale dei radiatori installati in ogni appartamento.

Si, la tabella millesimale del riscaldamento, se fatta con criterio, rispecchia il consumo energetico di ogni appartamento.

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