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Biggy

Parcheggio condominiale a me riservato: anarchia, soprusi, e irregolarità

Nell'atto di provenienza della casa da me di recenre acquistata, sottoscritto dai precedenti proprietarii col costruttore, si stabiliva che alla parte acquirente spettava l'utilizzo esclusivo di un parcheggio, univocamente individuabile sulla allegata planimetria dei parcheggi; questo diritto è passato a me all'atto dell'acquisto.

 

Sono proprietario dell'appartamento da una settimana, puntualmente trovo il mio posto occupato da un altro condomino di cui non conosco l'identità.

 

Ho scritto una email (perché al telefono non lo si trova mai) all'amministratore, con tanto di documentazione fotografica dell'utilizzo indebito da parte di questo condomino nonché di alcuni estratti dell'atto di provenienza.

Chiedevo di essere ricevuto ma nessuno ad oggi mi ha chiamato.

 

Vorrei fare chiudere con catena il parcheggio che deve essere di mio utilizzo esclusivo.

 

Pensate dovrò arrivare alle denunce?

 

Vengo inoltre a sapere che un altro condomino parcheggia nello spazio condominiale (chiuso da cancello automatico) pur non avendone diritto da contratto, limitando così i posti a disposizione.

Dicono abbia ottenuto dal costruttore una autorizzazione lrivata (con quale valore??).

 

Dimenticavo: i parcheggi non sono delimitati da strisce sulla pavinentazione nè identificati dai numeri indicati sulla planimetria allegata al contratto.

 

Pare che questa situazione si protratta da tempo, e che l'amministratore (mi riferiscono, ancora non posdo esprimermi) "non sia molto presente" (eufemismo).

 

Alcuni condomini ritengono addirittura che non esista una assegnazione dei parcheggi, tuttavia "carta canta", con riferimento ovviamente al mio contratto.

 

Consigli sul da farsi?

Il parcheggio sembrerebbe non essere catastato, tant'è che il perito dell'istituto erogante il mutuo non l'ha considerato nel valore dell'immobile, tuttavia il contratto parla chiaramente di diritto all'utilizzo esclusivo.

Vale lo stesso?

1) Vorrei fare chiudere con catena il parcheggio che deve essere di mio utilizzo esclusivo.

2) Vengo inoltre a sapere che un altro condomino parcheggia nello spazio condominisle (chiuso da cancello automatico) pur non avendone diritto da contratto, limitando così i posti a disposizione.

Dicono abbia ottenuto dal costruttore una autorizzazione privata (con quale valore??)

1) Essendo proprietà privata puoi farlo.

2) Chiedi per tramite dell'amministratore che questo condòmino esibisca all'assemblea il titolo valido che lo autorizza all'utilizzo del parcheggio condominiale: che esibisca o meno il titolo, la decisione finale (estromissione o meno dal parcheggio) spetterà all'assemblea.

ciao

da quanto scrivi, sembra tu non hai il posto assegnato in uso esclusivo o in proprietà, ma hai diritto ad un posto auto. Chiedi all'amministratore di mettere all'ordine del giorno l'argomento, e se non lo fa, ricorri per avere il tuo posto auto identificato. Da quanto scrivi, pero, a naso, visto tanti casi simili, potresti avere un atto privato del venditore che ti dice ciò, ma se sono statui fatti atti prima, del tuo, questi non saranno tenuti al rispetto di tale situazione e quindi non ti rimarrà che rivalerti su chi ti ha attribuito tale posto illecitamente.

L'area di parcheggio condominiale, compreso il tuo posto privato, potrebbe esser un BCNC (bene comune non censito).

Ma quel che conta è il titolo in tuo possesso: se l'atto di compravendita recita che hai un posto auto privato è così. Solo un altro titolo esibibile ed antecedente può smentire il tuo.

@ Camillo50 :

L'atto di provenienza recita testualmente "alla parte acquirente spetta l'utilizzo esclusivo del posto macchina identificato con il n.6 (sei)".

Al contratto era allegata la planimetria dei parcheggi (firmata da costruttore/venditore e dall'allora acquirente), identificati da nuneri da 1 a 9, e una freccia ad indicare il 6.

Il Notaio che ha redatto il mio contratto di acquisto ha inserito una copia della planimetria, sulla quale sono state aggiunte la mia firma e quella del venditore, oltre ovviamente a riportare nel contratto la frase di cui sopra.

Sembrerebbe quindi che io abbia diritto a un parcheggio ben preciso.

Sembrerebbe quindi che io abbia diritto a un parcheggio ben preciso.

Si è cosi....fai valere il tuo diritto verso colui che lo occupa impropriamente. Chiedi agli altri condomini e amministratore di ripristinare le numerazioni dei posti auto.

Il soggetto in questione credo che stia approfittando del fatto che è arrivato nuovo proprietario

@ Camillo50 :

L'atto di provenienza recita testualmente "alla parte acquirente spetta l'utilizzo esclusivo del posto macchina identificato con il n.6 (sei)".

Al contratto era allegata la planimetria dei parcheggi (firmata da costruttore/venditore e dall'allora acquirente), identificati da nuneri da 1 a 9, e una freccia ad indicare il 6.

Il Notaio che ha redatto il mio contratto di acquisto ha inserito una copia della planimetria, sulla quale sono state aggiunte la mia firma e quella del venditore, oltre ovviamente a riportare nel contratto la frase di cui sopra.

Sembrerebbe quindi che io abbia diritto a un parcheggio ben preciso.

ciao

sembrerebbe di si. Dovresti però, e solo per certezza, se la planimetria con la numerazione e le firme sono state allegate o comunque fatte per tutti gli atti precedenti. Se è così, identica esattamente lo spazio e usa mezzi di protezione idonei ad impedire al furbo di crearti problemi.

Ho oscurato indirizzo e firme.

 

Potrei quindi di mia iniziativa calcolarmi lo spazio, tracciare le linee, piantare due paletti per terra e chiudere con una catena?

No !

E cade anche l'ipotesi della denuncia di violazione di domicilio.

 

Quel piazzale destinato a parcheggio (oltre ad esser censito) è dichiarata parte comune condominiale; a te spetta l'uso esclusivo del posto n. 6, ma non è tua proprietà privata.

Chiedi all'amministratore di intervenire (è suo dovere!) per ripristinare la numerazione dei posti auto e i giusti spazi.

Per installare cancelletto o catena serve autorizzazione assembleare (proprietari di tutti gli appartamenti dell'edificio).

Me l'immaginavo, sapevo fosse condominiale, comunque se andassi da un giudice che leggesse che quel posto è di mio utilizzo esclusivo, si potrebbe sicuramente negare di poterlo proteggere dall'utilizzo non autorizzato e documentato (ho più foto) di terzi, pur non essendo proprietà privata? Diventa questione di interpretazione, quale è infatti la differenza pratica tra proprietá privata e proprietà condominiale della quale ho diritto all'utilizzo esclusivo?

 

Ad ogni modo, non c'è divisione nè numerazione dei posti, regna l'anarchia, arrivo adesso come nuovo proprietario ma questa situazione persiste da anni e l'amministratore pare non abbia mai fatto nulla.

 

Lunedi scorso gli ho inviato una email che ha ignorato, se lo chiamo ho la vaga impresdione che non riuscirò a parlarci, forse non resta altro che passare alle "maniere forti" ...

La differenza è presto spiegata.

Per un posto auto in proprietà privata l'assemblea non ha facoltà di delibera, mentre il proprietario può assumere liberamente le scelte che meglio preferisce.

Laddove invece trattasi di bene comune, è la comunità condominiale che deve autorizzare l'installazione del manufatto anche per il posto auto assegnato a te in uso esclusivo. L'uso è tuo, ma la proprietà è condominiale: l'assemblea è in diritto di scegliere anche un manufatto unico per tutti i posti auto assegnati.

E' chiaro che a fronte di motivi di tutela e sicurezza nessuno sarà capace di negarti l'installazione di catena o cancelletto.

ciao

 

non per contraddire altri, ma a te è assegnato l'uso esclusivo del posto 6, in base alla planimetria catastale che individua i posti auto in modo chiaro e preciso. Per me, tu hai l'uso esclusivo di tale zona, e sei tu che proteggi il tuo diritto. L'amministratore potrà solo richiamare, ma poco altro. E' vero che per recintarlo devi avere l'autorizzazione dell'assemblea, ma se metti un cavalletto blocca spazio, non hai alcun bisogno di altro. Recintarlo poi non conviene nemmeno a te.

L'uso è tuo, ma la proprietà è condominiale: ...........

La chiave di lettura non è questa .....quello dei parcheggi dall' 1 al 9 è uno spazio SI condominiale ma una proprietà in comunione tra 1 e 9. Quindi nessun altro dal di fuori o dello stesso condominio NON può occupare lo spazio destinato ad altri!

E' uno spazio comune al pari ad esempio del sottotetto....ma qui vi è il vantaggio della numerazione che qualifica lo spazio assegnato ad ognuno dei nove condomini.

Se qualcuno da fuori/esterno sale e parcheggia .....oppure se ad esempio il n° 3 anziché occupare solo il 3 occupa anche il 6, in entrambi i casi si comete un illecito!

E' messo nero su bianco che il numero 6 deve essere occupato da lui.

Consiglio...con carte alla mano Chiedi la consulenza ad un legale ai fini anche di una formale denuncia all'arma.

 

Dalla lettura del rogito .....la forma usata è tale perché si tratta di spazzi aperti e quindi il notai non poteva usare altra forma di espressione.....tutt'altra cosa sarebbe stata se gli spazzi fossero stati chiusi con relativi accatastamenti e numeri di subalterno assegnato ad ogni proprietario condòmino.

Faccio presente (se fosse sfuggito) che quello è l'atto di provenienza; tuttavia è prassi peraltro ben espressa nel mio contratyo che chi vende trasferisca tutti i diritti, pertinenze, annesdi e connessi tuttonincluso e nulla escluso.

Inoltre il Notaio ha allegato la stessa planimetria sulla quale abbiamo aggiunto le nuove firme, e specificato che mi spetta l'udo esclusivo del posto 6 come indicato nella planimetria cui infra.

Per puntualizzare che quello non è il mio contratto, ma è cone se lo fosse.

 

Penso consulterò un legale, sia per questa problematica che per quella della tettoia attaccata al mio balcone dall'inquilino del piano di sotto: la casa non è stata mai abitata dai proprietari, pee lungo tempo non abitata e poi locata a studentesse, e gli altri vondomino sono evudentemente abituati ad approfittarne, ma ora lì ci vivrò io e le cose cambieranno, necessariamente mio malgrado con le "cattive".

Ho parlato con due condomini: uno mi diceva "non è vero qui non ediste pisto suto riservato", e un altro "ascolti a me, la lasci dove trova posto, anche sulla rampa di accesso, qui funziona così, anche perché c'è il sig. B*****o del V piano che non ha diritto ma la mette lo stesso visto che dice di essersi fatto fare una autorizzazione dal costruttore".

L'amministratore non ha risposto alla mia email nè mi ha chiamato.

Esistono quindi margini di dialogo? Non mi pare....

Chiedi di mettere all'ordine del giorno della prossima assemblea condominiale di delimitare gli stalli per auto, sia con strisce che con catena, così da evidenziare il loro uso esclusivo. Se non c'è niente che evidenzi tale uso è logico che ogni condomino può sostenere di non essere a conoscenza del suo effettivo stato di spazio riservato, ritenendo così che fosse solo ad uso condominiale.

 

Ciao

Ci proverò ... l'amministratore purtroppo latita e se non l'ha fatto con le buone in questi anni ...

Dopo la riunione di condominio si viene a sapere che i due condomini che avrebbero i posti 8 e 9 (posti lato mare longitudinalmente alla rampa) usano abusivamente i posti di altri lato monte, infischiandosene che questi restino fuori, perché usare i loro posti 8 e 9 significherebbe bloccare tutto il parcheggio, specie se lato monte ci si dovesse stringere in 7 anziché stare in 6 come accade ora, perché mancherebbe lo spazio di manovra.

 

Inoltre vi è un condomino che non aveva acquistato alcun posto, ma avrebbe ricevuto dal costruttore l'autorizzazione a utilizzare un posto che lo stesso si era riservato, ma senza che si sia potuto capire quale, dal momento che sembra siano stati tutti venduti.

 

Ora si raccoglieranno le copie dei contratti per vedere effettivamente a chi spetta un posto e quale, e si fará una nuova riunione per decidere in base a questo cosa fare.

 

Ai tre condomini citati farebbe comodo la turnazione, ma da quel che ho letto in rete, non se ne parla in caso di presenza di diritto all'utilizzo esclusivo (ma in caso di parcheggi non assegnati e che si rivelano insufficienti) che differisce poco giuridicamente dalla proprietà privata.

 

Io ritengo che chi ha venduto posti in eccesso e rilasciato autorizzazioni fittizie e chi ha acquistato posti in eccesso si debbano prendere le loro responsabilità senza neppure provare dire a chi ha un posto esclusivo da contratto (quasi proprietá privata) che deve stare fuori un mese all'anno per fare stare chi non è dato sapere se si è fatto fregare o se ha consapevolmente acquisito un diritto non fruibile o fittizio per poi tentare di usurpare quello degli altri, non identico al proprio come ieri sentivo dire.

 

I nostri diritti non sono genericamente uguali in quanto entrambi avremmo diritto a un posto, ma tu hai il posto 8 e io il posto 6, e tu hai acquistato il posto 8 (messo forzatamente dal costruttore) pur sapendo che compravi qualcosa che limitava agli altri la fruizione del proprio.

 

Se proporranno la turnazione proseguirei per vie legali su questa linea.

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