#1 Inviato 13 Agosto, 2023 Buongiorno,volevo un chiarimento riguardo ai piccioni. Nel mio condominio è usanza di un condomine sfamare piccioni,merli,passerotti tortore ecc.. nelle parti comuni. Esiste un ordinanza che vieta sia in luoghi pubblici che privati il dare da mangiare ai piccioni (Columbia livia domestica) da diversi anni. Dopo aver fatto moltissime foto a questi volatili ho notato che non si trattano di piccioni ma di tortore (chi non se ne capisce non nota la differenza) Ho fatto una ricerca su internet e ho capito che fanno parte della solita famiglia e portano anche loro decine di malattie. Secondo voi l ordinanza si può fare rispettare visto che fà riferimento a solo una specie?
#2 Inviato 13 Agosto, 2023 Chelopatrenzio dice: e portano anche loro decine di malattie. Infatti, muoiono in Italia in media 25 persone al giorno per malattie portate dalle tortore e dai piccioni, per non parlare dell’intossicazione da tallio da parte dei loro escrementi, solo che i grandi poteri che controllano i media non vogliono che si sappia e tengono nascosta questa notizia… L’ordinanza indica con la denominazione scientifica la specie a cui si riferisce e di conseguenza si applica solo a quella. 1
#3 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: Infatti, muoiono in Italia in media 25 persone al giorno per malattie portate dalle tortore e dai piccioni, per non parlare dell’intossicazione da tallio da parte dei loro escrementi, solo che i grandi poteri che controllano i media non vogliono che si sappia e tengono nascosta questa notizia… L’ordinanza indica con la denominazione scientifica la specie a cui si riferisce e di conseguenza si applica solo a quella. Sarei molto curioso di sapere dove hai letto tale statistica perché io non l'ho trovata. Comunque l'animale più pericolo per l'uomo è la zanzara e non certo le tortore o i piccioni.
#4 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: Infatti, muoiono in Italia in media 25 persone al giorno per malattie portate dalle tortore e dai piccioni, per non parlare dell’intossicazione da tallio da parte dei loro escrementi, solo che i grandi poteri che controllano i media non vogliono che si sappia e tengono nascosta questa notizia… L’ordinanza indica con la denominazione scientifica la specie a cui si riferisce e di conseguenza si applica solo a quella. maledetti poteri forti, vorrà dire che continueranno a cagare nel mio terrazzo e io non potrò farci nulla
#5 Inviato 13 Agosto, 2023 caspita... quanto odio per le tortore! ho comunque qualche dubbio sulla validità di una ordinanza comunale che vieta a me di dare cibo nel mio cortile privato ai piccioni/tortore. La legge infatti non vieta di dar da mangiare ad animali liberi, quindi un'ordinanza non può limitare in luogo privato ciò che la legge consente. Il sindaco può imporre il divieto solo ed esclusivamente sul suolo pubblico
#6 Inviato 13 Agosto, 2023 Le tortore sono protette perché in via di estinzione, ma nei dovuti modi si possono cacciare. Antonio
#7 Inviato 13 Agosto, 2023 Voglio chiarire subito che Nessuno odia le tortore e nessuno gli vuole fare del male . Io ho visto le tortore ma probabilmente ci sono anche dei piccioni (non posso e non ho tempo di controllare chi viene a mangiare). Nel mio comune come in tanti comuni d Italia è vietato dare da mangiare ai piccioni perché è una specie invasiva e porta molte malattie. E sempre nell ordinanza del mio comune c'è scritto anche in luoghi privati e nel mio caso tanto privato non è visto che è condominiale. Modificato 13 Agosto, 2023 da Chelopatrenzio 1
#8 Inviato 13 Agosto, 2023 ULISSSE dice: Sarei molto curioso di sapere dove hai letto tale statistica perché io non l'ho trovata. Se gli escrementi dei Columbidae fossero così tossici per le concentrazioni di tallio, non v'è dubbio che questi uccelli sarebbero i primi ad esserne avvelenati.
#9 Inviato 13 Agosto, 2023 Ero curioso di sapere, ma madly non ha risposto per suoi impegni o altro. Comunque non mi risulta che a San Severino Marche sia morto qualcuno per colpa dei piccioni e non certo per colpa delle tortore che al massimo saranno 20 coppie in tutto a dire un numero elevato perché nel condominio dove sono ora raramente vedo tortore.
#10 Inviato 13 Agosto, 2023 ULISSSE dice: Sarei molto curioso di sapere dove hai letto tale statistica perché io non l'ho trovata. Ovviamente è un paradosso... Una volta sono i piccioni che portano decine di malattie, in un'altra discussione secondo un forumista erano gli oleandri che sembrava che facessero morire chissà quanti bambini e animali d a compagnia... (l'oleandro è veramente parecchio velenoso!) Modificato 13 Agosto, 2023 da madly
#11 Inviato 13 Agosto, 2023 rolando1 dice: Se gli escrementi dei Columbidae fossero così tossici per le concentrazioni di tallio, non v'è dubbio che questi uccelli sarebbero i primi ad esserne avvelenati. Sono perfettamente d'accordo con questa osservazione. Comunque sul sito ansa.it trovi scritto, a proposito del tallio: "E' una sostanza che una volta era una causa più frequente di avvelenamento perché veniva usato come topicida, poi è stato proibito dall'Ue. Ci sono stati dei casi a volte criminosi di avvelenamento, a volte un uso accidentale di prodotti che non si dovevano utilizzare, magari comprati da Internet. E' presente anche in alcuni dispositivi elettrici ed elettrotecnici. E' contenuto anche negli escrementi di piccione". Non ho mai fatto analisi degli escrementi di piccione anche perché il laboratorio che ho diretto non ha mai avuto necessità di acquistare la lampada al tallio, necessaria per fare un'analisi con lo spettrofotometro ad assorbimento atomico in dotazione, un Varian SpectrAA. Modificato 13 Agosto, 2023 da madly
#12 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: E' contenuto anche negli escrementi di piccione". L'affermazione può significare che le concentrazioni di tallio riscontrabili negli escrementi di piccione sono evidenziabili a livello di analisi strumentale, magari con spettroscopia o con spettrometria di massa, ma in quantità tali da non avere rilevanza dal punto di vista tossicologico. Modificato 13 Agosto, 2023 da rolando1
#13 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: Ovviamente è un paradosso... Ne prendo atto, ma non l'avevo capito forse per il mio Qi basso.
#14 Inviato 13 Agosto, 2023 Anche io penso che sia una bufala ma in rete trovi… Corriere della Sera del 30/09/17, pagine Milano-Cronaca Avvelenata dal tallio, 62enne in coma «Colpa degli escrementi di piccione» La donna è ricoverata in Rianimazione. Grave anche la sorella. Avevano trascorso un periodo di vacanza in Friuli, in una casa vicina a un fienile infestato dai volatili. Anche i famigliari hanno manifestato disturbi…
#15 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: Avvelenata dal tallio, 62enne in coma «Colpa degli escrementi di piccione» Bisognerebbe capire chi è lo Sherlock Holmes che ha fatto questa associazione logica. Io i piccioni li vedo sempre mangiare le cartacce di quello che buttiamo a terra noi eppure gli avvelenamenti da Tallio non mi paiono così diffusi. Sapevo invece che le tortore andavano lasciate in pace perché: 1) spiegazione contadina: sono gli uccelli che si sono posati sulla croce di gesù quando è morto e quindi non vanno molestati perché si offende dio. 2) son animali che hanno pulci e portano malattie pericolose per l'uomo La 1 non la voglio nemmeno commentare però mi fa sorridere cosa si inventasse la vecchia società contadina per spiegare il mondo che la circondava.
#16 Inviato 13 Agosto, 2023 madly dice: Anche io penso che sia una bufala ma in rete trovi… Corriere della Sera del 30/09/17, pagine Milano-Cronaca Avvelenata dal tallio, 62enne in coma «Colpa degli escrementi di piccione» La donna è ricoverata in Rianimazione. Grave anche la sorella. Avevano trascorso un periodo di vacanza in Friuli, in una casa vicina a un fienile infestato dai volatili. Anche i famigliari hanno manifestato disturbi… E' assolutamente sconsigliato assumere i quotidiani come strumento di aggiornamento personale, e in special modo nelle discipline scientifiche, tossicologia compresa. Dopo qualche giorno anche il Corriere ha aggiornato la notizia scrivendo che un familiare era stato indagato per il duplice omicidio attuato con tallio acquistato su internet. Ps. Purtroppo, anche se la stragrande maggioranza delle persone disconosce di seguire il metodo "Post hoc, ergo propter hoc", attribuendone manifesta fallacia, poi nella quotidianità ne fa uso corrente. A parole ne rinnega l'acquisizione, ma poi adotta ad ogni pie' sospinto, questo comune e inconscio bias cognitivo di comodo. Giornalisti compresi. Modificato 13 Agosto, 2023 da rolando1
#17 Inviato 13 Agosto, 2023 desperados dice: La 1 non la voglio nemmeno commentare però mi fa sorridere cosa si inventasse la vecchia società contadina per spiegare il mondo che la circondava. In quale zona d'Italia l'hai riscontrata perché io sono un ex contadino eppure non l'ho mai sentita raccontare. Attento perché non è come lasci intendere te: le persone non erano sprovvedute e credulone, ma soprattutto erano molto molto disponibili ad aiutare il prossimo e non egoiste come oggi.
#18 Inviato 13 Agosto, 2023 dal Ministero della Salute ... riferito alla contaminazione dell'acqua potabile L’emivita del tallio è di 3-8 giorni negli animali da laboratorio e di circa 10, e fino a 30, nell’uomo (IPCS,1996). Le principali vie di eliminazione del tallio sono le urine e le feci; un’altra importante via di eliminazione è la deposizione del tallio nei capelli e nelle unghie (IPCS, 1996). Il meccanismo con cui il tallio esercita la sua azione tossica sugli organismi non ancora è del tutto definito. Il tallio può infatti interagire in diversi modi con le funzioni cellulari. Il tallio ha una tossicità acuta nei mammiferi superiore a quella di mercurio, cadmio, piombo, zinco e rame (Cheam, 2001). Nel ratto in seguito a somministrazione per gavaggio si osservano alopecia, difficoltà di respirazione, diarrea e variazioni di parametri biochimici (Leloux et al., 1987; Mourelle et al., 1988) Per il tallio il D.Lgs. 31/2001 non indica valori limite specifici, in quanto questo elemento normalmente è presente nelle acque in concentrazioni molto basse, tali da rendere superflua la fissazione di un valore limite. ... Esiste in natura sotto forma di ossido o di sali come, ad esempio, cloruri e fluoruri, disperso in argille, fanghi e graniti; si trova, inoltre, in diversi minerali di zolfo. I composti del tallio sono volatili ad alte temperature. La presenza del tallio nell'ambiente deriva soprattutto da attività svolte dall'uomo, tra cui la combustione del carbone per produrre energia e per uso domestico, la fusione di metalli ferrosi e non-ferrosi, le attività di estrazione di minerali (oro, rame, piombo, zinco e uranio) e vari processi industriali. Il tallio emesso in aria si deposita al suolo e nelle acque superficiali dove può rimanere per tempi lunghi. Il tallio presente nel suolo viene assorbito dai vegetali attraverso le radici e le foglie dove può accumularsi ... ... Nella prima metà del 1900 alcuni sali di tallio (ad esempio, solfato, acetato e carbonato) con elevata tossicità furono massicciamente utilizzati nella preparazione di insetticidi e veleni per roditori (rodenticidi), un impiego che ha causato danni agli animali e alla vegetazione. Questi usi sono stati abbandonati e proibiti (almeno in molti Paesi), sebbene il sia ancora venduto in alcuni Paesi in via di sviluppo nei quali è ancora consentita la sua applicazione come antiparassitario o pesticida ... --link_rimosso-- Presenza di tallio nell'ambiente: fonti di contaminazione, distribuzione e modalità di monitoraggio Bozena Karbowskaautore corrispondente Il tallio viene rilasciato nella biosfera da fonti sia naturali che antropiche. Generalmente è presente nell'ambiente a bassi livelli; tuttavia, l'attività umana ne ha notevolmente accresciuto il contenuto. Le emissioni atmosferiche e la deposizione da fonti industriali hanno provocato un aumento delle concentrazioni di tallio in prossimità di fonderie di minerali e impianti di combustione del carbone. Livelli aumentati di tallio si trovano negli ortaggi, nella frutta e negli animali da allevamento ... La revisione comprende anche una panoramica dei metodi analitici comunemente applicati per la determinazione del tallio nelle ceneri volanti provenienti dalla combustione industriale del carbone, nelle acque superficiali e sotterranee, nei suoli e nei sedimenti (compreso il suolo derivato da diversi materiali di base), nelle piante e nei tessuti animali così come negli organismi umani ... Il tallio è naturalmente presente nell'ambiente, in particolare nei suoi elementi terrestri, sebbene di solito a basse concentrazioni. L'arricchimento di nicchie specifiche con composti a base di tallio è il risultato diretto di uno specifico modello di trasporto, mostrato in Fig. 1. Thallium accumulation in birds = Accumulo di tallio negli uccelli in terrestrial organisms + in aquatic organisms + in human organisms in air + in soil + in water + in plant biomass from attività vulcaniche e combustioni del carbone
#19 Inviato 13 Agosto, 2023 ULISSSE dice: In quale zona d'Italia l'hai riscontrata Nelle colline del fiorentino nella parte sud verso siena. Comunque qui ogni posto ha le sue tradizioni\usanze\detti... quindi la cosa non mi stupisce più di tanto. ULISSSE dice: le persone non erano sprovvedute Io ho scritto un'altra cosa: desperados dice: mi fa sorridere cosa si inventasse la vecchia società contadina per spiegare il mondo che la circondava. Quindi implicitamente ho detto che lo spirito di osservazione non gli mancava. Chiaramente le conoscenze erano quelle che erano.
#20 Inviato 13 Agosto, 2023 ULISSSE dice: In quale zona d'Italia l'hai riscontrata Ogni campanile ha suoi detti, proverbi e usanze, 8.000 comuni più le frazioni ai voglia a conoscerle tutte. Antonio 1
#21 Inviato 13 Agosto, 2023 ULISSSE dice: In quale zona d'Italia l'hai riscontrata perché io sono un ex contadino eppure non l'ho mai sentita raccontare. I contadini fedeli alla religione cristiana (dai Vangeli e dalla Bibbia) ... ... con alcune origini nella religione ebraica Quindi vari simbolismi sparsi in ogni religione ... ... alcuni di quali sono stati confermati o ribaltati (nei significati) Naturalmente non conosco tutti i simbolismi (ma so che ci sono) 17 dicembre 2020 - SECONDO GIORNO - Novena di Natale LE TORTORE O COLOMBE