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giovy

Oneri accantieramento e vari già pagati ma non eseguiti.

Salve a tutti, chiedo un parere su come procedere per la seguente situazione che cercherò di riassumere:

- Lavori rifacimento fognature in condominio di 11+14 appartamenti e 4 negozi, deliberati in febbraio 2014 per circa 50.000 euro;

- Convocazione assemblea straordinaria in giugno 2014 per relazione stato avanzamento, non è stato inviato il verbale, pareva ci

fosse un risparmio con il quale si poteva ripavimentare la parte comune delle cantine, si è rivelato inesistente;

- In diverse date (15/6 - 20/6 - 26/6 - 27/8) ho chiesto i documenti che consistevano nel contratto con l'impresa e tutti gli altri

documenti tra cui quelli relativi allo smaltimento delle tubazioni in amianto (questo sarebbe un capitolo a parte);

-I lavori sono terminati entro giugno 2014 come da contratto;

- L'amministratore non ha mai risposto, ma li ha inviati per mail in data 3 dicembre, un giorno prima dell'assemblea straordinaria

convocata per il 4/12/14 per illustrare la relazione del Direttore lavori e la contabilità finale. L'Assemblea NON ERA VALIDA per la

mancanza del quorum. NON E' STATA RICONVOCATA;Non ha inviato il verbale;

- A fine marzo 2015 è arrivata una lettera datata 1 Aprile 2015 con cui ha chiesto il saldo lavori fognature entro il 15/4/2015 (evi-

dentemente aveva anticipato la somma...) e ha inviato la convocazione dell'assemblea ordinaria per il 16/4/2015, nonchè la documentazione per le detrazioni IRPEF 50%; da qui ci siamo accorti che l'impresa è stata INTERAMENTE pagata nel 2014 e qui inizia il problema: abbiamo verificato che gli oneri di accantieramento che erano stati indicati sul consuntivo (900 euro), che prevedevano la

installazione di uno spogliatoio per gli operai, un wc e uno spazio parcheggio sulla strada, NON erano stati eseguiti (foto probatoria) così come non erano stati eseguiti la demolizione e ricostruzione di una scaletta nella cantina per altri 850 euro.

- Nella riunione del 16/4/15, valida, abbiamo fatto richiesta all'amm.re di rimborso di questa cifra (il Presidente in quella circostanza

era però una CONDOMINA e non l'amm.re) e chiesto la restituzione di queste (ed altre) somme detraendole dalle quote dovute per l'anno successivo;

- Il verbale NON ci è stato inviato fino al 18 NOVEMBRE 2015, insieme ai bollettini delle spese ordinarie già scaduti da due mesi e ora che è arrivato abbiamo visto che ha scritto "Dopo contestazione all'impresa queste somme verranno restituite".....!!!!

Mi sembra un modo per non prendersi le proprie responsabilità e continuare a prenderci in giro, come possiamo agire ora per il recupero

delle somme non dovute? Si può impugnare il verbale anche se non ci sono le indicazioni dei pareri dei votanti? Si può impugnare la delibera? E' oramai inutile fare una lettera di contestazione all'impresa, e se no a chi spetta farla?

Grazie per la pazienza e per l'aiuto!

PS: Tanto per essere chiari, ci avevano chiesto altri 900 euro per una videoispezione precedente ai lavori mai effettuata quando ne avevamo già fatte altre due al costo di 250 euro cadauna.... se non me ne fossi accorta avremmo pagato anche quella. Grazie ancora e cordiali saluti a tutti.

I lavori sono stati assegnati "a misura" od "a corpo"? Generalmente gli oneri per la sicurezza debbono essere analiticamente indicati sul piano di sicurezza ciò non significa che la loro quantificazione comporti lo scorporo nei confronti del committente (sia privato che pubblico). Leggere il contratto: se il prezzo è "chiuso" l'importo deve essere corrisposto intergralmente, la ditta ci può rimettere come guadagnarci, di solito è buona norma non assegnare i lavori "a misura" in quanto ci sono alte probabilità di contestazioni, da ambo le parti. Si tenga presente che la ditta ha la facoltà di utilizzare altri mezzi e/o dispositivi di sicurezza alternativi a quelli indicati nel PSC, per es. per i bagni può dire di avere affittato un locale vicino al posto di lavoro oppure dire che utilizzeranno quelli della sede dell'impresa, ciò non toglie che questo come tutte le altre quantità elencate in eventuale computo metrico estimativo sono puramente indicative e generiche nel caso di contratto a corpo

  • Confuso 1

Come dicevo, il contratto ci è stato inviato dall'amm.re solo sei mesi dopo la fine dei lavori e il pagamento degli stessi!

Dal contratto si evince che i lavori sono stati assegnati a misura, riporto testualmente:

"ART. 6 CONTABILITA' LAVORI - I lavori saranno contabilizzati a misura

ART. 7 PAGAMENTI - omissis

ART. 8 DIRETTORE LAVORI - COORDINATORE SICUREZZA

Per conto del Committente è stato nominato quale Direttore Lavori l'Ing........

Per conto del Committente è stato nominato quale Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione

l'Ing. ......."

Il Direttore Lavori è quello che ha redatto il piano della sicurezza dal quale risulta come doveva essere

fatto l'accantieramento, con tanto di piantina; visto che siamo venuti a conoscenza solo da poco che l'impresa non ha adempiuto a quanto previsto, chi ci restituisce le somme indebitamente versate?

Come si può procedere giuridicamente? Grazie.

Benissimo, si parla comunque dei "lavori", non degli oneri della sicurezza per cui bisogna visionare sia il PSC che il POS (Piano Operativo di Sicurezza) dove potrebbe esserci precisato diversa attuazione delle misure da adottare. Comunque sia la mancata attuazione delle opere provvisionali poteva e doveva essere contestata dal D.L. anche sul giornale dei lavori, reputo tardiva la sua contestazione a meno che non possa essere provata con certezza: siamo sicuri che intentando una causa riusciamo ad ottenere qualche risultato? Sia la ditta che il D.L. che i condomini possono dichiarare tutto ed il contrario di tutto, se riuscite ad ottenere qualche risultato sarebbe una giusta causa per la sicurezza in quanto troppo spesso le imprese "risparmiano" su di essa offrendo ribassi troppo bassi per aggiudicarsi i lavori (salvo pentirsene a posteriori in caso di incidenti più o meno gravi, oppure di multe, od anche di mancati pagamenti per non aver ottemperato ai propri obblighi)

L'assemblea ha ricevuto il Piano di Sicurezza e Coordinamento, con data di aprile 2014, solo il giorno

prima della convocazione dell'assemblea straordinaria del 4 dicembre, quando si sarebbero dovute

approvare la relazione del Direttore Lavori e la contabilità finale (riunione non valida, non riconvocata,

documenti mai approvati formalmente con delibera!!!). La mia domanda è: se il PSC redatto dal DL

prevedeva questi oneri di accantieramento e non si è provveduto a mettere in opera nè spogliatoio, nè

servizi igienici, nè spazio per autocarro, e non si è fatta la demolizione+ricostruzione di una scala in cantina, di chi è la responsabilità? Non credo di aver mai ricevuto il POS. Grazie delle cortesi risposte.

Un conto sono gli oneri di accantieramento che "sarebbero" (in teoria) non soggetti a ribasso: DEVONO essere indicati nel PSC ma spesso la loro elencazione ed il loro costo rimane sulla carta, se non sono stati contestati a suo tempo e se nessuno se ne è accorto (per esempio la ASL o l'Ispettorato del Lavoro) come suol dirsi: Ciccia! Erano e servivano per l'impresa, ovvero per gli operai, la questione è che è difficile provare a posteriori la mancata realizzazione di tali accantieramenti.

Diverso il caso di lavori "FORNITI" e richiesti dal committenti qualora il contratto sia "A MISURA" e non a corpo: Tutti i lavori devono essere elencati nei "libretti delle misure" che il DL deve, nel corso delle lavorazioni, verificare ed approvare perchè possano essere pagati all'impresa i SAL (Stati d'Avanzamento dei Lavori). Siamo sicuri che in cambio della demolizione e ricostruzione della scala non sia stato eseguito qualcos'altro in cambio?

Responsabilità:

1) Per gli oneri di sicurezza è responsabile in primis l'impresa ma anche il coordinatore della sicurezza (se esisteva, beninteso), in terz'ordine l'amministratore (Il coordinatore controlla l'impresa, il committente controlla l'operato del coordinatore)

2) Per i lavori risponde sempre la ditta dell'esecuzione, poi il "Responsabile dei Lavori" (sempre se è stato nominato), in secondo luogo il D.L. (che potrebbe coincidere col responsabile dei lavori) che deve controllare che i lavori corrispondano al progetto ed i materiali siano quelli descritti nel Capitolato d'Appalto, segue l'amministratore che deve controllare l'operato del D.L. ed in utlimo i condomini(=Committente), che operano le scelte (della ditta, del D.L., dell'amministratore)

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