#26 Inviato 21 Marzo, 2023 Danielabi dice: Leonardo ha postato i dati della sua abitazione e con SEN avrebbe pagato di piu'; altri non si sono accorti degli aumenti (con fornitori mercato libero). In effetti non so se @TGuido56 ha letto la mia esperienza. Io per la mia abitazione privata sono passato da SEN a ENEL Energia dal 1 novembre 2022 ed il nuovo contratto prevede il prezzo al PUN + €. 0,005 al Kw. (credo ci siano anche fornitori più conveniente che applicano la tariffa PUN + 0,00) E' anche vero che pago €. 144,00 all'anno di costi fissi mentre i costi fissi con SEN sono minori. Poichè mio figlio è rimasto con SEN, avendo sottomano entrambe le tariffe, posso confrontarle in tempo reale e fare un calcolo precisissimo del costo a Kw più vari balzelli e costi fissi con una potenza impegnata di 3 Kw. di SEN e ENEL ENERGIA. Il problema è che SEN aggiorna i prezzi a trimestre e finchè non sarà raggiunto un prezzo costante, con il calo mensile del PUN attualmente diventa vantaggioso stare nel mercato libero. Come si evince dal riquadro che avevo postato e che riposto qui, pur pagando maggiori costi fissi, in questi due bimestri in cui sono passato al mercato libero (novembre/dicembre/2022 e gennaio/febbraio 2023 ho risparmiato €. 66,40 nel bimestre novembre/dicembre ed €. 49,56. N.B i costi al Kw indicati non sono quelli della componente materia ma sono i costi al kw comprensivi di tutte le voci (accise comprese) e tutte le cifre sono comprensive di iva al 10%. In praatica il conto della serva che guarda quanto esce realmente dalla tasca. --img_rimossa-- 1
#27 Inviato 21 Marzo, 2023 Buongiorno Leonardo i prezzi di nov e dic, del SEN sono comprensivi di iva ? e quelli di ENEL ENERGIA ? Modificato 21 Marzo, 2023 da nervino100
#28 Inviato 21 Marzo, 2023 nervino100 dice: Buongiorno Leonardo i prezzi di nov e dic, del SEN sono comprensivi di iva ? e quelli di ENEL ENERGIA ? E? tutto iva compresa perchè, come ho detto, ho fatto i conti precisi di quello che spendo. Anche i TOTALI sono iva compresa al 10%
#29 Inviato 21 Marzo, 2023 Leonardo53 dice: E? tutto iva compresa perchè, come ho detto, ho fatto i conti precisi di quello che spendo. Anche i TOTALI sono iva compresa al 10% OK👍 Modificato 21 Marzo, 2023 da nervino100
#30 Inviato 21 Marzo, 2023 Danielabi dice: Grazie a te per aver proposto l'argomento, che, a mio avviso puo' proseguire...🙂 🤔 in altro post alcuni utenti con contratto Enel Energia si stupivano delle lamentele di chi avesse come fornitore SEN... Stimo andando un po' off-topic, perché si è passati agli utenti privati e non i condomini, ma aggiungo ancora qualcosa. La questione è complessa. E spesso - com'è umano del resto - si resta aggrappati alla propria idea. Purtroppo sono scarse le fonti attendibili per farsi un quadro certo, nero su bianco, dei costi pregressi e attuali della Tutela e del mercato libero. Per la Tutela ci si può basare sul grafico dell'Autorità che mostra la storia dei costi trimestrali dal 2016 ad oggi. Però ha dei limiti. Fa una fotografia della sola "famiglia tipo" con inettitudine al risparmio: consumo 2700 kWh/anno di cui circa un terzo in ore diurne. E le barre materia energia, rosso mattone, non sono il solo costo del kWh ma includono anche il costo fisso e quelli di dispacciamento e perequazione. Quasi identico, di uso meno immediato, ma con una marcia in più è Qui bisogna prima inserire alcuni dati: la propria potenza al contatore (tipicamente 3 kW) e il consumo annuo (mettiamoci pure la famiglia da 2700 kWh/anno). Poi dal menu Stima costo si scorre su una delle voci "Maggior Tutela trimestre" e infine si apre la linguetta "Materia prima energia - Quota energia". Lì c'è il prezzo energia della Tutela, trimestre per trimestre. Per un confronto "alla pari" con un contratto sul libero andrebbero sommati assieme il prezzo energia e perequazione (perché la perequazione c'è solo in Tutela, sul libero non esiste). Insomma... la cosa si fa complicata e c'è da perderci del tempo. Nella pagina c'è anche un pulsante che replica dinamicamente il grafico di ARERA (a dimostrazione del fatto che grazie al cielo i dati non sono un'opinione) ma qui può dare la distribuzione costi per qualsiasi consumo e anche in regime biorario, selezionandolo e inserendo la percentuale in F1. Per il prezzo storico mensile sulla borsa elettrica nazionale - il PUN che è la base di tutti i contratti sul libero indicizzati - la bibbia è Per visualizzare il grafico bisogna prima dare "accetto" dalle due caselle e pulsante. Qui viene chiamato MPE-MGP (mercato del giorno prima) perché i prezzi si formano ogni giorno per l'altro. Il grafico si limita agli ultimi 13 mesi. Il prezzo è in €/MWh sarebbe a dire millemisi di €/kWh. Pasticciando sul sito si ottengono anche le tebelle numeriche. Attenzione al fatto che tutti i valori vanno incrementati a mano delle perdite di rete: 10,2% per il 2022 e 10,0% per il 2023. Perché questo è il costo finale per gli utenti. Penso di poter trarre alcune conclusioni. La Tutela fa pagare in ritardo (di uno o due trimestri) quel che non aveva fatto pagare prima. Prendiamo i tre mesi folli luglio-settembre 2022. La Tutela come prezzo energia + perequazione era a 0,293 €/kWh (senza IVA e altri costi tal quali sia Tutela che libero). Il prezzo all'ingrosso nella borsa elettrica nazionale è andato in quei tre mesi a 0,487 0,599 e 0,474 €/kWh. Media sul trimestre: 0,520 €/kWh (ci ho aggiunto io le perdite di rete 10,2% che in Tutela sono già comprese). Questo sarebbe stato il costo minimo nei mesi estivi per un contratto sul libero indicizzato al PUN. In quei mesi la Tutela veniva molto meno. Adesso, trimestre gennaio-marzo 2023, è esattamente il contrario: la Tutela è esosa a 0,396 €/kWh e la borsa elettrica (media dal 1º gennaio al 21 marzo + perdite) è a 0,179 €/kWh. Non c'è storia. Lo Stato non ci fa il pizzo. Il bilancio entrate-uscite della "partita Tutela" alla fine dev'esser zero. Ma ha mantenuto un sistema vecchio (ad aggiornamento trimestrale dei prezzi) che oggi come oggi produce questi contraccolpi. Così, inconsapevolmente, lo Stato sta favorendo la fuoriuscita dalla Tutela, autoconvincendosi che tutto funziona e il mercato è sano. Come ho già detto, in realtà per l'utente può andar bene o andar male. Serve fortuna e capacità di destreggiarsi. Mi spiace solo per le nonnette anziane poco avvezze ai conti, poco abili a discernere tra offerte serie e fregature, e senza nipoti che se le prendano a cuore: verranno strozzate dal mercato libero.
#31 Inviato 21 Marzo, 2023 TGuido56 dice: Mi spiace solo per le nonnette anziane poco avvezze ai conti, poco abili a discernere tra offerte serie e fregature, e senza nipoti che se le prendano a cuore: verranno strozzate dal mercato libero 🙄 dovrai dispiacerti anche per non nonnette....😄 In buona sostanza: che Dio ce la mandi buona, perchè se dovesse aggravarsi la situazione di guerra, arrivare un'altra pandemia, aggravarsi la siccità o arrivare l'orda di cavallette, potrebbe sballare ancora tutto e, di fatto, le differenze che si possono notare solo sulla lunga distanza, potrebbero gravare in modo consistente ora sul tutelato (sino al 2024) o viceversa sul mercato libero. In buona sostanza prendere una decisione è come vincere al superenalotto. Per le utenze condominiali, meglio lasciarsi traghettare nel STG Pensi che sia un riassunto plausibile? 1
#32 Inviato 21 Marzo, 2023 Leonardo53 dice: In effetti non so se @TGuido56 ha letto la mia esperienza. Io per la mia abitazione privata sono passato da SEN a ENEL Energia... Grazie @Leonardo53 confermo il costo SEN che hai postato. Dipende (in minima misura) dalla ripartizione dei consumi in fasce orarie. Se prendo il monorario SEN di ottobre-dicembre il "costo finito" viene 0,6225 €/kWh, molto vicino ai tuoi 0,628 €/kWh. Per arrivare a 0,628 €/kWh devi aver supposto metà dei consumi in fascia F1, che mi sembra eccessivo. ARERA assume 33%, a casa nostra siamo al 28% (lavapiatti e lavatrici di notte). In tal caso il costo finito scenderebbe a 0,621. La ripartizione per SEN monorario novembre-dicembre è: costo energia + perequazione = 0,5172; dispacciamento = 0,0173; trasporto e gestione = 0,0087; accisa = 0,0227. Al tutto va aggiunta IVA 10%. Totale = 0,6225 €/kWh. La valutazione (iper)realistica della tua bolletta novembre-dicembre con SEN monorario la trovi su e darebbe 229,56 €. Da qui mi viene da sospettare che tu abbia conteggiato l'accisa su tutto il consumo, mentre con 342 kWh/bimestre, ossia 171 kWh/mese, si rientra nell'esonero sui primi 150 kWh (se si è residenti) e si paga l'accisa solo sull'eccedenza che dovrebbe essere 21 kWh/mese. Quindi il tuo conto finale della bolletta SEN andrebbe abbassato di 150 × 2 × 0,0227 × (1 + 10% IVA) = 7,50 €. Più o meno coi conti ci siamo. L'esercizio fatto fa capire quanto sia difficile confrontare con precisione "alla pari" due contratti. Da un mese all'altro i consumi cambiano, cambia la ripartizione in fasce, cambia la parte soggetta ad accisa. Anche se volessimo non riusciremmo a trovare due case con lo stesso identico profilo di consumo. E poi in un contratto sul libero agganciato al PUN è lo stesso prezzo energia che cambia da un mese all'altro. Di tutti i costi del SEN quello che interessa veramente è l'energia + perequazione. Gli altri sono obbligati e restano uguali in tutti i contratti. Non sto a cavillare sul dispacciamento che in Tutela è ex-ante e sul libero ex-post: la differenza è impalpabile. Per gennaio-febbraio il monorario SEN tutto compreso è 0,4927 €/kWh. Anche qui appena più basso della tua stima di 0,496 (non lo esplodo in sottocifre ma fìdati) La valutazione della bolletta con SEN monorario la trovi su e viene 167,54 €. Quindi all'apparenza sembra erodersi un po' lo svantaggio del SEN. Ma per le due bollette rimarrebbe pur sempre di +55,00 e +41,30 €. Diciamo pure, estrapolando pari pari, +179 €/anno per il SEN. Come avevo detto la Tutela fa pagare in ritardo il suo "sottocosto" dell'estate 2022. Pertanto sino a fine marzo SEN è nettamente fuori mercato. Se rifacessimo l'esercizio di paragone per luglio-settembre 2022 col PUN di quei mesi si scoprirebbe che su quei tre mesi (col tuo consumo medio di 162 kWh/mese) il SEN avrebbe totalizzato 124,30 € in meno di ENEL. Allora che fare? O si è svegli e si cambia un mese sì e uno no, oppure si confida sul fatto che lo Stato in media (diciamo nel corso di 1 anno) può far pagare forse 10-20 € in più, ma almeno non stressa e non costringe a inseguire i capricci del mercato. Ne abbiamo già abbastanza con le assicurazioni, i telefonini, il fisso con la fibra. Ogni tanto ci do un'occhiata, ma do anche valore al mio tempo risparmiato su queste cose. Che poi mi sia capitato di diventare consulente gratuito dei turlupinati... è un'altra cosa e la faccio volentieri. In conclusione: bene anche per ENEL perché ha un fisso allineato con molti altri e uno spread contenuto. E non va sottovalutata la presenza di sportelli fisici sul territorio e l'emissione sempre sui consumi reali e non "abbondantemente presunti" come capita con altri fornitori.
#33 Inviato 21 Marzo, 2023 TGuido56 dice: In conclusione: bene anche per ENEL perché ha un fisso allineato con molti altri e uno spread contenuto. E non va sottovalutata la presenza di sportelli fisici sul territorio e l'emissione sempre sui consumi reali e non "abbondantemente presunti" come capita con altri fornitori Si, il mio calcolo è approssimato ma come hai potuto notare, anche i costi fissi (quelli che non sono a Kw) sono maggiori nel mercato libero ma nell'insieme, come dici tu, ho avuto fortuna a passare nel mercato libero fidandomi di un amico d'infanzia che lavora in ENEL e comunque ni rendo conto che anche passando al libero avrei potuto risparmiare 1 o 2 centesimi al Kw sulla tariffa PUN +... In verità sono rimasto in ENEL anche perchè sono da sempre in ENEL GAS mercato tutelato e mi piace molto la gestione sia di SEN che di ENEL perchè entrambi (anche per il gas con contatore elettronico) mettono sul sito i consumi mensili quasi in tempo reale. Si possono scaricare le fatture con dettaglio anche degli anni precedenti ed io che sono contrario all'addebito in conto mi trovo molto bene a pagare on line con una carta prepagata (SUPERFLASH di INTESA) che mi consente di creare una carta virtuale usa e getta pari all'importo della bolletta e pagare on line senza spese. Per quanto riguarda i consumi di energia, anch'io sono sotto la media dei 2.700. Per farti capire quanto mi piacciono i numeri... ecco i kw da me consumati negli ultimi 10 anni 😊
#34 Inviato 21 Marzo, 2023 Danielabi dice: 🙄 dovrai dispiacerti anche per non nonnette....😄 In buona sostanza: che Dio ce la mandi buona, 👍 perchè se dovesse aggravarsi la situazione di guerra, arrivare un'altra pandemia, aggravarsi la siccità o arrivare l'orda di cavallette, potrebbe sballare ancora tutto e, di fatto, le differenze che si possono notare solo sulla lunga distanza, brava Dany Cita potrebbero gravare in modo consistente ora sul tutelato (sino al 2024) o viceversa sul mercato libero. In buona sostanza prendere una decisione è come vincere al superenalotto. condivido Dany Cita Per le utenze condominiali, meglio lasciarsi traghettare nel STG prendere una decisione è come vincere al superenalotto. Cita Pensi che sia un riassunto plausibile? Modificato 21 Marzo, 2023 da nervino100
#35 Inviato 21 Marzo, 2023 Danielabi dice: In buona sostanza: che Dio ce la mandi buona, perchè se dovesse aggravarsi la situazione di guerra, arrivare un'altra pandemia, aggravarsi la siccità o arrivare l'orda di cavallette, ... sto consumando la pellicola ...
#36 Inviato 21 Marzo, 2023 nervino100 dice: Buongiorno Leonardo, i prezzi di nov e dic, del SEN sono comprensivi di iva ? Mi intrufolo anche qua per ulteriori delucidazioni. Dalla tabella Excel di ARERA dei costi SEN (il file elettricita-domestici.xls) mancano solo l'accisa e l'IVA 10%. L'accisa per utenti domestici è fissa da decenni a 0,0227 €/kWh. La scocciatura è che per i residenti con potenza 3 kW viene applicata in modo "sconclusionato": zero sino a 150 kWh/mese, poi è unitaria per l'eccedenza sino a 220 kWh/mese, poi il doppio per l'ulteriore eccedenza sino a 370 kWh/mese, poi unitaria per consumi ulteriori. Qui a pag. 5 c'è l'aliquota ma non c'è la formula per calcolarla. L'IVA 10% si applica su tutto, compresa l'accisa (tassa sulla tassa!). Il limite del foglie Excel è che aiuta poco per fare un raffronto con le offerte sul libero. Perché nella quota energia che vi compare sono sommati assieme il prezzo energia, di dispacciamento e di perequazione. Bisogna aprire nell'Excel le colonne nascoste (col "+" che c'è in alto tra la colonna B e la J) e compaiono i costi snocciolati: PE (energia), PD (dispacciamento), PPE (perequazione energia). Quello che va preso per confrontare SEN e offerte sul libero è il vero costo energia SEN ossia la somma di PE + PPE. Tutto il resto non serve perché è tal quale. Il PD diciamo pure che non cambia tra SEN e libero, anche se è applicabile con modalità diverse. Ad esempio molti contratti nominano le voci di questa tabella --img_rimossa-- con in aggiunta (è nuovo dall'anno scorso) il "corrispettivo capacità produttiva". Bene, tutta 'sta roba assieme è il PD = dispacciamento. Non lo mettiamo né di qua né di là e facciamo prima. Per le offerte sul libero agganciate al mercato il vero costo è il PUN+perdite 10% + lo spread (in genere già dichiarato con perdite comprese). Per le offerte Placet non lo chiamano spread ma alfa e in questo caso può venir esposto senza perdite: bisogna aggiungerci il 10% da soli. Comunque sia è meglio scartare le Placet perché le mettono lì per bellezza (tutte costosissime). Come avevo già evidenziato è molto complesso fare il calcolo dell'importo finale di una bolletta. Ma è sufficiente paragonare il PE+PPD del SEN (magari del prossimo trimestre) col costo energia delle offerte. O così com'è, "nudo e crudo" se sono a prezzo fisso, oppure PUN+10%+spread se sono a prezzo variabile. Il PUN attuale febbraio-marzo, compreso quel +10%, sta a 0,167 €/kWh e sembra che possa calare ancora un po'. Poi chissà... Modificato 21 Marzo, 2023 da TGuido56
#37 Inviato 22 Marzo, 2023 TGuido56 dice: Come ho già detto, in realtà per l'utente può andar bene o andar male. Serve fortuna e capacità di destreggiarsi. Mi spiace solo per le nonnette anziane poco avvezze ai conti, poco abili a discernere tra offerte serie e fregature, e senza nipoti che se le prendano a cuore: verranno strozzate dal mercato libero. Ciao @TGuido56 , da una nonnetta anziana come me le tue spiegazioni sono state utilissime, ma chiedo ulteriore delucidazione. Mi è arrivata oggi l'offerta dal fornitore Luce e Gas per un contratto che scadrà a fine luglio p.v. (avevo risparmiato sì, per fortuna, con un contratto a prezzo fisso stipulato due anni fa). La nuova offerta non contempla più il prezzo fisso. Per ciò che riguarda l'energia elettrica, mi fanno l'offerta di 24 mesi, opzione bioraria, con un riepilogo come dalla tabella sotto: --img_rimossa-- Se non mi sbaglio (perdona una nonnetta poco pratica), il confronto che hanno mandato è questo sotto: Potresti gentilmente farmi capire (se i dati sono sufficienti) vale la pena rinnovare con lo stesso fornitore o meglio cercarne qualcosa altro? Grazie
#38 Inviato 22 Marzo, 2023 Beh, visto che il topic iniziato da me sta dirottando su casi privati, chiedo anche io a TGGuido 56 se la proposta di rinnovo del mio fornitore, a far data dal 1 luglio pv e valida per un anno, può essere considerata vantaggiosa: bioraria: PUN F1 * (1 + L) + 0,030 ; PUN F23 * (1 + L) + 0,030 (con sconto del 6%) Il Corrispettivo Energia sarà pari a: Corrispettivo Energia F1 = PUN F1 * (1 + L) + Spread; Corrispettivo Energia F23 = PUN F23 * (1 + L) + Spread; Corrispettivo Energia F0 = PUN F0 * (1 + L) + Spread (in caso di versione monoraria dell’offerta), dove L rappresenta il fattore di correzione relativo alle perdite di rete, come definito nel TIS (attualmente pari a 0,1), e il valore unitario dello Spread è pari a 0,030 €/kWh, invariabile fino al 30/06/2024. Al Corrispettivo Energia verrà applicato uno sconto pari a 6,0% fino al 30/06/2024. In relazione alla spesa per la materia energia saranno inoltre applicati: a) un Corrispettivo fisso di Commercializzazione pari a 96,000 €/pod/anno comprensivo del corrispettivo DISPbt come definito da ARERA nel TIV; b) Corrispettivi di Dispacciamento come pubblicati da Terna S.p.A. o da ARERA in conformità alle previsioni della Del. 111/06 e il cui valore unitario nel trimestre attuale è pari a 0,00826 €/kWh, applicato anche alle perdite di rete; c) Corrispettivo mercato capacità di cui alla delibera ARG/elt 98/11 e s.m.i. pari al valore stabilito trimestralmente da ARERA per il servizio di maggior tutela, nel trimestre attuale pari a 0,00900 €/kWh. Si intendono inclusi nel Corrispettivo Energia i corrispettivi di sbilanciamento, gli oneri derivanti dal recepimento nella normativa nazionale della Direttiva 2003/87/CE (CO2 – emission trading) e gli oneri per l’utilizzo della capacità di trasporto. Grazie per un consulto specifico
#39 Inviato 22 Marzo, 2023 TGuido56 dice: L'accisa per utenti domestici è fissa da decenni a 0,0227 €/kWh. La scocciatura è che per i residenti con potenza 3 kW viene applicata in modo "sconclusionato": zero sino a 150 kWh/mese, poi è unitaria per l'eccedenza sino a 220 kWh/mese, poi il doppio per l'ulteriore eccedenza sino a 370 kWh/mese, poi unitaria per consumi ulteriori meno semplice non si può ... dalla pagina 18 Quando tali limiti vengono superati, la fascia esente dei 150 kWh mensili viene gradualmente meno, fino ad annullarsi del tutto nei mesi in cui i consumi raggiungono o vanno oltre i 300 kWh, su forniture di potenza impegnata fino a 1,5 kW, ovvero di 370 kWh, su forniture di potenza impegnata superiore a 1,5 kW e fino a 3 kW. Infatti, i criteri per l’applicazione della fascia di esenzione in parola, richiamati dalla norma, prevedono una riduzione della stessa direttamente proporzionale all’entità dei consumi superiori ai suddetti limiti. In buona sostanza, ponendo il caso di una fornitura con potenza impegnata di 3 kW, si avrà che ...
#40 Inviato 22 Marzo, 2023 io speriamo che me la cavo ... Quali elettrodomestici sono utilizzati? Quante persone vivono in casa?
#41 Inviato 22 Marzo, 2023 Ospite___ dice: io speriamo che me la cavo ... Infatti, l'ultima volta (due anni fa) ho trovato il fornitore giusto tramite l'agenzia. (Ti rispondo perché non posso più mettere like, almeno per oggi) 👍👍👍 Ospite___ dice: Quali elettrodomestici sono utilizzati? Quante persone vivono in casa?
#42 Inviato 23 Marzo, 2023 Ospite___ dice: meno semplice non si può ... dalla pagina 18 Quando tali limiti vengono superati, la fascia esente dei 150 kWh mensili viene gradualmente meno, fino ad annullarsi del tutto nei mesi in cui i consumi raggiungono o vanno oltre i 300 kWh, su forniture di potenza impegnata fino a 1,5 kW, ovvero di 370 kWh, su forniture di potenza impegnata superiore a 1,5 kW e fino a 3 kW. Infatti, i criteri per l’applicazione della fascia di esenzione in parola, richiamati dalla norma, prevedono una riduzione della stessa direttamente proporzionale all’entità dei consumi superiori ai suddetti limiti. In buona sostanza, ponendo il caso di una fornitura con potenza impegnata di 3 kW, si avrà che ... Ridere o piangere? Io ho cercato di riassumere in tre righe e 1/2. Loro ci hanno messo una pagina e 1/2. Ma se uno non sa già com'è la questione, non credo che riesca a capirlo da quel che legge.
#43 Inviato 23 Marzo, 2023 Ospite___ dice: io speriamo che me la cavo ... Quali elettrodomestici sono utilizzati? Quante persone vivono in casa? Elettrodomestici? Persone? No, guarda, ho avuto a che fare con queste simulazioni per anni e non funzionano per predire i consumi. Soprattutto se sono fatte coi piedi. Le uniche decenti erano la "Household Electricity Survey" del governo inglese, commissionata a un gruppo di università. E poi un'altra belga che non mi ricordo più come si chiama (i belgi consumano il doppio delle nazioni vicine e non riescono a capire perché). Il bello di quella inglese è che - dati alla mano - sfatava alcune credenze, come quella che una lavatrice nuova in classe "A-qualcosa" consuma meno di una vecchia. Modificato 23 Marzo, 2023 da TGuido56
#44 Inviato 23 Marzo, 2023 BONUS TRACK ... POLITECNICO DI TORINO Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica Tesi Di Laurea Magistrale Modelli per l’analisi di consumi elettrici Relatori Prof. Michele Pastorelli + Prof.ssa Guglielmina Mutani Candidato Marco Orlando A.A. 2016/2017
#45 Inviato 23 Marzo, 2023 TGuido56 dice: Elettrodomestici? Persone? No, guarda, ho avuto a che fare con queste simulazioni per anni e non funzionano per predire i consumi. Soprattutto se sono fatte coi piedi. Le uniche decenti erano la "Household Electricity Survey" del governo inglese, commissionata a un gruppo di università. E poi un'altra belga che non mi ricordo più come si chiama (i belgi consumano il doppio delle nazioni vicine e non riescono a capire perché). Il bello di quella inglese è che - dati alla mano - sfatava alcune credenze, come quella che una lavatrice nuova in classe "A-qualcosa" consuma meno di una vecchia. Ha per caso qualche dritta? "Household Electricity Survey" non so se indica qualche fornitore italiano però, mi può confermare?
#46 Inviato 24 Marzo, 2023 Mia60 dice: Ha per caso qualche dritta? "Household Electricity Survey" non so se indica qualche fornitore italiano però, mi può confermare? Il 2º link di Alberto rimandava ad una simulazione dei propri consumi elettrici. "Household Electricity Survey" è uno studio che fecero anni fa su 250 famiglie per capire quali sono i consumi di casa, stimarli in base agli elettrodomestici che si possiedono (e quanto li si usa), e trovare modi per ridurli. Non abbiamo bisogno di fare simulazioni perché i consumi annuali li sappiamo già: devono (obbligatoriamente) essere indicati in bolletta. In passato li mettevano una volta ogni tanto. Ora credo che ci siano sempre. Sono utili per fare i raffronti tra contratti diversi. Esempio rapido di fantasia: L'azienda Kilowàttene fa un'offerta con costo fisso di 72 €/anno e costo energia 0,22 €/kWh. Invece Elettromìa ha il fisso a 144 €/anno e energia a 0,19 €/kWh. (Intanto sono convinto che Elettromìa scriverà quello 0,19 €/kWh grande come una casa e 144 €/anno piccolo piccolo). Quale offerta conviene sottoscrivere? Risposta: dipende dai tuoi consumi, e per vederlo bastano due conti. Tanto tutti gli altri costi (dispacciamento, trasporto, oneri, accisa, IVA) sono uguali. Nonna Adele, che sta a casa da sola, consuma 1000 kWh/anno. Con Kilowàttene spenderebbe 72+0,19×1000 = 292 €/anno (più tutto il resto obbligato); con Elettromìa spenderebbe 334 (più tutto il resto). Flora e Carlo, con 2 figli, consumano 3800 kWh/anno. Con Kilowàttene spendono 908, con Elettromìa 866. Quel che è meglio per nonna Adele è peggio per Flora e Carlo, e viceversa. Quindi... Suggerimento 1: meglio partire dai propri consumi. Per valutare le offerte sul mercato io consiglio di usare il Portale Offerte (che tutti noi paghiamo perché funzioni, visto che è fatto coi soldi dello Stato) La prima cosa che chiede sono i tuoi consumi. Poi snocciola le offerte. Anche lui ha i suoi limiti: alcune offerte mancano. In questo caso io telefono al fornitore e gli chiedo "perché la vostra offerta manca?". Lui dirà qualcosa e io gli dico che per legge è obbligato a metterla sul Portale, e che se non lo fa rischia la denuncia ad AGCM. Suggerimento 2: scartate tutte le offerte "stracciate" di fornitori sconosciuti, perché quasi di sicuro fatturano male, fanno pasticci, ecc. Suggerimento 3: verificare che sul sito del fornitore ci siano i documenti di un'offerta. I più importanti sono le condizioni economiche (CE). Qualcuno le chiama tecnico-economiche (CTE). E che ci sia anche la scheda di confrontabilità: la tabellina con alcune casistiche di consumi / costi e raffronto coi costi statali. Raccolti questi si comincia a ragionarci sopra.
#47 Inviato 24 Marzo, 2023 marodda dice: Beh, visto che il topic iniziato da me sta dirottando su casi privati, chiedo anche io... Tutta la pappardella - PUN F1, PUN F23, (1+L), spread - è standard per le offerte a prezzo variabile mensile. Abbastanza buono lo spread. Buono lo sconto del 6%. Nella Commercializzazione rubano 18 € in più (non applicano lo "sconto DispBT" di -18 €) OK il dispacciamento 0,00826 €/kWh. Quasi OK il mercato capacità che io sapevo essere a 0,00894 €/kWh. Non sembrano esserci altri costi occulti. Se l'azienda fornitrice è presente su vedi cosa ne dicono gli utenti. Ma se sei già da tempo con loro non ne hai bisogno. Bollette regolari? Chiare? Niente consumi stimati anziché reali? ecc. Puoi provare a vedere se coi tuoi consumi (che non conosco) l'offerta è più conveniente, e quanto, rispetto alle offerte Placet di Wekiwi e di ACEA, che ultimamente erano quelle meno esose. ACEA è a Roma e quindi penso che nel bene e nel male ne sai molto più di me. Con la scadenza contratto 1º luglio potresti sentire a metà maggio se l'offerta è confermata. Nel caso trovassi un altro fornitore calcola, per star tranquilli, 40 giorni per il cambio. 1
#48 Inviato 24 Marzo, 2023 TGuido56 dice: Tutta la pappardella - PUN F1, PUN F23, (1+L), spread - è standard per le offerte a prezzo variabile mensile. Abbastanza buono lo spread. Buono lo sconto del 6%. Nella Commercializzazione rubano 18 € in più (non applicano lo "sconto DispBT" di -18 €) OK il dispacciamento 0,00826 €/kWh. Quasi OK il mercato capacità che io sapevo essere a 0,00894 €/kWh. Non sembrano esserci altri costi occulti. Se l'azienda fornitrice è presente su vedi cosa ne dicono gli utenti. Ma se sei già da tempo con loro non ne hai bisogno. Bollette regolari? Chiare? Niente consumi stimati anziché reali? ecc. Puoi provare a vedere se coi tuoi consumi (che non conosco) l'offerta è più conveniente, e quanto, rispetto alle offerte Placet di Wekiwi e di ACEA, che ultimamente erano quelle meno esose. ACEA è a Roma e quindi penso che nel bene e nel male ne sai molto più di me. Con la scadenza contratto 1º luglio potresti sentire a metà maggio se l'offerta è confermata. Nel caso trovassi un altro fornitore calcola, per star tranquilli, 40 giorni per il cambio. Grazie mille Guido. I miei consumi sono bassi (sui 1200 Kwh annui) Di Acea non ho buoni trascorsi...
#49 Inviato 24 Marzo, 2023 TGuido56 dice: Il 2º link di Alberto rimandava ad una simulazione dei propri consumi elettrici. "Household Electricity Survey" è uno studio che fecero anni fa su 250 famiglie per capire quali sono i consumi di casa, stimarli in base agli elettrodomestici che si possiedono (e quanto li si usa), e trovare modi per ridurli. Non abbiamo bisogno di fare simulazioni perché i consumi annuali li sappiamo già: devono (obbligatoriamente) essere indicati in bolletta. In passato li mettevano una volta ogni tanto. Ora credo che ci siano sempre. Sono utili per fare i raffronti tra contratti diversi. Esempio rapido di fantasia: L'azienda Kilowàttene fa un'offerta con costo fisso di 72 €/anno e costo energia 0,22 €/kWh. Invece Elettromìa ha il fisso a 144 €/anno e energia a 0,19 €/kWh. (Intanto sono convinto che Elettromìa scriverà quello 0,19 €/kWh grande come una casa e 144 €/anno piccolo piccolo). Quale offerta conviene sottoscrivere? Risposta: dipende dai tuoi consumi, e per vederlo bastano due conti. Tanto tutti gli altri costi (dispacciamento, trasporto, oneri, accisa, IVA) sono uguali. Nonna Adele, che sta a casa da sola, consuma 1000 kWh/anno. Con Kilowàttene spenderebbe 72+0,19×1000 = 292 €/anno (più tutto il resto obbligato); con Elettromìa spenderebbe 334 (più tutto il resto). Flora e Carlo, con 2 figli, consumano 3800 kWh/anno. Con Kilowàttene spendono 908, con Elettromìa 866. Quel che è meglio per nonna Adele è peggio per Flora e Carlo, e viceversa. Quindi... Suggerimento 1: meglio partire dai propri consumi. Per valutare le offerte sul mercato io consiglio di usare il Portale Offerte (che tutti noi paghiamo perché funzioni, visto che è fatto coi soldi dello Stato) La prima cosa che chiede sono i tuoi consumi. Poi snocciola le offerte. Anche lui ha i suoi limiti: alcune offerte mancano. In questo caso io telefono al fornitore e gli chiedo "perché la vostra offerta manca?". Lui dirà qualcosa e io gli dico che per legge è obbligato a metterla sul Portale, e che se non lo fa rischia la denuncia ad AGCM. Suggerimento 2: scartate tutte le offerte "stracciate" di fornitori sconosciuti, perché quasi di sicuro fatturano male, fanno pasticci, ecc. Suggerimento 3: verificare che sul sito del fornitore ci siano i documenti di un'offerta. I più importanti sono le condizioni economiche (CE). Qualcuno le chiama tecnico-economiche (CTE). E che ci sia anche la scheda di confrontabilità: la tabellina con alcune casistiche di consumi / costi e raffronto coi costi statali. Raccolti questi si comincia a ragionarci sopra. Grazie @TGuido56 , tutto molto chiaro e pratico.