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Macarlom

Nomina Amministratore Giudiziale e rimborso spese condominio

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Thorwald dice:

"Le spese legali necessarie per la nomina giudiziale dell’amministratore, sostenute dal ricorrente, sono poste a carico del Condominio e ripartite in capo a tutti i condomini, in base ai principi generali; invero, si applica la normativa in materia di spese legali pur trattandosi di una procedura “semplificata” di volontaria giurisdizione"

E' evidente che le spese "sono poste a carico del condominio" non le decide il condomino ma il giudice nell'ambito di quel procedimento, e non in un altro separato.

Proporrei, se sei d'accordo,  di distinguere la procedura nelle due ipotesi di "revoca" e di "nomina", perchè la procedura è la stesa ma gli addentellati possono essere assai diversi. Ok? 

Qui interessa l'ipotesi "nomina" (non c'è mai stato un amm.re e quindi non c'è nessuno da revocare e che possa essere condannato alle spese). 

L'ipotesi "nomina" (di qualcun altro fortunato amm.re) fui costretta a pormelo per un mega condominio che era peggio del Titanic.  Questo avveniva nel 2016, e quindi ampiamente post "riforma del condominio". 

Il ricorso che avrei potuto proporre io dimissionaria era, dunque di "nomina giudiziale amm.re" , identico a quello dell'autore del thread. 

Ebbene: non ho (senza presunzione e non me ne vogliate) il tempo materiale di andarmi a rifare tutte le ricerche che feci per il MIO caso personale. Quel che so è che approfondii la questione (con Leggi e Giurisprudenza alla mano) con ben DUE amicissimi Avvocati e che quello che CI risultò fu questo : anche se avessi soldi in cassa condominiale  per ripagarmi del ricorso non potrei legittimamente "pagarmelo". Il ricorso che promuovo io devo pagarlo io. PUNTO. Poi, siccome questo è stato fatto nell'interesse della collettività condominiale, o questa mi riconosce spontaneamente il rimborso, oppure posso agire in separato giudizio per averne Sentenza. 

Questo, ripeto, è stato realmente studiato da ben due Legali, insieme a me e per me (che sarei anche il terzo avvocato della comitiva, seppure volontariamente cancellata dall'Albo), e non è stato studiato per rispondere in un Forum, bensì per risolvere un caso mio, con la preziosissima consulenza di Avvocati che sono anzitutto Amici! 

Ora non posso rimettermi a rifare daccapo tutte le ricerche  che feci PER ME (non ce la farei proprio), ma mi sento di garantire che...mi sa che stiamo facendo una confusione senza limiti e confini e che...è altamente improbabile che fossero baggianate le conclusioni che ben tre Avvocati (tutti ipermotivati a risolvere un caso concreto e non webbistico) conclusero in quella sede che MI riguardava e a cui fui molto più che attenta! 

Tullio Ts dice:

In questo caso si potrebbe giungere sino in Cassazione, come sono arrivato io, non per mia volontà visto che avevo vinto 1° e appello, per ricorsi dalla parte avversa per c.a. 800.000 Lire (400 euro), e attendo ancora una definitiva dopo ben 17 anni. 

Scusate eh....ma...di cosa state parlando? (Tullio e Leonardo)

Che non sia obbligatoria l'assistenza del Legale....bisogna rivolgersi alle singole Cancellerie per sapere se sia proprio vero (giorno per giorno), mentre Dottrina e Giurisprudenza dicono oggi bianco e stasera nero. 

ll ricorrente non "esige" un tubo : rappresenta di aver affrontato delle spese nell'interesse collettivo e ne chiede ristoro. 

Se il condominio ha da eccepire qualcosa lo può eccepire e lo può discutere. Se il condominio - invece - tace e nicchia...si prende le azioni giudiziali del caso e ne paga anche le spese...

Quale problema ci sarebbe, in punto di Diritto? 

 

 

MADDY60 dice:

Quale problema ci sarebbe, in punto di Diritto? 

 

 

Parificando quanto è successo a me, avevo chiesto un rimborso in forma scritta alla parte avversa, chi doveva la cifra chiesta, ha detto che non paga, da cui ricorso al Giudice il quale aveva deciso in 1° sentenza che avevo diritto, così è stato e la parte soccombente ha pagato, ma non contento il soccombente è ricorso all'appello perdendo nuovamente, e non contento ancora è ricorso in Cassazione, la quale ha respinto la richiesta e rimandato in appello, ora sono 17 anni che attendo, comunque ho ricevuto quanto richiesto e pagato il mio legale, non ho nulla di chiedere in più.

Fine della mia storia

MADDY60 dice:

... ll ricorrente non "esige" un tubo : rappresenta di aver affrontato delle spese nell'interesse collettivo e ne chiede ristoro. 

Il verbo ESIGERE non me lo sono inventato io ma lo ha usato perentoriamente per indicare il risarcimento di quanto gli è stato fatturato.

Se gli fossero stati fatturati 10mila euro perchè il proprio legale ha rinunciato alle vacanze già prenotate per assisterlo, quanto avrebbe preteso?

Ecco cosa è scritto testualmente nella lettera di diffida inviata al proprio amministratore:

" Alleghiamo fattura  di € 1.500,00 di cui esigiamo, come nostro diritto, pagamento dal condominio..."

 

Tullio Ts dice:

Parificando quanto è successo a me, avevo chiesto un rimborso in forma scritta alla parte avversa, chi doveva la cifra chiesta, ha detto che non paga, da cui ricorso al Giudice il quale aveva deciso in 1° sentenza che avevo diritto, così è stato e la parte soccombente ha pagato, ma non contento il soccombente è ricorso all'appello perdendo nuovamente, e non contento ancora è ricorso in Cassazione, la quale ha respinto la richiesta e rimandato in appello, ora sono 17 anni che attendo, comunque ho ricevuto quanto richiesto e pagato il mio legale, non ho nulla di chiedere in più.

Fine della mia storia

Il mio massimo rispetto per la tua vicenda personale. 

Non è dato capire se essa sia dovuta ad una vicenda di nomina o revoca giudiziale, e quand'anche lo fosse...se risale a 17 anni fa...è ampiamente "ante riforma" ...

Quindi, ripeto : capisco lo sconcerto personale (lo proverei identico) , ma non capisco quali indicazioni se ne potrebbero derivare per il caso di questo thread.

MADDY60 dice:

Il mio massimo rispetto per la tua vicenda personale. 

Non è dato capire se essa sia dovuta ad una vicenda di nomina o revoca giudiziale, e quand'anche lo fosse...se risale a 17 anni fa...è ampiamente "ante riforma" ...

Quindi, ripeto : capisco lo sconcerto personale (lo proverei identico) , ma non capisco quali indicazioni se ne potrebbero derivare per il caso di questo thread.

Tu mi avevi chiesto "Quale problema ci sarebbe, in punto di Diritto? "

Ed io ti ho risposto per la mia esperienza sul diritto di ciascuno dei contendenti, chi chiede e chi si oppone

Fine della storia.

Leonardo53 dice:

Il verbo ESIGERE non me lo sono inventato io ma lo ha usato perentoriamente per indicare il risarcimento di quanto gli è stato fatturato.

Se gli fossero stati fatturati 10mila euro perchè il proprio legale ha rinunciato alle vacanze già prenotate per assisterlo, quanto avrebbe preteso?

Ecco cosa è scritto testualmente nella lettera di diffida inviata al proprio amministratore:

" Alleghiamo fattura  di € 1.500,00 di cui esigiamo, come nostro diritto, pagamento dal condominio..."

 

Quella richiesta dell'avvocato di Macalorm....pare  proprio che sia sballata su tutta la linea e a parere di qualunque Legale che sia sin qui intervenuto. 

Ed è sballata su tutta la linea, e dunque molto prima di considerare il quantum richiesto. 

Ma...se a richieste sballate aggiungiamo negatorie sballate...può solo sballare tutto, e con danno di tutti. 

 

Tullio Ts dice:

Tu mi avevi chiesto "Quale problema ci sarebbe, in punto di Diritto? "

Ed io ti ho risposto per la mia esperienza sul diritto di ciascuno dei contendenti, chi chiede e chi si oppone

Fine della storia.

Sì certo...solo che parlavo del caso di Macalorm, e e non del tuo (che ancora adesso non so cosa riguardi). 

MADDY60 dice:

Sì certo...solo che parlavo del caso di Macalorm, e e non del tuo (che ancora adesso non so cosa riguardi). 

Riguarda il diritto di ciascuno di chiedere quanto crede di aver diritto di ottenere, credo sia questo il nocciolo della questione.

Tullio Ts dice:

Riguarda il diritto di ciascuno di chiedere quanto crede di aver diritto di ottenere, credo sia questo il nocciolo della questione.

Tu credi questo, io ...no. 

Ti sembrerebbe logico se io mi mettessi qui a raccontare di quante smusate hanno preso tanti miei amici ed amiche in vertenze di separazioni coniugali e divorzi? O di quanti amici cono rimasti col classico cerino in mano nelle procedure di recupero crediti? O di quanti amici sono rimasti con analogo cerino in mano per procedure di sfratto per morosità? 

Esiste un numero di norme che non è noto neanche al Governo italiano e una quantità di procedure da paura.

Qui stiamo parlando di quella per la nomina giudiziale dell'amm.re.

Tutto il resto...scusa la franchezza...più che "qualunquismoa perditempo" non può fare. 

 

MADDY60 dice:

Tu credi questo, io ...no. 

Non ci posso fare nulla, mi spiace 

Tullio Ts dice:

Non ci posso fare nulla, mi spiace 

Tanto di meno ci posso fare io, a quel che posti tu. Se non c'entra un tubo...chiunque legga (come sempre) si renderà conto che non c'entri un tubo...

🤣

MADDY60 dice:

Tanto di meno ci posso fare io, a quel che posti tu. Se non c'entra un tubo...chiunque legga (come sempre) si renderà conto che non c'entri un tubo...

🤣

Io ho parlato di diritto, ovvero e lo ripeto, se qualcuno ritiene di aver diritto di ottenere un risarcimento lo può chiedere.

E non credo non c'entri un tubo perchè l'O.T. ritiene di aver diritto al risarcimento, per cui lo può richiedere. 

Modificato da Tullio Ts

La mia citazione/richiesta in " virgolette e' mia ed e stata fatta presente in una riunione condominiale del 2016 nonché  allegata al verbale di tale riunione. Forse non ho usato il termine corretto, che mi sembrava tale dalle letture varie a riguardo-- vedi sentenze di cassazione citate-- , es:

Vi faccio presente che prima di ricorrere al giudice per la nomina dell'amministratore (l'attuale e' il secondo in quanto il primo, nominato dal giudice, e' stato revocato subito da tutti gli altri condomini) abbiamo indetto (3 famigliari comproprietari) due assemblee alle quali solo alcuni condomini sono venuti ed hanno espresso totale contrarietà ad avere un amministratore nonostante gli fosse stato presente che e' obbligatorio per legge (non l'avevamo all'epoca). La terza strada e' stata l'avvocato ed il tribunale. Quindi la mia scelta non e' stata solo volontaria e per via giudiziale, ma sopratutto dovuta all'impossibilita' e contrarietà' di due riunioni condominiali di poterlo fare. Come potrebbe un rimborso essere negato con queste premesse?

Macarlom dice:

La mia citazione/richiesta in " virgolette e' mia ed e stata fatta presente in una riunione condominiale del 2016 nonché  allegata al verbale di tale riunione. Forse non ho usato il termine corretto, che mi sembrava tale dalle letture varie a riguardo-- vedi sentenze di cassazione citate-- , es:

 

L'iter indicato nel link è diverso dal tuo, però! 

In quel caso c'è stata una prosecuzione di attività giuridisdizionale dopo la nomina , e quindi si è avuta una vera e propria Sentenza per spese di procedura. 

Il caso trattato dalla sentenza della Cassazione (leggendo l’intera pronuncia) mi sembra ben diverso dal tuo; il procedimento di nomina dell’amministratore promosso dal ricorrente, per l’atteggiamento processuale dello stesso, aveva “trasformato” un procedimento di volontaria giurisdizione in un vero e proprio procedimento contenzioso, e l’ aver introdotto ragioni di conflitto e di contrapposizione tra le parti aveva giustificato la condanna alle spese.

Come già detto precedentemente, il punto fondamentale della questione è che sulle spese deve comunque pronunciarsi il giudice che si è occupato della questione della nomina, essendo esclusa la possibilità che sulle spese si pronunci un giudice diverso in un nuovo e sccessivo procedimento.

Nel tuo caso, se il decreto di nomina non si è pronunciato sulle spese, oppure ha statuito “Nulla sulle spese” o ancora le abbia compensate, le stese non possono essere recuperate dopo in altro modo.

Sarebbe utile che magari allegassi il decreto in questione, per avere conferma in questo senso.

 

Macarlom dice:

E questa invece?

 

Io la vedo esattamente nella stessa direzione dell'articolo linkato. 

Ma ti dirò di più : quando due anni fa mi studiai la questione per richiedere io, come amm.re dimissionario, la nomina del nuovo (perchè era un condominio enorme ed ingovernabile e finanziariamente dissestato in modo irreversibile in cui ogni assemblea costava 300 euro di sole raccomandate e rischiavo di mettercele e non riprenderle mai) il caso mi appariva ancora più limpido, e cioè : è palmare che sarebbe ingiusto che io - oltre ad attivarmi al posto di un'assemblea di menefreghisti e oltre ad anticiparne le spese - non abbia diritto ad essere rimborsata di quanto ho speso nell'interesse di quella collettività condominiale e per farne emergere la ingestibilità  oltre ogni ragionevole dubbio! 

E, infatti...studiando la questione con due Amici Avvocati...arrivammo alla conclusione che, in caso di mancato rimborso spontaneamente deliberato, avrei dovuto promuovere successivo Giudizio per ottenere la condanna del Condominio a quel rimborso. 

Ora e tornando al tuo caso : al momento tu non hai un titolo giudiziale che ti consenta di esigere coattivamente quel rimborso, ma non vedo cosa osterebbe al suo ottenimento mediante apposito e nuovo Giudizio, da incardinarsi dopo aver formalmente richiesto il rimborso in bonis all'assemblea ed avere avuto il verbale in cui si dice che l'assemblea non decide nulla o addirittura delibera di non riconoscertelo. 

Thorwald dice:

Il caso trattato dalla sentenza della Cassazione (leggendo l’intera pronuncia) mi sembra ben diverso dal tuo; il procedimento di nomina dell’amministratore promosso dal ricorrente, per l’atteggiamento processuale dello stesso, aveva “trasformato” un procedimento di volontaria giurisdizione in un vero e proprio procedimento contenzioso, e l’ aver introdotto ragioni di conflitto e di contrapposizione tra le parti aveva giustificato la condanna alle spese.

Come già detto precedentemente, il punto fondamentale della questione è che sulle spese deve comunque pronunciarsi il giudice che si è occupato della questione della nomina, essendo esclusa la possibilità che sulle spese si pronunci un giudice diverso in un nuovo e sccessivo procedimento.

Nel tuo caso, se il decreto di nomina non si è pronunciato sulle spese, oppure ha statuito “Nulla sulle spese” o ancora le abbia compensate, le stese non possono essere recuperate dopo in altro modo.

Sarebbe utile che magari allegassi il decreto in questione, per avere conferma in questo senso.

 

Sono completamente d'accordo sulla tua  premessa e per nulla d'accordo sulla conclusione. 

Anzi : a stretto rigore mi resta abbastanza misteriosa la prassi seguita da quel Tribunale nel "trasformare" (e condivido il tuo virgolettato) un procedimento di volontaria giurisdizione in contenzioso ordinario (almeno nelle conseguenze, perchè alla prassi seguita non ci voglio neanche pensare, per la serie: potrò forse essere condannata alle spese di un procedimento di cui non mi è mai stato notificato nulla???). 😶

Non vedo, invece, per quale ragione al mondo l'autrice del thread non possa promuovere nuovo e diverso Giudizio per vedersi riconosciuto un credito che controparte le nega. 

Leonardo53 dice:

Ma se Macarlom sa già che l'assemblea non gli approverà mai un rimborso (e magari lo sa anche l'amministratore), a cosa serve convocare un'assemblea? Ad aumentare i costi del condominio tra raccomandate e compenso per assemblea straordinaria?

ciao

pur sapendo che l'assemblea darà parere contrario, non è lui a decidere, e l'assemblea sarebbe proprio a sua tutela, visto che sarebbe il semplice esecutore di una delibera.

Diverso è se non fa nulla, dove qualcuno potrebbe chiedergli conto del perchè non abbia convocato l'assemblea per evitare maggiori spese. 

L'assemblea è comunque necessaria affinchè sia chiaro e verbalizzato che il condominio ha ricevuto una precisa richiesta e che la sua maggioranza ha inteso ignorarla o negarla. 

camillo50 dice:

ciao

pur sapendo che l'assemblea darà parere contrario, non è lui a decidere, e l'assemblea sarebbe proprio a sua tutela, visto che sarebbe il semplice esecutore di una delibera.

Diverso è se non fa nulla, dove qualcuno potrebbe chiedergli conto del perchè non abbia convocato l'assemblea per evitare maggiori spese. 

Nel frattempo, nel post di ieri sera Macarlom ha chiarito ulteriormente che ne ha già discusso in assemblea, infatti, nel post di ieri sera scrive:

La mia citazione/richiesta in " virgolette" e' mia ed è stata fatta presente in una riunione condominiale del 2016 nonché  allegata al verbale di tale riunione.

Pertanto Marclom ha confermato che ha letto in assemblea ed ha allegato al verbale la sua richiesta formale nella quale ESIGE 1.500 euro.

Se l'assemblea si è già espressa in tal senso negandogli il rimborso, cosa deve fare l'amministratore?

 

 

Leonardo53 dice:

Nel frattempo, nel post di ieri sera Macarlom ha chiarito ulteriormente che ne ha già discusso in assemblea, infatti, nel post di ieri sera scrive:

La mia citazione/richiesta in " virgolette" e' mia ed è stata fatta presente in una riunione condominiale del 2016 nonché  allegata al verbale di tale riunione.

Pertanto Marclom ha confermato che ha letto in assemblea ed ha allegato al verbale la sua richiesta formale nella quale ESIGE 1.500 euro.

Se l'assemblea si è già espressa in tal senso negandogli il rimborso, cosa deve fare l'amministratore?

 

 

Sempre a stretto rigore...l'assemblea sarebbe stata chiamata a deliberare su un punto rappresentato in un modo non perfettamente aderente alla realtà legale. Perchè la richiesta di Macalorm fondava su una sorta di "automatismo" del diritto al rimborso che, invece, non sarebbe affatto "automatico". 

Per cui: tornare a sottoporre all'assemblea che il Condòmino X ha svolto un'atttività in favore di tutti e ne chiede rimborso, salvo rivolgersi all'A.G. in caso di negatoria per vederne riconsciuto d'autorità il diritto ...secondo me ha il suo buon senso. 

P.s. : queste 1.500 euro che hanno fatto tanto scalpore in questo thread...sembrerebbero proprio normalissime anche in base ad uno dei due articoli dell'Avv. Gallucci che altri hanno linkato. E' l'Avv. Gallucci a fare una stima approssimativa di proprio 1.500 euro!!!

E d'altra parte...l'Avvocato non è un missionario...

Tra studio della controversia e stesura atti e corrispondenze con il cliente e partecipazione alla/e udienze e ritiro provvedimenti e quant'altro... l'Avvocato va pure pagato, direi...

Modificato da MADDY60
MADDY60 dice:

Sempre a stretto rigore...l'assemblea sarebbe stata chiamata a deliberare su un punto rappresentato in un modo non perfettamente aderente alla realtà legale. Perchè la richiesta di Macalorm fondava su una sorta di "automatismo" del diritto al rimborso che, invece, non sarebbe affatto "automatico". 

Anche se non c'è stato ordine del giorno formale, vale la pena convocare un'assemblea ad hoc solo se poi Macalorm avrà l'intenzione di procedere legalmente (cosa di cui non è copnvinto nemmeno lui). Nel post di sabato alle 16.30 Macalorm scrive:

Sebbene il quesito non e' stato deliberato dall' assemblea, so benissimo che nessuno dei condomini vuole pagare e, ricorrere di nuovo al tribunale dati i tempi e possibile riduzione dell'ammontare, forse non ne vale la pena.

Mi pare che Macalorm pretenda il rimborso per Legge senza alcuna sentenza ma non vuole affrontare un giudizio perchè anche lui ha dubbi sull'ammontare totale o parziale che il Giudice potrebbe concedere.

Poichè la verità assoluta non ce l'ha nessuno (infatti non siete dello stesso parere nemmeno tu e Thorwald che siete entrambi avvocati), nel caso in esame sarà utile convocare l'assemblea (il cui esito è scontato perchè il diniego al rimborso è già stato espresso informalmente) solo se poi si vorrà proseguire in Tribunale.

Macalorm deve solo decidere cosa fare perchè, se nonostante le sue dimostranze dal 2016, non è riuscito a cavare un ragno dal buco, non riuscirà a ricavare un centesimo neanche se manda al condominio 100 diffide di 100 avvocati diversi.

Se qualcuno detenesse la "verità assoluta" non ci sarebbero cause in cui due o più Legali sostengono fino in Cassazione tesi fra loro opposte. 

Dopodichè...questo non significa affatto che il Diritto sia una "lotteria". E infatti ci sono tesi molto più fondate e percorribili di altre, e sono quelle che nella stragrande maggioranza dei casi trionfano anche giudizialmente. 

Macalorm ha apertamente scritto di aver inviato una propria "diffida" , stesa di proprio pugno e  fondata su riferimenti webbistici. 

E come accade in altissima percentuale di casi....i riferimenti guridico-webbistici autogestiti (autogestiti sia a monte che a valle) portano disastri. 

Cosa vorrà fare Macalorm...io non lo so. Mi sembra coscienzioso dirle quello che farei per me : io invieri al Condominio, in persona dell'Amm.re, la richiesta di rimborso (documentata) per quanto feci nell'interesse del Condominio, e preannucerei che - proprio  perchè tale attività fu svolta nell'interesse del Condominio e in attuazione di precise normative - mi attendo concorde condivisione della spesa, mentre...se questa non dovesse essere riconosciuta, provvederò a cautelarmi nelle sedi opportune. 

Questo farei per me, e questo consiglio agli Altri. 

 

 

 

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