Vai al contenuto
specchio

Niente detrazioni senza corretta causale bonifici?

Buon giorno e buon anno a tutti. Nel ringraziare gli amici del forum che mi hanno insegnato i primi rudimenti in materia fiscale, su cui ero quasi analfabeta. Vorrei fornire un aggiornamento su un argomento tratteggiato qualche mese fa. Sono andato dal direttore della banca presso la quale abbiamo il conto condominiale, il quale mi ha informato che l'amministratore nel fare i vari bonifici alla ditta esecutrice dei lavori condominiali ( quasi 15 mila euro) non ha indicato la causale, secondo quanto prescrive la legge, per cui a tutti gli effetti si tratta di bonifici generici e non "parlanti", per cui la banca non ha operato alcuna ritenuta. Nel recarmi qualche giorno fa all'Agenzia delle Entrate per vedere come stanno le cose, l'impiegato, a cui avevo esibito una dichiarazione dell'amministratore rilasciata a tutti i condomini in base alla legge 27/12/1997 n.449, in via confidenziale mi ha detto che, se i bonifici non sono stati fatti secondo legge, la dichiarazione dell'amministratore è "falsa" perché non corrisponde al vero, e che pertanto in caso di accertamenti, si scoprirebbe che i condomini non hanno diritto ad usufruire delle detrazioni. Domanda:è vero? Grazie ed attendo risposte, possibilmente argomentate.

ciao

certo. Ma ogni conseguenza è a a carico dell'amministratore incompetente.

Scusa, Camillo, correggimi se sbaglio: se la quota da me versata per i lavori di ristrutturazione condominiale è stata di euro 1500 ( IVA al 10% inclusa), non avendo l'amministratore operato i bonifici secondo legge, le detrazioni di cui non potrò usufruire ammontano nei prossimi dieci anni in cui vengono spalmate a 750 euro? Altra domanda: le detrazioni - nel caso di bonifici eseguiti correttamente - si applicano alla somma totale versata con IVA o senza? Grazie di nuovo a te e a chi vuole rispondere.

Scusa, Camillo, correggimi se sbaglio:

1) se la quota da me versata per i lavori di ristrutturazione condominiale è stata di euro 1500 ( IVA al 10% inclusa), non avendo l'amministratore operato i bonifici secondo legge, le detrazioni di cui non potrò usufruire ammontano nei prossimi dieci anni in cui vengono spalmate a 750 euro?

2) Altra domanda: le detrazioni - nel caso di bonifici eseguiti correttamente - si applicano alla somma totale versata con IVA o senza? Grazie di nuovo a te e a chi vuole rispondere.

1) Sì, se è stato utilizzato un bonifico ordinario (che ha pregiudicato la possibilità alla banca di effettuare la ritenuta d'acconto del 4% sull'importo pagato) questo è quanto non potrai portare in detrazione.

2) Sì, l'Iva è inclusa nella detrazione.

Grazie, Dolores, sempre illuminata ed illuminante. Quindi - abbi pietà di me - se dico uno sfondone: avrei "perso" il diritto ad una detrazione di 750 euro in dieci anni, che corrispondono appunto al 50% della mia quota di 1500 euro. Annamo bene!... se dice in Cina.

ciao

certo. Ma ogni conseguenza è a a carico dell'amministratore incompetente.

Se proprio devo dirla tutta posso testimoniare che ho riscontrato che in realtà in banca nella causale ci scrivono quello che vogliono loro, abbreviato a modo loro, anche se uno gli porta l'apposito modulo per le detrazioni compilato come si deve.

Tutto può essere, caro Zafira, però si dà il caso che sia il nostro condominio che la ditta beneficiaria siano - come mi ha confermato il direttore - entrambi clienti della banca. Infatti, riscontrando davanti a me l'operazione di bonifico in uscita ed in entrata, il direttore ha verificato che la somma accreditata alla ditta beneficiaria era uguale a quella inviata dall'amministratore. Ergo se ne deduce che, se l'amministratore, per esempio, avesse inviato la somma di 1000 euro con la dicitura corretta ( il cosiddetto bonifico "parlante") la somma accreditata alla ditta sarebbe dovuta essere di 960 euro ( cioè 1000-4%=40) e non 1000. Nel rinnovare l'invito a Dolores in particolare, a confermarmi o meno se l'irregolarità del bonifico mi sia costata 750 euro di detrazioni mancate per i prossimi dieci anni, ringrazio tutti gli intervenuti.

Mi pare che non funziona cosi', L'accredito è sempre di 1000 euro. La ritenuta è addebitata a parte.

O no ?

Mi pare che non funziona cosi', L'accredito è sempre di 1000 euro. La ritenuta è addebitata a parte.

O no ?

NO.

Anzitutto la banca scorpora il 22% dell'Iva presunta per determinare l'imponibile, quindi: 1000/122*100 = euro 819,67

e calcola la ritenuta del 4% su tale importo = euro 32,78.

Al fornitore verrà quindi accreditato l'importo per differenza pari a euro 967,22 (1000 - 32,78).

 

Tutto ok e grazie per l'ulteriore precisazione, Dolores. A questo punto, al di là di ogni cosa e, abusando della tua pazienza,pari alla tua competenza, torno a chiederti: se non posso avvalermi delle detrazioni, detto alla romana, ci ho rimesso o non ci ho rimesso 750 euro ( pari al 50% di 1500) nei prossimi dieci anni? Grazie di nuovo.

Tutto ok e grazie per l'ulteriore precisazione, Dolores. A questo punto, al di là di ogni cosa e, abusando della tua pazienza,pari alla tua competenza, torno a chiederti: se non posso avvalermi delle detrazioni, detto alla romana, ci ho rimesso o non ci ho rimesso 750 euro ( pari al 50% di 1500) nei prossimi dieci anni? Grazie di nuovo.

Purtroppo sì (mi sembrava di averti già risposto...), capienza Irpef permettendo...

Cara Dolores, non ho parole per ringraziarti. Ora ho le idee chiare.Solo che per forma mentis, ho sempre la necessità di fugare ogni ombra.

Confermando il dubbio di carati.

In caso analogo, ma usufruendo della possibilità di effettuare il bonifico per ristrutturazioni via internet, l'unica cosa visibile è la somma definitiva corrispondente al totale fattura.

L'unica conferma è che la banca rilascia la dichiarazione di "bonifico effettuato correttamente", ma decisamente non saprei dire se le somme sono state corrisposte in modo adeguato (accredito esatto al fornitore, ritenuta di acconto giusto) ... e spero proprio che sia avvenuto così vista la caratura della banca a livello europeo:)

Lo spunto per il mio intervento nasce da una informazione chiesta , tempo addietro, all'impresa che ha eseguito lavori di m.s. in un condominio.

Ora qualunque procedura abbia seguito la banca penso interessi poco.

I bonifici sono stati eseguiti sempre con consegna degli ordini correttamente stilati allo sportello evitando, per tema di possibili errori, la procedura on-line.

Aggiungo che la banca disponente si limita ad effettuare il bonifico tel-quel.Il gioco dello scorporo dell' Iva e della r.a. è di competenza della banca che riceve il bonifico. Questo spiegherebbe la procedura seguita dalla banca dell' Impresa ( accredito del lordo con contestuale addebito della r.a.)

Al 99% - ma ogni dubbio lo fugherò prima possibile con il direttore della banca - i bonifici non sono stati fatti allo sportello,mediante gli appositi moduli disponibili presso le banche e le poste, ma on-line.

Al 99% - ma ogni dubbio lo fugherò prima possibile con il direttore della banca - i bonifici non sono stati fatti allo sportello,mediante gli appositi moduli disponibili presso le banche e le poste, ma on-line.

Importante averlo effettuato con il form specifico predisposto dalla banca per i bonifici online.

Ad es., il conto corrente Bancoposta Impresa, specifico per condomini, invece non prevede tale form.

Buona sera, ragazzi. Come avevo promesso e per rispetto ai forumisti che, per esprimere le proprie valutazioni, hanno bisogno di fatti concreti e documentati, sono andato di nuovo dal direttore della banca il quale mi ha riconfermato che sui 15 mila euro versati alla ditta, sono stati effettuati nel 2012 in tempi diversi 4 bonifici, pari a 12162 euro senza alcun riferimento alla legge sulle ristrutturazioni condominiali, mentre solo gli ultimi tre definitivi ( all'incirca 2400 euro) sono stati operati correttamente. A questo punto, non saprei proprio cosa fare. Grazie a tutti da parte di Specchio

@ DOLORES

Mi inserisco sul tema per avere un tuo qualificato parere.

Se, come amministratore, anzichè fare un bonifico "tipo ristrutturazione" facessi un bonifico "normale", ma operassi io stesso la ritenuta d'acconto e la versassi all'erario, il pagamento potrebbe rientrare fra quelli che beneficiano della detrazione Irpef?

Sembra una domanda sciocca, ma nasce dal fatto che BancopostaImpresaOnline non consente bonifici "ristrutturazione" online, ma solo allo sportello.

Grazie per il tuo contributo.

@ DOLORES

Mi inserisco sul tema per avere un tuo qualificato parere.

Se, come amministratore, anzichè fare un bonifico "tipo ristrutturazione" facessi un bonifico "normale", ma operassi io stesso la ritenuta d'acconto e la versassi all'erario, il pagamento potrebbe rientrare fra quelli che beneficiano della detrazione Irpef?

Sembra una domanda sciocca, ma nasce dal fatto che BancopostaImpresaOnline non consente bonifici "ristrutturazione" online, ma solo allo sportello.

Grazie per il tuo contributo.

Purtroppo no.

Buona sera, ragazzi. Come avevo promesso e per rispetto ai forumisti che, per esprimere le proprie valutazioni, hanno bisogno di fatti concreti e documentati, sono andato di nuovo dal direttore della banca il quale mi ha riconfermato che sui 15 mila euro versati alla ditta, sono stati effettuati nel 2012 in tempi diversi 4 bonifici, pari a 12162 euro senza alcun riferimento alla legge sulle ristrutturazioni condominiali, mentre solo gli ultimi tre definitivi ( all'incirca 2400 euro) sono stati operati correttamente. A questo punto, non saprei proprio cosa fare. Grazie a tutti da parte di Specchio

Non sai cosa fare, in che senso?

Per il bonificato del 2012 è stata già portata in detrazione la prima rata?

×