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Haoren

Muro portante divisorio di due palazzi. Si può annettere la stanza attigua ?

Buongiorno, vorrei sapere se secondo voi, dati due edifici che chiamo A e B in mattoni rossi (no cemento armato), è possibile che il proprietario degli appartamenti attigui che tuttavia insistono uno nell'eidifico A, e l'altro nell'edificio B che costituiscono due corpi di fabbrica differenti con ingressi, androni, mappe catastali diverse, possono essere ampliati a proprio piacimento ?

 

Nel caso specifico, il proprietario dell'appartamento dell'edificio B, ha acquistato l'appartamento sullo stesso piano dell'edificio A. Ha praticato un'apertura sulla parete perimetrale dell'edificio A che divide questo dall'edificio B ma che ne costituisce divisorio comune (senza giunto di dilatazione perché edificio degli anni '40 in mattoni pieni).

 

Mi domando quindi, se da un punto di vista tecnico questa operazione è possibile ed asseverata da un tecnico che ha firmato (assumendosene la responsabilità) la modifica, dal punto di vista condominiale non serve una delibera che consente al proprietario di operare come meglio crede su un muro che è parte comune (anche se all'interno di due appartamenti ) ?

 

Grazie per le informazioni !

Buongiorno, vorrei sapere se secondo voi, dati due edifici che chiamo A e B in mattoni rossi (no cemento armato), è possibile che il proprietario degli appartamenti attigui che tuttavia insistono uno nell'eidifico A, e l'altro nell'edificio B che costituiscono due corpi di fabbrica differenti con ingressi, androni, mappe catastali diverse, possono essere ampliati a proprio piacimento ?

 

Nel caso specifico, il proprietario dell'appartamento dell'edificio B, ha acquistato l'appartamento sullo stesso piano dell'edificio A. Ha praticato un'apertura sulla parete perimetrale dell'edificio A che divide questo dall'edificio B ma che ne costituisce divisorio comune (senza giunto di dilatazione perché edificio degli anni '40 in mattoni pieni).

 

Mi domando quindi, se da un punto di vista tecnico questa operazione è possibile ed asseverata da un tecnico che ha firmato (assumendosene la responsabilità) la modifica, dal punto di vista condominiale non serve una delibera che consente al proprietario di operare come meglio crede su un muro che è parte comune (anche se all'interno di due appartamenti ) ?

 

Grazie per le informazioni !

Per effettuare questo passaggio è necessario il benestare scritto di tutti i condomini dei due stabili attigui;

 

L’apertura di un varco nel muro perimetrale di un condominio deve considerarsi illegittima quando permetta la comunicazione tra unità immobiliari attigue dello stesso proprietario ma situate in diversi edifici condominiali.

E' quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9036 depositata il 18 aprile 2006, confermando un consolidato orientamento giurisprudenziale.

 

La Cassazione: aprire un varco tra immobili confinanti è uso indebito di parte comune. Il muro non s’ha da abbattere

Matrimonio impossibile per le unità immobiliari confinanti ove le stesse appartengano a edifici condominiali diversi. Non è, infatti, permesso, aprendo un varco nel muro perimetrale, unire due appartamenti facenti parte di differenti condominii, perché operando in tal modo verrebbe utilizzata in maniera indebita una parte comune, creando i presupposti per il sorgere di una servitù di passaggio. Lo ha chiarito la Corte di cassazione con la sentenza n. 10606 (depositata in cancelleria lo scorso 15 maggio 2014)

E se è passato molto tempo da quando il muro è stato abbattuto? Si può ancora fa valere i propri diritti o c'è una prescrizione?

E se è passato molto tempo da quando il muro è stato abbattuto? Si può ancora fa valere i propri diritti o c'è una prescrizione?
Secondo me potrebbe essere invocato l'usucapione ventennale.

Probabilmente sì per quanto riguarda il ripristino della situazione precedente. Però avevo anche visto che facendo questa operazione si crea con i locali aggiuntivi una servitù a carico delle strutture del fabbricato (fondazioni, muri, ecc.); quindi forse si potrebbe chiedere che anche i locali dell'edificio B incorporati partecipino alle spese per la conservazione dell'edificio A (e viceversa) per via di una servitù......qualcuno ha esperienza di una situazione di questo tipo?

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