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FedericaT

Muffa in casa - ma come si fa a stare con la finestre tutto il giorno aperte d'inverno?

Buongiorno a tutti!

Ho titolato la discussione "muffa in casa" anche se in realtà il discorso è più complesso e comprende altre problematiche.

Spero di non creare troppa confusione nel forum!

Quest'estate io ed il mio compagno abbiamo comunicato ai proprietari, tramite raccomandata A/R (così come richiesto dal contratto), che avremmo lasciato l'immobile nel mese di febbraio, rispettando così i 6 mesi di anticipo.

Tuttavia, nel mese di settembre, il figlio del proprietario incontra il mio compagno e gli comunica (solo verbalmente) che potevamo andare via prima, anche a gennaio.

Oggi il mio compagno incontra il figlio del proprietario per concordare la data in cui andremo via.

L'atteggiamento del figlio risulta assai diverso rispetto al passato; inizialmente gentile e disponibile, oggi invece mostra totale chiusura. Possiamo andare via prima ma dobbiamo pagare comunque il mese di gennaio. Stop...

Il mio compagno chiede di voler lasciare l'appartamento a gennaio, senza pagare l'affitto,perche la situazione è insostenibile, per i motivi che adesso spiegherò.

Lo scorso inverno abbiamo avuto seri problemi con la muffa. Abbiamo parlato con i proprietari e ci dissero che avrebbero cercato di risolvere il problema. Non abbiamo più ricevuto notizie a questo proposito. Da quando è tornato il freddo è tornata anche la muffa e si espande ovunque. Abbiamo muffa dentro il frigo, nonostante abbiamo provato a pulirlo più volte. E' presente muffa intorno alla finestra della camera da letto e intorno alla finestra del bagno. La cosa peggiore è che, se non puliamo molto spesso, la muffa cammina lungo il soffitto della camera da letto fino a ricoprirlo per metà, arrivando quasi sopra il nostro letto. In prossimità della finestra non possiamo lasciare nulla, perche qualsiasi cosa si ammuffisce. Idem per la cassettiera...piena di muffa sul retro con conseguente danno per i vestiti e la biancheria contenuta all'interno. La cassettiera abbiamo cercato di metterla più lontana possibile dalla finestra, ma non è servito a nulla. Ci ritroviamo così, da sempre, a poter utilizzare questa stanza solo in maniera parziale. Idem per quanto riguarda il frigo: cerchiamo di tenerlo più vuoto possibile. Riusciamo a contenere un pò la muffa solo tenendo tutto il giorno le finestre aperte. Ma come si fà a stare con la finestre tutto il giorno aperte d'inverno???!!!

Per quanto riguarda la muffa,oggi la risposta del figlio è stata: le altre case non ne hanno.

In più, rimanendo in tema di disagi subiti, qualche mese fà, i proprietari (quindi i suoi genitori), senza darci nessun preavviso, sono entrati in casa nostra mentre noi eravamo all'interno.

In quella occasione avevo già chiesto consiglio su questo forum e molti di voi mi spiegarono che si tratta di violazione di domicilio.

Non abbiamo denunciato i proprietari ma abbiamo optato per una risoluzione bonaria della questione; abbiamo parlato in privato con il figlio e abbiamo raccontato l'accaduto chiedendogli di intevenire, affinchè non si ripetessero altri episodi del genere.

La questione era stata risolta, i proprietari non sono più entrati in casa (almeno che io sappia!!!) ma il nostro disagio è chiaramente rimasto: paghiamo l'affitto tutti i mesi per una casa nella quale non ci sentiamo al sicuro!!!! E con la muffa ovunque!

La mia domanda è: alla luce di tutti i disagi subiti, possiamo chiedere di andare via a gennaio, senza pagare il mese di gennaio e chiedendo che ci venga restituita la caparra?

Scusate per il messaggio lunghissimo....non saprei come meglio sintetizzarlo!!

Grazie mille a chi di voi mi risponderà.

Un caro saluto

 

Federica

I link postati da Giglio2 sono corretti ed affidabili.

Però quello che entrambi i link non dicono è che nel caso che il locatore non concordi col suo conduttore, solo un giudice potrà dirimere il contrasto.

 

Ergo, se la querelle non si risolve per vie bonarie, il conduttore può solo aprire una lite oppure disdettare la locazione lasciando l'appartamento anche domani ma corrispondendo al locatore il preavviso contrattualmente previsto, salvo espressa dispensa (volontaria e più o meno ampia) del locatore stesso.

I link postati da Giglio2 sono corretti ed affidabili.

Però quello che entrambi i link non dicono è che nel caso che il locatore non concordi col suo conduttore, solo un giudice potrà dirimere il contrasto.

 

Ergo, se la querelle non si risolve per vie bonarie, il conduttore può solo aprire una lite oppure disdettare la locazione lasciando l'appartamento anche domani ma corrispondendo al locatore il preavviso contrattualmente previsto, salvo espressa dispensa (volontaria e più o meno ampia) del locatore stesso.

Ciao, condivido totalmente!

Infatti tutto sta nelle mani del conduttore se vuole far valere le sue ragioni.

E, per far valere le sue eventuali ragioni, può solo iniziare una causa che, inevitabilmente, avrà i suoi lunghi periodi ed i suoi importanti costi.

Ciao

L'atteggiamento del figlio risulta assai diverso rispetto al passato; inizialmente gentile e disponibile, oggi invece mostra totale chiusura. Possiamo andare via prima ma dobbiamo pagare comunque il mese di gennaio.

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Se non ha titolo,non capisco perché si è messo in mezzo,fra l'altro dicendo solo sciocchezze.

Non essendo proprietario,non va nemmeno ascoltato, i suoi impegni sono uguali a zero.

ciao

 

vado un po' controcorrente, non alle risposte, ma ai fatti.

 

Perchè si forma la muffa in tale appartamento. Non sempre è causa della struttura, ma dello stile di vita.

 

La descrizione che fa Federica poi, che indica nella camera il concentrarsi di tale fenomeno ( ... e anche nel frigorifero ... ma non ci credo) potrebbe essere causato dal cosiddetto fenomeno della parete fredda, dove il vapore acqueo si condensa sulle pareti più fredde. Probabilmente La camera di Federica è la più fredda, (afferma che nemmeno a finestre aperte tutto il giorno il fenomeno non si contiene .... e ancora non ci credo), e tale fenomeno, di estate non si verifica ma solo di inverno, confermando il mio pensiero.

 

Per risolvere il problema Federica deve contenere la emissione del vapore acque nell'aria, intervenendo su cappa a carbone ( da buttare), umidificatori nei caloriferi ( da buttare), ventilando il bagno dopo la doccia o la vasca, non stendere la biancheria ada asciugare all'interno, .... ecc.

 

Quindi ritengo che una causa di vizi a carico del locatore per giustificare l'uscita anticipata, sia del tutto da sconsigliare, anzi, potrebbe essere il proprietario a chiedere i danni per gli intonaci danneggiati.

 

Quando ha concordato la riconsegna anticipata, doveva farsi firmate l'accettazione di tale possibilità, in quanto presumo che nel contratto fossero fissati i 6 mesi. Non lo ha fatto, dovrà versare il mese senza se e senza ma, anche se poi, un mese non giustifica una azione di rivalsa nemmeno per il proprietario.

vado un po' controcorrente, non alle risposte, ma ai fatti.

Perchè si forma la muffa in tale appartamento. Non sempre è causa della struttura, ma dello stile di vita

Non sei controcorrente, ma concreto e realista.

Tutte le tue osservazioni sono le stesse che un qualunque legale solleverebbe immediatamente al cliente-conduttore qualora volesse intentare una causa al suo locatore per problemi di muffa.

ciao

 

vado un po' controcorrente, non alle risposte, ma ai fatti.

 

Perchè si forma la muffa in tale appartamento. Non sempre è causa della struttura, ma dello stile di vita.

 

La descrizione che fa Federica poi, che indica nella camera il concentrarsi di tale fenomeno ( ... e anche nel frigorifero ... ma non ci credo) potrebbe essere causato dal cosiddetto fenomeno della parete fredda, dove il vapore acqueo si condensa sulle pareti più fredde. Probabilmente La camera di Federica è la più fredda, (afferma che nemmeno a finestre aperte tutto il giorno il fenomeno non si contiene .... e ancora non ci credo), e tale fenomeno, di estate non si verifica ma solo di inverno, confermando il mio pensiero.

 

Per risolvere il problema Federica deve contenere la emissione del vapore acque nell'aria, intervenendo su cappa a carbone ( da buttare), umidificatori nei caloriferi ( da buttare), ventilando il bagno dopo la doccia o la vasca, non stendere la biancheria ada asciugare all'interno, .... ecc.

 

Quindi ritengo che una causa di vizi a carico del locatore per giustificare l'uscita anticipata, sia del tutto da sconsigliare, anzi, potrebbe essere il proprietario a chiedere i danni per gli intonaci danneggiati.

 

Quando ha concordato la riconsegna anticipata, doveva farsi firmate l'accettazione di tale possibilità, in quanto presumo che nel contratto fossero fissati i 6 mesi. Non lo ha fatto, dovrà versare il mese senza se e senza ma, anche se poi, un mese non giustifica una azione di rivalsa nemmeno per il proprietario.

concordo pienanemte

.... Probabilmente La camera di Federica è la più fredda, (afferma che nemmeno a finestre aperte tutto il giorno il fenomeno non si contiene .... e ancora non ci credo), e tale fenomeno, di estate non si verifica ma solo di inverno, confermando il mio pensiero.

 

Per risolvere il problema Federica deve contenere la emissione del vapore acque nell'aria, intervenendo su cappa a carbone ( da buttare), umidificatori nei caloriferi ( da buttare), ventilando il bagno dopo la doccia o la vasca, non stendere la biancheria ada asciugare all'interno, .... ecc.

Ciao concordo anche io su questa analisi, soprattutto la parte su evidenziata che la trovo applicabile in parecchi casi.

Ciao

Secondo me prima di fare tante ipotesi e accuse converrebbe chiedere agli altri condomini se hanno gli stessi problemi.

Se anche negli altri appartamenti si formano muffe con una tale rapidità allora è lo stabile che ha qualcosa che non va, in caso contrario approfondite con un tecnico cosa succede in appartamento.

Raccomandate, disdette, mensilità di preavviso da pagare, termini da rispettare, legali da coinvolgere e spese da sostenere che non convengono mai a nessuno, questi sono i consigli che vengono sempre dati in casi simili (praticamenti inutili come le leggi in essere).

Se le muffe si formano anche negli altri appartamenti e il proprietario non fa nulla se non pretendere le mensilità di preavviso avete il diritto di andarvene ed anche urgentemente senza stare troppo a preoccuparsi per il resto.

Grazie mille a tutti per le vostre risposte. Ho letto i link che mi avete inviato e vi ringrazio.

Rispondo a seguire alle vostre domande, ipotesi e dubbi.

 

Non abbiamo pensato di fare partire una causa, ma di informarci bene sulla questione per capire come comportarci; i proprietari infatti non sono stati corretti con noi in numerose occasioni.

 

Per quanto riguarda l'intervento del figlio. I proprietari sono un po avanti con l'età e alcune questioni vengono gestite dal figlio. L'annuncio su internet per affittare l'appartamento è stato inserito dal figlio ed il numero di telefono era quello suo. Diverse volte ci siamo rivolti ai proprietari per sistemare alcune cose che riguardavano la casa ma non li abbiamo trovati granchè disponibili. Ad esempio, il citofono del nostro appartamento è stato montato dopo circa 4/5 mesi che avevamo preso l'appartamento e solo dopo aver chiesto al figlio di intervenire.

In effetti non essendo proprietario non andrebbe neanche ascoltato, ma in alcune occasioni siamo stati costretti a rivolgerci a lui, in quanto interlocutore decisamente più valido nel risolvere alcuni problemi (almeno così sembrava).

 

Per quanto invece riguarda la struttura e le caratteristiche della casa.

La muffa è presente in tutte e tre le stanze: cucina, camera da letto e bagno.

In cucina c'è una stufa a pellett che riesce a riscaldare solo la cucina.

In camere da letto c'è un condizionatore che però non riesce a riscaldare per bene tutta la stanza. Forse non sufficientemente potente/forse perche la stanza è troppo grande.

In bagno invece non c'è nulla per riscaldare. Dovremmo prendere un'ulteriore stufa con ulteriore aumento dei costi a nostro carico.

I muri dell'appartamento non sono molto spessi. Riusciamo a sentire chiaramente quasi tutto quello che dicono i vicini, sentiamo il rumore di un interruttore che viene acceso e spento, il rumore dell'acqua e di un normale tossire .

Non sono un'esperta ma qualcuno mi ha spiegato che più sottili sono i muri, più difficilmente si mantiene il calore dentro un appartamento. Una volta spenta la stufa a pellet ed il condizionatore, la temperatura si abbassa nell'arco di circa mezz'ora.

Non stendiamo mai la biancheria all'interno, non c'è spazio. Abbiamo una terrazza sufficientemente grande per stendere la biancheria.

Certo che ventiliamo il bagno dopo la doccia, non abbiamo intenzione di annegare nel vapore.

In cucina non esiste una finestra vicino i fornelli per far uscire il vapore mentre stiamo cucinando.

L'unica apertura della cucina è la porta per uscire in terrazza; la porta si trova sul lato opposto rispetto ai fornelli.

Se volessimo ventilare mentre cuciniamo, non possiamo quindi aprire una piccola finestra ma dovremmo aprire una porta e d'inverno non è fattibile.

Un lato dell'appartamento confina con un altro appartamento.

L'altro lato affaccia sulla terrazza che è coperta, non interamente ma quasi, da una tettoia in legno. Ne segue che le pareti dell'appartamento non sono mai esposte al sole.

Gli infissi delle finestre di cucina, camera da letto e bagno sono in alluminio e la muffa si concentra tutta attorno alle finestre e sul soffitto.

Alla luce dei dettagli appena descritti, cosa ne pensate?

Per quanto invece riguarda la struttura e le caratteristiche della casa.

La muffa è presente in tutte e tre le stanze: cucina, camera da letto e bagno.

In cucina c'è una stufa a pellett che riesce a riscaldare solo la cucina.

In camere da letto c'è un condizionatore che però non riesce a riscaldare per bene tutta la stanza. Forse non sufficientemente potente/forse perche la stanza è troppo grande.

In bagno invece non c'è nulla per riscaldare. Dovremmo prendere un'ulteriore stufa con ulteriore aumento dei costi a nostro carico.

I muri dell'appartamento non sono molto spessi. Riusciamo a sentire chiaramente quasi tutto quello che dicono i vicini, sentiamo il rumore di un interruttore che viene acceso e spento, il rumore dell'acqua e di un normale tossire .

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In cucina non esiste una finestra vicino i fornelli per far uscire il vapore mentre stiamo cucinando.

L'unica apertura della cucina è la porta per uscire in terrazza; la porta si trova sul lato opposto rispetto ai fornelli.

Se volessimo ventilare mentre cuciniamo, non possiamo quindi aprire una piccola finestra ma dovremmo aprire una porta e d'inverno non è fattibile.

ciao

 

ti sei risposta da sola. La cucina non ha la cappa e... per il freddo non ventili adeguatamente.

Dove pensi vada a finire il vapore acque della cottura ?

Naturalmente nella parete più fredda o nei punti in cui la parete è più fredda ( attorno alle finestre, ecc. ) ed è ovvio che si forma la muffa.

 

Devi avere una cappa aspirante che scarica all'esterno e facendola andare sistematicamente quando cuoci o riscaldi, il 90 per cento del tuo problema è risolto.

ciao

 

ti sei risposta da sola. La cucina non ha la cappa e... per il freddo non ventili adeguatamente.

Dove pensi vada a finire il vapore acque della cottura ?

Naturalmente nella parete più fredda o nei punti in cui la parete è più fredda ( attorno alle finestre, ecc. ) ed è ovvio che si forma la muffa.

 

Devi avere una cappa aspirante che scarica all'esterno e facendola andare sistematicamente quando cuoci o riscaldi, il 90 per cento del tuo problema è risolto.

Ciao condivido totalmente.

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