#1 Inviato 9 Agosto, 2020 Buongiorno ho recentemente acquistato un appartamento che sto ristrutturando, inclusa la messa a norma dell'impianto elettrico. Nel mettere mano pesantemente all'impianto elettrico il mio elettricista non riusciva ad individuare la posizione del montante dentro il quale passano i cavi elettrici e la messa a terra e ha scoperto che attraversa una fila di appartamenti anziché trovarsi nelle parti comuni. Per poter mettere a norma l'impianto elettrico del mio appartamento e affinché mi venga rilasciata la certificazione di conformità devo quindi intervenire facendo passare un cavo nella scatola di derivazione dell'appartamento adiacente (dove già attualmente passa il cavo elettrico che porta la corrente al mio appartamento e di cui non ero stata messa a conoscenza prima dellacquisto) scatola che il vicino ha coperto con un cartongesso in occasione di passati lavori di ristrutturazione (non deve essere ispezionabile la scatola di derivazione??). Da questa scatola è quindi possibile far passare il cavo fino al contatore che si trova nell'interrato. Il vicino mi consente di accedere al suo appartamento, smantellare il suo cartongesso e accedere alla scatola di derivazione, ma pretende che sia io sostenere il costo di smantellamento e ripristino del suo cartongesso. Inoltre pretende mi assuma ogni responsabilità in merito allo specifico intervento ed alla sua rispondenza alla normativa vigente (come posso se l'impianto non è a norma??) anche nell’evenienza di successive conseguenze e danni che dovessero essere attribuibili all’intervento stesso. Inoltre mi chiedono di dichiarare che questo intervento ha carattere eccezionale e non configura in nessun caso l’istituzione di una servitù (ma la servitù c'è già!!! ). Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi a capire quali sono i miei diritti
#2 Inviato 9 Agosto, 2020 Rira dice: Buongiorno ho recentemente acquistato un appartamento che sto ristrutturando, inclusa la messa a norma dell'impianto elettrico. Nel mettere mano pesantemente all'impianto elettrico il mio elettricista non riusciva ad individuare la posizione del montante dentro il quale passano i cavi elettrici e la messa a terra e ha scoperto che attraversa una fila di appartamenti anziché trovarsi nelle parti comuni. Per poter mettere a norma l'impianto elettrico del mio appartamento e affinché mi venga rilasciata la certificazione di conformità devo quindi intervenire facendo passare un cavo nella scatola di derivazione dell'appartamento adiacente (dove già attualmente passa il cavo elettrico che porta la corrente al mio appartamento e di cui non ero stata messa a conoscenza prima dellacquisto) scatola che il vicino ha coperto con un cartongesso in occasione di passati lavori di ristrutturazione (non deve essere ispezionabile la scatola di derivazione??). Da questa scatola è quindi possibile far passare il cavo fino al contatore che si trova nell'interrato. Il vicino mi consente di accedere al suo appartamento, smantellare il suo cartongesso e accedere alla scatola di derivazione, ma pretende che sia io sostenere il costo di smantellamento e ripristino del suo cartongesso. Inoltre pretende mi assuma ogni responsabilità in merito allo specifico intervento ed alla sua rispondenza alla normativa vigente (come posso se l'impianto non è a norma??) anche nell’evenienza di successive conseguenze e danni che dovessero essere attribuibili all’intervento stesso. Inoltre mi chiedono di dichiarare che questo intervento ha carattere eccezionale e non configura in nessun caso l’istituzione di una servitù (ma la servitù c'è già!!! ). Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi a capire quali sono i miei diritti Ha ragione il tuo vicino; cc Art. 843. Accesso al fondo. Il proprietario deve permettere l'accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. Se l'accesso cagiona danno è dovuta un'adeguata indennità. ... Se tu pensi che l'impianto non sia a norma hai la facoltà di farne un altro a norma nelle parti comuni dello stabile. p.s. probabilmente l'impianto costruito in quella maniera è stato posizionato dal costruttore ed è divenuta una servitù del padre di famiglia, quasi tutti i condominii (stabili condominiali) hanno degli impianti che attraversano gli appartamenti Modificato 9 Agosto, 2020 da Tullio01
#3 Inviato 9 Agosto, 2020 Tullio01 dice: Ha ragione il tuo vicino; Sono di opinione diversa. Egli ha modificato una situazione che ti avrebbe permesso di intervenire in modo semplice. A mio avviso, lui modifica il suo intervento magari con una botola, affinché tu possa usufruire della servitù. In molti casi come questo gli amministratori consigliano di realizzare nuovi percorsi in zone comuni.
#4 Inviato 9 Agosto, 2020 salpa65 dice: Sono di opinione diversa. Egli ha modificato una situazione che ti avrebbe permesso di intervenire in modo semplice. A mio avviso, lui modifica il suo intervento magari con una botola, affinché tu possa usufruire della servitù. In molti casi come questo gli amministratori consigliano di realizzare nuovi percorsi in zone comuni. E' necessario conoscere lo stato dei luoghi, stando così le cose il vicino ha ragione di pretendere il rifacimento dello stato precedente, e non si sa se questi ha predisposto una botola. Atteniamoci a quanto detto dall'OP per favore.
#5 Inviato 9 Agosto, 2020 Grazie per le vostre risposte. La scatola di derivazione relativa al mio impianto elettrico era inizialmente accessibile, seppur nell'appartamento del vicino, come da costruzione originale. Il vicino ha ciecato con tamponamento in cartongesso, senza alcuna botola, la scatola di derivazione stessa. Quindi perché dovrei io sostenere i costi di apertura e ripristino del cartongesso quando è stato lui a non lasciare ispezionabile la scatola? Oltremodo il vicino è pure il proprietario dell'appartamento che ho acquistato ed è stato amministratore del condominio per diversi anni. Dubito quindi non ne sapesse nulla. Secondo voi può sussistere un principio di vizio occulto relativo all'acquisto del mio appartamento? Grazie
#6 Inviato 9 Agosto, 2020 Rira dice: Grazie per le vostre risposte. La scatola di derivazione relativa al mio impianto elettrico era inizialmente accessibile, seppur nell'appartamento del vicino, come da costruzione originale. Il vicino ha ciecato con tamponamento in cartongesso, senza alcuna botola, la scatola di derivazione stessa. Quindi perché dovrei io sostenere i costi di apertura e ripristino del cartongesso quando è stato lui a non lasciare ispezionabile la scatola? Oltremodo il vicino è pure il proprietario dell'appartamento che ho acquistato ed è stato amministratore del condominio per diversi anni. Dubito quindi non ne sapesse nulla. Secondo voi può sussistere un principio di vizio occulto relativo all'acquisto del mio appartamento? Grazie Se tu hai le prove che la scatola di derivazione relativa al tuo impianto elettrico era inizialmente accessibile, seppur nell'appartamento del vicino, avrai diritto di accesso per le dovute riparazioni e/o modifiche al tuo impianto passante nella sua proprietà, e ripristinare lo stato dei luoghi come erano prima delle modifiche effettuate da questo proprietario. Modificato 9 Agosto, 2020 da Tullio01
#7 Inviato 9 Agosto, 2020 Tullio01 dice: Atteniamoci a quanto detto dall'OP per favore. Ora è stato specificato. Quando venivano realizzati impianti in quel modo in Italia il cartongesso non esisteva. Comunque la soluzione è realizzare nuovi percorsi in area comune.
#8 Inviato 9 Agosto, 2020 salpa65 dice: Ora è stato specificato. Quando venivano realizzati impianti in quel modo in Italia il cartongesso non esisteva. Comunque la soluzione è realizzare nuovi percorsi in area comune. Oppure operare sul vecchio percorso, visto che la norma civilistica lo permette, perchè no? Come vedi la soluzione non è una sola. Modificato 9 Agosto, 2020 da Tullio01
#9 Inviato 9 Agosto, 2020 Tullio01 dice: la norma civilistica lo permette, perchè no? Perché la norma tecnica lo vieta
#10 Inviato 9 Agosto, 2020 salpa65 dice: Perché la norma tecnica lo vieta La norma tecnica vieta se non la metti a norma (scusa il gioco di parola) ma l'art 843 cc premette di entrare nel fondo del vicino per mettere le cose a norma o riparare, tanto è vero che il vicino non lo impedisce; Rira dice: Il vicino mi consente di accedere al suo appartamento, smantellare il suo cartongesso e accedere alla scatola di derivazione, ....
#11 Inviato 9 Agosto, 2020 Sai Tullio il problema, è che spesso confondiamo diritti e doveri. Il diritto di poter accedere e operare sul proprio impianto, è ora condiviso da entrambi,il dovere di realizzare un impiantato a regola d'arte impedisce di poter utilizzare una situazione del genere. Non voglio annoiare con articoli di norme ma cosa penseresti se un operaio che lavora in casa tua dopo aver tolto tensione si troverebbe ad essere folgorato perché sono presenti altri circuiti in tensione? E cosa penserebbe il giudice? Spesso si certificano a norma impianti che non lo sono e come in questo caso il tecnico farà del suo meglio aumentando la sezione dei cavi e assumendosi la responsabilità della reale non conformità
#12 Inviato 9 Agosto, 2020 salpa65 dice: Sai Tullio il problema, è che spesso confondiamo diritti e doveri. Il diritto di poter accedere e operare sul proprio impianto, è ora condiviso da entrambi,il dovere di realizzare un impiantato a regola d'arte impedisce di poter utilizzare una situazione del genere. Non voglio annoiare con articoli di norme ma cosa penseresti se un operaio che lavora in casa tua dopo aver tolto tensione si troverebbe ad essere folgorato perché sono presenti altri circuiti in tensione? E cosa penserebbe il giudice? Spesso si certificano a norma impianti che non lo sono e come in questo caso il tecnico farà del suo meglio aumentando la sezione dei cavi e assumendosi la responsabilità della reale non conformità Non stiamo parlando di cose che non sono successe e forse non succederanno, anche nello stabile dove abito hanno modificato l'impianto elettrico originale per metterlo a norma, entrando nei singoli appartamenti e utilizzando lo stesso tracciato originale, ma non è successo nulla del genere. Modificato 9 Agosto, 2020 da Tullio01
#13 Inviato 9 Agosto, 2020 Tullio01 dice: Non stiamo parlando di cose che non sono successe e forse non succederanno, anche nello stabile dove abito hanno modificato l'impianto elettrico originale per metterlo a norma, entrando nei singoli appartamenti e utilizzando lo stesso tracciato originale, ma non è successo nulla del genere. Avete un impianto non conforme ed un elettricista masochista
#14 Inviato 9 Agosto, 2020 Grazie, la mia domanda a questo punto è (e non trovo risposta): c'è una legge che impone di portare nelle parti comuni il montante? Perché l'amministratore dice che il lavoro di portare i montanti nelle parti comuni deve essere fatto. Ma deve essere deliberato in assemblea o si deve fare per legge? Avete soluzioni per me per entrare nell'appartamento in sicurezza senza intervenire dal vicino? Attualmente, per far lavorare l'impresa e portare avanti la ristrutturazione, l'elettricista ha calato un cavo, in sicurezza, nel vano scale fino ai contatori. Ma non posso lasciarlo lì a lungo... o si? 🤔 Modificato 9 Agosto, 2020 da Rira
#15 Inviato 9 Agosto, 2020 Rira dice: Grazie, la mia domanda a questo punto è (e non trovo risposta): c'è una legge che impone di portare nelle parti comuni il montante? Perché l'amministratore dice che il lavoro di portare i montanti nelle parti comuni deve essere fatto. Ma deve essere deliberato in assemblea o si deve fare per legge? Avete soluzioni per me per entrare nell'appartamento in sicurezza senza intervenire dal vicino? Attualmente, per far lavorare l'impresa e portare avanti la ristrutturazione, l'elettricista ha calato un cavo, in sicurezza, nel vano scale fino ai contatori. Ma non posso lasciarlo lì a lungo... o si? 🤔 Nessuna legge ti obbliga a portare il montante dell'energia elettrica nelle parti comuni, ma è una tua facoltà a norma dell'art 1102 cc In pratica tu hai già un passaggio consolidato, probabilmente già previsto ed effettuato all'atto delle costruzione dello stabile, per cui nel caso di ristrutturazione della tua u.i. hai l'onere di mettere l'impianto a norma e se questo è possibile farlo sulla traccia già esistente nessuno te lo può impedire, tanto è vero che il vicino non si oppone. salpa65 dice: Avete un impianto non conforme ed un elettricista masochista Noi abbiamo l'impianto a norma con tanto di certificazione rilasciata dall'impiantista qualificato.
#16 Inviato 9 Agosto, 2020 Ok, mettiamo mi muovessi così. E se poi ripristino il cartongesso del vicino (che me lo impone) e tra un anno dovessi intervenire per manutenzione devo ogni volta pagare lo smantellamento e il ripristino? Ma scherziamo? Mah, scusate, ma faccio fatica a comprendere. Se la scatola deve essere ispezionabile non deve essere messa sotto un cartongesso.
#17 Inviato 9 Agosto, 2020 Rira dice: Ok, mettiamo mi muovessi così. E se poi ripristino il cartongesso del vicino (che me lo impone) e tra un anno dovessi intervenire per manutenzione devo ogni volta pagare lo smantellamento e il ripristino? Ma scherziamo? Mah, scusate, ma faccio fatica a comprendere. Se la scatola deve essere ispezionabile non deve essere messa sotto un cartongesso. Non sono un tecnico, ma se la scatola deve essere ispezionabile lo deve essere sempre, informati dal tuo elettricista. Parlo per me e altri impianti condominiali che passano attraverso il mio appartamento, c'è la canna fumaria, c'è lo scarico fecale, scarico acqua dei lavabi ecc ecc, c'è il pluviale che dal tetto scende nel muro interno, il montante dell'acqua potabile, i tubi del riscaldamento, del gas, e sicuramente ci sono i montanti elettrici degli appartamenti, mio e quelli sovrastanti, si tratta di servitù del padre di famiglia posizionati dal costruttore, inevitabili questi passaggi nelle parti private nei condomini dove gli appartamenti sono uno sopra l'altro. Ma non c'è nessuna scatola per ispezionare questi impianti, per cui quando c'è la necessità si deve intervenire con il diritto di accesso come articolo 843 del cc già detto.
#18 Inviato 11 Agosto, 2020 Tullio01 dice: Tullio01 dice: Nessuna legge ti obbliga a portare il montante dell'energia elettrica nelle parti comuni, ma è una tua facoltà a norma dell'art 1102 cc Tuttavia è l'unico modo per realizzare un impianto a norma Rira dice: l'elettricista ha calato un cavo, in sicurezza, nel vano scale fino ai contatori. Ma non posso lasciarlo lì a lungo... o si? 🤔 È corretto. Il tuo elettricista è competente e vuole operare correttamente. Tuttavia se non hai bisogno di aumentare la sezione dei cavi puoi sfruttare una deroga prevista dalla legge 46/90 e successiva 37/08 che prevede che gli impianti preesistenti sono considerati comunque a norma se hanno dei requisiti minimi. Questo ti permetterebbe di non dover necessariamente sostituire il montante. Per la parte di impianto vecchio riceverai una dichiarazione di RISPONDENZA per il nuovo una dichiarazione di CONFORMITÀ. Come è comprensibile questa disposizione è stata formulata per non costringere a lavori molto invasivi garantendo un minimo di sicurezza sui vecchi impianti. Questa non deve essere una scusa a distanza di trent'anni ed in ogni caso non verrebbe ritenuta sufficiente da un giudice Tullio01 dice: Noi abbiamo l'impianto a norma con tanto di certificazione rilasciata dall'impiantista qualificato. Se ha rilasciato una dichiarazione di conformità, tanto qualificato non lo è. Voglio solo informare ma se ti serve ad essere più sereno che va bene così, per me è uguale
#19 Inviato 11 Agosto, 2020 salpa65 dice: puoi sfruttare una deroga prevista dalla legge 46/90 e successiva 37/08 che prevede che gli impianti preesistenti sono considerati comunque a norma se hanno dei requisiti minimi. Questo ti permetterebbe di non dover necessariamente sostituire il montante. E' quello che hanno fatto nel condominio dove abito, sfruttando il passaggio originale e sostituendo i montanti vecchi con quello a norma, per cui se è possibile perchè non farlo?
#20 Inviato 11 Agosto, 2020 Tullio01 dice: E' quello che hanno fatto nel condominio dove abito, sfruttando il passaggio originale e sostituendo i montanti vecchi con quello a norma, per cui se è possibile perchè non farlo? Forse non riesco a spiegarmi. Il punto è che se non modifichi lo stato di fatto puoi sfruttare la deroga, ma se sostituisci i conduttori devi adeguare, oppure li cambi ma dichiari che sono rimasti i vecchi. Insomma è un pastrocchio, tutt'altro che impianto a norma Rira dice: Ma deve essere deliberato in assemblea o si deve fare per legge? La legge prevede che gli impianti debbano essere a norma. L'amministratore è responsabile degli impianti comuni e può intervenire senza delibera solo in particolari casi di urgenza e pericolo, non è questo il caso. Rira dice: Attualmente, per far lavorare l'impresa e portare avanti la ristrutturazione, l'elettricista ha calato un cavo, in sicurezza, nel vano scale fino ai contatori. Modificato 11 Agosto, 2020 da salpa65
#21 Inviato 11 Agosto, 2020 salpa65 dice: Forse non riesco a spiegarmi. Il punto è che se non modifichi lo stato di fatto puoi sfruttare la deroga, ma se sostituisci i conduttori devi adeguare, oppure li cambi ma dichiari che sono rimasti i vecchi. Insomma è un pastrocchio, tutt'altro che impianto a norma Forse non mi sono spiegato io, nel mio caso, e penso sia possibile anche nel caso di @Rira sono stati sostituiti tutti i cavi (montanti) che transitavano nelle canaline con quelli nuovi a norma, ero presente e gli elettricisti lavoravano almeno in coppia con il tiracavi ed erano in comunicazione tra loro con la radio (non esistevano allora i telefonini) uno nell'appartamento e uno nel vano contatori. Modificato 11 Agosto, 2020 da Tullio01
#22 Inviato 11 Agosto, 2020 salpa65 dice: ttualmente, per far lavorare l'impresa e portare avanti la ristrutturazione, l'elettricista ha calato un cavo, in sicurezza, nel vano scale fino ai contatori. Comunque, siamo alle solite. Il problema lo hanno tutti ma in misura diversa e quindi se ne fregano. Sarebbe logico portare l'argomento in assemblea per migliorare la situazione ma credo che non ti resti che la possibilità di sistemare quel cavo nel vano scale in maniera definitiva
#23 Inviato 11 Agosto, 2020 salpa65 dice: Comunque, siamo alle solite. Il problema lo hanno tutti ma in misura diversa e quindi se ne fregano. Sarebbe logico portare l'argomento in assemblea per migliorare la situazione ma credo che non ti resti che la possibilità di sistemare quel cavo nel vano scale in maniera definitiva Per effettuare questo lavoro nelle parti comuni, camnalina già in essere o nel vano scale, non è necessario portare il problema in assemblea per ottenere qualche benestare non necessario, è sufficiente avvisare l'amministratore e sarà lui a riferire in assemblea --> art 1122 cc Modificato 11 Agosto, 2020 da Tullio01
#24 Inviato 12 Agosto, 2020 Siamo in 25 appartamenti e io sono al 6° piano. Al di là della spesa che dovrei sostenere per mettere una canalina solo per me nelle parti comuni (dovrei infatti bucare le solette delle scale per 6 piani) credo abbia più senso, una volta che si mette mano, fare la predisposizione nelle parti comuni per tutti gli appartamenti mettendo una canalina di dimensioni adeguate. Poi nel tempo chi dovrà o vorrà, farà l'adeguamento del proprio impianto. Altrimenti ci ritroveremmo a potere avere ipoteticamente nel tempo 25 canaline nelle scale se ognuno facesse in autonomia. Un bel bordello. Quindi se ho capito bene: se faccio il lavoro solo per me è sufficiente che l'amministratore ne dia comunicazione in assemblea, se si decide di portarlo come punto all'odg in assemblea per predisposizione per tutti, deve essere deliberato, corretto? Grazie Modificato 12 Agosto, 2020 da Rira
#25 Inviato 12 Agosto, 2020 Rira dice: Quindi se ho capito bene: se faccio il lavoro solo per me è sufficiente che l'amministratore ne dia comunicazione in assemblea, se si decide di portarlo come punto all'odg in assemblea per predisposizione per tutti, deve essere deliberato, corretto? Grazie No sapendo se l'impianto di uso comune e stato messo a norma della L. 46/90 e successive, direi che la prassi dovrebbe essere questa, ovvero per prima cosa sarà necessario mettere l'impianto comune a norma (passante in questo caso attraverso altre u.i. private - come è nello stabile in cui abito), ed installare i salvavita ad ogni u.i. e messa a terra (per le parti interne alle u.i. ognuno deve pensare a se stesso), per cui per le parti comuni la delibera è necessaria ed era necessaria da quando era entrata in vigore la L. 46/90 se lo stabile era già esistente. Proprio come è stato effettuato nel condomino dove abito. Modificato 12 Agosto, 2020 da Tullio01