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Modifica impianto riscaldamento da aria a caloriferi

In un condominio con riscaldamento centralizzato con diffusione di aria calda nei singoli appartamenti un residente durante la ristrutturazione del suo appartamento vorrebbe installare in ogni ambiente i classici termosifoni in alternativa all'impianto ad aria.

Utilizzerebbe l'acqua calda delle colonne montanti . Pertanto non effettua un distacco dall'impianto centralizzato.

 

 

Il Suo termotecnico mi certifica che detta modifica non comporta nessun squilibrio termico, anzi in questo appartamento le condizioni igieniche migliorerebbero perché non ci sarà più il rischio di diffusione di batteri tramite le canalizzazioni dell'impianto ad aria vetusto di oltre 30 anni.

 

Il regolamento di condominio contrattuale vieta il distacco. Ciò che nella realtà non avverrà.

In attesa dell'installazione di un sistema di contabilizzazione continuerà a pagare con i soliti millesimi.

 

Condividete che la modifica interna sia lecita e non necessiti di delibera assembleare in quanto trattasi di miglior utilizzo dell'impianto comune ?

 

Ringrazio anticipatamente per i consigli

Se non avviene distacco, non vedo la questione.

Il problema non mi pare legato al vecchio impianto, ma al nuovo.

 

Se te lo certifica il termoidraulico è buona cosa, ma attenzione, perchè mi farei qualche domanda in più sulle eventuali modifiche che subirebbe, forse, e ripeto forse, la dichiarazione di conformità dell'impianto comune dell'acqua sanitaria.

 

Chiederei lumi su tale trasformazione all'ufficio impianti termici e idrosanitari presso l'ufficio tecnico del comune.

Ugualmente, non capisco come il delta dell'acqua sanitaria possa essere sufficiente a far lavorare correttamente i termosifoni senza una caldaia.

 

Non solo: l'acqua calda spero la paghino a mc e che non aggravi uso e usura del boiler comune. E se poi lo vorranno fare tutti?

 

In finale, mi pare sia più da valutare se sia legale distorcere l'uso originario di un impianto comune. Alcuni regolamenti di condominio si esprimono in senso contrario. Ed inoltre, se esso vada approvato o meno in assemblea.

In un condominio con riscaldamento centralizzato con diffusione di aria calda nei singoli appartamenti un residente durante la ristrutturazione del suo appartamento vorrebbe installare in ogni ambiente i classici termosifoni in alternativa all'impianto ad aria.

Utilizzerebbe l'acqua calda delle colonne montanti . Pertanto non effettua un distacco dall'impianto centralizzato.

 

 

Il Suo termotecnico mi certifica che detta modifica non comporta nessun squilibrio termico, anzi in questo appartamento le condizioni igieniche migliorerebbero perché non ci sarà più il rischio di diffusione di batteri tramite le canalizzazioni dell'impianto ad aria vetusto di oltre 30 anni.

 

Il regolamento di condominio contrattuale vieta il distacco. Ciò che nella realtà non avverrà.

In attesa dell'installazione di un sistema di contabilizzazione continuerà a pagare con i soliti millesimi.

 

Condividete che la modifica interna sia lecita e non necessiti di delibera assembleare in quanto trattasi di miglior utilizzo dell'impianto comune ?

 

Ringrazio anticipatamente per i consigli

Buongiorno,

la modifica del sistema di emissione da aria a radiatori potrebbe far nascere dei problemi sul controllo della temperatura ambiente se non vi sono controlli locali, cosa di cui dubito.

La risposta d'emissione termica tra la batteia della canalizzazikone ed i radiatori è diversa, quindi se non vi sono due circuiti separati possono nascre dei problemi di regolazione.

La conseguenza potrebbe essere la ricerca di un inutile "bilanciamento" a scapito del razionale uso dell'energia dedicata alla climatizzazione invernale.

 

Ritengo doveroso far presente la cosa al Responsabile dell'impianto termico o al Terzo Responsabile delegato.

Il Suo termotecnico mi certifica che detta modifica non comporta nessun squilibrio termico,

Un "fenomeno" di termotecnico, non c'è che dire . . . (ma per favore . . .)

 

 

 

In attesa dell'installazione di un sistema di contabilizzazione continuerà a pagare con i soliti millesimi.

. . . e sì, gli piacerebbe al tizio continuare a pagare senza verificare che la potenza termica installata dei radiatori sia IDENTICA a quella attalmente erogata dalle bocchette d'aria

 

Condividete che la modifica interna sia lecita e non necessiti di delibera assembleare in quanto trattasi di miglior utilizzo dell'impianto comune ?

NO (non condivido assolutamente): occorre un progetto preventivo che preveda la riequilibratura dell'impianto (vedasi intervento di nJoule), e ricalcolo della tabella millesimale (salvo dimostrazione uguaglianza potenza radiatori all'attuale sistema ad aria); ovviamente le spese per il ricalcolo della tab m,illesimale saranno a carico del richiedente

 

Saluti

Scusate. se nella richiesta di modifica dell'impianto, olte a non stravolgere limpianto viene posto il problema a causa di allergia con tando di certificato? si può fare? gragie.

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