#1 Inviato 4 Luglio, 2017 Ho acquistato nel 2015 a Napoli zona centro storico nini alloggio inferiore a mq. 28 e privo di abitabilita' ma non abusivo. Cio' non mi consente di avere l'autorizzazione edilizia per poter eseguire i minimi lavori di manutenzione straordinaria (mancano impianti, serv. igienici, cucina). Per poter ottenere i permessi ed eseguire i lavori per renderla quanto meno vivibile conviene declassarla passando dalla attuale categoria A/5 (appartamento) alla categoria C/2 (deposito) ? Sono inferiori le spese varie con categoria C/2 (luce, acqua, Tari, IMU come seconda casa, etc.) rispetto alla A/5 ? Grazie per l'aiuto che potete fornirmi per poter capire il da farsi e saluti a tutti. francoo
#2 Inviato 4 Luglio, 2017 Per poter ottenere i permessi ed eseguire i lavori per renderla quanto meno vivibile conviene declassarla passando dalla attuale categoria A/5 (appartamento) alla categoria C/2 (deposito) ? Sono inferiori le spese varie con categoria C/2 (luce, acqua, Tari, IMU come seconda casa, etc.) rispetto alla A/5 ? è alquanto contradittorio vuoi portare una A/5 alla categoria C/2 Magazzini e locali di deposito > per poi usarla la C/2 come abitazione....... ma forse il tuo problema è anche avere tutti i requisiti per un monolocale http://www.rifarecasa.com/architetti/spazi-minimi-di-un-monolocale-per-essere-in-regola http://www.edilportale.com/forum/visualizza-discussione.asp?idd=16982
#3 Inviato 7 Luglio, 2017 hai più risolto il problema chiedendo magari parere ad un professionista? esiste la deroga alle superfici minime per interventi che siano comunque migliorativi. non so se contempla l'aggiunta di un locale (come nel tuo caso il bagno).
#4 Inviato 7 Luglio, 2017 Nel suo caso si tratta di un monolocale a destinazione abitabile, e per definizione il monolocale è un "mini" appartamento distribuito in un solo ambiente (date le ridotte dimensioni). In quanto destinato ad abitarci deve essere già munito di servizio igienico. Nel suo caso il problema sono le dimensioni che sono inferiori a quelle definite dalla norma che prevede min. 28 mq. Ma molto probabilmente potrebbe avere anche problemi di altra natura tipo il rapporto illuminante > anche questo previsto come requisito dalla norma. In effetti si potrebbe sperare in una deroga nello strumento urbanistico locale .....provar non nuoce!
#5 Inviato 8 Luglio, 2017 Grazie mille per la risposta. Provero' con la deroga se possibile. - - - Aggiornato - - - Grazie mille per il suggerimento. - - - Aggiornato - - - grazie mille per la risposta.
#6 Inviato 8 Luglio, 2017 Il Comune di Roma ha derogato. Vedi il punto 10 in: --link_rimosso-- Ma mi sembra di aver letto che sia illegittimo..... Se ritrovo la sentenza vedo se posso riportarla. Ciao
#7 Inviato 8 Luglio, 2017 Porto all'attenzione che il comune è Napoli. Tanto meglio se esiste sentenza specifica.
#8 Inviato 8 Luglio, 2017 Ciao Marcanto Il mio era solo un esempio per constatare che ci sono Comuni che hanno derogato, e quindi occorre stabilire se anche Napoli ha agito allo stesso modo. Ma ripeto, mi "sembra" di aver visto una sentenza (Consiglio di Stato?) che ritiene illegittimo abbassare i parametri della norma del 1975 ma non me la ricordo.... La ricerca sentenze l'ho in ufficio e adesso non posso accedervi. Ciao
#9 Inviato 8 Luglio, 2017 Ciao ..... una sentenza (Consiglio di Stato?) che ritiene illegittimo abbassare i parametri della norma del 1975 Haaaa, ecco! La sentenza quindi sarebbe controllo le deroghe alla normativa. Allora e' meglio non trovarla
#10 Inviato 8 Luglio, 2017 Piccola correzione Ciao Haaaa, ecco! La sentenza quindi sarebbe contro le deroghe alla normativa. Allora e' meglio non trovarla