#1 Inviato 28 Marzo, 2020 Buongiorno, scrivo per sottoporvi un quesito per il quale spero riusciate a darmi un parere. Mia madre (85enne) vive al 5° piano di un condominio, nel quale l’ascensore è ormai fermo da diversi mesi perché necessita di lavori urgenti di manutenzione straordinaria (è stato bloccato perchè l'utilizzo senza i lavori lo rende pericoloso). I lavori sono stati approvati dall’assemblea ormai due anni fa, tuttavia nell’assemblea che approvò l’esecuzione, i condomini presenti chiesero all’amministratore di costituire un fondo cassa pari alla metà dei lavori, da utilizzare per far iniziare i lavori. Il fondo cassa in questione non solo non è stato mai costituito, ma l’amministratore (un avvocato) sostiene di dover far deliberare all’assemblea l’annullamento della delibera di costituzione del fondo e solo dopo lui potrà procedere con l’emissione delle quote di competenza e procedere con i decreti ingiuntivi qualora si rendesse necessario. Aggiungo che su 14 proprietari i residenti sono solo 6, i rimanenti o vivono altrove o sono eredi dei precedenti proprietari. In tale situazione, le assemblee difficilmente raggiungono quorum deliberativi. L’amministratore propone di “pagare” in autonomia i lavori (facendo installare delle serrature per l’accesso all’ascensore, così da impedirne l’utilizzo a chi non abbia contribuito all’esecuzione degli stessi) e solo successivamente procedere con i decreti ingiuntivi per riscuotere da tutti gli altri le quote per i lavori eseguiti in urgenza da uno o più condomini. In una situazione di questo tipo, mia madre risulta praticamente segregata, avendo problemi di deambulazione che le rendono alquanto difficile utilizzare le scale (al momento è fuori casa, poiché post ricovero non è assolutamente in grado di salire le scale, ma volendo rientrare nel proprio appartamento non potrebbe uscirne se non trasportata di peso). Ciò che chiedo è sapere se c’è un modo, attraverso una denuncia o un esposto (carabinieri, VVFF, o tribunale) o altro mezzo, per obbligare i residenti alla realizzazione dei lavori, per poi agire nei confronti dei non residenti con il recupero delle rispettive quote. L’amministratore dovrebbe anche essere dimissionario e il condominio ha una situazione debitoria pregressa sia con l’amministratore attualmente in carica che con i precedenti. Grazie per qualunque informazione riusciate a darmi. Saluti Alberto
#2 Inviato 28 Marzo, 2020 Temo che senza sostegno legale, purtroppo non otterrai nulla. Forse meglio se ti rivolgi per farti assistere ad associazioni che hanno a cuore la questione disabili come, per esempio, ANDI, o altre che senz'altro puoi trovare anche in rete.