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Luca82

Malfunzionamenti canna fumaria

Buongiorno,

 

sono uno dei consiglieri dello stabile dove abito e avrei bisogno di un aiuto per risolvere una questione.

Vi spiego tutto nelle righe seguenti:

 

tre anni fa circa ho notato che dall’imbocco delle canna fumaria del mio appartamento(il buco dove si collega lo scarico dello scaldabagno per intenderci) a volte fuoriusciva dell’aria con odore di cucina.

 

Questo fatto oltre ad appestare la mia casa, non permetteva al mio scaldabagno di scaricare correttamente.

 

Trattandosi per lo più di orari vicini ai pasti mi sono convinto che qualche vicino collegasse lo scarico della sua cappa in canna fumaria (mancando negli appartamenti dello stabile il buco per lo scarico delle cappe).

 

Pertanto ho contattato l’amministratore spiegandogli bene il tutto e specificando che la fuoriuscita non era continua e che, in assenza di essa non avevo alcun problema di scarico e di odori.

 

L’amministratore ha deciso di mandare un’ispezione di tecnici negli appartamenti interessati(quelli che hanno la canna fumaria in comune con la mia) avvisando per tempo giorno e ora del controllo, tramite comunicazione scritta.

 

Una volta effettuata, l’ispezione ha dato esito negativo (nessuna cappa collegata in canna fumaria in nessuno dei 2 appartamenti controllati).

 

Dal giorno seguente l’ispezione però il fatto non si è più verificato per tre anni.

L’amministratore non ha addebitato alcuna spesa a nessun condomino per questa ispezione.

 

Pochi mesi fa il fatto è ricominciato, ne segue la stessa trafila( avverto l’amministratore, lui manda l’ispezione avvisandola, nessuna cappa viene trovata collegata. Dopo l’ispezione il fatto smette di verificarsi).

Questa volta però ricevo dall’amministratore una lettera (non raccomandata) in cui mi dice che mi addebiterà per intero i costi dell’ispezione da me richiesta avendo dato quest’ultima esito negativo. Replico alla sua lettera con una mail che riporto qui di seguito:

 

Egregio sig. xxxxxx,

 

la sua lettera del giorno ……2014 in cui mi comunica che il costo dell'ispezione alla canna fumaria verra' addebitato interamente a me, visto l'esito negativo dell'ispezione stessa, mi spinge a precisarle quanto segue:

 

1) contrariamente a quanto lei asserisce, io non ho richiesto alcun sopralluogo con video-ispezione ma mi sono limitato a segnalarle l'inconveniente che si era verificato nel mio appartamento (temporaneo reflusso dalla imboccatura della canna fumaria)

 

2) la richiesta del sopralluogo con video-ispezione e' stata una sua decisione quale provvedimento atto ad accertare le cause dell'inconveniente stesso

 

3) il fatto che il sopralluogo abbia dato esito negativo (fatto a fenomeno non in atto) non fa si che, come lei sottintende, l'inconveniente non esista ma dovrebbe spingerla a seguire altre strade per l'accertamento dello stesso

 

4) in ogni caso: il problema da me segnalato (e sicuramente non provocato) riguarda una parte

condominiale comune: le spese per un accertamento di eventuale funzionamento anomalo di tale parte comune non possono essere imputate al sottoscritto.

Per quanto detto non accetto che le spese per il suddetto intervento vengano interamente a me addebitate.

Nonostante tutto lui si ostina a volermi addebitare la spesa alla prossima chiusura di esercizio.

Voi cosa ne pensate? Come devo agire per evitare questo addebito ?

 

Vi ringrazio anticipatamente.

Cordiali saluti.

Credo anche io che la video ispezione non fosse necessaria, concordo anche sul fatto che il suo avviso fosse a tutelare il corretto funzionamento e utilizzo di una parte condominiale.

Se l'amministratore continuasse a insistere, le consiglio di prenderlo da parte e alludendo al 10% che probabilmente percepisce su ogni manutenzione in nero (tangenti) fare presente che a furia di fare il furbo, rischierà di scottarsi.

 

Scusate la poca diplomazia

Grazie per il consiglio ma se questo non dovesse bastare (come penso) cosa dovrei fare? Se mi rifiutassi di pagare l'importo addebitato?

Se l'amministratore continuasse a insistere, le consiglio di prenderlo da parte e alludendo al 10% che probabilmente percepisce su ogni manutenzione in nero (tangenti) fare presente che a furia di fare il furbo, rischierà di scottarsi.

Poi ti becchi una denuncia... SantoSubito non generalizzare.

Buonasera,

è chiaro che esiste una interferenza nella tua canna fumaria a servizio dello scaldabagno.

Potrebbe benissimo essere l'inserimento "abusivo" di uno scarico di cappa aspirante di cucina di piano sottostante, oppure anche una lesione nella tua canna che fa passare gli odori di cui sopra. Poichè il problema è tuo e intendi venirne a capo, io farei comunque eseguire una videoispezione a miei spese (il costo dovrebbe essere intorno a 100-150 euro) in questo modo una volta per tutte capirei di cosa si tratta, anche perchè la ditta incaricata rilascia il dvd da quale si può far capire anche all'amministratore lo stato delle cose.

Secondo me, lui sicuramente non ha fatto fare nessun controllo, ha solo contattato chi sapeva e fatto interrompere momentaneamente l'uso di questa aerazione di cucina.

Ogni canna fumaria comunque deve risultare libera e indipendente, pertanto questo problema non dovrebbe esistere.

Grazie Li-Gua la mia canna fumaria è in comune con altri 2 condomini che stanno rispettivamente al 4 e 7 piano, quindi sopra di me che sto al 1.

Tutta la vicenda è stranissima comunque il dvd dell'ispezione ce lo ha l'amministratore io posso richiederlo e visionarlo ( sempre se è vero che è stata fatta come dici anche tu).

Quello che è sconcertante e sbagliato a prescindere è che l'amministratore voglia addebitarmi l'intervento perché in ogni caso sono io che subisco un danno.

In più la canna fumaria è in comune.

Alla fine ho dimostrato a tutti gli altri consiglieri dello stabile con un video e dei testimoni che il reflusso esisteva veramente e sono stati tutti concordi nel ripartire le spese dei vari controlli tra i proprietari delle unità interessate. Non solo, altre persone hanno detto di avere a volte lo stesso problema e che l'amministratore ne era al corrente.Mi domando se non sia il caso di denunciarlo all'ANACI.

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