#1 Inviato 1 Agosto, 2012 Dopo un lungo tira e molla durato più di un anno col costruttore ho ottenuto per il condominio una proposta di interventi per sanare tutti i vizi e difetti esistenti. Naturalmente in questa trattativa sono state accordati al costruttore dei piccoli lavori a cui il condominio rinuncerebbe purchè si riesca a ottenere interventi più importanti. Ora la questione è: può l'assemblea accettare l'offerta conciliativa del costruttore che richiede che il condominio rinunci in canbio di questi lavori e di compensazioni pecuniarie a chiamare in causa il costruttore sui vizi e difetti che, seppur piccoli, rimarranno? Se si con che maggioranze si può accordare una liberatoria circoscritta ai problemi che il costrruttore richiede gli siano abbuonati? Non è una rinuncia ad un diritto individuale e quindi richiederebbe l' unanimità? Grazie a chiunque si voglia addentrare nell' ostica questione.
#2 Inviato 1 Agosto, 2012 Ciao siamo davanti ad una vera e propria transazione. Pertanto, è necessaria l'unanimità. Cass. sez. II Civ. , n. 4258 del 21 febbraio 2006 La transazione che ha ad oggetto i beni comuni è un negozio dispositivo, e pertanto per essere validamente conclusa dall’amministratore necessita non dell’autorizzazione della maggioranza dell’assemblea ma del consenso di tutti i condomini.
#3 Inviato 3 Agosto, 2012 Grazie della risposta . Sono d'accordo. e invece per quanto riguarda l' approvazione per i lavori che il costruttore farà al condominio?
#4 Inviato 3 Agosto, 2012 Ciao se non ho capito male, il costruttore si accolla i lavori solo se accettate la sua proposta. Quindi la faccenda, a mio avviso, è direttamente consequenziale alla delibera che approvi la transazione. In pratica non credo che ci voglia una doppia delibera.. approvando la transazione all'unanimità si approvano anche i lavori.