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francesco666

Lavori di miglioramento ad un locale

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buongiorno ,

ho un ristorante ed ho un problema , sono stato sfratta per morosità perchè non sono riuscito a pagare l'ultimo affitto.

ora potrei fare ricorso e va bè , ma sinceramente vorrei lasciargli il locale perchè non riesco più a pagare tutto.

però io quando sono entrato il locale era un semplice garage , ed io ho dovuto eseguire tutti i lavori di muratura.

il proprietario ha solo pagato l'elettricita e l'idraulico .

 

posso chiedere un risarcimento per i lavori da me eseguiti ? se lui si rifiuta di pagare e quindi dobbiamo fare una causa , lui nel frattempo può affittare il locale?

io posso smantellarmi tutto ?

 

come dovrei agire ?

 

vi ringrazio infinitamente

Ciao, in genere, su quasi tutti i contratti, c'è scritto che qualsiasi miglioria aggiunge l'inquilino ai locali, non è dovuto alcun rimborso da parte del proprietario.

E' una clausola quasi sempre presente, pertanto, nel caso ci fosse, appare evidente che non puoi chiedere nessun rimborso.

Potresti togliere le tue migliorie è vero ma, assolutamente, devi rimettere tutto come si trovava prima che tu entrassi, altrimenti subiresti, in un eventuale giudizio, una condanna sicura.

Ciao

e se ti richiedesse di portarlo allo stato inziale ?? (box)

Appunto lo deve fare!

il fatto è che ho letto che teoricamente non potrei togliere le mie migliorie se reco " danni " al locale , il fatto è che li non c'era nulla , nemmeno l'intonaco al muro.

però ho anche letto di una risposta di un avvocato , dove diceva che i lavori vengono rimborsati se si ha l'autorizzazione da parte del proprietario , e in caso non si avesse questo consenso , vale il tacito assenso ( ovvero lui non ha cercato di fermare questi lavori ).

 

vi allego quanto letto cosi magari mi sapete consigliare :

 

 

Art.1592. Miglioramenti.

Salvo disposizioni particolari della legge o degli usi, il conduttore non ha diritto a indennità per i miglioramenti apportati alla cosa locata. Se però vi è stato il consenso del locatore, questi è tenuto a pagare un'indennità corrispondente alla minor somma tra l'importo della spesa e il valore del risultato utile al tempo della riconsegna. Anche nel caso in cui il conduttore non ha diritto a indennità, il valore dei miglioramenti può compensare i deterioramenti che si sono verificati senza colpa grave del conduttore.

 

Art.1593. Addizioni.

Il conduttore che ha eseguito addizioni sulla cosa locata ha diritto di toglierle alla fine della locazione qualora ciò possa avvenire senza nocumento della cosa, salvo che il proprietario preferisca ritenere le addizione stesse. In tal caso questi deve pagare al conduttore una indennità pari alla minor somma tra l'importo della spesa e il valore delle addizioni al tempo della riconsegna. Se le addizioni non sono separabili senza nocumento della cosa e ne costituiscono un miglioramento, si osservano le norme dell'articolo precedente.

 

Poichè stati svolti all'insaputa della società proprietaria, ma con il suo consenso, seppure tacito (la società, consapevole dei lavori di ristrutturazione, non si è opposta all'esecuzione degli stessi), hai diritto all'indennità corrispondente alla minor somma tra l'importo speso e l'incremento di valore, a seguito dei lavori, valutato al momento della riconsegna del bene.

Per quanto riguarda le addizioni (ad esempio, l'impianto del condizionatore) si applica l'articolo 1593: se la società preferisce ritenere le addizioni, avrai diritto ad un'indennità, pari alla minor somma tra lo speso ed il migliorato (l'indennità va calcolata, in modo speculare, a quella relativa ai miglioramenti).

Per quanto riguarda le altre tue richieste (le 18 mensilità che ti separano dal termine del contratto), nei confronti della società proprietaria, le stesse sono infondate, in considerazione del fatto che ti sei resa inadempiente, pagando il canone d'affitto, in ritardo, per tre mensilità. Non è sorto, relativamente ale stesse, alcun diritto, né obbligo, in capo alla società proprietaria.

Per quanto riguarda la questione fiscale, ti consiglio di denunciare il comportamento della società proprietaria, alla Guardia di Finanza ed all'Agenzia delle Entrate, che provvederanno agli accertamenti previsti dalle leggi tributarie.

Nel corso del processo civile (devi intraprendere un processo civile autonomo, rispetto al procedimento di sfratto, citando in giudizio la società proprietaria, dinanzi al Tribunale), per ottenere le suddette indennità, chiederai all'autorità giudiziaria di condannare la società, al risarcimento dei danni cagionati, dalla mancata emissione delle fatture fiscali.

Vorrei precisare che tutte queste questioni sono autonome rispetto allo sfratto che deve continuare, a prescindere dal pagamento delle indennità; successivamente, il giudice, alla conclusione di un secondo ed autonomo procedimento giudiziario, condannerà la società al pagamento degli importi che ti spettano.

Cordiali saluti.

 

il fatto è che ho letto che teoricamente non potrei togliere le mie migliorie se reco " danni " al locale , il fatto è che li non c'era nulla , nemmeno l'intonaco al muro.

però ho anche letto di una risposta di un avvocato , dove diceva che i lavori vengono rimborsati se si ha l'autorizzazione da parte del proprietario , e in caso non si avesse questo consenso , vale il tacito assenso ( ovvero lui non ha cercato di fermare questi lavori ).

 

vi allego quanto letto cosi magari mi sapete consigliare :

Ripeto se vuoi togliere le parti addizionali del locale, che non c'erano prima DEVI rimettere tutto come era, a tuo spese.

Se ti conviene lo fai altrimenti non puoi pretendere nulla dal proprietario.

Ciao

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