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annellina1

L'amministratore uscente e fondo cassa

saluti a tutti del forum, vorrei sapere se l'amministratore uscente fatto il bilancio con un disavanzo da conguagliare, approvato dall'assemblea può in una nota fatta a parte nel tempo tra il passagio con il nuovo amministratore trattenersi il fondo cassa destinato alla realizzazione dei citofoni esterni. Lui asserisce che il disavanzo da coguagliare è satato anticipato da lui quindi se lo trattiene dal fondo citofoni.Non è più giusto che il nuovo amministratore faccia delle bollette a conguaglio, le riscuote e paga il debito anticipato (se vero) dall'amministratore uscente grazie per le vostre risposte

Quando l'amministratore uscente effettua le consegne al nuovo, normalmente si redige una distinta "dare - avere" particolareggiata con ricevute ed assegni ecc ecc, per cui se questa è fatta bene e controfirmata in contraddittorio tra i due amm.ri, i conti sono presto fatti, se c'è eccedenza la cassa sarà in attivo, viceversa in passivo, l'importante è dimostrare con documentazioni le spese e/o anticipi effettuati.

grazie della risposta tuxx io volevo sapere se può prendere dei soldi dal fondo destinato ai citofoni di €1000.00 e portare la cassa a un disavanzo di € 125,00 grazie

Una volta revocato e sostituito con un'altro amm.re, quello uscente non dovrebbe più operare sulla cassa, ne sul fondo cassa, purtroppo non tutti sono ligi nel farlo e poi inevitabilmente nascono problemi che possono sfociare in cause.

Scritto da annellina1 il 29 Lug 2012 - 09:38:30: grazie della risposta tuxx io volevo sapere se può prendere dei soldi dal fondo destinato ai citofoni di €1000.00 e portare la cassa a un disavanzo di € 125,00 grazie

Secondo me il vecchio amministratore, disponendo della cassa del condominio fino al passaggio di consegne e vantando un credito dal condominio, si è avvalso della "compensanzione del credito" previsto dall'art. 1241 cod. civile.

 

Per il condominio non cambierà nulla ripristinare il fondo cassa, anzi, eviterà un eventuale decreto ingiuntivo da parte del vecchio amministratore nel caso non si riuscisse a stretto giro a raccogliere tutto il denaro da restituirgli.

 

(art. 1241 c.c.)

la compensazione si verifica quando due persone sono obbligate una verso l'altra per debiti e crediti reciproci; in questo caso i reciproci debiti e crediti si estinguono per le quantità corrispondenti

Secondo il mio personale parere, la compensazione va effettuata dimostrando di averne diritto di rientrare per quanto anticipato di tasca propria, (se io fossi amministratore, non anticiperei MAI neppure 1 centesimo), cioè mostrando all'amministratore entrante che le spese effettuate sono reali con pezze giustificative a sostegno e come prove, e non di propria iniziativa unilaterale, cioè tutto rimandato al momento delle consegne, e se ha il diritto di ottenere quanto anticipato, sarà sua cura sveltire tutte le operazioni del passaggio di consegne.

 

Modificato Da - tuxx il 29 Lug 2012 10:29:38

Scritto da tuxx il 29 Lug 2012 - 10:23:03: Secondo il mio personale parere, la compensazione va effettuata dimostrando di averne diritto di rientrare per quanto anticipato di taca propria, cioè mostrando all'amministratore entrante che le spese effettuate sono reali con pezze giustificative a sostegno e come prove, e non di propria iniziativa unilaterale, cioè tutto rimandato al momento delle consegne.

Concordo, infatti se leggi attentamente il primo post, annellina ci dice che il disavanzo da conguagliare in fase di passaggio consegne è stato ADDIRITTURA APPROVATO DALL'ASEMBLEA durante l'approvazione del rendiconto.

 

Solo perchè c'è un rendiconto approvato da dove si evince un credito dell'amministratore uscente ho ritenuto inutile andare a controllare le pezze giustificative.

Mi intrometto nel thread perchè, nella situazione in cui siamo noi adesso, l'amministratore uscente, che ci stiamo apprestando a revocare come ho scritto nell'altro thread, sostiene di avere anticipato 700,00 euro e che rivuole i soldi indietro, avendo anticipato spese in mancanza di liquidità. Io le ho detto "va bene, vedremo cosa hai anticipato e perchè".

 

In linea di massima mi pare ovvio che, se l'amministratore uscente sostiene di aver anticipato spese per conto di qualcuno, allora la cassa del condominio dev'essere in deficit, giusto? Quindi in poche parole è come dire che ha "prestato" 700 euro ad alcuni condòmini, tamponando le esigenze di cassa, necessarie magari per pagare urgentemente bollette in scadenza, fatture, ecc... giusto? Così di primo acchitto mi viene da pensare che sarebbe più logico che andasse a chiedere i soldi ai singoli condòmini ai quali li ha anticipati. L'ultimo rendiconto, datato 30.04.2012, era in deficit di 300,00 euro, dunque sembrerebbe che in appena 3 mesi si è creato un altro deficit di 400,00 euro, per arrivare a 700,00. Mi puzza un pò questa situazione.

 

Non sento questo lezzo maleodorante. Come già ti ha spiegato tuxx non c'è nulla di paranormale basta fare una libro cassa dal momento dell'approvazione del bilancio al momento del passaggio e si mette in evidenza lo stato di cassa "attivo o passivo". Se passivo l'amministratore uscente ha diritto ad avere quanto da lui anticipato. Il sospetto mi viene quando ci sono diverse contabilità aperte come nel caso citato da anellina1. Se questo fondo cassa fa parte della contabilità ordinaria è necessario redigere lo stato patrimoniale per capire se l'amministratore ha diritto o no a questo recupero. Solo così si ha certezza del disavanzo. Con tanti saluti. Per tuxx mi puoi contattare in privato? saluti.

 

gl

Il concetto è sempre quello:

MAI E POI MAI E POI ANCORA MAI anticipare soldi per i condomini.

Si pensa di fare un favore...

Ahime, io ogni tanto, commetto questo errore...

Se tutto fosse a posto, più che fare 10000 ipotesi senza documentazione, cercherei di restituire il prima possibile la somma anticipata, altro che andarla a chiedere ai morosi.

Scritto da geco06 il 30 Lug 2012 - 19:20:13:

...Se tutto fosse a posto, più che fare 10000 ipotesi senza documentazione, cercherei di restituire il prima possibile la somma anticipata, altro che andarla a chiedere ai morosi.

Condivido al 100%.

Era il concetto che volevo esprimere nel mio primo post.

Oltretutto se il condominio non dovesse restituire il dovuto al più presto (dal fondo ordinario, straordinario o dal fondo delle tasche dei pantaloni dei condòmjni), rischierebbe un bel decreto ingiuntivo con aggravio della spesa.

Scritto da Leonardo53 il 30 Lug 2012 - 19:37:53:

Condivido al 100%.

Era il concetto che volevo esprimere nel mio primo post.

Oltretutto se il condominio non dovesse restituire il dovuto al più presto (dal fondo ordinario, straordinario o dal fondo delle tasche dei pantaloni dei condòmjni), rischierebbe un bel decreto ingiuntivo con aggravio della spesa.

Leonardo, siccome l'amministratore uscente ha anticipato praticamente i soldi di un solo condòmino moroso, per il quale è stato già effettuato decreto ingiuntivo e pertanto, nelle prossime settimane, si dovrebbe incassare quanto dovuto, a parer tuo è lecito regolare il saldo con il vecchio amministratore aspettando di incassare i soldi del moroso? D'altro canto gli anticipi sono stati fatti senza autorizzazione e sarebbe stato più corretto riunire gli altri condòmini e far presente la situazione a suo tempo, non a posteriori.

 

Scritto da Lou.78 il 31 Lug 2012 - 09:32:44:

 

Leonardo, siccome l'amministratore uscente ha anticipato praticamente i soldi di un solo condòmino moroso, per il quale è stato già effettuato decreto ingiuntivo e pertanto, nelle prossime settimane, si dovrebbe incassare quanto dovuto, a parer tuo è lecito regolare il saldo con il vecchio amministratore aspettando di incassare i soldi del moroso? D'altro canto gli anticipi sono stati fatti senza autorizzazione e sarebbe stato più corretto riunire gli altri condòmini e far presente la situaz [...]

Devo dare ragione a Geco06.

MAI ANTICIPARE SOLDI AL CONDOMINIO.

 

Se riconoscente che l'amministratore ha anticipato REALMENTE denaro per vostro conto (ha voluto essere buono perchè era vostro mandatario), perchè questi dovrebbe aspettare ora che non è più il VOSTRO MANDATARIO?

 

Secondo te sarebbe stato più corretto che l'amministratore non pagasse una bolletta per mancanza fondi, convocasse l'assemblea e nel frattempo vi staccassero la luce con obbligo di ulteriori spese per nuovo allacciamento?

 

In questo caso l'amministratore, agendo in emergenza, ha messo soldi SUOI per aiutare VOI.

E' lecito, dopo AVERLO REVOCATO, che aspetti i VOSTRI COMODI?

 

Modificato Da - Leonardo53 il 31 Lug 2012 13:38:45

Scritto da Leonardo53 il 31 Lug 2012 - 12:43:23:

Devo dare ragione a Geco06.

MAI ANTICIPARE SOLDI AL CONDOMINIO.

Anch'io sono d'accordo con Geco06, e per dire la verità l'avevo anticipato;
Scritto da tuxx il 29 Lug 2012 - 10:23:03: Secondo il mio personale parere, la compensazione va effettuata dimostrando di averne diritto di rientrare per quanto anticipato di tasca propria, (se io fossi amministratore, non anticiperei MAI neppure 1 centesimo)
Scritto da geco06 il 30 Lug 2012 - 19:20:13: Il concetto è sempre quello:

MAI E POI MAI E POI ANCORA MAI anticipare soldi per i condomini.

Si pensa di fare un favore..

Questo al di la delle polemiche e meriti, che non mi competono, ma solamente per la precisione cronologica in questo Topic!

Scritto da Leonardo53 il 31 Lug 2012 - 12:43:23:

Devo dare ragione a Geco06.

MAI ANTICIPARE SOLDI AL CONDOMINIO.

 

Se riconoscente che l'amministratore ha anticipato REALMENTE denaro per vostro conto (ha voluto essere buono perchè era vostro mandatario), perchè questi dovrebbe aspettare ora che non è più il VOSTRO MANDATARIO?

 

Secondo te sarebbe stato più corretto che l'amministratore non pagasse una bolletta per mancanza fondi, convocasse l'assemblea e nel frattempo vi staccassero la luce con obbligo di ulteriori spese per nuovo allacci [...]

Non è esattamente così, ora non mi voglio dilungare nel spiegare i dettagli di questa situazione abbastanza ingarbugliata, ma in realtà i soldi per le bollette c'erano, semplicemente lui per negligenza non ha guardato nel conto bancario a suo tempo. Ora, a posteriori, siccome la differenza che manca è pari, più o meno, alla sua fattura (circa 800,00 euro), in realtà i soldi che non ha incassato sono i soldi della sua fattura, che non si capisce perchè li ha messi nel rendiconto pur non avendola incassata (principio di cassa = fatture pagate, non fatture in sospeso....). A parer mio il comportamento è stato poco trasparente, nessuno dice che non va pagata la prestazione, ma allo stesso tempo un pizzico di trasparenza in più non sarebbe guastata.

Scritto da Lou.78 il 31 Lug 2012 - 13:53:27:

 

Non è esattamente così, ora non mi voglio dilungare nel spiegare i dettagli di questa situazione abbastanza ingarbugliata, ma in realtà i soldi per le bollette c'erano, semplicemente lui per negligenza non ha guardato nel conto bancario a suo tempo. Ora, a posteriori, siccome la differenza che manca è pari, più o meno, alla sua fattura (circa 800,00 euro), in realtà i soldi che non ha incassato sono i soldi della sua fattura, che non si capisce perchè li ha messi nel rendiconto pur non avend [...]

Se il rendiconto è per cassa gli 800 euro li ha inseriti nello stato patrimoniale come debiti che ha pareggiato procedendo ad incassare.

 

Siccome il denaro non si moltiplica per opera dello Spirito Santo, se la matematica non è un'opinione, all'epoca del pagamento bollette i soldi c'erano semplicemnte perchè il vostro amministratore (per favorirvi) non aveva emesso fattura del suo compenso ritenendo prioritario pagare le vostre bollette.

 

Se all'epoca delle bollette non c'erano i fondi necessari per pagare sia le bollete che il compenso dell'ammministratore non credo che tu possa asserire che mancassero solo i soldi del suo compenso.

 

Povero amministratore (almeno per questo episodio).

Dalle mie parti si dice: "cornuto e mazziato"

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