#1 Inviato 24 Giugno, 2015 Un preventivo di spesa conteneva due totali differenti: "11.900 più iva e tra parentesi in lettere (novemila novecento euro)". . In passato (fino al 1972 mi pare) al posto della Iva si tassavano i vari passaggi con il regime Ige (3,60% poi arrivato al 4%). . Il comportamento dei commercianti era spesso questo: mi costa 100 più 3,60 ige ... ed il mio guadagno 3,60 facciamo che vendo a 110. . Insomma grossomodo il ragionamento era: se lo Stato mi chiede tot per non far nulla ... be io non voglio chiedere di meno. . Oggi questo ragionamento si scontra con una Iva con percentuale molto più alta. . (Le trasmissioni che illustrano la differenza tra il prezzo al produttore ed a quello al consumatore dopo sei o sette passaggi, si scandalizzano per questa situazione .... ma se proviamo a far due conti aumentando del 50% la cifra ad ogni passaggio si arriva perfettamente alla stessa cifra .... provare per credere) . Mi chiedo: . cosa impedisce di trasferire l'onere del pagamento iva dal fornitore all'acquirente? Ultimamente se ne parlava ma poi tutto è sparito. . È già così ... ma ora è il fornitore che ha questo onere e "spesso" dice la cronaca se ne approfitta e con compensazioni strane finisce con il non pagare tale tassa. . Sono quasi certo che quel preventivo indicato .... si sarebbe fermato ad una cifra più bassa.
#2 Inviato 24 Giugno, 2015 Non ho capito la domanda e se mi sforzo per cercarla forse non è diretta a questo forum. Prova a esplicitare e argomentare meglio.
#3 Inviato 24 Giugno, 2015 lasciando perdere il resto ... la domanda è: "ho sentito parlare della possibilità che a pagare l'iva sia direttamente l'utente finale in base alla fattura ricevuta e non il fornitore" ne sapete qualcosa? Da un punto di vista "condominio" và detto che spesso il condominio è tenuto a pagarla al 10% mentre il fornitore la deve anticipare al 22 per poi entrare in una sorta di compensazione per il 12% di differenza. ..... (ovviamente nascosto da qualche parte quel 12% lo paga senza saperlo il condominio).
#4 Inviato 24 Giugno, 2015 Si chiama reverse-charge e non è applicato al condominio in quanto non è soggetto passivo IVA. I condomini pagano il 10% senza trucco nè inganno in quanto l'iva, per il cedente, è solo una partita di giro. Qui uno dei tanti articoli, ma in internet ne trovi a bizzeffe http://www.fiscoetasse.com/reverse_charge
#5 Inviato 24 Giugno, 2015 ...Da un punto di vista "condominio" và detto che spesso il condominio è tenuto a pagarla al 10% mentre il fornitore la deve anticipare al 22 per poi entrare in una sorta di compensazione per il 12% di differenza. ..... (ovviamente nascosto da qualche parte quel 12% lo paga senza saperlo il condominio). Dal punto di vista del condominio, per il condominio, come per qualsiasi utente finale non soggetto iva, l'iva è un costo puro sul totale della spesa e non sul valore aggiunto che per il soggetto iva è la differenza tra il prezzo imponibile d'acquisto ed il prezzo imponibile di vendita.