#1 Inviato 14 Ottobre, 2021 Salve a tutti, come da titolo chiedo se è necessario e/o opportuno dotarsi, da parte degli 8 comproprietari di un immobile censito al catasto come "area urbana", di un codice fiscale di condominio. Mi spiego meglio: sono comproprietario di un'area urbana adibita a parcheggio, accatastata con proprio numero di particella e di categoria "Area urbana". Questa particella è l'unica comproprietà, di fatto e di diritto, esistente. La mia casa, come le altre, sorge su un diverso terreno di proprietà esclusiva (con altra particella) e non ha parti comuni con nessuna delle altre case. Non ci sono tetti in comune, muri perimetrali, lastrici etc. etc,: solo 5 abitazioni singole, confinanti, senza condividere tra loro alcun manufatto (muri perimetrali, vani scala, locale caldaia ecc.) ne pertinenza (giardino comune, rampa garage ecc) L'area urbana in comproprietà è, riportato letteralmente dall'atto notarile, "di stretta pertinenza" ad ognuno dei 5 fabbricati, ben definita nelle quote e nei diritti di proprietà e non ha nessun altro corpo di fabbrica insistente sulla sua superficie. Questa area è però dotata di servizio di illuminazione (privato) con contatore a se stante (attualmente intestato a costruttore delle abitazioni). Nella mia ignoranza do' per scontato che la comproprietà di questa area urbana (per di più dotata di utenza a sé stante), debba essere formalizzata con la richiesta di un codice fiscale condominiale verbalizzando la delega ad uno dei proprietari, e aggiungo, dotandola anche di un, seppur minimo, regolamento condominiale che disciplini, per esempio, i posti auto (assegnandone l'uso, oppure al contrario, esplicitandone la non assegnazione esclusiva). Il dubbio nasce dal fatto che, dopotutto, non ci sono parti effettivamente condominiali nel senso classico del termine: non esistono infatti parti comuni insistenti sull'area urbana, e questa è "semplicemente" cointestata fra più persone, come può essere un'appartamento o una casa, o un campo agricolo diviso tra fratelli. Qualcuno sa aiutarmi e dipanare, o meno!, i miei dubbi? Grazie in anticipo Modificato 14 Ottobre, 2021 da _pier_
#2 Inviato 14 Ottobre, 2021 E' corretta la tua impressione che si tratti di un condominio, dato che c'è una parte comune (il parcheggio) al servizio di parti esclusive di proprietari differenti (le 5 abitazioni singole). Per l'esistenza del condominio non è necessario ci sia un edificio condominiale. Essendo in 5 (o in 8?), non avete la necessità di un amministratore, né di formalizzare il condominio tramite richiesta di codice fiscale, ma a meno che uno di voi non sia disponibile ad intestarsi l'utenza a mio avviso vi conviene nominare tra di voi un amministratore o un referente e richiedere il codice fiscale, per poi intestare l'utenza al condominio. Per i pagamenti utilizzerei una carta prepagata con IBAN, al posto di un conto corrente (meno costoso). 1
#3 Inviato 15 Ottobre, 2021 Grazie per la risposta e anche per la dritta riguardo la carta prepagata. A tal proposito ti chiedo: quali sono quelle "intestabili" a persone non fisiche come il condominio? Inoltre, secondo te, è il caso di redigere un minimo di regolamento che disciplini l'uso di questo parcheggio? Grazie ancora
#4 Inviato 15 Ottobre, 2021 _pier_ dice: Grazie per la risposta e anche per la dritta riguardo la carta prepagata. A tal proposito ti chiedo: quali sono quelle "intestabili" a persone non fisiche come il condominio? Inoltre, secondo te, è il caso di redigere un minimo di regolamento che disciplini l'uso di questo parcheggio? Grazie ancora Il regolamento è sempre un'ottima cosa, permette di decidere prima a mente fredda invece di litigare dopo quando ormai ciascuno si è scaldato per la sua versione. Come carta prepagata, posso indicarti quella che sto usando io, si chiama "Ricarica EVO":