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sax7887

Interpretazione nuova normativa

Ho trovato sul web questa sintesi inerente alla nuova riforma che non consentirebbe di vietare con regolamento, la detenzione di animali, però c'è una specifica di non facile comprensione, qualcuno saprebbe darmi un'interpretazione di quello che è riportato di sotto?

I regolamenti di condominio non possono vietare la detenzione degli animali domestici. Al riguardo va comunque precisato che la Commissione Giustizia, con apposito ordine del giorno, ha rilevato come il divieto in parola non riguarda i regolamenti cosiddetti contrattuali che sono approvati da tutti i condomini con l'adesione al regolamento formulato dal costruttore prima della costituzione del condominio, ovvero con una deliberazione assembleare unanime, perché la disposizione è collocata all'interno dell'articolo che disciplina il regolamento condominiale. Tale formula di compromesso è di fondamentale importanza perché consente da un lato di rispettare la sensibilità degli amanti degli animali, e dall'altro, in coerenza con i principi di autonomia contrattuale (articolo 1322 del codice civile), consente ai condomini di deliberare all'unanimità limitazioni ai diritti dominicali loro spettanti avuto riguardo allo stato dei luoghi.

Scritto da sax7887 il 15 Mar 2013 - 13:59:53: Ho trovato sul web questa sintesi inerente alla nuova riforma che non consentirebbe di vietare con regolamento, la detenzione di animali, però c'è una specifica di non facile comprensione, qualcuno saprebbe darmi un'interpretazione di quello che è riportato di sotto?

I regolamenti di condominio non possono vietare la detenzione degli animali domestici...

Quando ci sarà Giurisprudenza si potranno mettere dei paletti certi; al momento l'interpretazione di questo commento, che personalemnte condivido, è che, rispetto alla situazione attuale, con l'entrata in vigore della riforma non cambierà NIENTE: il divieto per essere valido e vincolante DEVE essere contenuto in un regolamento CONTRATTUALE, cioè sottoscritto (= firmato) all'unanimità; la sola maggioranza non può adesso e non potrà dopo l'entrata in vigore della riforma imporre il divieto di detenzione di animali nelle proprietà private.

 

Staff

Scritto da Elena Bartolini il 15 Mar 2013 - 14:49:34:

Quando ci sarà Giurisprudenza si potranno mettere dei paletti certi; al momento l'interpretazione di questo commento, che personalemnte condivido, è che, rispetto alla situazione attuale, con l'entrata in vigore della riforma non cambierà NIENTE: il divieto per essere valido e vincolante DEVE essere contenuto in un regolamento CONTRATTUALE, cioè sottoscritto (= firmato) all'unanimità; la sola maggioranza non può adesso e non potrà dopo l'entrata in vigore della riforma imporre il divieto di de [...]

Ringrazio per la risposta. Se possibile vorrei porre altri due quesiti: 1) Se all'unanimità si decidesse di vietare la detenzione di animali, questo divieto sarebbe anche retroattivo? Cioè se vi fosse un condomino già in possesso di un animale da compagnia, dovrebbe liberarsene?

 

2) È possibile, con l'unanimità dei voti, vietare ai proprietari di unità immobiliari, di destinare le stesse per esempio ad usi commerciali?

 

Il proprietario dell'animale, ovviamente, voterà NO. Quindi non si raggiunge l'unanimità.

 

 

 

Scritto da sax7887 il 15 Mar 2013 - 15:33:53:

Ringrazio per la risposta. Se possibile vorrei porre altri due quesiti: 1) Se all'unanimità si decidesse di vietare la detenzione di animali, questo divieto sarebbe anche retroattivo? Cioè se vi fosse un condomino già in possesso di un animale da compagnia, dovrebbe liberarsene?

 

2) È possibile, con l'unanimità dei voti, vietare ai proprietari di unità immobiliari, di destinare le stesse per esempio ad usi commerciali?

 

Unanimità significa tutti i proprietari, nessuno escluso, 1000 millesimi. Se tutti sottoscrivono queste limitazioni poi ovviamente devono anche rispettarle.

 

Staff

Scritto da lollolalla il 15 Mar 2013 - 15:49:10: Il proprietario dell'animale, ovviamente, voterà NO. Quindi non si raggiunge l'unanimità.

 

 

Nel caso specifico, il cane è dell'inquilino, non del proprietario dell'appartamento.(Non so se cambia la sostanza, però).

 

 

Scritto da sax7887 il 15 Mar 2013 - 16:56:03:

Nel caso specifico, il cane è dell'inquilino, non del proprietario dell'appartamento.(Non so se cambia la sostanza, però).

 

 

Allora sono fatti di inquilino e proprietario. Se il proprietario firma quel regolamento non è mica automatico che il suo inquilino si "sbarazzi" del cane: lui ha firmato un contratto di locazione per un appartamento in un condominio in cui il regolamento permettave i cani e quindi quello che accade dopo nopn è tenuto a rispettarlo.

 

Staff

Scritto da Elena Bartolini il 15 Mar 2013 - 20:07:13:

Allora sono fatti di inquilino e proprietario. Se il proprietario firma quel regolamento non è mica automatico che il suo inquilino si "sbarazzi" del cane: lui ha firmato un contratto di locazione per un appartamento in un condominio in cui il regolamento permettave i cani e quindi quello che accade dopo nopn è tenuto a rispettarlo.

 

Staff

Grazie ancora per la risposta. Ho posto questo quesito perchè l'inquilino in questione lascia spesso il cane da solo nell'appartamento, e l'animale ulula ininterrottamente fin quando l'inquilino stesso non ritorna a casa. Poichè la cosa si ripete quasi tutti i giorni, mi chiedevo quale potesse essere la soluzione più efficace. L'amministratore ha poteri per far cessare, in qualche modo, la cosa? Oppure l'unica soluzione sarebbe rivolgersi ad un avvocato?

 

 

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