#1 Inviato 15 Febbraio, 2013 Buongiorno, sono nuovo qui e innanzitutto saluto tutti moderatori e non. Volevo sottoporre un problema nel condominio dei miei genitori, composto da 6 unità abitative, relativamente all’installazione di un servoscala necessario ad un condomino invalido al 100%. In data 20 dicembre si presenta una ditta installatrice del servoscala e inizia i lavori. Fulmine a ciel sereno: l’installazione non è stata anticipata ai condomini e non è stata richiesta regolare assemblea per l’installazione. Facciamo presente alla moglie del condomino invalido che sarebbe stato necessario indire regolare assemblea con all’ordine del giorno la richiesta di installazione con spese totalmente a carico dell’interessato (ndr. in realtà sovvenzionato al 100%). Precisiamo che non c’è alcuna intenzione di intralcio all’installazione, dal punto di vista umano tutti i condomini sono consapevoli di questa necessità, ma che per doveri di legge deve risultare agli atti regolare assemblea, preceduta da richiesta scritta, votazione e successiva installazione. Vengono inoltre richieste le documentazioni del progetto di installazione, delle relative certificazioni e della documentazione tecnica che la ditta installatrice deve rilasciare, il montascale è pur sempre un impianto in area comune e pertanto va certificato. L’inquilino s’impunta dicendo che non è dovuta alcuna richiesta di assemblea e che può procedere all’installazione senza chiedere nulla. Cosa ben più grave, si rifiuta di fornire all’amministratore di condominio, tutta la documentazione tecnica relativa all’installazione. E’ appurato che stanti le vigenti norme c’è una carenza dovuta al fatto che l’assemblea non sia stata indetta e l’installazione sia avvenuta di “prepotenza”, cosa “sorvolabile” poiché nessuno intende intralciare installazione e utilizzo di un servoscala di una persona che ne ha effettiva necessità. Rimane il dubbio sulla documentazione mancante. • E’ obbligatorio fornire documentazione ? • Se sì, quale documentazione deve essere fornita ? • Da chi (ndr. ditta installatrice) ? • A chi (ndr. amministratore) ? • Quali sono le leggi che regolamentano questo aspetto? • Qualora qualcuno si faccia male sulle scale, per motivi imputabili alla presenza del servoscala, la mancanza della documentazione tra gli incartamenti in mano all’amministratore che problemi legali può comportare? Ribadisco, la richiesta non è per bloccare il servoscala, ma per attenersi a tutte le norme vigenti e tutelare TUTTI i condomini per quanto concerne l’impianto del servoscale. Ringrazio anticipatamente per qualsiasi informazione vorrete fornirmi Saluti Mirko
#2 Inviato 15 Febbraio, 2013 C'è una disposizione di legge che sancisce una importantissima e utile possibilità ( l’art. 2 comma 2 della Legge 13.1989) secondo cui: """Nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni di cui al comma 1, i portatori di handicap, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà di cui al titolo IX del libro primo del codice civile, possono installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte d'accesso, al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages” Questa norma particolare consente, quindi, di installare un servoscala nelle parti comuni di un edificio (ad esempio per superare i gradini tra il portone di ingresso e l’ascensore) senza dover per forza ottenere il consenso degli altri condomini. Per usufruire di questa importantissima possibilità riconosciuta dalla legge occorre però seguire un iter specifico. Innanzitutto il condomino interessato all'installazione di un servo scala dovrà inviare all'amministratore una richiesta scritta di convocazione di un assemblea con all'ordine del giorno proprio la proposta di installare il servo scala. Se l’assemblea non viene convocata, o non decide, dopo tre mesi è possibile procedere alla installazione del manufatto. La stessa possibilità si ha nel caso in cui l’assemblea venga convocata ma la proposta venga respinta dalla maggioranza. Per poter esercitare questo diritto ad installare un servo scala nonostante il mancato consenso del resto dei condomini è opportuno che nella richiesta di convocazione dell’assemblea venga anche allegato un progetto ed un preventivo dei costi che l’intervento comporta. In questo modo si mettono i condomini nelle condizioni di valutare l’utilità della proposta e si hanno magari anche delle possibilità che qualche altro condomino approvi la proposta e si faccia carico di una parte dei costi. Se non ci sono altri condomini interessati all'installazione del servo scala il costo dovrà essere sostenuto solo dalla persona che è interessata all'intervento. La legge 13.1989 infatti non impone al resto dei condomini di farsi carico del costo dell’eliminazione delle barriere. Infine è utile sapere che l’installazione di un servo scala deve comunque rispettare i limiti imposto dall’art. 1120 codice civile in materia di innovazioni, ovvero non può pregiudicare l’utilizzo delle parti comuni al resto dei condomini. Questo significa che ad esempio occorrerà fare molta attenzione allo spazio residuo lasciato nelle scale, per evitare che il servo scala possa ostacolare ad esempio il passaggio di una barella in caso di emergenza. Questo aspetto in realtà costituisce un problema non tanto per l’installazione di un servo scala (che nella posizione di riposo solitamente viene chiuso e quindi non occupa molto spazio) ma per l’ascensore""". Estratto da "diritti e doveri - casa e condominio" ntuf
#3 Inviato 15 Febbraio, 2013 Scritto da ntuf il 15 Feb 2013 - 10:04:09: C'è una disposizione di legge che sancisce una importantissima e utile possibilità ( l’art. 2 comma 2 della Legge 13.1989) secondo cui: """Nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni di cui al comma 1, i portatori di handicap, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà di cui al titolo IX del libro primo del codice civile, possono installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobi [...] Grazie mille ntuf, avevo letto tutta la normativa per la richiesta. Qui il problema sta nel fatto che la richiesta non é stata fatta, ma un bel giorno é arrivata la ditta installatrice e ha montato il servoscala. Per questo nessuno nel condominio pone limiti se non nel fatto che era corretto avvisare, poi cmq ci sarebbe stata l'unanimità a favore. La cosa che mi preme di più sapere é se e quale documentazione deve essere fornita a corredo. A parte il preventivo, immagino che ci sia una prova di collaudo, una certificazione che la ditta costruttrice/installattrice deve rilasciare (?). Il fabbricato poi é deglla fine degli anni 50, è possibile che un montascale che grava sulla struttura (è agganciato al corrimano) non debba riportare nessun calcolo di staticità. Si installa così senza sapere o calcolare se l'intera struttura possa o meno sostenere il nuovo impianto? Ci sono normative a riguardo? Il fulcro principale é la mancanza totale di documentazione, non è stato fornito niente di niente e si rifiutano di fornire documentazioni dicendo che non é dovuto. Mi sembra strano Grazie in anticipo per tutte le info che arriveranno in merito Mirko
#4 Inviato 15 Febbraio, 2013 Per quanto mi risulta non non occorre alcun tipo di licenza o collaudo per installare un servo scala. ntuf
#5 Inviato 15 Febbraio, 2013 per me tu non la racconti tutta. l'invalido di certo avrà fatto una richiesta,magari informale,perché per l'abbattimento delle barriere architettoniche le maggioranza per le innovazioni sono quelle necessarie per la normale amministrazione,cioè solo 1/3,dei partecipanti al condominio,ed è incredibile che in un piccolo condominio di sei persone,abbiate deciso di fargli sopportare da solo tutto il costo.Capisco il signore disabile.E da qui nasce il rifiuto di esibire documentazione,che invece deve comunque,perchè a stretto rigor di legge,lui avrebbe dovuto chiedere al condominio tramite assemblea l'utilizzo della parte comune che in ogni caso,non gli si sarebbe potuto rifiutare. Invece di contestare fate la cosa giusta:contribuite.
#6 Inviato 15 Febbraio, 2013 Scritto da enrico dimitri il 15 Feb 2013 - 16:23:06: per me tu non la racconti tutta.l'invalido di certo avrà fatto una richiesta,magari informale,perché per l'abbattimento delle barriere architettoniche le maggioranza per le innovazioni sono quelle necessarie per la normale amministrazione,cioè solo 1/3,dei partecipanti al condominio,ed è incredibile che in un piccolo condominio di sei persone,abbiate deciso di fargli sopportare da solo tutto il costo.Capisco il signore disabile.E da qui nasce il rifiuto di esibire documentazione,che invece dev [...] Chiedo scusa, ma mi sono iscritto a questo forum per sentire il parere da parte di professionisti del settore e non il giudizio personale. 1 nessuna assemblea è stata richiesta dal disabile 2 nessuno ha mai pensato di intralciare l'installazione, c'è rispetto reciproco tra tutti i condomini 3 a quanto é emerso verbalmente, dato che nessuno ha visto nessun tipo di documentazione, pare che il tutto sia totalmente sovvenzionato Qualcuno di competente in materia mi sa rispondere o devo rivolgermi altrove? Anticipatamente ringrazio Saluti Mirko
#7 Inviato 15 Febbraio, 2013 Scritto da mirx74 il 15 Feb 2013 - 09:30:48: ...L’inquilino s’impunta dicendo che non è dovuta alcuna richiesta di assemblea e che può procedere all’installazione senza chiedere nulla.... E’ appurato che stanti le vigenti norme c’è una carenza dovuta al fatto che l’assemblea non sia stata indetta e l’installazione sia avvenuta di “prepotenza”,... Scritto da enrico dimitri il 15 Feb 2013 - 16:23:06: ...a stretto rigor di legge,lui avrebbe dovuto chiedere al condominio tramite assemblea l'utilizzo della parte comune che in ogni caso,non gli si sarebbe potuto rifiutare. Il condomino invalido (non inquilino, che è altra cosa) ha ragione: se non è espressamente previsto dal regolamento contrattuale (cosa di cui mirx74 non parla), ad oggi NON ESISTE ALCUNA "NORMA VIGENTE" che imponga il passaggio preventivo in assemblea, questa è una lecita installazione ex art. 1102 C.C. che NON HA bisogno di autorizzazione assembleare, non è una prepotenza ma un suo DIRITTO installare il servoscala. Essendo totalmente a sue spese e a suo uso esclusivo, si tratta di proprietà privata, quindi non mi risulta che debba esibire alcuna documentazione all'amministratore. Staff
#8 Inviato 16 Febbraio, 2013 Scritto da Elena Bartolini il 15 Feb 2013 - 17:28:54: Il condomino invalido (non inquilino, che è altra cosa) ha ragione: se non è espressamente previsto dal regolamento contrattuale (cosa di cui mirx74 non parla), ad oggi NON ESISTE ALCUNA "NORMA VIGENTE" che imponga il passaggio preventivo in assemblea, questa è una lecita installazione ex art. 1102 C.C. che NON HA bisogno di autorizzazione assembleare, non è una prepotenza ma un suo DIRITTO installare il servoscala. Essendo totalmente a sue spese, si tratta di proprietà privata, quindi n [...] Grazie per la risposta Elena Bartolini. Un'ultma domanda Essendo proprietà privata risponde quindi il condomino che ne possiede la proprietà per qualsiasi danno a cose/persone imputabili direttamente/indirettamente al servoscala ? Io da profano (sono analista IT e mi sto documetando per mio padre) pensavo che fosse un'installazione da "regolamentare" come qualsiasi impianto messo nelle parti comuni. Quindi con certificazioni, rapporti di collaudo, da tenere agli atti tra le carte del condominio. Pensavo inoltre che essendo montato sulla scala (non a muro) dovesse esserci una sorta di calcolo di staticità, soprattutto perché l'immobile è degli anni 50 e nessuno sa se il servoscala "indebolisce" la struttura o meno, quantomeno pensavo non potesse essere dato per scontato poiché é pur sempre un impianto. Mi pare di capire però che la legge non dica nulla a riguardo dal momento che non è dovuta alcuna documentazione. Quindi se succede qualcosa é proprietà privata e risponde il proprietario. Grazie mille Ciao Mirko
#9 Inviato 16 Febbraio, 2013 Vi riporto la risposta avuta da un amministratore di condominio. Chiederò lumi al mio legale. quote: La disposizione che autorizza all'istallazione di un servoscala è l’art. 2 comma 2 della Legge 13.1989 secondo cui: “Nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni di cui al comma 1, i portatori di handicap, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà di cui al titolo IX del libro primo del codice civile, possono installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte d'accesso, al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages” Per usufruire di questa importantissima possibilità riconosciuta dalla legge occorre però seguire un iter specifico. Innanzitutto il condomino interessato all’installazione di un servo scala dovrà inviare all’amministratore una richiesta scritta di convocazione di un assemblea con all’ordine del giorno proprio la proposta di installare il servoscala. Se l’assemblea non viene convocata, o non decide, dopo tre mesi è possibile procedere all’installazione del manufatto. La stessa possibilità si ha nel caso in cui l’assemblea venga convocata ma la proposta venga respinta dalla maggioranza. Per poter esercitare questo diritto ad installare un servoscala nonostante il mancato consenso del resto dei condomini è opportuno che nella richiesta di convocazione dell’assemblea venga anche allegato un progetto ed un preventivo dei costi che l’intervento comporta. In questo modo si mettono i condomini nelle condizioni di valutare l’utilità della proposta e si hanno magari anche delle possibilità che qualche altro condomino approvi la proposta e si faccia carico di una parte dei costi. Se non ci sono altri condomini interessati all’installazione del servoscala il costo dovrà essere sostenuto solo dalla persona che è interessata all’intervento. La legge 13.1989 infatti non impone al resto dei condomini di farsi carico del costo dell’eliminazione delle barriere. Infine è utile sapere che l’installazione di un servoscala deve comunque rispettare i limiti imposto dall’art. 1120 codice civile in materia di innovazioni, ovvero non può pregiudicare l’utilizzo delle parti comuni al resto dei condomini. Questo significa che ad esempio occorrerà fare molta attenzione allo spazio residuo lasciato nelle scale, per evitare che il servoscala possa ostacolare ad esempio il passaggio di una barella in caso di emergenza. E' inoltre indispensabile fornire la documentazione dell'impianto e il costo all'amministratore perchè in futuro quasiasi condomino che voglia partecipare alla spesa, in quota parte e rivalutata degli interessi, può versare la quota e utilizzare il servoscala al pari di un impianto di ascensore. Quindi se io fossi l'amministratore a questo signore prepotente darei una bella strigliatina di orecchie in tribunale.
#10 Inviato 16 Febbraio, 2013 Scritto da mirx74 il 16 Feb 2013 - 11:51:08: La disposizione che autorizza all'istallazione di un servoscala è l’art. 2 comma 2 della Legge 13.1989 secondo cui: “Nel caso in cui il condominio rifiuti di assumere, o non assuma entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le deliberazioni di cui al comma 1, i portatori di handicap, ovvero chi ne esercita la tutela o la potestà di cui al titolo IX del libro primo del codice civile, possono installare, a proprie spese, servoscala nonché strutture mobili e facilmente rimovibili e possono anche modificare l'ampiezza delle porte d'accesso, al fine di rendere più agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages” Per usufruire di questa importantissima possibilità riconosciuta dalla legge occorre però seguire un iter specifico. Innanzitutto il condomino interessato all’installazione di un servo scala dovrà inviare all’amministratore una richiesta scritta di convocazione di un assemblea con all’ordine del giorno proprio la proposta di installare il servoscala. Se l’assemblea non viene convocata, o non decide, dopo tre mesi è possibile procedere all’installazione del manufatto. La stessa possibilità si ha nel caso in cui l’assemblea venga convocata ma la proposta venga respinta dalla maggioranza. ... E' inoltre indispensabile fornire la documentazione dell'impianto e il costo all'amministratore perchè in futuro quasiasi condomino che voglia partecipare alla spesa, in quota parte e rivalutata degli interessi, può versare la quota e utilizzare il servoscala al pari di un impianto di ascensore. L'art. 2 della legge 13/1989 riguarda le innovazioni a vantaggio di tutti, deliberate dalla maggioranza e a spese di tutti, per questo serve il passaggio in assemblea. Ma ciò non toglie che il servoscala possa essere installato dal singolo a proprio vantaggio ex art. 1102 C.C., fermo restando l'obbligo di far partecipare all'uso (previa partecipazione alla spesa) chi volesse aderire successivamente. E PER QUESTO il passaggio in assemblea non serve. Il solerte amministratore dice di si ma non riporta gli estremi della legge che lo prevederebbe... Idem come sopra per la documentazione. S taff
#11 Inviato 17 Febbraio, 2013 Scritto da Elena Bartolini il 16 Feb 2013 - 15:34:09: L'art. 2 della legge 13/1989 riguarda le innovazioni a vantaggio di tutti, deliberate dalla maggioranza e a spese di tutti, per questo serve il passaggio in assemblea. Ma ciò non toglie che il servoscala possa essere installato dal singolo a proprio vantaggio ex art. 1102 C.C., fermo restando l'obbligo di far partecipare all'uso (previa partecipazione alla spesa) chi volesse aderire successivamente. E PER QUESTO il passaggio in assemblea non serve. Il solerte amministratore dice di si ma no ...] Grazie di nuovo ELena Bartolini, é evideente che l' ex art. 1102 C.C. spiana di fatto l strada ad un'installazione senza passaggio in assemblea, nonostante quanto disposto dall'art. 2 della legge 13/1989. Non ho ricevuto risposta però circa i calcoli di staticità, calcoli di tenuta della scala e se succede qualcosa a cose/persone imputabili alla presenza del servoscala. In casi del genere chi risponde? Chi paga? Quest'ultimo quesito chiude il pool mio di domande
#12 Inviato 18 Febbraio, 2013 1)essendo comunque una innovazione su una parte comune io credo che il condòmino abbia l'obbligo di allegare comunque una relazione tecnica che chiarisca senza ombra di dubbio che il manufatto non incide sulla stabilità,sulla staticità,sullo spazio residuo,e su tutto quello che è fondamentale per tutelare i diritti di terzi sul passaggio originario,al di la di chi paga e chi lo utilizza. Se quello che dico è smentito da qualche norma,non certo da buonsenso comunque,me lo faccia notare qualcuno. 2)mi scuso con Mirko se qualcosa non gli è piaciuto della mia risposta,ma sapendo il costo non certo lieve di un servoscala,è quanto meno umano se non logico che chiunque chieda prima un contributo al condominio,e accade sempre tranne nel vostro caso,buon per voi,e allora che problema sollevi?vista l'estrema delicatezza del signore disabile,basta chiedere a lui. 3)tu hai esordito salutando tutti nel forum,moderatori e no.Poi toccato sul vivo,dici che vuoi una risposta tecnica. Mi scuso di nuovo,ma una riposta tecnica la mia lo era,per me,poi se per risposta tecnica intendi un parere ingegneristico sull'impianto o architettonico sullo stato dei luoghi,fatti consegnare il progetto in visione dalla ditta che installa il manufatto perché secondo me ne hai diritto.
#13 Inviato 19 Febbraio, 2013 Scritto da enrico dimitri il 18 Feb 2013 - 19:43:37: 1)essendo comunque una innovazione su una parte comune io credo che il condòmino abbia l'obbligo di allegare comunque una relazione tecnica che chiarisca senza ombra di dubbio che il manufatto non incide sulla stabilità,sulla staticità,sullo spazio residuo,e su tutto quello che è fondamentale per tutelare i diritti di terzi sul passaggio originario,al di la di chi paga e chi lo utilizza.Se quello che dico è smentito da qualche norma,non certo da buonsenso comunque,me lo faccia notare qualcuno. [...] Buongiorno Enrico, il punto sta proprio sul fatto che il condòmino, pur con tutti i diritti per installare il servoscala, debba fornire relazione tecnica che chiarisca senza ombra di dubbio che il manufatto non incide sulla stabilità,sulla staticità,sullo spazio residuo,e su tutto quello che è fondamentale per tutelare i diritti di terzi sul passaggio originario,al di la di chi paga e chi lo utilizza. Abbiamo chiesto proprio ciò al condòmino che evidentemente si é sentito "attaccato" e risponde che nulla deve e che può installare il servoscala senza dire , fare o consegnare nulla. A me é parso strano, soprattutto avendo detto chiaramente a voce e successivamente in assemblea (avvenuta 1 mese dopo l'installazione) che nessuno intende intralciare l'installazione del servoscala o il suo utilizzo. Vogliamo solo che tra le carte del condominio ci sia tutta la documentazione tecnica necessaria. Nulla di più. Pur così dicendo il condòmino non vuole fornire la documentazione.. Da qui il ragionevole dubbio: - C'è una relazione tecnica? - E' stato fatto un calcolo di staticita? Diciamo che c'è puzza di bruciato, pur non volendo contrastare un impianto che aiuta una persona del condominio con cui si è sempre avuto un rapporto più che ottimo. Questo é il fulcro della mia richiesta. Non necessito di scuse Enrico, é solo che preferisco che i fatti vengano analizzati e sviscerati senza "coninvolgimenti personali" che portano a dare valutazioni e a volte conclusioni che non sono richieste e non sono dovute. Nella vita sono Analista IT e sono "abituato" a fare analisi , il più delle volte questo sfocia anche sulla valutazione dell'operato delle persone e non posso permettermi che pareri personali possano influenzarmi. Per questo ritenevo superflue alcune "osservazioni". Per analizzare al meglio qualcosa é bene astrarre da emozioni e pensieri. Tutto qui.. il saluto a "moderatori e non" era a mio avviso un atto dovuto, nel mio primo post sul forum, essendo abituato da più di 15 anni a frequentare forum ed in molti casi a fungere da moderatore. Per me capitolo chiuso... Pertanto ringrazio te Enrico e tutti quelli che hanno contribuito a fornire preziose informazioni sull'argomento. Saluti e grazie ancora Mirko Parisi
#14 Inviato 19 Febbraio, 2013 Rispondo a mirx74. Mi sono trovato in analoga situazione (mia moglie invalida al 100%) e ho inviato la richiesta di installazione totalmente a mio carico di un montascale all'amministratore, che solertemente mi ha autorizzato senza nessuna formalità. Mi ha solo chiesto (dato che avrei dovuto spostare il corrimano dalla parte opposta) un disegno della nuova collocazione, cosa che ho fatto puntualmente. Concordo pertanto con quanto detto da Elena Bartolini e non capisco tutto il suo accanimento buroctatico, dato che si tratta solo di aiutare una persona con disabilità a vivere una vita normale (se questo è possibile per un invalido!). Mi auguro solo che lei non debba trovarsi in analoghe condizioni!
#15 Inviato 19 Febbraio, 2013 Scritto da antworten il 19 Feb 2013 - 14:07:50: Rispondo a mirx74. Mi sono trovato in analoga situazione (mia moglie invalida al 100%) e ho inviato la richiesta di installazione totalmente a mio carico di un montascale all'amministratore, che solertemente mi ha autorizzato senza nessuna formalità. Mi ha solo chiesto (dato che avrei dovuto spostare il corrimano dalla parte opposta) un disegno della nuova collocazione, cosa che ho fatto puntualmente. Concordo pertanto con quanto detto da Elena Bartolini e non capisco tutto il suo accanimento b [...] Caro antworten, il fu mio caro nonno, all'età di 86 anni ha perso la capacità di deambulare. Viveva al 2° piano di un palazzo ottocentesco privo dei requisiti per poter installare un ascensore. Abbiamo tentato con il montascale a cingolo, ma purtroppo le scale vecchie, in legno di pino, venivano letteralmente ditrutte, soluzione pertanto abbandonata con restituzione del montascala alla ASL. E' stata fatta richiesta per installare un montascale ancorato, ma purtroppo la scala era , cito a memoria, "troppo debole per sostenere una struttura che ne avrebbe compromesso la stabilità e la sicurezza". Morale? niente.. abbiamo fatto dei preventivi per rinforzare la scala per una successiva installazione del monscala. Non abbiamo fatto in tempo a sbrogliare la matassa che il mio povero nonno é deceduto. Quindi... caro antworten, ti suggerisco di rileggere il mio post precedente dove esorto a non prendere posizioni e dare commenti dettati dall'entusiasmo o dalle emozioni personali. Inoltre, come potrai evincere da detto post, non è intenzione intralciare installazione e uso di un montascala che nel mio caso é evidente essere stato installato SENZA IL RISPETTO DELLE NORME... nonstante questo nessuno sta "facendo la guerra" a nessuno, ma semplicemente si chiede di onorare un DIRITTO dei condòmini che comunque rispettano il malato e danno prova di grande civiltà non intralciando qualcosa che potrebbero benissimo intraciale. Leggi e per cortesia, non dispensarmi di consigli morali di cui non ho bisogno, sei hai un'esperienza da raccontare, un consiglio su situazioni vissute, ben vanga, ma per cortesia evitiamo di prendere posizioni senza averne titolo (soprattutto senza avere letto gli interi post). Cordialmente Mirko P.
#16 Inviato 19 Febbraio, 2013 Caro mirx74, niente di personale! Semplicemente non capisco questa polemica. Ho capito benissimo la vostra buona volontà di aiutare il disabile, ma aiutare un disabile per me è anche non porgli complicazioni di qualunque tipo , data la sua condizione già di inferiorità. Quindi evitiamo di porre accanimenti burocratici alla sua condizione (soprattutto quando, come già chiarito, NON ESISTONO)E'legittimo il tuo dubbio iniziale, ma quando ti è stato autorevolmente chiarito che nulla osta,lascia perdere e impiega il tuo tempo per migliori cause. E con questo chiudo la polemica!
#17 Inviato 20 Febbraio, 2013 Scritto da antworten il 19 Feb 2013 - 17:42:51: Caro mirx74, niente di personale! Semplicemente non capisco questa polemica. Ho capito benissimo la vostra buona volontà di aiutare il disabile, ma aiutare un disabile per me è anche non porgli complicazioni di qualunque tipo , data la sua condizione già di inferiorità. Quindi evitiamo di porre accanimenti burocratici alla sua condizione (soprattutto quando, come già chiarito, NON ESISTONO)E'legittimo il tuo dubbio iniziale, ma quando ti è stato autorevolmente chiarito che nulla osta,lascia perd [...] E' chiaro che non hai inquadrato il problema, oppure non hai capito quanto esposto nei post precedenti. Esiste la soliadrietà per il malato e questa c'è Esiste l'appoggio al malato e questo c'é Esistono i diritti a tutela degli altri condomini e anche questi ci devono essere. Nessuno si accanisce.. rileggiti i post Cmq ti dico bravo, chiudiamo la polemica. Buona giornata Mirko P.
#18 Inviato 20 Febbraio, 2013 Mirko. chi pone in essere opere atte all'abbattimento di barriere architettoniche deve presentare allo sportello del comune abilitato il progetto,per ottenere la c.d. S.C.I.A.L'opera è di quelle comprese nell'art.6 testo unico ediliiza del 6 giugno 2001.Questo anche se dovesse fare lavori dentro la propria unità abitativa di tipo strutturale,tipo eliminazione di un tramezzo,questo perché,come tu intuisci giustamente,deve provare tramite un progetto di un tecnico abilitato,che non nuoce alla stabilità e sicurezza dell'intero stabile.Questo a prescindere da chi paga,ecco perché non ho proprio capito un'intervento di cui sopra. Tu,l'assemblea,il vostro rappresentante legale amministratore,avete diritto ad avere in visione tale documento,che vi tranquillizzerà tutti.
#19 Inviato 20 Febbraio, 2013 Concordo in toto con dimitri. Poiché il servoscala è un organismo in movimento in ambito comune, il comunista ed utente delle scale ha il diritto di conoscere se l’installazione messa in opera riveste tutti i requisiti di sicurezza previsti dalla legge per tale apparecchiatura, per tranquillità sua e dei suoi familiari. Dunque colui /coloro che intendono verificare ciò , hanno il diritto di venire a conoscenza delle tecniche di apprestamento del servo scala e farle controllare, qualora lo ritenessero opportuno, da tecnici di loro fiducia. Ragione per cui se uno o più condomini chiedono di prendere visione di tutta la documentazione o gliela fornisce il proprietario del servo scala oppure possono liberamente rivolgersi alla polizia municipale di settore e sporgere denuncia. Poi stai pure certo che il proprietario del servo scala la documentazione la tira fuori dal cassetto e la pone in visione. Il/i condomini hanno quindi il sacrosanto diritto di richiedere ciò all’amministratore che a sua volta ha il dovere di reperire , secondo le modalità sopra esposte, tutta la documentazione di progetto, installazione e collaudo. Con tutto il rispetto dei portatori di handicap, uno fa quello che vuole in casa propria. Ma se il suo operato interessa anche le cose in comune ed usate dai comunisti allora o si adegua alla legge o evita di farle. Ma fare il prepotente solo perché portatore di handicap è cosa incivile che va assolutamente stoppata e redarguita con fermezza e senza indugi..
#20 Inviato 18 Marzo, 2013 Gentili Signori, per quanto mi riguarda MIRX74 ha ragione. Tutto deve essere fatto nel rispetto della LEGGE, senza guardare in faccia a nessuno. A volte, il portatore di handicap, proprio per la sua sfortunata condizione, si erge al di sopra di tutto e di tutti e diventa prepotente verso i cosiddetti "normali". Ora io vi chiedo: E' obbligatoria la certificazione per stabilire se il servoscala o montascala è in regola e che il suo peso (alcuni quintali) può incidere sulla stabilità o staticità della scala? Se il portatore dell'handicap è deceduto e il manufatto non serve a nessuno, potrebbe essere rimosso a spese di chi lo ha fatto installare? Se il manufatto ha bisogno di un collaudo periodico? Grazie per le risposte che vorrete darmi.- Colasi Umberto
#21 Inviato 23 Maggio, 2016 Buongiorno a tutti, Arrivo su questo post perchè stavo cercando informazioni per una condomina di un palazzo. Non sono un legale ma ho già esperienza sui montascale e provo a condividere quel che so, e qualche riflessione di buon senso. Nel caso specifico, i punti credo siano due 1) il mancato preavviso 2) la legittimità del montascale. Il preavviso può essere utile anche per permettere ad eventuali altri condomini di aderire alla spesa. Per lo stesso motivo per cui non si può impedire l'installazione al singolo a sue spese, un singolo non può fare un montascale tagliando fuori gli altri. E l'unico modo per dirimere la questione è avvisare tutti in maniera formale e dimostrabile e contestualmente ricordare che chiunque voglia partecipare alla spesa e dividere la proprietà dell'impianto . Per far questo basta una assemblea (anche non apposta) o una raccomandata o una raccolta firme (devono esserci tutte). Quindi il condòmino ha agito nel suo diritto intallando il montascale, ma avrebbe dovuto informare tutti (il che non significa attendere l'approvazione ma al massimo i termini del silenzio assenso). Riguardo i calcoli statici, a differenza delle opere murarie per abbattimento barriere , i montascale sono pensati per scaricare tutto il peso sulla scala quindi non incidere in maniera sulla resistenza statica della scala in se. Sono alla fonte progettati per essere a norma altrimenti non possono essere commercializzati (pena, se scoperti gravi denuncie), e non è obbligatorio alcuno studio statico , che io sappia. Discorso diverso per il disegno preliminare o la decisione del lato di installazione, che vanno segnalati (e sarebbe ragionevole concordare con l'assemblea). Resta il tema delle vie di fuga e della normativa antincendio, su cui non ho conoscenze legali ma il buon senso direbbe che il montascale come qualsiasi altra cosa deve rispettare le norme . Chiedo conferma agli amministratori che ne sanno di più: ci sono delle dimensioni di riferimento o degli spazi che vanno lasciati liberi a prescindere? Spero che la condivisione della mia esperienza sia utile, e grazie per le risposte.
#22 Inviato 23 Maggio, 2016 Gentili Signori, per quanto mi riguarda MIRX74 ha ragione. Tutto deve essere fatto nel rispetto della LEGGE, senza guardare in faccia a nessuno. A volte, il portatore di handicap, proprio per la sua sfortunata condizione, si erge al di sopra di tutto e di tutti e diventa prepotente verso i cosiddetti "normali". Ora io vi chiedo: E' obbligatoria la certificazione per stabilire se il servoscala o montascala è in regola e che il suo peso (alcuni quintali) può incidere sulla stabilità o staticità della scala? Se il portatore dell'handicap è deceduto e il manufatto non serve a nessuno, potrebbe essere rimosso a spese di chi lo ha fatto installare? Se il manufatto ha bisogno di un collaudo periodico? Grazie per le risposte che vorrete darmi.- Colasi Umberto Da quanto ne so 1) non servono calcoli statici e verifiche perchè i montascale in commercio sono progettati per non incidere sulla scala. Scaricano a terra sul singolo gradino qualche decina di Kg e nel complesso non di più di un paio di persone a piedi. 2) Se l'utente iniziale viene a mancare, la macchina non deve essere necessariamente disinstallata. Il manufatto resta in uso a chi eredita l'appartamento. Stessa cosa se l'appartamento viene venduto: chi acquista l'appartamento acquisisce diritti e doversi circa le pertinenze, montascale compreso. Il fatto che il disabile non risieda più li non incide su un lavoro che ormai è fatto. Se il proprietario del montascale non lo usa e non vuole i diritti / doveri collegati, deve smontarlo a sue spese, ma è plausibile che se la disinstallazione è una richiesta ed un esigenza del condominio si trovi un accordo per dividere la spesa fra tutti. 3) il manufatto ricade nella stessa categoria degli ascensori, quindi sottostà a tutte le norme, relative. Per questo credo che non siano possibili / sufficienti / a norma le "visite di cortesia" una volta all'anno o contratti a costo zero. Non ho riferimenti normativi, questo è quanto mi è stato detto, chiedo conferma , correzione o smentita a chi ha gli strumenti legali.