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SandroF

Installazione cancello perimetrale di pertinenza della proprietaria unità abitativa.

Gentilissimi,

vi pongo il seguente quesito:

 

in un super condominio con 3 unità immobiliari, un gruppo di condomini (proprietari di una unità immobiliare realizzata come villette a schiera, senza nessuna espressa e preventiva autorizzazione hanno installato (parte destra fronte ingresso) sull'area di pertinenza della propria unità abitativa un cancello perimetrale su un muretto per delimitare il proprio giardino esclusivo.

Successivamente due condomini hanno installato nella parte speculare (parte sinistra fronte ingresso) sempre a delimitazione dell'area di pertinenza della propria unità abitativa lo stesso cancello perimetrale. I cancelli però pur essendo dello stesso colore e materiale nella forma sono diversi pur non discostandosi ma interpretando differentemente quello che è il motivo del cancello perimetrale dell'intera area.

Entrambi i gruppi di condomini non erano stati espressamente autorizzati in assemblea.

Preliminarmente alla domanda chiarisco che nessun deliberato ha determinato nel merito, se non (come discussione in varie ed eventuali di una seduta assembleare) l'amministratore propose di fare i cancelli simili ( e questa proposta non fu nemmeno portata a votazione).

Ciò detto, un condomino, senza formalmente comunicare nulla all'amministratore, continua a minacciare denunce all'autorità giudiziaria per far rimuovere i cancelli dei due condomini pretendendo che lo realizzino come la prima installazione (installazione anch'essa priva di autorizzazione).

La domanda è questa:

se portata la questione in assemblea, la maggioranza dei condomini vuole mantenere distinte le due installazioni perché le ritengono entrambe adeguate al complesso può lui da solo pretendere l'uniformità dell'installazione? Può lui esercitare direttamente un'azione di rivalsa senza aver investito prima formalmente l'amministratore della questione o meglio non dovrebbe essere l'amministratore ad intraprendere eventuali azioni verso i condomini?

In considerazione del fatto che quando i condomini hanno installato il cancello l'amministratore non ha intrapreso nessuna azione per la mancata autorizzazione (in occasione della quale tra l'altro si sarebbero chiarite le specifiche tecniche dello stesso) facendo trasparire la possibilità di "libera installazione" i due proprietari che hanno eseguito l'installazione successivamente potrebbero richiedere i danni e fare un'azione di responsabilità verso l'amministratore inerte?

Salve,

forse intendevi dire con 3 zone condominiali (o edifici).

Non ho ben compreso la tua descrizione, quello che ho compreso è solo che alcuni hanno chiuso la loro area (privata o condominiale) con un tipo di cancello ed altri poi hanno installato un cancello di colore uguale ma con disegni o forma leggermente diversi.

 

Prima di tutto consiglio di leggere questa consulenza:

 

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Natura giuridica del condominio e supercondominio

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In merito al quesito l'assemblea può deliberare in merito al decoro architettonico, e sarebbe convenuto deliberare almeno subito dopo la prima installazione per evitare questioni future.

Il singolo condomino potrà se vorrà agire in giudizio ma il risultato non è certo in quanto sarà il giudice a doversi fare un idea e a capire l'incidenza reale della modifica.

La responsabilità dell'Amministratore può sussistere per quanto riguarda la sua inerzia a portare la questione in assemblea, per eventuali risarcimenti dovrebbe subire una causa dai singoli proprietari, ma non è detto che riescano in questo caso a spuntarla non essendoci un nesso causale tra l'inerzia e l'aver installato cancelli diversi dal primo.

 

Cordiali saluti.

Qui si parla di "decoro architettonico" e basta, essendo legittimo che un proprietario delimiti la sua proprietà esclusiva(anche per semplici questioni di sicurezza). A fronte di questo si potrà portare la questione in assemblea ed eventualmente "scalare" con la denuncia alla Polizia Municipale del Comune per abuso.

Un condomino (dopo quasi un anno) solleva questioni di legittimità sulla diversa conformazione geometrica dei cancelli sostenendo che dovevano essere fatti uguali da tutti i condomini (differiscono solo per il taglio uno dritto e l'altro curvo ma sono posti in due tronchi separati del edificio complessivo). Siccome i due gruppi di condomini legittimano ognuno la propria scelta non si riesce a trovare un accordo.

La problematica nasce dall'assenza di indicazione da parte dell'assemblea circa un progetto unitario a cui far riferimento ecco quindi che ogni gruppo a fatto a modo suo. Il condomino in questione (che non fa parte dell'edificio in questione ma di un altro- il condominio è composto da tre edifici) minaccia di citare il gruppo di condomini che ha installato in un tempo successivo i cancelli (ripeto nemmeno i primi erano stati autorizzati e installarlo e non c'era un progetto unitario da seguire o delle indicazioni tecniche).

Per tale motivo alcuni condomini hanno portato il punto in assemblea per sottoporre a tutti la questione e a maggioranza votare su una proposta che stabilisca che entrambe le soluzioni vanno bene considerato che tra le due installazioni c'è un elemento di discontinuità rappresentato dall'androne delle scale.

Il condomino litigioso considerato che non c'è una norma precisa del regolamento che stabilisca regole sui cancelli perimetrali delle proprietà esclusive si può appellare alla violazione del decoro del condominio? ( atteso di capire cosa si intende per decoro). In ogni modo le soluzioni sono tutte realizzate a regola d'arte e non hanno nulla di "indecoroso".

Grazie

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